(ASAPS)
– Il Vacma (Veille Automatique Control par Maintien d’Appui),
tradotto “Sistema di controllo automatico del mantenimento della vigilanza” presto potrebbe sparire dai
treni italiani. I macchinisti lo hanno ribattezzato “uomo morto” ed è un pedale
che i conducenti dei treni devono sempre
tener premuto e rilasciare per un attimo ogni 55 secondi per dimostrare di
essere vigili. Da tempo i sindacati dei ferrovieri si battono per la sua
eliminazione perché produce stress e abbassa il livello di sicurezza. Infatti,
riportando ogni 55 secondi l’attenzione del macchinista all’interno della
cabina lo distoglie dalle segnalazioni esterne fondamentali per la sicurezza
del viaggio. Il Vacma costò il posto di lavoro a Dante De Angelis, ferroviere
di Bologna che si rifiutò di guidare un Eurostar dove era installato il
dispositivo. Licenziamento sul quale il ministero del Lavoro ha disposto
l’apertura di un’indagine. Nonostante sino ad oggi il pedale sia ancora
operativo su gran parte dei mezzi Trenitalia, presto le cose potrebbero
cambiare. Qualche giorno fa, infatti, la Procura di Torino ha chiesto la sua
rimozione perché, in base anche alla certificazione dell’Asl cittadina, l’uso
del Vacma è fonte di stress. Anche il giudice del lavoro del tribunale di
Firenze chiede che Trenitalia tenga fede agli accordi sindacali con cui si era
impegnata a disattivare progressivamente i Vacma attualmente in funzione. Ad
oggi però, invece di diminuire gli “uomini morti” sono aumentati nella divisone
cargo, passando da 315 a 473. (ASAPS).
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