Ai lettori della rassegna, da più parti abbiamo avuto riconoscimenti per il lavoro
svolto nella stesura ed invio di questa rassegna stampa. Questo ovviamente ci
fa piacere e ci incoraggia nel proseguire. Grazie. Roberto Argenta, Alessandro Sbarbada Manifestazioni Una guida sicura al riparo
dell’alcol
L’Associazione ‘BUSsola’, in collaborazione con l’Asl della provincia di Cremona, l’Apcat, l’autoscuola Alpa di Cremona sta sviluppando il progetto ‘Io guido liberamente’ (progetto di promozione e protezione della salute in tema di alcol e guida) nel territorio di Cremona e provincia). Il progetto nasce dalla consapevolezza che oggi, il fenomeno degli incidenti stradali risulta uno dei problemi più costosi e diffusi in termini di salute pubblica. Il progetto ‘Io guido liberamente’ rivolto a tutti giovani e adulti prevede l’organizzazione di momenti di informazione e sensibilizzazione sull’alcol e guida , feste ed eventi analcolici per promuovere stili di vita più sani e consapevoli. La manifestazione analcolica organizzata venerdì con il patrocinio del Comune rientra tra le iniziative previste come da obiettivi del progetto. Dalle 19 alle 24 ai Giardini Pubblici esibizione di due complessi musicali: ‘Bassa Tensione’ e ‘Tiziano e la sua band’ e il ‘Centro Danza Vitien presenterà uno spettacolo di balli caraibici, liscio, rock n’roll. Dalle 19 in poi happy hour gratuito per tutti in collaborazione con il bar ‘Caffè in piazza’. Durante la serata saranno presenti: L’ASL della provincia di Cremona, l’Associazione Europea Familiari e vittime della strada, l’APCAT di Cremona, gli stand del Settore Polizia Municipale Comune di Cremona e la Sezione Polizia Stradale Comune di Cremona, lo stand dell’autoscuola ALPA di Cremona che distribuirà dei buoni per prove gratuite di guida sicura. L’ARENA.IT ULSS 22. Conclusa un’indagine finalizzata alla
programmazione, prevenzione e tutela della salute Alcol, aumenta il consumo tra
giovani e donne
Il medico di famiglia prezioso punto di riferimento
per chi intende disintossicarsi
Nell’ambito delle ricerche e degli studi finalizzati alla
programmazione sanitaria, prevenzione e tutela della salute è stato riscontrato
nell’Ulss 22 che sul fronte del consumo di alcol, circa un terzo degli anziani
con più di 65 anni è dell’opinione che il consumo di due bicchieri di vino al
giorno possa migliorare l’attenzione. Questa assunto è condiviso anche da un maschio adulto su
tre. Solo la metà delle persone è consapevole che l’alcol può interagire in
modo importante con i diversi farmaci. Durante la gravidanza solo un terzo
delle donne è consapevole dei rischi che l’alcol può comportare. Anche il concetto di dipendenza è poco chiaro: secondo
oltre il 60% degli utenti l’alcol non porta dipendenza. Il 9,7% delle persone
che frequentano l’ambulatorio del medico di famiglia ritiene di avere un
familiare con problemi di alcol. La ricerca ha poi assodato che negli ultimi anni
l’assunzione di alcolici si è generalmente abbassata, ma è aumentata tra le
donne e i giovani fuori dai pasti. Esiste anche il fenomeno del «binge
drinking», cioè la bevuta come droga d’accesso; i ragazzi consumano alcolici
fuori dai pasti con il solo scopo di «sballare». L’86 % dei medici di medicina generale si è dichiarato
disponibile a partecipare ad iniziative di formazione, che illustrino come
aiutare i pazienti a smettere di bere e fumare, ma al tempo stesso sono
perplessi sulle loro possibilità di intervento. Inoltre i medici di medicina generale sottostimano la
diffusione del fumo, il consumo di alcol e la presenza di problemi correlati
tra i propri assistiti. Temono che il paziente possa irritarsi nel sentirsi
rivolgere domande sul proprio stile di vita ed hanno l’impressione che tenda
spesso a dissimulare i propri comportamenti. L’elevato numero di risposte sullo
stile di vita date al questionario dimostra invece una certa apertura degli
assistiti, che ritengono naturale che il proprio medico si informi sulle
abitudini personali. L’osservatorio del medico di famiglia rimane un punto di riferimento prezioso perché offre brevi consultazioni ripetute nel tempo con il paziente e con i suoi familiari, è quasi sempre il primo riferimento per la valutazione del rischio da fumo ed alcol e dei problemi correlati e può rafforzare le motivazione del paziente ad intraprendere la strada della disintossicazione sostenendolo in caso di ricadute. (l.b.) CORRIERE ADRIATICO C’è anche lo spazio Informanimali
Educazione stradale di Avis e
Croce Rossa
SENIGALLIA - Oggi in concomitanza con la Fiera di S.
