Guido con Prudenza ritira 538
patenti
RIMINI - Si è conclusa la terza campagna "Guido con prudenza", che, nella provincia di Rimini, ha portato la Polstrada a controllare 4.210 veicoli e 4.670 persone nei fine settimana tra il 15 luglio e domenica scorsa. 540 le persone denunciate per guida in stato di ebbrezza e 538 le patenti ritirate. Un’altra denuncia invece è stata fatta per detenzione di stupefacenti, mentre sono stati sequestrati 15 veicoli, 600 euro e 300 franchi svizzeri in contanti e 30 pastiglie di dubbia provenienza. La polizia ha inoltre ritirato 25 carte di circolazione per mancata revisione dell’auto e detratti in tutto 6461 punti-patente. Anche una nota positiva: agli autisti disciplinati sono stati regalati 1072 biglietti omaggio per le discoteche aderenti alla campagna. L’iniziativa - organizzata da Fondazione Ania, Polizia di Stato ed il Silb, l’associazione degli imprenditori dei locali da ballo e giunta alla terza edizione - si ripromette di contrastare il fenomeno delle stragi del sabato sera. Oltre che in Romagna, anche in altre zone turistiche italiane come Jesolo, l’Argentario, Latina e Sassari, i ragazzi erano invitati a nominare il proprio "Bob", cioè colui che sceglie di non bere per riaccompagnare a casa i propri amici. Già all’uscita dei locali i ragazzi potevano ritirare, insieme a un gadget, un kit per il test dell’alcol, con cui verificare liberamente l’ eventuale stato di ebbrezza. Se i giovani incappati in una pattuglia e risultati negativi alla prova dell’etilometro, hanno usufruito di ingressi gratuiti in discoteca nel fine settimana successivo. CORRIERE ADRIATICO Elevate 56 contravvenzioni PORTO RECANATI - E’ forte il dispositivo messo in atto dai carabinieri della Compagnia di Civitanova, guidata dal tenente Domenico Candelli, per garantire un tranquillo svolgimento dei giorni centrali dell’estate. E così, oltre ai controlli di cui parliamo nel servizio a fianco, i carabinieri hanno tenuto attentamente d’occhio anche la viabilità. Infatti, nell’ambito dell’operazione “Estate sicura 2006” sulla strada statale 16 “Adriatica” , sono state ritirate cinque patenti per guida in stato di ebbrezza e sei carte di circolazione. I militari dell’Arma hanno altresì elevato contravvenzioni per complessive 56 violazioni alle norme del codice della strada vigente. LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (LECCE) «Ma la pizzica non deve servire per ubriacarsi» Nicola Caputi, medico in Campi, nel 1741 scriveva che le tarante «causano con il loro morso la malattia chiamala tarantismo per la cui cura non v ’è altro rimedio più praticabile, come ha dimostrato l’esperienza, della terapia musicale». Buona pace a tutti i moderni inventori di riti propiziatori, era già noto tutto nell’antichità: la musica guariva ai tempi di Salomone come ai tempi di Pitagora, ai tempi di Esculapio come ai tempi di Seneca. Ma oggi, la pizzica è musica terapeutica, come da tradizione? Ci piacerebbe dire di si. Assistiamo spesso a concerti della Notte della taranta nei vari paesi salentini. Ci sentiamo orgogliosi della nostra musica, di averla recuperata dal dimenticatoio, grazie anche ai compaesani Uccio Bandello, Uccio Aloisi, ecc. Siamo grati a tutti quei musicisti che dedicano studio e ricerca musicale ai ritmi delle tarantate. Ci conoscono in tutto il mondo per la «pizzica». Ma non sono tutte rose e fiori: il fenomeno comincia a degenerare. Basta soffermarsi, dopo alcuni concerti, a guardare lo spettacolo dei resti lasciati, a luci spente, in giro nei paesi. Ultimo, domenica 20 agosto a Cutrofiano. Concerto autorizzato nel bel centro del paese! Si poteva prevedere l’azione di alcuni incoscienti? Si poteva emettere apposita ordinanza sindacale per vietare l’asporto delle bottiglie di vetro dai vari bar? Si potevano mettere a disposizione più’ bagni chimici? Si potevano mettere più’ contenitori di rifiuti? E non ultima più’ vigilanza. Niente in contrario per chi ha deciso di condividere la sua vita con un cane. Ne ho uno anch’io, e gli voglio molto bene. Si usa dire: «il cane somiglia sempre al padrone, perché è il padrone che lo educa». Il brutto viene quando è «il padrone che somiglia al cane». Oli escrementi di un cane sul marciapiede sono ammissibili. La