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Pirateria 05/12/2003

Castenedolo - Uccisa da un’auto "pirata"

CASTENEDOLO . La vettura ha perso lo specchietto retrovisore. Un dato che ne faciliterà l’identificazione
Uccisa da un’auto "pirata"
Silvana Raffi 33 anni è morta ieri sera. Stava facendo jogging

Investe una donna che fa jogging. Non si ferma per prestare i soccorsi e si dà alla fuga su una Bmw grigia. Tutto in un attimo, ieri mattina alle 11.50, a Castenedolo, lungo la strada provinciale 67 che dalla località Alpino porta verso lo stabilimento Ambrosi. Silvana Raffi, che abitava in paese in via Borsellino, è morta ieri sera poco prima delle otto in ospedale.
Il "pirata" della strada ieri sera non si era ancora presentato alla polizia stradale. Evidentemente, passati i primi minuti di paura, ha preferito non mettersi a disposizione delle autorità con la convinzione o la speranza di poterla fare franca. Presentandosi alla polizia alleggerirebbe una posizione che in serata si è aggravata ulteriormente. L’identificazione non pare impossibile, perché la polizia dispone di elementi utili per risalire a chi guidava la Bmw. A dare l’allarme al "118" e alla polizia, pochi attimi dopo l’investimento, è stato un automobilista che ha visto a terra il corpo di Silvana Raffi, 33 anni di Castenedolo, e in lontananza una Bmw che si allontanava in fretta.
Gravissime sono apparse le condizioni della donna che indossava una tuta e stava correndo sul lato destro della provinciale, da Castenedolo verso Rezzato quando l’automobilista l’ha colpita in pieno facendole compiere un volo di alcuni metri.
Silvana Raffi era a terra priva di sensi, senza documenti. Ma ancora viva. La sala operativa del "118" ha fatto decollare da Brescia l’eliambulanza. Un medico rianimatore e il personale dell’elicottero hanno prestato i soccorsi sul posto. Al Civile l’immediato trasferimento in sala operatoria per tamponare un’emorragia interna e valutare la gravità delle lesioni. L’intervento chirurgico è stato lungo: si è concluso alle 18. Silvana Raffi è stata avviata in terapia intensiva in prima rianimazione con la prognosi riservata. Ma la lotta per la vita è stata persa.
L’identificazione è avvenuta nel pomeriggio quando i familiari si sono recati al Civile. A dare l’allarme è stato il figlio che, tornando a casa da scuola, non ha trovato mamma ad attenderlo. Un’assenza anomala. Con il passare delle ore l’attesa si è tramutata in angoscia sino quando, chiamata la polizia, la famiglia ha saputo dell’investimento di una donna della quale non si conoscevano le generalità.
E mentre i medici erano in sala operatoria, gli agenti della polizia stradale di Montichiari hanno effettuato un sopralluogo sul luogo dell’investimento alla ricerca di pezzi della vettura allontanatasi. Una ricerca minuziosa che ha portato al recupero di un pezzo fondamentale: uno specchietto retrovisore, che con altri piccoli oggetti dovrà essere esaminato per stabilire se si siano stati persi dalla Bmw durante l’impatto con pedone.
Lo specchietto retrovisore dispone di un numero di codice. Sarà così possibile risalire in tempi abbastanza brevi alla vettura e a chi è stata venduta, quando e dove. La polizia stradale ieri ha contattato la Bmw Italia fornendo i primi dati. Contattati anche alcuni carrozzieri e rivenditori di accessori della casa tedesca. La caccia al "pirata" continuerà anche per giorni.
Ieri gli agenti della polstrada di Montichiari hanno lanciato un appello. L’investitore ha tutto l’interesse a costituirsi. Chi sa o ha visto collabori, chiamando la polizia al nunero 030-961016.
Intanto una famiglia è distrutta dal dolore.
Franco Mondini

Venerdì, 05 Dicembre 2003
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