Agostino, il Comitato Locale di Senigallia della Croce Rossa Italiana ha
allestito un ministand, nel gazebo sito in piazza Roma cortesemente concesso
dalla locale sezione dell’Avis, dedicato all’educazione stradale e alla
prevenzione degli incidenti, nel quadro di una campagna che la Croce Rossa sta
portando avanti ormai da qualche anno in tutti i paesi europei. Saranno
distribuiti materiale informativo e dépliants che offrono suggerimenti sulle
norme di comportamento da tenere in caso di incidente. Nell’occasione, in
collaborazione con la Polizia Municipale di Senigallia, sarà predisposto un
etilometro, alla cui prova potranno sottoporsi tutti coloro che lo
desidereranno per misurare il proprio tasso alcoolemico; scopo di questa ormai
pluriennale collaborazione tra Cri e Polizia Municipale è la sensibilizzazione
dei cittadini al problema della guida in stato di ebbrezza, diventato una vera
piaga sociale e che è compito di tutte le istituzioni cercare di neutralizzare.
Informanimali. Come avviene ormai da anni, anche l’edizione 2006 della Fiera di Sant’Agostino proporrà uno stand dello Sportello Informanimali, normalmente dislocato presso l’Ufficio Informagiovani del Comune di Senigallia dove è a disposizione del pubblico ogni martedì pomeriggio. Fortemente voluto dall’Assessorato alle Politiche Ambientali e destinato a tutti gli amici degli animali, lo Sportello è operativo quest’anno durante il periodo della Fiera presso gli stand situati nella piazza del Foro Annonario (ore 21-24). L’apertura, attuata appunto in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Senigallia, che ha peraltro rinnovato il suo patrocinio, è stata possibile come sempre grazie alla collaborazione delle tante associazioni animaliste operanti nella città e dei tanti volontari amici degli animali. Lo Sportello Informanimali si propone tra l’altro di promuovere l’adozione dei cani ospiti presso il canile senigalliese, ma più in generale è organizzato per offrire un punto di informazione e assistenza su tutte le normative di tutela degli animali. Sarà inoltre disponibile ampio materiale informativo, riguardante anche le varie leggi che disciplinano il possesso di animali e prevengono i loro maltrattamenti. IL MATTINO (BENEVENTO) LA DENUNCIA «Prevenzione, troppi sprechi» Lo psicologo: molti enti sperperano i fondi per la
lotta alle tossicodipendenze
AMEDEO PICARIELLO Ai giovani bisogna parlare prima che il disagio posso portare alla devianza. Incontri e discussioni anche fuori dalle mure scolastiche più che anonime campagne di comunicazione. In giro ci sono troppi enti pubblici che sperperano i fondi destini alla lotta alle tossicodipendenze. A parlare è il dottore Tiziano Maini, psicologo e direttore della comunità di recupero "Punto giovani" di Serino. Dottore Maini, anche statistiche recenti, parlano di elevata diffusione di droghe sintetiche soprattutto tra i giovani a dispetto di eroina e cocaina. Come spiega questo fenomeno? «Innanzitutto perché siamo di fronte a sostanze stupefacenti molto meno costose, ma anche perché risulta più facile trovarle. Mi verrebbe quasi da dire: basta scendere sotto casa per trovare qualche pasticca». Si parla spesso anche di un continuo abbassamento dell’età dei consumatori. È vero? «Oltre che abbassata io direi che, paradossalmente, si è anche alzata. Oggi si parla, anche per la provincia di Avellino, di consumatori baby (15-16 anni) e di nuove e significative fasce di tossicodipendenti che iniziano a ’farsi’ per la prima volta dopo i 30 anni. Cambia l’età ma non i motivi interiori - parliamo di un disagio diffuso - che spingono ad assumere droga. Purtroppo si sta perdendo sempre di più l’abitudine - e non parlo solo delle scuole e delle famiglie - a parlare con i nostri giovani». Frequenti casi di overdose, sequestri di sostanze stupefacenti quasi quotidiani: dall’alto del suo osservatorio, come giudica il fenomeno tossicodipendenza in Irpinia? «È molto grave. Ma così come lo è in tutta la Campania. Anche perché se non c’è la droga, c’è l’alcol, gli psicofarmaci che troppo spesso, per superficialità o per timore, vengono venduti dai farmacisti senza l’esibizione di alcuna prescrizione medica». Cosa pensa della legge sulla droga varata dal precedente governo e che inasprisce le pene per i consumatori? «Dico subito che ogni qual volta si discute di queste tematiche si sollevano sempre polveroni, scatenando una vera e propria bagarre politica. Il vero nodo, invece, è un altro: capire in che modo si può fare davvero prevenzione e recupero. Recentemente ho avuto tra le mani la lista degli enti che in Campania si dovrebbero occupare di droga. Tanti quelli che ricevono fondi ad hoc: occorrerebbe però capire in che modo li spendono». IL GAZZETTINO (ROVIGO) ULSS 19 Convenzione con Solidarietà Delta
