Un contromano…
(ASAPS) IVREA (TORINO) – Era ubriaco: i
risultati degli esami alcolemici e tossicologici
eseguiti sul killer della A5, che ha percorso
45
chilometri contromano schiantandosi contro un’auto di
cinesi, sono stati consegnati nei giorni scorsi dalla Polizia Stradale di Torino
al Sostituto Procuratore della Repubblica di Ivrea, dr. Pelosi, che ha assunto la
direzione delle indagini sulla terribile sciagura del 9 agosto scorso. L’ipotesi
di reato, per ora, è quella di omicidio colposo
plurimo. Quella notte, lo ricordiamo, un uomo di 33 anni, F.C. di Vanzago (MI), imboccò il raccordo A4/A5 da Vercelli e lo percorse tutto, proseguendo poi la corsa verso la morte
(degli altri) in A5, in direzione della Valle d’Aosta.
Se la ricostruzione degli investigatori della Stradale di Torino si dimostrasse esatta, ce l’aveva quasi fatta. A pochi
chilometri, infatti, la Seat Ibiza con a bordo il giovane ubriaco ed il suo pitbull, sarebbe uscita al casello di Pont Saint Martin, dove alcuni
amici lo attendevano. Invece, dove il tracciato dell’A5 diventa frastagliato, sulle curve di Lessolo e Quassolo, tra Borgofranco e Quincinetto, l’Ibiza
è piombata addosso ad un’Opel Zafira, con a bordo 4 cinesi
residenti a Corsico (MI) ed entrati in autostrada a
Saint Vincent, dove avevano trascorso una serata al
casinò. Il conducente, Hu Xiiao Feng, 31 anni, e due suoi
parenti, un uomo ed una donna, muoiono sul colpo. La quarta donna, Deng Yuhah, 38 anni e madre di due
figli, è ancora grave. Sullo stato d’ebbrezza del responsabile della sciagura
non sono state fornite dichiarazioni ufficiali, ma le indiscrezioni trapelate
indicano chiaramente il particolare: d’altronde, non è possibile che una persona
in condizioni psicofisiche normali possa percorrere senza accorgersi di nulla
oltre 45
chilometri in contromano. Le indagini della Sottosezione
di Torino, comandata dall’Ispettore Superiore Cesare Capocasa, hanno consentito di accertare che il veicolo
contromano ha coperto la distanza in appena 20 minuti, evidenziando quindi una
percorrenza decisamente sostenuta. Le testimonianze
di alcuni utenti rintracciati e sentiti dalla Stradale,
hanno confermato che il veicolo impazzito viaggiava davvero forte e che
nonostante le segnalazioni delle decine di veicoli che se lo trovavano davanti,
manteneva la propria destra senza la minima esitazione: la sua destra, lo
ricordiamo, era la corsia di sorpasso per chi impegnava regolarmente la
carreggiata. Un autotrasportatore, ha riferito alla polizia che la Seat Ibiza sembrava
intenzionata a cercare lo scontro. Una sciagura che nonostante i primi echi,
sembra già dimenticata: ordinaria cronaca di violenza stradale.
(ASAPS)
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