legge, infatti, impone al padrone di munirsi di scopa, paletta e sacchetto per la rimozione dell’incomodo. Ma la stessa legge non può imporre al cane di ripulire ciò che lascia su marciapiedi e soglie il suo padrone. Cosa hanno a che fare le pisciate, le vomitate e... altro con la pizzica? Quale affare abbiamo fatto ad attirarci certo turismo... culturale? Il salentIno, generalmente votato alla discrezione, all’accoglienza, al dialogo, come pensa di attirare il «turismo di qualità» tanto sbandierato da certi politici sui giornali, se poi i risultati sono questo turismo? La realtà è che si predica bene e si razzola male, molto male. E’ possibile che la pizzica, per alcuni, è solo un pretesto per ubriacarsi, pisciarsi, vomitare e lasciare agli altri l’incomodo? Quale è il messaggio che passa da queste iniziative alle nuove generazioni? Si è «anormali» se non si passeggia con una bottiglia di birra o una tonica di vino? Non è difficile capirlo: tutto permesso, tutto concesso, e i contenuti culturali vanno a farsi benedire. Alla faccia delle attività di prevenzione all’uso di bevande alcoliche svolte da pochi volontari. Aveva ancora ragione Nicola Caputi, medico in Campi, nel 1741; «non hanno mai osservato una tarantata, né mai hanno conosciuto questa regione e fabbricano sentenze su cose che non conoscono». Siamo quasi ad un ricorso storico. Oriele Rolli (Consigliere comunale di Cutrofiano) CORRIERE ROMAGNA Spiaggia ok, mare “così così”
Marina di Ravenna - Un giudizio fra luci e ombre è quello che emerge dal “test casuale” che l’equipaggio della Goletta Verde di Legambiente, in occasione della tappa a Marina di Ravenna di sabato 12 agosto, ha realizzato ponendo, a 100 turisti, domande sul gradimento della località.Gli intervistati, sia uomini che donne, avevano un’età compresa fra i 20 e i 60 anni. Non si è trattato di un campione selezionato secondo criteri statistici, ma di interviste realizzate con chi ha accettato di rispondere alle domande.Il giudizio sulla situazione urbanistica della località è complessivamente buono per il 44 per cento degli intervistati, mentre il 24 lo considera sufficiente e il 16 mediocre. Nessuno lo ha giudicato ottimo o insufficiente.Per quanto riguarda la conservazione e protezione delle aree naturali, il 36 per cento ha espresso un giudicio “buono”, mentre il 24 per cento si è limitato a dare un voto di sufficienza. Una fetta consistente, il 32 per cento, ha, invece, dato un giudizio nettamente negativo, oscillante tra il mediocre e l’insufficiente. Alcuni, in particolare, hanno lamentato l’incuria e la scarsa fruibilità della pineta. Molto apprezzati, invece, sono risultati i beni culturali di Ravenna.Particolarmente sgradito è risultato l’aumento di traffico nei fine settimana. Una situazione di cui si è lamentato il 72 per cento degli intervistati. Negli altri giorni della settimana, invece, il traffico è stato giudicato normale o addirittura scarso. I turisti hanno notato anche un aumento dei mezzi pubblici a basso impatto ambientale, che ha favorevolmente colpito il 56 per cento degli interpellati. Vengono giudicati positivamente anche l’aumento dell’uso della bicicletta e la realizzazione del parcheggio scambiatore di via Trieste.Tra le “ombre”, oltre alla già segnalata questione del traffico figura anche la rumorosità del paese. Oltre i tre quarti degli intervistati, infatti, sostiene che negli ultimi anni vi sia stato un aumento del rumore ed un peggioramento della qualità dell’aria. Il primo problema viene collegato soprattutto al traffico, in particolare serale e notturno, dei weekend, mentre il secondo viene fatto risalire alla presenza di stabilimenti industriali alle spalle della località.Le spiagge ottengono un giudizio positivo dal 92 per cento dei partecipanti al test (il 52 per cento ha espresso un giudizio di sufficienza, il 40 per cento buono), mentre se la passa peggio l’acqua di balneazione, che ottiene appena la sufficienza. Per quanto riguarda i servizi sanitari, sono stati giudicati buoni i servizi offerti sia dalla farmacia locale che dall’ospedale di Ravenna. Le proposte di miglioramento sono risultate abbastanza simili tra tutti gli intervistati, che hanno consigliato di puntare sulla riduzione del traffico nei fine settimana e sulla sicurezza (esigenza manifestata soprattutto dalle ragazze). A queste proposte si legano quelle di limitazione dell’orario di apertura dei locali notturni, di proibizione delle feste in spiaggia e di diminuzione della vendita di alcool.Una parte significativa degli intervistati ha dichiarato di possedere una seconda casa a Marina di Ravenna e di volerla vendere o affittare. Non pensa, quindi, di tornare nella località l’anno prossimo. Altre richieste su Marina hanno riguardato la scarsa capacità ricettiva alberghiera e il livello dei prezzi, ritenuto “poco abbordabile”. IL MESSAGGERO (PESARO) Maxi rissa per una ragazza tra