per la comunità
Adria (g.f) È stata firmata la convenzione tra Ulss 19 di Adria
e l’associazione Solidarietà Delta che gestisce la comunità di pronta
accoglienza di Porto Tolle, riconosciuta e accreditata dalla Regione Veneto
come comunità terapeutica di tipo A per persone con problemi di dipendenza da
alcool e droga. L’attivazione dal 2002 della comunità, gestita da
Solidarietà Delta in collaborazione con Comune di Porto Tolle e Caritas
Diocesana, si deve ai finanziamenti del fondo lotta alla droga assegnato
all’Ulss 19 ed all’attivazione di un protocollo d’intesa tra comunità, Ulss 19
e Conferenza dei sindaci, che ha garantito la continuità dell’assistenza
sanitaria ed economica per le persone inserite nella struttura. Ora con il
riconoscimento regionale. Situata in un’ex scuola elementare, messa a disposizione dal Comune di Porto Tolle e adeguatamente risistemata, la comunità è l’unica in tutta la provincia ad accogliere persone con problemi alcool-droga correlati grazie alla presenza di tre operatori professionali, uno psicologo consulente ed una ventina di operatori volontari. Può ospitare quattro persone in forma residenziale ed altrettante in forma semiresidenziale, per un periodo generalmente limitato da una settimana sino ad un massimo di tre mesi, secondo il programma terapeutico elaborato dal Sert. Nei primi sei mesi del 2006 sono state ospitate 14 persone in forma residenziale e due in forma semiresidenziale. IL MESSAGGERO (PESARO) Sicurezza stradale: i consigli di
vigili e Cri
Croce rossa e Polizia municipale scendono in campo per una campagna di educazione stradale e di prevenzione dell’abuso delle bevande alcoliche. In concomitanza con la Fiera di Sant’Agostino, oggi sarà allestito uno stand in piazza Roma dove i volontari distribuiranno materiale informativo e dépliants che offrono suggerimenti sulle norme di comportamento da tenere in caso di incidente. In collaborazione con la Polizia municipale, sarà predisposto anche un etilometro, alla cui prova potranno sottoporsi tutti coloro che desidereranno misurare il proprio tasso alcoolemico. IL GAZZETTINO (PADOVA) Traslocare lo spritz? Ci pensa
l’Ascom
«Per la scelta degli esercenti
l’Amministrazione indichi dei bandi e non deleghi nè organizzazioni nè
comitati» Comunicato "fiume" dell’Ascom, sul tormentone
dell’estate, il fenomeno spritz. Inviato al Sindaco, all’assessorato alla
Mobilità, a quello del Commercio, alla Polizia municipale, alla Prefettura,
alla Questura, ai Comandi dei carabinieri, della Guardia di Finanza, dei Vigili
del fuoco, al rettore dell’Università e persino alla Dioesi, il lungo documento
illustra le linee guida indicate dell’Associazione all’amministrazione, per una
soluzione al problema. Diventato tale, secondo l’Ascom, a causa di frange
impazzite che hanno screditato la maggioranza educata e corretta dei giovani,
l’Associazione si è detta innanzitutto «favorevole ad un progetto che miri a
spalmare il fenomeno dello spritz in zone decentrate e di minor impatto sociale
per non creare tensioni deleterie. Ma tale principio non deve portare a
prevedere dei ghetti, dei nuovi steccati che dividono e non conciliano le
diverse componenti sociali e devono inoltre essere rispettate alcune precise
regole che appaiono prioritarie». Il comunicato continua poi designando gli spazi da
destinare allo spritz: nell’Appiani, in Corso Australia, in Via del Plebiscito
e nei lungargini. L’Associazione fa poi il punto su questioni di ordine
pubblico. «Devono essere previste regole ben precise per la musica in piazza,
con la previsione del rispetto di orari limitati (23 al massimo) per la
riduzione dei volumi di diffusione degli eventi musicali. La presenza di forze
dell’ordine, cioè di vigilantes coordinati dalla prefettura, dovranno garantire
il puntuale rispetto dei succitati limiti. Lo stesso controllo dovrà essere
svolto nella somministrazione di bevande alcoliche con il controllo che le
