Pullman killer / 2 - India, scuolabus nel fiume in piena: 36 bambini uccisi. I precedenti indiani

(ASAPS) – È un altro bollettino terrificante, quello che giunge in redazione e che riguarda gli eventi infortunistici in danno di pullman. In India uno scuolabus che stava trasportando 50 alunni di una scuola elementare è finito fuoristrada e dopo essersi ribaltato in un burrone si è inabissato nelle acque di un canale in piena. Il terribile episodio è avvenuto nello stato nord occidentale dell’Haryana, alle porte di Avlaba, un villaggio della provincia di Sonepat. 6 corpi sono stati recuperati alcune ore più tardi da un manipolo di soccorritori che si sono avventurati lungo il corso d’acqua, ma le speranze di trovare un vita altri superstiti oltre ai 20 già raccolti pochi minuti dopo si sono spente quando il relitto del pullman è stato riportato a galla. A bordo c’erano i corpi dei 30 ragazzini che mancavano all’appello. Sul posto infuriava una tempesta, così forte che le autorità locali hanno evacuato nella provincia oltre 100mila persone, rimaste tutte senza tetto. L’India è un paese ad altissimo rischio sicurezza stradale, soprattutto per quanto riguarda il trasporto pubblico: il 2 maggio scorso un pullman che trasportava pendolari precipitò nel Cheena creek, un fiume presso Thane, nella provincia di Maharashtra, nello stato di Kashimira. provocando 32 vittime. Lo stesso giorno, sempre in India, nei dintorni della città di Rampur, centro dello stato indiano dello Uttar-Pradesh, il pullman che aveva a bordo il figlio di Harish Rawat, presidente del parlamento, precipitò nel Kosi river. 21 persone, compreso il primogenito del famoso politico indiano, persero la vita. Lo scorso 21 gennaio, invece un autobus stracolmo di viaggiatori è precipitato per oltre 100 metri, sulla statale che collega la città di Sainganji a quella di Rajouri, nel Kashmir. La sciagura costò la vita a 56 persone ed il ferimento di altre 12. Un secondo incidente, anche questo di proporzioni catastrofiche, si è verificato a Nueiba, in Egitto, lo scorso 22 agosto, dove un autobus turistico che aveva a bordo 48 gitanti israeliani si è ribaltato. La comitiva, che era partita al mattino da Sharm el Sheikh, sarebbe dovuta rientrare in serata. In relazione all’alta velocità tenuta dal conducente, almeno questa è la versione ufficiale fornita dalla polizia egiziana, il veicolo ha messo le ruote fuoristrada finendo col ribaltarsi. 10 persone, tra cui l’autista e la guida egiziani, sono rimaste uccise sul colpo, mentre 39 sono rimaste ferite, 4 in maniera molto grave. (ASAPS)