Martedì 19 Novembre 2024
area riservata
ASAPS.it su

Rassegna stampa Alcol e guida del 28 agosto 2006

a cura di Alessandro Sbarbada e Roberto Argenta

IL GIORNO.IT

Rissa dopo la festa in spiaggia: un morto

- di Alessia Marani - 

Il fattaccio all’alba di ieri, dopo una nottata di musica rasta. I testimoni: «Volevano che ce ne andassimo». Caccia agli assassini

«Voi da qui ve ne dovete andare, fuori da Focene». Un raid punitivo, un’incursione dimostrativa: due minuti di pura follia dopo una nottata di festa reggae e «alternativa» sulla spiaggia. Un giovane studente di Ingegneria, Renato Biagetti, 26 anni, di Roma, accoltellato al cuore e morto a mezzogiorno di ieri sotto i ferri, dopo un disperato intervento all’ospedale di Ostia. I suoi amici, Paolo e Laura, feriti, se la sono cavata, ma sono sotto shock. Come scioccata si è risvegliata ieri mattina la piccola località balneare da una manciata d’anni recuperata all’abusivismo sul litorale nord di Fiumicino, d’inverno una sorta d’enclave per extracomunitari e indiani Sikh.

Renato e gli altri sono stati aggrediti da una coppia di balordi scesa armata di coltelli da un’auto in corsa sul viale di Focene, la strada principale parallela al mare. Mancano pochi minuti alle cinque. Renato, Paolo e Laura lasciano la spiaggia del «Buena Onda», locale frequentato soprattutto da rasta e surfisti. Sabato era in programma l’ultima serata di musica e cocktail della stagione. Si incamminano verso la strada. La ragazza allunga il passo per raggiungere la macchina, gli altri due sono vicino al muretto che costeggia la via. C’è poca luce, l’illuminazione in quel punto, all’altezza di via del Consorzio Focense, è scarsa. Ci sono due testimoni, altri ragazzi che erano al Buena Onda e che si accorgono di quei due che urlano come ossessi dai finestrini: «Via da Focene. Ancora non l’avete capito che ve ne dovete andare. State ancora qua? Fuori le zecche». E che come furie, estraggono le lame, larghe circa 4 centimetri. Uno dei giovani prova a intervenire. Tenta di bloccare la portiera del guidatore, ma l’altro scende. I due con tutta probabilità, sono sotto l’effetto dell’alcol e della droga. Irrefrenabili.

Renato scappa ma viene raggiunto e colpito con tre fendenti, uno, quello mortale, gli squarcia il petto, gli altri i polmoni. Paolo viene inseguito nel vialetto che porta al mare, anche Laura è ferita lievemente. Gli aggressori si dileguano. A terra restano i ragazzi, sangue tutt’intorno. Accorre l’ambulanza, arrivano i carabinieri. Renato appare subito grave ma è cosciente. In ospedale, prima di essere operato, riuscirà pure a parlare qualche minuto con gli inquirenti. A Paolo i medici gli cuciono quattro punti di sutura sulla schiena. L’omicida e il suo compare avrebbero le ore contate. I carabinieri della compagnia di Ostia stanno anche preparando un identikit dei due raccogliendo le diverse testimonianze. Si cercano due sui venti, venticinque anni, abbastanza alti, fuggiti su un’auto grigia, magari collegati al mondo della politica e con precedenti per rissa e violenze.

Renato, un ragazzotto robusto ma mansueto, da tutti descritto come un giovane «tranquillo» e «senza grilli per la testa», aveva la passione per piatti e mixer. Era un tecnico del suono e frequentava l’Università di San Paolo, Roma 3. Viveva a Grotta Perfetta con la famiglia, nessun guaio con la legge in precedenza. Come Paolo e Laura, del resto. «Qui a Focene - raccontano sul posto - cose del genere non erano mai successe prima. Intolleranza? Semplici assassini».