stesse non vengano somministrate ai minori». Da parte sua l’Associazione ha già predisposto un progetto specifico dedicato alle piazze che verrà consegnato all’amministrazione nei prossimi giorni, in cui vengono previsti migliori collocazioni anche strutturali dei mercati e il miglioramento dei sistemi igienici con lo sviluppo delle professionalità degli ambulanti. In questo contesto devono anzi essere previsti eventi di intrattenimento sia in centro che in periferia, differenziati e rivolti alla diversa clientela cui l’offerta si rivolge (giovani in periferia, cittadini meno "esuberanti" in centro). Infine il comunicato conclude con un monito: «Per la realizzazione dei punti periferici attrezzati si devono rispettare le seguenti regole che non possono essere disattese: i criteri di attribuzione e la scelta degli esercenti devono essere assunti direttamente dall’amministrazione con il supporto e collaborazione delle associazioni di categoria; devono essere previsti bandi o selezioni svolti in modo trasparente e corretto. Non devono essere delegate, ribadiamo, organizzazioni o comitati che diventano di fatto solamente centri di interesse economico, che non pongono alcuna attenzione alle ricadute sociali e sulla salute pubblica e riferite alle attività economiche degli altri settori. Questi eventi periferici devono prevedere esatti limiti temporali, di orario e di spazio. Deve essere finalmente sviluppata, per le zone del centro, l’organizzazione di spazi di sosta regolamentati in attesa dell’avvio del tram. Le Ztl devono essere rese più razionali con adozione di fasce orarie per l’intero comparto commerciale». IL TEMPO Tivoli, non c’è pace di notte per gli abitanti del centro storico
Schiamazzi continui a dispetto dei divieti I giovani si
riuniscono nelle piazze e nelle strade fino a tardi. I residenti: «Qui non si
dorme più» di ANNA PIERSANTI AI PRIMI di agosto l’ordinanza, da parte del sindaco Vincenzi, per la chiusura anticipata all’una di bar, pub e ristoranti di fronte alle continue proteste dei cittadini. Sabato scorso, tornato in città, il popolo della notte non ha gradito di essere mandato a nanna così presto ed è scattata la disobbedienza. A discapito delle famiglie che ancora una volta, in particolare a piazza delle Erbe, hanno dovuto tirare fino alle tre, tra cori e musica a palla proveniente dagli stereo di due auto parcheggiate in mezzo alla piazza. E con bevande distribuite gratuitamente tra la sessantina di persone che hanno eletto proprio questa area a punto di raduno e palco della protesta. Chiuse le saracinesche dei pub rigorosamente all’una la festa, la musica, lo schiamazzo, infatti, si sono trasferiti in strada. Prima i brindisi e la goliardia per una notte ancora tutta da vivere poi, sotto l’effetto anche dell’alcool, le urla, le grida i cori. Una sfida aperta a chi ha tentato di irreggimentare la loro voglia di tirar fino all’alba, una provocazione nei confronti dei cittadini residenti che proprio orari più possibili e il rispetto del sonno degli altri, avevano richiesto. Un crescendo di rumori e di intolleranza per chi a quell’ora voleva godere di un giusto riposo che alla fine hanno fatto arrivare sul posto, sollecitati dalla polizia municipale chiamata dai cittadini, sia polizia che carabinieri. Qualche controllo ai documenti, l’invito da parte delle forze dell’ordine a moderare i toni e spostare il raduno in una zona con meno abitazioni e alla fine alle tre è sceso il sospirato silenzio. «Non è solo una questione di vigilanza non effettuata e del rispetto di una ordinanza del Comune anche al di fuori dei locali – dicono i residenti- ma ora sta diventando una questione di ordine pubblico» I cittadini chiedono, a questo punto, a ridosso dell’orario di chiusura di questi locali, una verifica di quanto sta accadendo e una azione di prevenzione perché non si ripeta quanto è avvenuto sabato scorso. «Oltretutto - affermano ancora i cittadini - stiamo parlando di locali che occupando il suolo pubblico nelle zone definite sensibili, dal regolamento comunale, nella zonizzazione acustica. Esercizi che dovrebbero mettere le sedie sopra i tavolini invece massimo fino a mezzanotte». Rimane ora, in mano alla Amministrazione, se la situazione comunque dovesse perdurare, la via della sospensione temporanea della licenza oltre che salatissime multe. Per i residenti in queste aree l’apprensione per l’inizio di una ìguerra” che nessuno vuole ma che molti temono visto l’aumento della tensione che si sta vivendo ormai da più di un anno. LA SICILIA «Lamenti» nei vicoli delle lavandaie Canicattini. Museo sotto le stelle contestato: «Baldoria e
sporcizia». Gli organizzatori: «Guastafeste»
Canicattini. Il museo sotto le stelle fra “lamenti” tipici
e altri… un po’ meno. L’apertura dei festeggiamenti del patrono San Michele non
è stata vissuta da tutti allo stesso modo. Ai canti e alle voci tonanti di
lavandaie, panettieri o tessitricio, si è infatti contrapposto il disappunto di
alcuni residenti della zona. «Fino alle 4 del mattino – ha raccontato un
sessantenne di via Ariosto – non abbiamo potuto chiudere occhio a causa delle
grida di alcuni giovani, evidentemente ubriachi. Eventi simili dovrebbero