slavi e italiani Donne & pallone. Probabilmente i due motivi di
maggiore discussione tra gli uomini. Tesi che verrebbe confermata dalle due
risse, una, per ora, solo annunciata e l’altra effettivamente accaduta a
Pesaro. Sarebbero state, in effetti, le eccessive attenzioni nei confronti di
una ragazza a far scattare, lunedì notte dopo l’una, una maxi-rissa in viale
Trieste lato ponente. Un gruppo di circa otto stranieri, probabilmente slavi,
visibilmente ubriachi ha prima infastidito un gruppo di ragazzi pesaresi nei
pressi della pista di pattinaggio, per poi prendersela, un centinaio di metri
più avanti, con una ragazza italiana seduta fuori da uno dei pochi locali aperti
a quell’ora. Peccato, per loro, che la ragazza fosse accompagnata da tre amici,
di origine meridionale, che hanno risposto alle provocazioni, poi degenerate in
una vera e propria rissa, con tanto di contusi e sedie che volavano.
Fortunatamente l’arrivo dell’ambulanza, probabilmente chiamata da uno dei
passanti che aveva assistito alla scena, ha tranquillizzato gli animi e fermato
gli scontri. Ma per una rissa consumata, ce n’è una che rischia di compiersi. Questa volta per motivi calcistici. L’amichevole, se a questo punto così si può chiamare, tra Cattolica e Vis Pesaro, in programma stasera alle 20.45 allo stadio di Cattolica, è stata preceduta da pesanti minacce e scambi di battute sul forum delle due opposte tifoserie, che si sarebbero addirittura date appuntamento prima della partita per un vero e proprio regolamento di conti. La già sentita rivalità tra le due squadre, accentuata dai rispettivi gemellaggi con squadre “nemiche”, potrebbe essere alla base di queste assurde punzecchiature, partite dalla sponda romagnola, che comunque, speriamo, rimangano tali. E auguriamoci che, come diceva qualcuno: «chi ha più testa la usi». IL MESSAGGERO (ABRUZZO) Tagliacozzo. Giovagnorio: «Vergognosa interruzione
in barba alla vocazione turistica»
Festa tra ragazzi, sindaco nel
mirino
di NELLO MAIOLINI TAGLIACOZZO - Il sindaco Dino Rossi ordina la sospensione di una festa tra ragazzi e Vincenzo Giovagnorio, consigliere comunale di minoranza, gli scrive una lunga e pepata lettera. «La vergognosa interruzione di una festa in un locale di piazza dell’Obelisco - si legge - ha suscitato grande disappunto e scontentezza tra i numerosi giovani e meno giovani presenti. Lo sconcerto dei circa duecento ragazzi che stavano vivendo un momento di divertimento e di allegria, come succede in tutte le località turistiche in questo periodo di ferie, deriva dal fatto che tale manifestazione stava avendo il proprio naturale svolgimento in modo assolutamente civile. Era circa l’una e sicuramente di lì a poco la festa avrebbe avuto il suo naturale epilogo, nel rispetto del permesso ottenuto dall’amministrazione, quando le forze dell’ordine, costrette ad intervenire a seguito delle ripetute "maniacali" chiamate telefoniche di qualche soggetto poco paziente e poco rispettoso delle esigenze di chi vuole divertirsi, hanno imposto al gestore della manifestazione l’immediata interruzione». Ma non è finita qui. «Se Tagliacozzo è una città turistica come codesta Amministrazione sostiene - prosegue Giovagnorio - dovrebbe esserci tolleranza nei confronti di chi a proprie spese organizza eventi e manifestazioni ricreative per i numerosi turisti e villeggianti, ed invece da parte dell’Amministrazione si registra un evidente ostruzionismo, confermato dall’incredibile atto di revoca dell’autorizzazione per le serate musicali successive, notificato al titolare del locale "Il vizietto" il 19 agosto. Ma mentre veniva interrotta un’allegra festa nella piazza dell’Obelisco, nell’altrettanto centrale piazza Alighieri alcuni minorenni ubriachi davano sfogo alle loro intemperanze lanciandosi gli arredi esterni di un locale ivi insistente, le bottiglie di birra vuote (vendute illegalmente chi sa da chi) e producendosi in schiamazzi e discussioni tra i più turpi e blasfemi; appare strano come tra i due scenari s’è preferito intervenire a sedare "l’irruenza" dei ragazzi che ballavano tranquillamente». IL SECOLO XIX Il pianto di Molassana per Paola
LA TRAGEDIA DI CORSO SARDEGNA Il parroco: «La sua era una
vita votata agli altri». Tanti i colleghi del padre, funzionario dei pompieri Una folla commossa ha dato
l’ultimo saluto all’infermiera travolta e uccisa sullo scooter Dentro il silenzio, fuori il brusio. La folla di persone
che ieri mattina si è raccolta nella parrocchia di san Rocco di Molassana per i
funerali di Paola Cambiaso, l’infermiera venticinquenne morta sabato scorso,
travolta in corso Sardegna da un automobilista ubriaco, si è divisa fra le
navate e il cortile. Perché erano tanti, fra amici e colleghi. E se è vero che
i due gruppi hanno tenuto comportamenti diversi, sia nelle parole di chi non è
entrato sia nell’assenza di commenti di chi era in chiesa, non c’era desiderio
di vendetta. Rabbia sì, per quella morte assurda. Ma spirito di rivalsa, quello
proprio no. Marco Fagandini IL MESSAGGERO (ANCONA) Erano quattro ventenni
dell’entroterra gli aggressori della mamma alle giostre FANO Presidio delle forze dell’ordine maggiormente
dispiegato lungo la costa fanese e nuovi solleciti alle istituzioni per
ottenere un livello superiore, con conseguente incremento di organico, per il
Commissariato di Fano. Sono i primi propositi avanzati dal vice sindaco
Francesco Cavalieri in seguito ai fatti che si sono registrati la scorsa
settimana, cioè la violenta aggressione a Federico Pansieri, titolare del “For
All” al Lido che, come prescritto dalla legge, si è rifiutato di servire
alcolici ad un soggetto in stato di ubriachezza e l’episodio accaduto venerdì
sera nell’area antistante lo Sport Park, quando una mamma ha riportato lesioni
al volto dopo un alterco scoppiato con quattro ragazzi, poco più che ventenni e
provenienti da paesi dell’entroterra, che volevano giocare con l’autoscontro
mentre nello stesso momento, sulla pista, stava girando il figlioletto di 5
anni della donna. Un caso la cui esatta dinamica è ancora al vaglio dei
carabinieri di Fano che hanno raccolto la denuncia della donna, una turista di
Milano in vacanza a Pesaro. M.G. IL GAZZETTINO (VENEZIA) Marocchino ubriaco a Santa Maria
Elisabetta si spoglia e fa il bagno nudo in laguna (L.M.) Nudo si tuffa in laguna e viene sanzionato dalla
polizia per ubriachezza molesta. È accaduto lunedì sera, intorno alle 23, in
piazzale Santa Maria Elisabetta al Lido. A.F.B., 35 anni, marocchino già noto
alle forze dell’ordine, si è tuffato in acqua dopo essersi spogliato sul
piazzale. IL GAZZETTINO Maltratta l’amica perché non porta
il velo: manette
È stata maltrattata per anni dal convivente perché non portava il velo islamico. La vittima, nodafricana, 31 anni residente a Prato, ha però trovato il coraggio di reagire e di denunciare i fatti ai carabinieri, che hanno arrestato il suo compagno, un 38enne tunisino, padre della loro bimba di 3 anni. La donna ha raccontato ai militari di avere subito anche abusi sessuali e di aver abortito per disperazione. Il tunisino invece, secondo quanto riferito dalla donna, avrebbe spesso ecceduto con alcool e droghe. LA STAMPAWEB Nigeriano ferito in un incidente
Le radiografie scoprono che è un
corriere della droga
Sembrava un banale incidente stradale causato da un
bicchiere di troppo ma ha portato a scoprire un corriere della droga. Si tratta
di un nigeriano il cui ricovero in ospedale in seguito allo scontro ha fatto
scoprire che aveva ingerito diversi ovuli di stupefacente e per questo i
carabinieri di Torino lo hanno arrestato con l’accusa di detenzione e spaccio. LA STAMPA DRAMMI DELLA SOLITUDINE. NELL’ARCO DI 72 ORE SONO STATI
TROVATI I CADAVERI DI TRE PERSONE DECEDUTE DA TEMPO. E SOLO IL CALDO HA
PERMESSO DI SCOPRIRLI Il vicino non era scomparso ma
morto da cinque mesi
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