CORRIERE ADRIATICO

Un albanese, raggiunto e picchiato da un branco di trenta persone, ricoverato con ferite alla testa I provocatori, domiciliati a Fano, denunciati per zuffa minacce e danneggiamento delle auto in sosta

Tre ragazzi ubriachi lanciano sassi e ombrelloni contro l’Oro Nero, braccati dagli avventori

Scatenano la rissa, uno finisce pestato

FANO - Gli era stata interdetta l’entrata al locale perchè visibilmente alterati dall’alcol, per vendetta hanno iniziato a lanciare sassi verso l’interno, la cosa non è andata giù ad alcuni clienti che si sono visti danneggiate le auto in sosta e hanno cominciato a rincorrere i tre giovani, facendo scattare la caccia all’uomo.

Una serata che è finita davvero male per uno dei tre giovani, albanese di 37 anni, che è stato trasportato al pronto soccorso per una serie di lesioni.

E’ successo ieri notte intorno alle 2.30: i tre amici, un brindisino, un ventunenne di Varese e l’albanese, tutti domiciliati a Fano, avevano tentato di entrare nel locale di Fosso Sejore, l’Oro Nero Show Restaurant, i responsabili della sicurezza, notato da subito che i tre erano un po’ sopra le righe, forse per un bicchiere di troppo, li hanno allontanati adducendo qualche scusa banale.

I tre giovani, forse in cerca di provocazioni, però, non hanno voluto sentire ragioni, continuando ad insistere, tanto che i buttafuori del locale sono stati costretti a chiudere il cancello di entrata e a ribadire che non era possibile accedere all’interno.

La cosa sembrava essersi conclusa lì, senonché i tre ragazzi si sono diretti verso la spiaggia, inveendo contro gli addetti alla sicurezza, hanno poi sradicato un ombrellone tentando di lanciarlo all’interno del locale, per fortuna è finito contro una rete.

Fallito il tentativo i tre giovani hanno preso a tirare sassi, sempre in direzione del locale. Un gruppo di clienti, vedendo i danni alle auto in sosta, hanno cominciato ad innervosirsi decidendo di risolvere la situazione da sé: una trentina di loro si è lanciata all’inseguimento dei tre.

Due si sono allontanati, riuscendo a scampare all’ira del “branco”, il terzo, invece, non ha avuto scampo: raggiunto dal folto gruppo deciso a farsi giustizia, di fronte al camping Marinella, il malcapitato, solo contro tutti, ha avuto la peggio. E’ stato malmenato in malo modo fino a che non sono intervenuti i buttafuori dell’Oro Nero, che si trovavano a poche centinaia di metri dal luogo della rissa.

“Per fortuna i nostri addetti alla sicurezza si sono precipitati per dividerli - commenta uno dei titolari del locale - altrimenti non so come sarebbe finito quel ragazzo”.

L’albanese che da aggressore si è trasformato in vittima di una situazione che, evidentemente, gli è sfuggita di mano, è stato trasportato dall’ambulanza del 118 al pronto soccorso dove è stato ricoverato per lesioni alla testa giudicate guaribili in 15 giorni. Sul posto è intervenuta una volante della polizia di Pesaro, i carabinieri di Fano e successivamente anche la squadra mobile. Gli altri due giovani italiani sono stati rintracciati in un secondo momento dalle forze dell’ordine, grazie alle indicazioni di alcuni clienti del’Oro Nero che li avevano visti allontanarsi in direzione della statale. I tre che hanno innescato la miccia sono stati denunciati per rissa, ubriachezza, minacce e danneggiamento delle auto in sosta.

“La gente era arrabbiata - commenta uno dei titolari del locale di Fosso Sejore - erano decisi a difendere la loro serata di tranquillo e sano divertimento, dicevano che erano stanchi della prepotenza di certi soggetti, di cui poi sono gli altri a fare le spese”.

L’episodio, comunque, non è stato avvertito da chi si trovava all’interno del locale. “La maggior parte dei clienti non si è accorta di nulla - aggiunge uno dei titolari - hanno continuato a ballare e a divertirsi, solo alcuni curiosi hanno seguito la vicenda”.


LA PROVINCIA DI CREMONA

Danni all’auto Caccia all’uomo

Caccia all’uomo in pieno centro città, poco prima delle 21 di ieri. Un individuo visibilmente alticcio — non è ancora ben chiaro per quale motivo — ha danneggiato alcune vetture parcheggiate e poi si è allontanato a bordo della propria auto. Le indicazioni giunte ai vari comandi delle forze dell’ordine hanno permesso di ottenere informazioni precise sull’abbigliamento dell’uomo e, soprattutto, sulla sua auto. Le ricerche, che hanno mobilitato varie pattuglie, sarebbero andate in porto in nottata.