essere organizzati diversamente, magari con un controllo maggiore delle forze
dell’ordine, per il rispetto di tanta gente che a quell’ora vorrebbe anche
dormire». Altri residenti di via Ariosto, via Diana e via dei Mille (le strade
che compongono il vecchio borgo cittadino, teatro della manifestazione)
protestanp per come sono state ridotte le strade, ricoperte di fieno e resti di
un forno in pietra. Il museo sotto le stelle di domenica ha visto sei degli
otto quartieri (mancavano “Pizzu Muru” e “Vigna ri Serrantinu”), sfilare per le
vie del paese e rappresentare gli antichi mestieri. Caratteristici poi anche
gli asini che hanno trainato i carretti siciliani durante le sfilate del
pomeriggio, curati da Enzo Cavalieri: «La manifestazione non ha avuto gli
stessi riscontri degli anni passati a causa della mancanza di un vero comitato
organizzatore e della scarsa promozione». Ma il responsabile della Pro Loco
spezza una lancia in favore dei festanti: «Erano quasi tutti giovani e anzi
dobbiamo ringraziarli: senza di loro la festa sarebbe fallita. Poi a quell’età
si sa che si fa sempre un po’ di baldoria fuori dalle righe. Perché negli altri
paesi in occasione di feste simili si chiudono le strade per due-tre giorni e
nessuno dice niente, mentre a Canicattini tutti hanno sempre da ridire
qualcosa. Solo per il piacere di fare i guastafeste». Manuel Bisceglie LA SICILIA Atto di vandalismo
Un atto di vandalismo è stato compiuto da un giovane
incensurato che era in preda a stato di ebbrezza. Il ragazzo, G. F. augustano
di 20 anni, è stato denunciato per atti teppistici compiuti ai danni di alcune
autovetture posteggiate nella centrale via Principe Umberto. L’episodio è
successo nella notte tra domenica e lunedì. A prendere il giovane in flagranza
di reato è stata la volante del Nucleo radiomobile. All’arrivo dei militari
dell’Arma, l’uomo ha continuato a compiere altri atti vandalici. È stato preso
mentre stava rompendo uno specchietto di un fuori strada, una Tata «Safari»,
parcheggiata nelle vicinanze. Il ragazzo, che non ha precedenti penali, è stato
deferito all’autorità giudiziaria. I titolari degli autoveicoli in parte
danneggiati potranno costituirsi parte civile nel procedimento penale per
essere risarciti dei danni loro arrecatogli. Il monitoraggio costante nei
luoghi di assembramento di giovani, voluto dalle direttive del Comando
Compagnia megarese dopo le disposizione del Comando siracusano, mira anche agli
atti di vandalismo, che comunque sono un reato e come tale punibili dalla
legge. Augusta, con un numero sempre crescente di uomini in divisa sul
territorio, sembra essere meno oggetto a questo tipo di reati da altre città.
L’etilometro in uso alle pattuglie delle volanti dei carabinieri è stato un
forte deterrente a chi volesse “sbronzarsi” nei fine settimana. Resta comunque
il dato che a fare sempre più abuso di superalcolici sono spesso i giovanissimi
e molti minorenni, come confermato dai medici. Anna Burzilleri IL MESSAGGERO (ANCONA) Condannati due pirati della strada
Ubriaco, riduce in fin di vita un
32enne. Ragazzo ruba l’auto e falcia un falconarese di LETIZIA LARICI FALCONARA - Nella notte tra domenica e lunedì un
automobilista che viaggiava in stato di ubriachezza lungo la Statale 16, nel
territorio di Falconara, all’incrocio con via Clementina, ha travolto un
motociclista, rimasto gravemente ferito, per poi darsi alla fuga. Sabato sera,
a Chiaravalle, uno straniero alla guida di una Fiat Uno, dopo aver tamponato un
falconarese, si è dileguato senza prestare soccorso. E’stato dunque un weekend
di sangue con due pirati della strada, subito intercettati dai carabinieri,
arrestati e processati ieri per direttissima con l’accusa di omissione di
soccorso. L’episodio più grave si è consumato all’alba di ieri.
Erano circa le 3.30 del mattino, quando, sulla Statale 16, Rossano Benigni, 36
anni di Castelferretti, che viaggiava a bordo della sua Opel Corsa in direzione
Senigallia, ha tentato una spericolata inversione a U, travolgendo il 32 enne
Alessandro D’Andreis in transito sulla corsia opposta in sella alla sua potente
moto. Benigni, operatore ecologico del Cam, non si è fermato. Ha imboccato via
Clementina, dandosi alla fuga. Purtroppo per lui però c’era un testimone. Un
uomo che, dopo aver assistito a tutta la scena, lo ha inseguito a piedi per un
tratto di strada, invitandolo invano a tornare indietro. Nulla da fare. Ma il
testimone si è segnato la targa dell’auto, che ha immediatamente rigirato ai
carabinieri della locale Tenenza intervenuti sul posto. I militari si sono così presentati nell’abitazione del castelfrettese.
