LOS ANGELES - L’attore e regista Mel Gibson è stato condannato a tre anni di carcere con la condizionale. La pena inflitta prevede inoltre un anno di terapia disintossicante dall’alcol e un’ammenda. Il famoso regista è stato incriminato lo scorso 2 agosto per aver inveito in stato di ubriachezza contro dei poliziotti, apostrofandoli con un: «Fottuti ebrei». Gibson si è scusato e ha ammesso il suo «segreto », cioè quello che a Los Angeles tutti sapevano: il vizio dell’alcol. PRECEDENTI - Mel già due volte in passato si è fatto ricoverare per disintossicarsi e ha ammesso onestamente di avere in certi periodi dipendenze da alcolista. Cresciuto in Australia, ha scelto di integrarsi a Hollywood, ma non ne ha mai amato la mondanità. Pochissimi gli amici. Ha vinto le sue battaglie iniziali con film d’azione e violenti, mai sconfessati, ma poi «tradotti», appena ha avuto il potere necessario, in libelli patriottici, come The Patriot. Ha avuto l’Oscar con Braveheart, ma il suo vero manifesto «ideologico» è stato La Passione, con quel Gesù così controverso. Sostanzialmente è sempre stato un uomo solo, che alla sera va a bere in un bar sulla litoranea, che si fa fotografare con alcune turiste dietro loro richiesta. |