IL MESSAGGERO (ANCONA)

Chiaravalle. Ha tamponato e ferito gravemente un falconarese

Arrestato il pirata della strada 

di SILVIA BAROCCI

CHIARAVALLE Un sabato notte movimentato che si conclude con un arresto due denunce. Intorno alla mezzanotte di sabato una pattuglia dei carabinieri di Chiaravalle è intervenuta in via Gramsci per soccorrere un uomo di Falconara di 33 anni coinvolto in un brutto incidente: pochi minuti prima era stato tamponato da una Fiat Uno finendo per schiantarsi contro il muro di un’abitazione. Trasportato a Torrette, gli sono state diagnosticate diverse fratture al femore e alla gamba e al perone sinistro, più lesioni lacerocontuse al volto. La prognosi è di 40 giorni. I militari si sono messi sulle tracce del conducente della Uno che si è dato alla fuga senza prestare soccorso. Lo hanno trovato poco dopo al parco Primo Maggio: è un ragazzo di 23 anni residente da tre anni a Chiaravalle originario del Madagascar. Arrestato per omissione di soccorso, avrebbe ammesso di essere scappato perché ubriaco. Nelle stesse ore davanti al parcheggio dei giardini pubblici di Jesi due poliziotti in borghese hanno invece fermato un ragazzo marocchino e un tunisino per il furto di un’auto rubata qualche giorno prima. Poco prima una volante aveva individuato un’auto danneggiata del tutto rispondente a quella rubata parcheggiata proprio di fronte all’ingresso dei giardini. Gli agenti hanno atteso che qualcuno si facesse vivo e, quando i due extracomunitari sono saliti a bordo dell’auto, sono intervenuti, bloccandoli.


IL MESSAGGERO (UMBRIA)

Alcoltest al rientro: due patenti subito ritirate 

CITTÀ DELLA PIEVE - Operazione strade delle vacanze sicure al lago Trasimeno. Una necessità per prevenire incidenti, in particolare quelli causati da guidatori in stato di ebbrezza o alterazione per uso di stupefacenti.

I carabinieri della compagnia di Città della Pieve, insieme a quelli delle stazioni nelle cittadine lungo le rive del lago, hanno compiuto l’altro giorno e la scorsa notte servizi straordinari di controllo sulle strade che collegano le località del Trasimeno particolarmente affollate di turisti.

Al termine del servizio notturno, in cui le pattuglie hanno controllato in particolare la zone di Città della Pieve e di Passignano sul Trasimeno, il bilancio è stato di due patenti di guida ritirate insieme ad altrettanti libretti di circolazione.

I carabinieri hanno controllato 45 automezzi, identificate 53 persone, tra guidatori e passeggeri e hanno contestato numerose contravvenzioni al codice della strada.

Degli automobilisti sottoposti ad alcooltest due sono risultati positivi, per cui è stata loro ritirata la patente e sono stati denunciati in stato di libertà alla magistratura. Vale la pnea di ricordare che in base alle norme vigenti del Codice Stradale (Dpr 495 del giugno 2002) la concentrazione massima consentita di alcol all’etilometro è di 0,5 per mille. In caso di una percentuale superiore rilevata dal test scattano le sanzioni. Ormai esistono in commercio rilevatori elettronici tascabili per l’autotest che possono dare la sicurezza ad ogni guidatore.


