di LUCIO CILLIS
ROMA - Dal primo gennaio parte l’indennizzo diretto. A meno di un
colpo di scena - e le polemiche tra governo e Ania cominciano a montare - tra
120 giorni accanto ai primi agenti plurimandato e alle lettere che con 30
giorni di anticipo sulla scadenza della polizza ci informeranno dello stato del
nostro bonus-malus alla guida, troveremo una delle più importanti rivoluzioni
del mondo assicurativo. Una novità che toccherà oltre 50 milioni di veicoli
circolanti e che cambierà le abitudini di 33 milioni di automobilisti, allenati
fino ad oggi, a seguire una trafila sfibrante e spesso onerosa per ottenere il
rimborso dei danni ai veicoli o alle persone trasportate nel caso di lesioni
meno serie (fino al 9% di invalidità). Ma l’Ania, che rappresenta le compagnie, pur non essendo contraria in linea di principio al provvedimento (che peraltro fa risparmiare alle imprese somme considerevoli) ieri ha lanciato l’allarme. Il "blitz" dell’esecutivo ha stupito Giampaolo Galli, direttore generale dell’associazione: "Siamo sorpresi - ha spiegato Galli - perché avevamo spiegato al governo di non essere pronti a partire da gennaio 2007. E non perché fosse difficile ma perché è impossibile". Secondo Galli infatti, "per attuare il sistema è necessaria una nuova organizzazione informatica e industriale. Il governo ha il diritto di procedere come vuole, ma i problemi tecnici esistono". L’appuntamento di gennaio rischia così di trasformarsi in una palude dove potrebbero impantanarsi anche gli utenti. I nodi principali, su cui l’Ania insiste, sono legati agli scambi di informazioni tra le compagnie: serve, infatti, una "camera di compensazione", una struttura al di sopra delle imprese coinvolte, che gestisca dalle classi di merito degli assicurati all’entità dei rimborsi concessi dai periti. Tutti dati che secondo l’Antitrust devono essere affidati ad un gestore esterno. Come, ad esempio, l’Isvap, istituto vigilante sulle assicurazioni che pur non avendo mai "alzato la mano" per ottenere il difficile incarico, è in pole position per la supervisione. |
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