Inizialmente il 36 enne, che era visibilmente ubriaco, ha fatto finta di cadere
dalle nuvole. Poi di fronte alla richiesta degli investigatori di visionare la
sua auto si è arreso. Ieri è stato processato per direttissima e ha patteggiato
la sua pena (sospesa) a 4 mesi di reclusione, più 18 mesi di sospensione della
patente per omissione di soccorso. In un secondo momento dovrà anche rispondere
delle lesioni provocate a D’Andreis. Il 32 enne centauro, originario di
Senigallia, ma residente a Falconara, è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale
di Torrette per varie ferite gravi e il distaccamento di un polmone. Oltre alla
contusione polmonare, ha riportato un trauma toracico, con fratture alla
scapola e alla clavicola destra, un trauma cranico e ferite al ginocchio. Non è
in pericolo di vita, ma la prognosi è riservata. Ha patteggiato a 4 mesi anche il 23 enne del Madagascar, residente a Chiaravalle, che sabato ha fatto sbalzare contro un muro un 33 enne di Falconara. Il giovane, anche lui in preda ai fumi dell’alcol, aveva sottratto con violenza le chiavi dell’auto con cui ha combinato il guaio al convivente della madre. Migliorate nel frattempo le condizioni di Simone Raffaelli, il 35enne di Falconara che domenica pomeriggio si è schiantato contro un albero a Posatora. ASAPS Autista di pullman ubriaco semina il panico durante un
viaggio da Abruzzo a Molise Ubriaco alla guida di un pullman di linea, che collega Abruzzo e Molise, rischia una strage. L’episodio, conclusosi fortunatamente solo con un grande spavento per i passeggeri, si è verificato alcuni giorni fa. Durante il viaggio il mezzo ha incominciato a sbandare invadendo la corsia opposta. Uno “zig zag” causato dalla poca lucidità dell’autista in evidente stato di ebbrezza. Ad allertare il 113 sono stati gli stessi passeggeri che si erano accorti delle condizioni del conducente e del pericolo che stavano correndo. A fermare la corsa dell’autobus “senza controllo” è stata una pattuglia della Polizia Stradale di Agnone (IS). Prima di riuscire a fermare il mezzo gli agenti lo hanno dovuto inseguire per diversi chilometri tentando anche di scongiurare eventuali incidenti. E poi allo svincolo di Isernia Nord la pattuglia ha messo fine alla corsa sfrenata. L’autista è stato sottoposto alla prova dell’etilometro che ha messo in evidenza un tasso alcolico di molto superiore ai limiti consentiti dalla legge. La Polstrada ha denunciato il 30enne all’Autorità Giudiziaria con ritiro immediato della patente, mentre gli sfortunati viaggiatori, dopo alcune ore, hanno potuto proseguire il loro viaggio su un altro veicolo della medesima società di viaggi. LA SICILIA Gli agenti della polizia
municipale…
Gli agenti della polizia municipale, nel corso di un servizio notturno effettuato in borghese, hanno elevato tre contravvenzioni a carico di altrettanti titolari di bar, "rei" di avere violato l’ordinanza che, per ragioni di tutela della pulizia dei luoghi e dell’ordine pubblico, vieta la somministrazione di bevande - alcoliche e non - in bottiglia o lattina. Sono stati alcuni avventori, sorpresi con le bottiglie in mano, a indicare ai vigili urbani gli esercizi commerciali che gliele avevano vendute. I capillari controlli della polizia municipale hanno, nel contempo, consentito di accertare che la maggior parte dei titolari dei bar si attiene alle regole, somministrando le bevande in bicchieri di plastica. IL GAZZETTINO (VICENZA) VALDAGNO Lite a due sedata dai carabinieri di sera sul lungoagno,
scatta una denuncia
Alzano il gomito e finisce a botte
(G.Z.) Episodio movimentato l’altra sera al bar Dam di via
Lungoagno Manzoni a Valdagno. I carabinieri della stazione di Trissino sono
intervenuti per riportare la calma tra due avventori valdagnesi tra i quali era
scoppiato un violento diverbio, passato dalle parole ai fatti. Ad innescare la
lite sarebbe stato Fabrizio Praga, 44 anni, operatore ecologico, già noto alle
forze dell’ordine, che se l’è presa con Fortunato Ferrero, 65 anni, artigiano. Il
tutto, secondo i militari dell’Arma, per futili motivi ed ingigantito dal