CORRIERE ROMAGNA

Con tanto alcol in corpo non vede la rotonda

IMOLA - I carabinieri sono dovuti intervenire due volte per incidenti stradali nella notte fra sabato e domenica. In entrambi i casi, all’origine c’era lo stato di ebbrezza di un protagonista, anche se il livello di tasso alcolico era decisamente. Aveva fatto il pieno un tunisino che è uscito di strada da solo con l’auto, mentre superava di poco il limite consentito un imolese che viaggiava in ciclomotore e ha tamponato una ciclista.Era circa la mezza quando i militari sono stati chiamati sulla provinciale Selice, nei pressi della Silla materiali edili. Un 32enne imolese, A.M., che viaggiava a bordo di un Malaguti Phantom 50, aveva investito una ciclista che procedeva nella stessa direzione di marcia, cioè verso Imola. La donna, L.G., ha 30 anni. Per effetto dell’urto entrambi i protagonisti sono finiti a terra e sono stati trasportati all’ospedale di Imola, dove ieri la ciclista era ancora in osservazione, mentre l’investitore se la caverà con qualche giorno di prognosi. Per effetto del tasso alcolico, gli è stata ritirata la patente.Circa tre ore dopo, alle 3.30, ha fatto tutto da solo un tunisino di 31 anni, M.S.J., che procedeva a bordo di una Fiat Punto in via Kennedy. Giunto alla rotonda con via Codrignano, nei pressi della curva della Tosa, è letteralmente andato dritto. Gli accertamenti eseguiti successivamente hanno evidenziato che il tunisino aveva davvero bevuto parecchio prima di mettersi al volante. Trasportato in ospedale, non è in gravi condizioni, anche se ieri era ancora in osservazione. E’ scattata ovviamente la denuncia per guida in stato di ebbrezza alcolica, oltre al ritiro della patente.


BRESCIA OGGI

Guida e alcol

Sul Garda ritirate 13 patenti

Ha interessato la zona di Desenzano e alcuni centri del basso lago, sabato notte, il «servizio antistragi» predisposto come ogni fine settimana dalla polizia stradale di Brescia. Impegnate le pattuglie di Desenzano, Iseo e di Brescia che hanno controllato oltre cento veicoli e chi vi era a bordo. Nella stragrande maggioranza giovani anche non bresciani diretti a pub, birrerie e soprattutto discoteche della zona. Un servizio particolare per far rispettare il codice della strada e colpire chi sgarra, corre troppo o guida in stato di euforia alcolica o sotto l’effetto di stupefacenti.

Nel basso Garda la polizia ha ritirato tra la mezzanotte e le sei del mattino 13 patenti a 12 automobilisti maschi e a una ragazza. Due i neopatentati che - come prevede la legge - subiranno una sanzione amministrativa di importo doppio. Il tasso più elevato di alcol registrato, 2.20%, è quattro volte superiore al limite.

Per tutti e tredici: patente sospesa e decurtazione di 10 punti. La polizia ha anche multato due giovani per eccesso di velocità e quattro perché guidavano senza avere la cintura di sicurezza allacciata. Sequestrate tre carte di circolazione per mancata revisione del veicolo e sequestrata un’auto perché il conducente non aveva rinnovato l’assicurazione.

Ieri mattina alle 9 una pattuglia della polstrada di Iseo ha intimato l’alt a uno svizzero di 38 anni che abita a Sulzano. Guidava ubriaco: tasso 2%. Ha fatto ritorno a casa grazie a un conoscente.

Tra sabato e ieri sera la polizia stradale di Brescia ha aumentato i controlli su tutte le strade del Bresciano per via del rientro dei vacanzieri.

Il traffico è stato sostenuto sin al mattino anche per i bresciani che si sono concessi una gita mordi e fuggi ai langhi o sui monti e hanno fatto ritorno a casa all’ora di cena.f.mo.


IL GAZZETTINO (TREVISO)

Giudice di pace, mancano magistrati e cancellieri

Il coneglianese, un comprensorio "conciliante". Approfittando dell’interruzione estiva delle udienze all’Ufficio del Giudice di Pace di piazza Beccaria, abbiamo chiesto al giudice coordinatore, il triestino avv. Massimiliano Marchetti(nella foto), una "fotografia" dell’attività dei tre giudici di pace in servizio in città (l’avv. Marchetti, il dr. Pietro Raffaele Pecce e il dr. Roberto Ercole Tasca), alle prese 11 mesi l’anno con i tentativi di pacificare liti (nel penale spesso condite da minacce e offese) tra vicini, parenti, privati e istituzioni o assicurazioni ecc.

Avvocato Marchetti, qual è l’organico attuale dell’Ufficio del Giudice di Pace di Conegliano?

