Aveva
provocato un incidente stradale ed era fuggito. Senza fermarsi a soccorrere
una delle vittime, una donna incinta rimasta ferita in seguito all’urto.
Dopo più di un mese e mezzo di indagini, il pirata della strada
è stato arrestato: è E.D., 21 anni, albanese. L’immigrato,
bloccato a Centocelle dagli agenti della polizia municipale del XV gruppo,
diretti dal comandante Pietro Di Girolamo, era ricercato da diverse
questure d’Italia per vari reati, a cominciare da furti e risse.
Inoltre, essendo clandestino, è stato colpito da un decreto di
espulsione emesso dalla Procura di Caserta.
L’incidente che ha condotto E.D. in carcere risale allo scorso
mese di aprile. In via Portuense l’albanese travolse un’automobile
a bordo della quale c’era una donna incinta. La vettura finì
fuori strada e la passeggera rimase ferita.
Il pirata, sparito da quel giorno, è stato rintracciato grazie
alle indicazioni di un testimone presente sul posto. Questi ricordava
l’autovettura guidata dall’extracomunitario: una Mercedes
poi risultata rubata a marzo a Napoli, di proprietà di un diplomatico
in servizio alla Nato.
Gli uomini del maggiore Aldo Paolangeli, che guida la squadra antinfortunistica
del XV gruppo della polizia municipale, sono riusciti in un primo momento
a individuare la macchina. E poi hanno rintracciato E.D., che per l’incidente
dovrà rispondere di omisione di soccorso e lesioni colpose.
La crescita del numero degli infortuni provocati dai pirati della strada
(36 in 17 giorni, in tutta Italia, durante l’ultimo ponte di primavera)
ha indotto il governo a inasprire le pene. La legge entrata in vigore
il 30 aprile scorso prevede la possibilità dell’arresto,
la reclusione fino a un anno e la multa fino a due milioni e mezzo di
vecchie lire. Se poi ci sono feriti, come nel caso dell’incidente
di via Portuense, il responsabile rischia fino a tre anni di carcere
e la sospensione della patente per lo stesso periodo. .
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