troppo bere. Fabrizio Praga non si è calmato nemmeno all’arrivo dei carabinieri, anzi. ha prima insultato i carabinieri, che cercavano di riportare alla normalità la situazione, poi li ha anche spintonati. A questo punto è stato accompagnato in caserma a Valdagno. Qui è stato sottoposto ad accertamento del tasso alcolemico, risultato positivo con un valore tre volte superiore al consentito. Non pago, l’uomo ha continuato a dare in escandescenze. A questo punto ai carabinieri non è rimasto che denunciarlo per resistenza a pubblico ufficiale. Ferrero si è riservato di presentare querela. Entrambi i protagonisti sono stati deferiti per ubriachezza molesta. IL GAZZETTINO (VICENZA) FELLETTE DI ROMANO Automobilista ubriaco semina il
panico
B.R. un cinquataduenne originario di Treviso ma residente a Bassano, verso le 16 dell’altro ieri era a bordo della sua Fiat Tempra dalle parti di Fellette di Romano, ma la sua andatura così irregolare era stata notata da molti che preoccupati per le eventuali conseguenze, hanno pensato di allertare il 113. Intercettato l’uomo, e visto il suo procedere a zig zag con ampi scarti anche sulla carreggiata opposta di marcia, gli uomini del commissariato l’hanno bloccato all’altezza di via Cima per porcedere successivamente all’identificazione e alla prova con l’etilometro. Con grande sorpresa degli agenti, abituati a registrare valori sopra i 100, numero che indica una abbondante bevuta dopo magari una generosa mangiata, alla vista del 331 prima e del 315 dopo un quarto d’ora, hanno sgranato gli occhi e provveduto immediatamente a ritirare la patente e denunciare l’autista per infrazione all’articolo 186 del Codice della strada. I poliziotti hanno poi provveduto ad affidare auto e genitore all’allibita figlia ventenne chiamata per risolvere la spiacevole situazione. IL GAZZETTINO (VICENZA) CASTELLO DI GODEGO Ubriaco e con assicurazione
scaduta
Rumeno trovato con un tasso alcolico dell’1,86\% (il limite consentito è 0,5), dopo che aveva provocato un tamponamento che è andato a coinvolgere altre due macchine oltre a quella che guidava lui. Il fatto è avvenuto sulla regionale 245, intorno alla mezzanotte. L’extracomunitario viaggiava su una Hyundai Lantra, che tra l’altro non era nemmeno assicurata. Gli altri due veicoli coinvolti sono una Golf ed una Fiat Punto, guidate da degli italiani. Immediato il sequestro del veicolo ed il ritiro della patente da parte della polizia stradale di Castelfranco, intervenuta per eseguire i rilievi dell’incidente. IL GAZZETTINO (VENEZIA) Vigili urbani in azione Ritirate
undici patenti
Controlli a tappeto lo scorso weekend da parte dei vigili
urbani in terraferma per la sicurezza del traffico.Gli operatori della Polizia
municipale hanno controllato 80 veicoli, hanno ritirato undici patenti di guida
di cui due per guida in stato di ebbrezza con conseguente denuncia dei due
conducenti. Lo ha reso noto in un comunicato il Comando della polizia
municipale. I vigili hanno inoltre accertato 30 violazioni amministrative al
Codice della strada, di cui 20 per superamento dei limiti di velocità. Hanno
ritirato una carta di circolazione, sequestrato una moto, un motorino e due
caschi non omologati.A porocedere, il Reparto motorizzato che ha lavorato
giorno e notte, con posti di controllo fissi in Via Orlanda a Campalto, in Via
Terraglio, in Via Triestina, con l’utilizzo di telelaser, etilometro, apparato
di controllo della autenticità dei documenti. L’attività straordinaria di controllo sarà ripetuta IL GAZZETTINO (PORDENONE) CARABINIERI Ebbro al volante, denunciato
I carabinieri del Radiomobile di Pordenone, accorsi alla periferia di Pordenone per accertare cause e dinamica di un incidente con un ferito lieve, hanno sottoposto ad alcoltest un automobilista, trovandolo positivo. L’uomo, oltre a vedersi ritirata la patente, è stato denunciato per guida in stato d’ebbrezza. IL GAZZETTINO (TREVISO) SUSEGANA Forzano l’alt, inseguiti e
arrestati
Auto sbanda, i carabinieri cercano
di fermarla: a bordo due marocchini ubriachi (F.Fi.) Avevano già fatto il "pieno" di alcolici a metà mattina e hanno smaltito la sbornia a Santa Bona, dopo aver forzato un posto di controllo dei carabinieri ed aver costretto la pattuglia ad un breve ma movimentato inseguimento. E’ successo domenica alle 10,15 circa. Protagonisti due extracomunitari di origine marocchina, Ahmali Abdellaq di 38 anni, operaio, e Arj Moustafa di 42 anni, disoccupato, entrambi regolari e con precedenti per vari reati. Alla pattuglia del posto di controllo in via Conegliano, sulla Pontebbana, non è sfuggito l’arrivo della vettura che sbandava vistosamente ed è uscita subito la paletta con la segnalazione di alt. L’autista invece di fermarsi ha accelerato, ma la mossa non ha sorpreso i militari che hanno dato vita ad un inseguimento che si è concluso in breve. Una volta fermata l’auto i due marocchini sono scesi ed hanno reagito in malo modo alle contestazioni della pattuglia: prima a parole, poi con tentativi maldestri di calci e pugni, abbastanza velleitari data la loro condizione fisica e lo scarso equilibrio dovuto all’alcol. Il controllo alcolimetrico ha confermato che nel sangue avevano rispettivamento un tasso da 250 a 320 mg, oltre cinque volte il limite tollerato. Una volta bloccati sono stati arrestati e condotti a Santa Bona con una serie di reati, non ultimi la guida in stato di ebbrezza e resistenza a pubblico ufficiale. IL MATTINO (AREA METROPOLITANA SUD) MOTOCICLISTA SALVATO DAGLI AGENTI Dopo lo scontro il test dell’alcol
ma scoprono che ha un’emorragia Torre del Greco. Ubriaco, in sella a una moto si era
scontrato con un’auto occupata da una famiglia torrese e per l’impatto si era
ferita in maniera lieve una bambina di quasi un anno. Per il centauro,
apparentemente, nessuna conseguenza, e invece alla fine si è salvato quasi
miracolo e solo grazie alle insistenze degli agenti della polizia che,
nonostante rifiutasse il ricovero, lo hanno portato in ospedale per il
controllo del tasso alcolemico nel sangue. Solo questa decisione ha così
permesso ai medici del pronto soccorso di scoprire che in realtà il
motociclista aveva riportato un’emorragia cerebrale. (*) D.S. 35 anni, è stato
quindi trasferito dall’ospedale Maresca al San Leonardo di Castellammare dove
versa tuttora in prognosi riservata. L’uomo, sabato sera, stava percorrendo via
Cesare Battisti e, dopo aver superato una lunga fila di auto in coda, ha
terminato la sua folle corsa contro una Opel Corsa che stava svoltando verso
via Calastro. All’interno dell’abitacolo una coppia e i figli di dieci mesi e
due anni: tutti e quattro furono poi immediatamente trasferite al pronto
soccorso del Maresca. Alla fine a essere medicata fu la più piccola delle
sorelline che ha avuto una prognosi di quattro giorni e la madre. Nel
frattempo, invece, il centauro sul luogo dell’incidente voleva a tutti i costi
andare via, una decisione naturalmente impedita dagli agenti della polizia.
«Non mi sono fatto niente, sto bene. Vado a casa»: con queste parole il trentacinquenne
ha cercato di convincere i poliziotti per andare via. Tutto inutile: dopo varie
insistenze gli agenti lo hanno accompagnato in ospedale per una visita e per
sottoporlo all’analisi del sangue per verificare il suo stato di ubriachezza. E
la conferma è arrivata poco dopo: il tasso alcolemico riscontrato dai medici è
stato di sei volte superiore ai limiti fissasti dalla legge e per questo l’uomo
è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza e la moto gli è stata
sequestrata. Dopo le analisi che non convincevano i sanitari, l’uomo è stato
successivamente sottoposto anche a una tac che ha messo in evidenza
un’emorragia cerebrale riportata nell’impatto. Nella nottata di domenica, D. S.
è stato quindi trasferito al San Leonardo dove si trova tuttora in prognosi
riservata a causa del forte trauma cranico. fa.ds. (*) Nota: la non disponibilità di etilometro da parte delle forzedell’ordine crea spesso dei problemi, ma in questo caso è stata provvidenziale. Un effetto collaterale dello stato di ebbrezza è che, in alcuni casi, maschera sintomi anche gravi di altre patologie. Tutto questo, a volte, viene ulteriormente aggravato dalla minore attenzione prestata dagli operatori dei Pronto Soccorso alle persone ubriache. IL MESSAGGERO (MARCHE) Raffica di incidenti, giovane
ferito gravemente
Raffica di incidenti stradali nella nottata di domenica e
ieri sulle provinciali del Fermano e sul tratto autostradale della nuova
Provincia. Il più grave è avvenuto intorno all’1.30 di ieri sulla provinciale
di Casette d’Ete di Sant’Elpidio a Mare. Tre i feriti, tutti molto giovani, di
cui uno grave, sono il bilancio del sinistro. Due persone sono ricoverate
presso l’ospedale di Civitanova Marche, l’altro invece con ferite più lievi è
stato curato dai sanitari del “Murri”. In corso di accertamento, da parte della
Polstrada, le cause dell’incidente. Intanto sempre negli ultimi due giorni, gli agenti del
distac
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