«Attualmente su una pianta organica prevista di cinque giudici siamo in tre, ma il problema è il personale della cancelleria, che sta scontando il pensionamento del cancelliere penale, sicché si ricorre all’applicazione di personale prelevato da altri uffici del Giudice di Pace quali Oderzo e Vittorio Veneto in alcuni giorni della settimana, senza contare l’applicazione ormai "storica" del cancelliere del Tribunale Adriano Furlan».

Quali le altre problematiche dell’Ufficio? Le comunicazioni con Procura e Tribunale sono facili o si sono verificati problemi e/o incomprensioni?

«L’Ufficio, coerentemente alla realtà economica del territorio in cui opera, ha un grosso carico di lavoro e, nonostante le problematiche, sostanzialmente funziona, almeno secondo la recente ispezione ministeriale. Un grosso aiuto ci viene dalla sinergia con la Sezione coneglianese del Tribunale, che ci ha sempre trattato con disponibilità. Anche la Procura ha compreso le nostre esigenze garantendo la regolarità delle udienze pure dopo il decreto Pisanu. Si pensi che certi giudici di pace da settembre 2005 non tengono udienza per mancanza di pm».

L’ultimo anno giudiziario ha visto nel settore penale un lungo "blocco" di invii di nuovi fascicoli, "sbloccatosi" solo poche settimane fa. Il prossimo non rischia di vedere un surplus di nuovi fascicoli rimasti fermi nei mesi scorsi che si aggiungeranno ai pendenti, con il rischio di ingolfare l’attività del settore penale?

«Il blocco dei fascicoli intanto ci ha permesso di smaltire l’arretrato. Quale sarà l’impatto di quelli nuovi è difficile da prevedere, sicuramente si dedicherà meno tempo e sforzi alla conciliazione delle parti, venendo così un po’ meno alla nostra precipua funzione, ma credo che l’esperienza maturata in questi anni ci farà superare anche questo handicap».

Il tempo necessario per dirimere una causa penale nell’Ufficio coneglianese è a suo giudizio congruo o in certi casi si potrebbero risparmiare tempo e udienze? Quale la percentuale di cause penali chiuse con una conciliazione rispetto al totale?

«A spanne, oltre l’80\% delle cause penali si concludono senza dibattimento perché le parti si accordano. È difficile quantificare un tempo di conciliazione, le variabili sono infinite: ad esempio se le parti hanno in corso un divorzio o sono vicini con problemi di confine bisognerà cercare una soluzione omnicomprensiva e i tempi si allungano. Fondamentale è comunque la capacità dei legali che li assistono».

Qual è stata la causa (civile e/o penale) più curiosa che ha affrontato a Conegliano, e come si è conclusa? Quali i casi più difficili su cui è stato chiamato a pronunciarsi?

«Le problematiche più difficili riguardano i mezzi di rilevazione elettronica della velocità (telelaser, autovelox ecc.), perché bisogna orientarsi nella giungla dei decreti di omologazione, oltre ai profili strettamente tecnici. Curiosità? Almeno una volta all’anno, se non di più, capita che quando un automobilista in stato di ebbrezza provoca un incidente vicino a un bar, questi sostenga di avere bevuto per rimediare allo choc dovuto all’incidente mentre attendeva l’arrivo della Polizia».

Luca Anzanello


STAIBENE.IT

L’alcol fa salire la pressione più alle donne che agli uomini

Che l’alcol facessE aumentare la pressione si sapeva. Che avesse questo effetto soprattutto nelle donne (per giunta soprattutto durante il periodo di contatto coniugale) è una novità assoluta, risultato di uno studio pubblicato sull’American Journal of Hypertension.
Prima di questa, diverse altre ricerche scientifiche avevano dimostrato più volte come un pesante uso di alcol fosse collegato a un aumento della pressione sistolica nell’arco delle 24 ore. Il fatto che l’incidenza si concentri soprattutto sui pazienti di sesso femminile rappresenta un passo avanti molto importante, perché dà modo al medico di indagare meglio sul proprio assistito che lamenti una condizione di ipertensione. Per fare un esempio, potrebbe bastare anche una semplice riduzione delle quantià di alcol assunte quotidianamente dal paziente, per tenere la pressione sotto controllo.




REUTERS ITALIA

Spegni la tv, accendi la memoria

CANBERRA (Reuters) - Spegnere la tv, mettersi a fare le parole crociate e mangiare più pesce potrebbero essere elementi importanti per avere una memoria migliore, secondo quanto annuncia oggi un’inchiesta australiana.

I risultati di un sondaggio a cui hanno partecipato quasi 26.000 persone, condotto nell’ambito della Settimana scientifica australiana, indicano anche che coloro che leggono romanzi ha una memoria migliore di quelli che non lo fanno, mentre coloro che bevono parecchio hanno più difficoltà a ricordarsi i nomi.

Ma la neuro-psicologa Nancy Pachana dice che la tv non è necessariamente negativa per la memoria: semmai, la cosa importante è godere di buona salute, seguire una dieta appropriata e restare attivi.

"La memoria dipende da una buona salute, e da una buona salute mentale", dice Pachana, che lavora alla Scuola di Psicologia dell’Università del Queensland.

Al National Memory Test hanno partecipato 29.500, a cui sono stati somministrati vari test, come ricordarsi una lista di acquisti, nomi, volti e professioni, richiamare alla memoria vecchi ricordi e trovare differenze tra due foto.

A coloro che hanno partecipato al test è stato chiesto di rispondere a un sondaggio sul tipo di abitudini, come il consumo di alcol, le ore passate davanti alla tv e quelle destinate alla lettura.

Dai risultati non emergono differenze significative tra uomini e donne. Mentre il consumo di tv fa una differenza notevole.

"Spegnete la scatola, o almeno non guardatela troppo", è scritto nei risultati del test, aggiungendo che coloro che vedono la tv meno di un’ora al giorno hanno migliore memoria, come quelli che bevono meno di due bicchieri d’alcol al giorno.

Le persone che fanno le parole crociate ricordano meglio le liste della spesa e i nomi, mentre chi mangia il pesce almeno una volta alla settimana ricorda meglio le liste di cose da comprare.

Comunque, avvertono i ricercatori, il test può dare alle persone indicazioni sul loro stato di memoria, ma i risultati non hanno una rilevanza statistica particolare, e ovviamente rispondere a un test via Internet consente di mentire o di mistificare le risposte.


La Provincia Pavese

uve e vini: siamo alle solite

Salerno notizie

San Cipriano: a Filetta dal 1 al 4 settembre “Festa dell’Agricoltura – Sagra dell’Uva e del Vino”

Il Tirreno

assalto alla festa della birra

L’Unita

Rissa all’alba sul lungomare Giovane di 26 anni muore accoltelato

Corriere Alto Adige

Ruba alcolici in hotel Denunciato un giovane

La Provincia Pavese

troppo alcol, via cinque patenti

a gomito alzato: quante multe

La Nuova Ferrara

ubriaco aggredisce carabinieri

La Stampa

Marocchino ubriaco picchia i carabinieri

Corriere del Veneto

Al volante ubriachi: tre patenti ritirate

Alcol vietato dopo le 21 multato il primo locale

vino, siamo di nuovo primi negli usa coldiretti: no ai trucioli

Corriere del Mezzogiorno

Raikkonen, piede pesante e gomito? alto

Il Resto del Carlino (Bologna)

La moschea ai bottegai Non vendete alcolici E’ vietato dal Corano

Il Resto del Carlino (Imola)

Due incidenti e due patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza alcolica

Il Messaggero Veneto

controlli stradali del week-end: ritirate per ebbrezza due patenti

Il Cittadino

Sant’Angelon Nuovi spazi anche per gli alcolisti

Corriere Alto Adige

Vini biologici e biodinamici Le innovazioni dei vignaioli illustrate a Vinea Tirolensis

L’Unione Sarda (Nazionale)

Un burattino (adulto) snobba Lucignolo e cerca donne e vino

Corriere del Mezzogiorno

Raikkonen, piede pesante e gomito? alto

La Nuova Venezia

in tanti alla sfida tra musica e vino

Il Giornale di Vicenza

Barbarano rock

 
L’Arena

Giornalisti tra vino e ville

Il Giornale di Vicenza

OBBLIGATORIE LE BOTTI.


© asaps.it
Martedì, 29 Agosto 2006
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK