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Rassegna stampa Alcol e guida del 29 agosto 2006

a cura di Alessanro Sbarbada e Roberto Argenta

Ai lettori della rassegna,

da più parti abbiamo avuto riconoscimenti per il lavoro svolto nella stesura ed invio di questa rassegna stampa. Questo ovviamente ci fa piacere e ci incoraggia nel proseguire.
Da diversi mesi la maggior parte del lavoro viene svolta da Eugenio di Padova, che fino a giugno percepiva una borsa lavoro attraverso il progetto “Alcol e documentazione” della Regione Veneto che però si è concluso. Da allora Eugenio svolge l’attività come volontario, ma presto si troverà nell’impossibilità di poter continuare a titolo gratuito.
Rivolgiamo un appello affinché possiamo avvalerci ancora della sua preziosa collaborazione attraverso il finanziamento di un progetto simile al precedente o con altre modalità.
Chi avesse proposte, suggerimenti, o meglio ancora la possibilità di rifinanziare questa importante parte di lavoro della rassegna può fare riferimento alla cooperativa di Padova presso cui lavorava Eugenio.

Grazie.

Roberto Argenta, Alessandro Sbarbada

 
AltraCittà Società Cooperativa Sociale a r.l. O.N.L.U.S.
Via Teofilo Folengo, 13 - 35141 Padova
Tel. e fax: 049.8711308  e-mail: altracittacoop@libero.it


 
LA PROVINCIA DI CREMONA

Manifestazioni

Una guida sicura al riparo dell’alcol

L’Associazione ‘BUSsola’, in collaborazione con l’Asl della provincia di Cremona, l’Apcat, l’autoscuola Alpa di Cremona sta sviluppando il progetto ‘Io guido liberamente’ (progetto di promozione e protezione della salute in tema di alcol e guida) nel territorio di Cremona e provincia). Il progetto nasce dalla consapevolezza che oggi, il fenomeno degli incidenti stradali risulta uno dei problemi più costosi e diffusi in termini di salute pubblica. Il progetto ‘Io guido liberamente’ rivolto a tutti giovani e adulti prevede l’organizzazione di momenti di informazione e sensibilizzazione sull’alcol e guida , feste ed eventi analcolici per promuovere stili di vita più sani e consapevoli. La manifestazione analcolica organizzata venerdì con il patrocinio del Comune rientra tra le iniziative previste come da obiettivi del progetto. Dalle 19 alle 24 ai Giardini Pubblici esibizione di due complessi musicali: ‘Bassa Tensione’ e ‘Tiziano e la sua band’ e il ‘Centro Danza Vitien presenterà uno spettacolo di balli caraibici, liscio, rock n’roll. Dalle 19 in poi happy hour gratuito per tutti in collaborazione con il bar ‘Caffè in piazza’. Durante la serata saranno presenti: L’ASL della provincia di Cremona, l’Associazione Europea Familiari e vittime della strada, l’APCAT di Cremona, gli stand del Settore Polizia Municipale Comune di Cremona e la Sezione Polizia Stradale Comune di Cremona, lo stand dell’autoscuola ALPA di Cremona che distribuirà dei buoni per prove gratuite di guida sicura.


 

L’ARENA.IT

ULSS 22. Conclusa un’indagine finalizzata alla programmazione, prevenzione e tutela della salute

Alcol, aumenta il consumo tra giovani e donne

Il medico di famiglia prezioso punto di riferimento per chi intende disintossicarsi

Nell’ambito delle ricerche e degli studi finalizzati alla programmazione sanitaria, prevenzione e tutela della salute è stato riscontrato nell’Ulss 22 che sul fronte del consumo di alcol, circa un terzo degli anziani con più di 65 anni è dell’opinione che il consumo di due bicchieri di vino al giorno possa migliorare l’attenzione.

Questa assunto è condiviso anche da un maschio adulto su tre. Solo la metà delle persone è consapevole che l’alcol può interagire in modo importante con i diversi farmaci. Durante la gravidanza solo un terzo delle donne è consapevole dei rischi che l’alcol può comportare.

Anche il concetto di dipendenza è poco chiaro: secondo oltre il 60% degli utenti l’alcol non porta dipendenza. Il 9,7% delle persone che frequentano l’ambulatorio del medico di famiglia ritiene di avere un familiare con problemi di alcol.

La ricerca ha poi assodato che negli ultimi anni l’assunzione di alcolici si è generalmente abbassata, ma è aumentata tra le donne e i giovani fuori dai pasti. Esiste anche il fenomeno del «binge drinking», cioè la bevuta come droga d’accesso; i ragazzi consumano alcolici fuori dai pasti con il solo scopo di «sballare».

L’86 % dei medici di medicina generale si è dichiarato disponibile a partecipare ad iniziative di formazione, che illustrino come aiutare i pazienti a smettere di bere e fumare, ma al tempo stesso sono perplessi sulle loro possibilità di intervento.

Inoltre i medici di medicina generale sottostimano la diffusione del fumo, il consumo di alcol e la presenza di problemi correlati tra i propri assistiti. Temono che il paziente possa irritarsi nel sentirsi rivolgere domande sul proprio stile di vita ed hanno l’impressione che tenda spesso a dissimulare i propri comportamenti. L’elevato numero di risposte sullo stile di vita date al questionario dimostra invece una certa apertura degli assistiti, che ritengono naturale che il proprio medico si informi sulle abitudini personali.

L’osservatorio del medico di famiglia rimane un punto di riferimento prezioso perché offre brevi consultazioni ripetute nel tempo con il paziente e con i suoi familiari, è quasi sempre il primo riferimento per la valutazione del rischio da fumo ed alcol e dei problemi correlati e può rafforzare le motivazione del paziente ad intraprendere la strada della disintossicazione sostenendolo in caso di ricadute. (l.b.)


 

CORRIERE ADRIATICO

C’è anche lo spazio Informanimali

Educazione stradale di Avis e Croce Rossa

SENIGALLIA - Oggi in concomitanza con la Fiera di S. Agostino, il Comitato Locale di Senigallia della Croce Rossa Italiana ha allestito un ministand, nel gazebo sito in piazza Roma cortesemente concesso dalla locale sezione dell’Avis, dedicato all’educazione stradale e alla prevenzione degli incidenti, nel quadro di una campagna che la Croce Rossa sta portando avanti ormai da qualche anno in tutti i paesi europei. Saranno distribuiti materiale informativo e dépliants che offrono suggerimenti sulle norme di comportamento da tenere in caso di incidente. Nell’occasione, in collaborazione con la Polizia Municipale di Senigallia, sarà predisposto un etilometro, alla cui prova potranno sottoporsi tutti coloro che lo desidereranno per misurare il proprio tasso alcoolemico; scopo di questa ormai pluriennale collaborazione tra Cri e Polizia Municipale è la sensibilizzazione dei cittadini al problema della guida in stato di ebbrezza, diventato una vera piaga sociale e che è compito di tutte le istituzioni cercare di neutralizzare.

Informanimali. Come avviene ormai da anni, anche l’edizione 2006 della Fiera di Sant’Agostino proporrà uno stand dello Sportello Informanimali, normalmente dislocato presso l’Ufficio Informagiovani del Comune di Senigallia dove è a disposizione del pubblico ogni martedì pomeriggio. Fortemente voluto dall’Assessorato alle Politiche Ambientali e destinato a tutti gli amici degli animali, lo Sportello è operativo quest’anno durante il periodo della Fiera presso gli stand situati nella piazza del Foro Annonario (ore 21-24). L’apertura, attuata appunto in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Senigallia, che ha peraltro rinnovato il suo patrocinio, è stata possibile come sempre grazie alla collaborazione delle tante associazioni animaliste operanti nella città e dei tanti volontari amici degli animali. Lo Sportello Informanimali si propone tra l’altro di promuovere l’adozione dei cani ospiti presso il canile senigalliese, ma più in generale è organizzato per offrire un punto di informazione e assistenza su tutte le normative di tutela degli animali. Sarà inoltre disponibile ampio materiale informativo, riguardante anche le varie leggi che disciplinano il possesso di animali e prevengono i loro maltrattamenti.


 

IL MATTINO (BENEVENTO)

LA DENUNCIA

«Prevenzione, troppi sprechi» 

Lo psicologo: molti enti sperperano i fondi per la lotta alle tossicodipendenze

AMEDEO PICARIELLO Ai giovani bisogna parlare prima che il disagio posso portare alla devianza. Incontri e discussioni anche fuori dalle mure scolastiche più che anonime campagne di comunicazione. In giro ci sono troppi enti pubblici che sperperano i fondi destini alla lotta alle tossicodipendenze. A parlare è il dottore Tiziano Maini, psicologo e direttore della comunità di recupero "Punto giovani" di Serino. Dottore Maini, anche statistiche recenti, parlano di elevata diffusione di droghe sintetiche soprattutto tra i giovani a dispetto di eroina e cocaina. Come spiega questo fenomeno? «Innanzitutto perché siamo di fronte a sostanze stupefacenti molto meno costose, ma anche perché risulta più facile trovarle. Mi verrebbe quasi da dire: basta scendere sotto casa per trovare qualche pasticca». Si parla spesso anche di un continuo abbassamento dell’età dei consumatori. È vero? «Oltre che abbassata io direi che, paradossalmente, si è anche alzata. Oggi si parla, anche per la provincia di Avellino, di consumatori baby (15-16 anni) e di nuove e significative fasce di tossicodipendenti che iniziano a ’farsi’ per la prima volta dopo i 30 anni. Cambia l’età ma non i motivi interiori - parliamo di un disagio diffuso - che spingono ad assumere droga. Purtroppo si sta perdendo sempre di più l’abitudine - e non parlo solo delle scuole e delle famiglie - a parlare con i nostri giovani». Frequenti casi di overdose, sequestri di sostanze stupefacenti quasi quotidiani: dall’alto del suo osservatorio, come giudica il fenomeno tossicodipendenza in Irpinia? «È molto grave. Ma così come lo è in tutta la Campania. Anche perché se non c’è la droga, c’è l’alcol, gli psicofarmaci che troppo spesso, per superficialità o per timore, vengono venduti dai farmacisti senza l’esibizione di alcuna prescrizione medica». Cosa pensa della legge sulla droga varata dal precedente governo e che inasprisce le pene per i consumatori? «Dico subito che ogni qual volta si discute di queste tematiche si sollevano sempre polveroni, scatenando una vera e propria bagarre politica. Il vero nodo, invece, è un altro: capire in che modo si può fare davvero prevenzione e recupero. Recentemente ho avuto tra le mani la lista degli enti che in Campania si dovrebbero occupare di droga. Tanti quelli che ricevono fondi ad hoc: occorrerebbe però capire in che modo li spendono». 


 

 

IL GAZZETTINO (ROVIGO)

ULSS 19 

Convenzione con Solidarietà Delta per la comunità

Adria

(g.f) È stata firmata la convenzione tra Ulss 19 di Adria e l’associazione Solidarietà Delta che gestisce la comunità di pronta accoglienza di Porto Tolle, riconosciuta e accreditata dalla Regione Veneto come comunità terapeutica di tipo A per persone con problemi di dipendenza da alcool e droga.

L’attivazione dal 2002 della comunità, gestita da Solidarietà Delta in collaborazione con Comune di Porto Tolle e Caritas Diocesana, si deve ai finanziamenti del fondo lotta alla droga assegnato all’Ulss 19 ed all’attivazione di un protocollo d’intesa tra comunità, Ulss 19 e Conferenza dei sindaci, che ha garantito la continuità dell’assistenza sanitaria ed economica per le persone inserite nella struttura. Ora con il riconoscimento regionale.

Situata in un’ex scuola elementare, messa a disposizione dal Comune di Porto Tolle e adeguatamente risistemata, la comunità è l’unica in tutta la provincia ad accogliere persone con problemi alcool-droga correlati grazie alla presenza di tre operatori professionali, uno psicologo consulente ed una ventina di operatori volontari. Può ospitare quattro persone in forma residenziale ed altrettante in forma semiresidenziale, per un periodo generalmente limitato da una settimana sino ad un massimo di tre mesi, secondo il programma terapeutico elaborato dal Sert. Nei primi sei mesi del 2006 sono state ospitate 14 persone in forma residenziale e due in forma semiresidenziale.


 

IL MESSAGGERO (PESARO)

Sicurezza stradale: i consigli di vigili e Cri 

Croce rossa e Polizia municipale scendono in campo per una campagna di educazione stradale e di prevenzione dell’abuso delle bevande alcoliche. In concomitanza con la Fiera di Sant’Agostino, oggi sarà allestito uno stand in piazza Roma dove i volontari distribuiranno materiale informativo e dépliants che offrono suggerimenti sulle norme di comportamento da tenere in caso di incidente. In collaborazione con la Polizia municipale, sarà predisposto anche un etilometro, alla cui prova potranno sottoporsi tutti coloro che desidereranno misurare il proprio tasso alcoolemico.


 

IL GAZZETTINO (PADOVA)

Traslocare lo spritz? Ci pensa l’Ascom 

«Per la scelta degli esercenti l’Amministrazione indichi dei bandi e non deleghi nè organizzazioni nè comitati» 

Comunicato "fiume" dell’Ascom, sul tormentone dell’estate, il fenomeno spritz. Inviato al Sindaco, all’assessorato alla Mobilità, a quello del Commercio, alla Polizia municipale, alla Prefettura, alla Questura, ai Comandi dei carabinieri, della Guardia di Finanza, dei Vigili del fuoco, al rettore dell’Università e persino alla Dioesi, il lungo documento illustra le linee guida indicate dell’Associazione all’amministrazione, per una soluzione al problema. Diventato tale, secondo l’Ascom, a causa di frange impazzite che hanno screditato la maggioranza educata e corretta dei giovani, l’Associazione si è detta innanzitutto «favorevole ad un progetto che miri a spalmare il fenomeno dello spritz in zone decentrate e di minor impatto sociale per non creare tensioni deleterie. Ma tale principio non deve portare a prevedere dei ghetti, dei nuovi steccati che dividono e non conciliano le diverse componenti sociali e devono inoltre essere rispettate alcune precise regole che appaiono prioritarie».

Il comunicato continua poi designando gli spazi da destinare allo spritz: nell’Appiani, in Corso Australia, in Via del Plebiscito e nei lungargini. L’Associazione fa poi il punto su questioni di ordine pubblico. «Devono essere previste regole ben precise per la musica in piazza, con la previsione del rispetto di orari limitati (23 al massimo) per la riduzione dei volumi di diffusione degli eventi musicali. La presenza di forze dell’ordine, cioè di vigilantes coordinati dalla prefettura, dovranno garantire il puntuale rispetto dei succitati limiti. Lo stesso controllo dovrà essere svolto nella somministrazione di bevande alcoliche con il controllo che le stesse non vengano somministrate ai minori».

Da parte sua l’Associazione ha già predisposto un progetto specifico dedicato alle piazze che verrà consegnato all’amministrazione nei prossimi giorni, in cui vengono previsti migliori collocazioni anche strutturali dei mercati e il miglioramento dei sistemi igienici con lo sviluppo delle professionalità degli ambulanti. In questo contesto devono anzi essere previsti eventi di intrattenimento sia in centro che in periferia, differenziati e rivolti alla diversa clientela cui l’offerta si rivolge (giovani in periferia, cittadini meno "esuberanti" in centro). Infine il comunicato conclude con un monito: «Per la realizzazione dei punti periferici attrezzati si devono rispettare le seguenti regole che non possono essere disattese: i criteri di attribuzione e la scelta degli esercenti devono essere assunti direttamente dall’amministrazione con il supporto e collaborazione delle associazioni di categoria; devono essere previsti bandi o selezioni svolti in modo trasparente e corretto. Non devono essere delegate, ribadiamo, organizzazioni o comitati che diventano di fatto solamente centri di interesse economico, che non pongono alcuna attenzione alle ricadute sociali e sulla salute pubblica e riferite alle attività economiche degli altri settori. Questi eventi periferici devono prevedere esatti limiti temporali, di orario e di spazio. Deve essere finalmente sviluppata, per le zone del centro, l’organizzazione di spazi di sosta regolamentati in attesa dell’avvio del tram. Le Ztl devono essere rese più razionali con adozione di fasce orarie per l’intero comparto commerciale».


 

IL TEMPO

Tivoli, non c’è pace di notte per gli abitanti del centro storico

Schiamazzi continui a dispetto dei divieti I giovani si riuniscono nelle piazze e nelle strade fino a tardi. I residenti: «Qui non si dorme più»

di ANNA PIERSANTI AI PRIMI di agosto l’ordinanza, da parte del sindaco Vincenzi, per la chiusura anticipata all’una di bar, pub e ristoranti di fronte alle continue proteste dei cittadini. Sabato scorso, tornato in città, il popolo della notte non ha gradito di essere mandato a nanna così presto ed è scattata la disobbedienza. A discapito delle famiglie che ancora una volta, in particolare a piazza delle Erbe, hanno dovuto tirare fino alle tre, tra cori e musica a palla proveniente dagli stereo di due auto parcheggiate in mezzo alla piazza. E con bevande distribuite gratuitamente tra la sessantina di persone che hanno eletto proprio questa area a punto di raduno e palco della protesta. Chiuse le saracinesche dei pub rigorosamente all’una la festa, la musica, lo schiamazzo, infatti, si sono trasferiti in strada. Prima i brindisi e la goliardia per una notte ancora tutta da vivere poi, sotto l’effetto anche dell’alcool, le urla, le grida i cori. Una sfida aperta a chi ha tentato di irreggimentare la loro voglia di tirar fino all’alba, una provocazione nei confronti dei cittadini residenti che proprio orari più possibili e il rispetto del sonno degli altri, avevano richiesto. Un crescendo di rumori e di intolleranza per chi a quell’ora voleva godere di un giusto riposo che alla fine hanno fatto arrivare sul posto, sollecitati dalla polizia municipale chiamata dai cittadini, sia polizia che carabinieri. Qualche controllo ai documenti, l’invito da parte delle forze dell’ordine a moderare i toni e spostare il raduno in una zona con meno abitazioni e alla fine alle tre è sceso il sospirato silenzio. «Non è solo una questione di vigilanza non effettuata e del rispetto di una ordinanza del Comune anche al di fuori dei locali – dicono i residenti- ma ora sta diventando una questione di ordine pubblico» I cittadini chiedono, a questo punto, a ridosso dell’orario di chiusura di questi locali, una verifica di quanto sta accadendo e una azione di prevenzione perché non si ripeta quanto è avvenuto sabato scorso. «Oltretutto - affermano ancora i cittadini - stiamo parlando di locali che occupando il suolo pubblico nelle zone definite sensibili, dal regolamento comunale, nella zonizzazione acustica. Esercizi che dovrebbero mettere le sedie sopra i tavolini invece massimo fino a mezzanotte». Rimane ora, in mano alla Amministrazione, se la situazione comunque dovesse perdurare, la via della sospensione temporanea della licenza oltre che salatissime multe. Per i residenti in queste aree l’apprensione per l’inizio di una ìguerra” che nessuno vuole ma che molti temono visto l’aumento della tensione che si sta vivendo ormai da più di un anno. 


 

 

LA SICILIA

«Lamenti» nei vicoli delle lavandaie Canicattini. 

Museo sotto le stelle contestato: «Baldoria e sporcizia». Gli organizzatori: «Guastafeste» 

Canicattini. Il museo sotto le stelle fra “lamenti” tipici e altri… un po’ meno. L’apertura dei festeggiamenti del patrono San Michele non è stata vissuta da tutti allo stesso modo. Ai canti e alle voci tonanti di lavandaie, panettieri o tessitricio, si è infatti contrapposto il disappunto di alcuni residenti della zona. «Fino alle 4 del mattino – ha raccontato un sessantenne di via Ariosto – non abbiamo potuto chiudere occhio a causa delle grida di alcuni giovani, evidentemente ubriachi. Eventi simili dovrebbero essere organizzati diversamente, magari con un controllo maggiore delle forze dell’ordine, per il rispetto di tanta gente che a quell’ora vorrebbe anche dormire». Altri residenti di via Ariosto, via Diana e via dei Mille (le strade che compongono il vecchio borgo cittadino, teatro della manifestazione) protestanp per come sono state ridotte le strade, ricoperte di fieno e resti di un forno in pietra.

Il museo sotto le stelle di domenica ha visto sei degli otto quartieri (mancavano “Pizzu Muru” e “Vigna ri Serrantinu”), sfilare per le vie del paese e rappresentare gli antichi mestieri. Caratteristici poi anche gli asini che hanno trainato i carretti siciliani durante le sfilate del pomeriggio, curati da Enzo Cavalieri: «La manifestazione non ha avuto gli stessi riscontri degli anni passati a causa della mancanza di un vero comitato organizzatore e della scarsa promozione». Ma il responsabile della Pro Loco spezza una lancia in favore dei festanti: «Erano quasi tutti giovani e anzi dobbiamo ringraziarli: senza di loro la festa sarebbe fallita. Poi a quell’età si sa che si fa sempre un po’ di baldoria fuori dalle righe. Perché negli altri paesi in occasione di feste simili si chiudono le strade per due-tre giorni e nessuno dice niente, mentre a Canicattini tutti hanno sempre da ridire qualcosa. Solo per il piacere di fare i guastafeste».

Manuel Bisceglie


 

LA SICILIA

Atto di vandalismo

Un atto di vandalismo è stato compiuto da un giovane incensurato che era in preda a stato di ebbrezza. Il ragazzo, G. F. augustano di 20 anni, è stato denunciato per atti teppistici compiuti ai danni di alcune autovetture posteggiate nella centrale via Principe Umberto. L’episodio è successo nella notte tra domenica e lunedì. A prendere il giovane in flagranza di reato è stata la volante del Nucleo radiomobile. All’arrivo dei militari dell’Arma, l’uomo ha continuato a compiere altri atti vandalici. È stato preso mentre stava rompendo uno specchietto di un fuori strada, una Tata «Safari», parcheggiata nelle vicinanze. Il ragazzo, che non ha precedenti penali, è stato deferito all’autorità giudiziaria. I titolari degli autoveicoli in parte danneggiati potranno costituirsi parte civile nel procedimento penale per essere risarciti dei danni loro arrecatogli. Il monitoraggio costante nei luoghi di assembramento di giovani, voluto dalle direttive del Comando Compagnia megarese dopo le disposizione del Comando siracusano, mira anche agli atti di vandalismo, che comunque sono un reato e come tale punibili dalla legge. Augusta, con un numero sempre crescente di uomini in divisa sul territorio, sembra essere meno oggetto a questo tipo di reati da altre città. L’etilometro in uso alle pattuglie delle volanti dei carabinieri è stato un forte deterrente a chi volesse “sbronzarsi” nei fine settimana. Resta comunque il dato che a fare sempre più abuso di superalcolici sono spesso i giovanissimi e molti minorenni, come confermato dai medici.

Anna Burzilleri


 

IL MESSAGGERO (ANCONA)

Condannati due pirati della strada 

Ubriaco, riduce in fin di vita un 32enne. Ragazzo ruba l’auto e falcia un falconarese 

di LETIZIA LARICI

FALCONARA - Nella notte tra domenica e lunedì un automobilista che viaggiava in stato di ubriachezza lungo la Statale 16, nel territorio di Falconara, all’incrocio con via Clementina, ha travolto un motociclista, rimasto gravemente ferito, per poi darsi alla fuga. Sabato sera, a Chiaravalle, uno straniero alla guida di una Fiat Uno, dopo aver tamponato un falconarese, si è dileguato senza prestare soccorso. E’stato dunque un weekend di sangue con due pirati della strada, subito intercettati dai carabinieri, arrestati e processati ieri per direttissima con l’accusa di omissione di soccorso.

L’episodio più grave si è consumato all’alba di ieri. Erano circa le 3.30 del mattino, quando, sulla Statale 16, Rossano Benigni, 36 anni di Castelferretti, che viaggiava a bordo della sua Opel Corsa in direzione Senigallia, ha tentato una spericolata inversione a U, travolgendo il 32 enne Alessandro D’Andreis in transito sulla corsia opposta in sella alla sua potente moto. Benigni, operatore ecologico del Cam, non si è fermato. Ha imboccato via Clementina, dandosi alla fuga. Purtroppo per lui però c’era un testimone. Un uomo che, dopo aver assistito a tutta la scena, lo ha inseguito a piedi per un tratto di strada, invitandolo invano a tornare indietro. Nulla da fare. Ma il testimone si è segnato la targa dell’auto, che ha immediatamente rigirato ai carabinieri della locale Tenenza intervenuti sul posto.

I militari si sono così presentati nell’abitazione del castelfrettese. Inizialmente il 36 enne, che era visibilmente ubriaco, ha fatto finta di cadere dalle nuvole. Poi di fronte alla richiesta degli investigatori di visionare la sua auto si è arreso. Ieri è stato processato per direttissima e ha patteggiato la sua pena (sospesa) a 4 mesi di reclusione, più 18 mesi di sospensione della patente per omissione di soccorso. In un secondo momento dovrà anche rispondere delle lesioni provocate a D’Andreis. Il 32 enne centauro, originario di Senigallia, ma residente a Falconara, è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale di Torrette per varie ferite gravi e il distaccamento di un polmone. Oltre alla contusione polmonare, ha riportato un trauma toracico, con fratture alla scapola e alla clavicola destra, un trauma cranico e ferite al ginocchio. Non è in pericolo di vita, ma la prognosi è riservata.

Ha patteggiato a 4 mesi anche il 23 enne del Madagascar, residente a Chiaravalle, che sabato ha fatto sbalzare contro un muro un 33 enne di Falconara. Il giovane, anche lui in preda ai fumi dell’alcol, aveva sottratto con violenza le chiavi dell’auto con cui ha combinato il guaio al convivente della madre. Migliorate nel frattempo le condizioni di Simone Raffaelli, il 35enne di Falconara che domenica pomeriggio si è schiantato contro un albero a Posatora.


 

ASAPS

Autista di pullman ubriaco semina il panico durante un viaggio da Abruzzo a Molise
Bloccato dalla Polstrada di Agnone

Ubriaco alla guida di un pullman di linea, che collega Abruzzo e Molise, rischia una strage. L’episodio, conclusosi fortunatamente solo con un grande spavento per i passeggeri, si è verificato alcuni giorni fa. Durante il viaggio il mezzo ha incominciato a sbandare invadendo la corsia opposta. Uno “zig zag” causato dalla poca lucidità dell’autista in evidente stato di ebbrezza. Ad allertare il 113 sono stati gli stessi passeggeri che si erano accorti delle condizioni del conducente e del pericolo che stavano correndo. A fermare la corsa dell’autobus “senza controllo” è stata una pattuglia della Polizia Stradale di Agnone (IS). Prima di riuscire a fermare il mezzo gli agenti lo hanno dovuto inseguire per diversi chilometri tentando anche di scongiurare eventuali incidenti. E poi allo svincolo di Isernia Nord la pattuglia ha messo fine alla corsa sfrenata. L’autista è stato sottoposto alla prova dell’etilometro che ha messo in evidenza un tasso alcolico di molto superiore ai limiti consentiti dalla legge. La Polstrada ha denunciato il 30enne all’Autorità Giudiziaria con ritiro immediato della patente, mentre gli sfortunati viaggiatori, dopo alcune ore, hanno potuto proseguire il loro viaggio su un altro veicolo della medesima società di viaggi.


 

LA SICILIA

Gli agenti della polizia municipale…

Gli agenti della polizia municipale, nel corso di un servizio notturno effettuato in borghese, hanno elevato tre contravvenzioni a carico di altrettanti titolari di bar, "rei" di avere violato l’ordinanza che, per ragioni di tutela della pulizia dei luoghi e dell’ordine pubblico, vieta la somministrazione di bevande - alcoliche e non - in bottiglia o lattina. Sono stati alcuni avventori, sorpresi con le bottiglie in mano, a indicare ai vigili urbani gli esercizi commerciali che gliele avevano vendute. I capillari controlli della polizia municipale hanno, nel contempo, consentito di accertare che la maggior parte dei titolari dei bar si attiene alle regole, somministrando le bevande in bicchieri di plastica.


 

IL GAZZETTINO (VICENZA)

VALDAGNO Lite a due sedata dai carabinieri di sera sul lungoagno, scatta una denuncia 

Alzano il gomito e finisce a botte

(G.Z.) Episodio movimentato l’altra sera al bar Dam di via Lungoagno Manzoni a Valdagno. I carabinieri della stazione di Trissino sono intervenuti per riportare la calma tra due avventori valdagnesi tra i quali era scoppiato un violento diverbio, passato dalle parole ai fatti. Ad innescare la lite sarebbe stato Fabrizio Praga, 44 anni, operatore ecologico, già noto alle forze dell’ordine, che se l’è presa con Fortunato Ferrero, 65 anni, artigiano. Il tutto, secondo i militari dell’Arma, per futili motivi ed ingigantito dal troppo bere.

Fabrizio Praga non si è calmato nemmeno all’arrivo dei carabinieri, anzi. ha prima insultato i carabinieri, che cercavano di riportare alla normalità la situazione, poi li ha anche spintonati. A questo punto è stato accompagnato in caserma a Valdagno. Qui è stato sottoposto ad accertamento del tasso alcolemico, risultato positivo con un valore tre volte superiore al consentito. Non pago, l’uomo ha continuato a dare in escandescenze. A questo punto ai carabinieri non è rimasto che denunciarlo per resistenza a pubblico ufficiale. Ferrero si è riservato di presentare querela. Entrambi i protagonisti sono stati deferiti per ubriachezza molesta.


 

IL GAZZETTINO (VICENZA)

FELLETTE DI ROMANO

Automobilista ubriaco semina il panico

B.R. un cinquataduenne originario di Treviso ma residente a Bassano, verso le 16 dell’altro ieri era a bordo della sua Fiat Tempra dalle parti di Fellette di Romano, ma la sua andatura così irregolare era stata notata da molti che preoccupati per le eventuali conseguenze, hanno pensato di allertare il 113. Intercettato l’uomo, e visto il suo procedere a zig zag con ampi scarti anche sulla carreggiata opposta di marcia, gli uomini del commissariato l’hanno bloccato all’altezza di via Cima per porcedere successivamente all’identificazione e alla prova con l’etilometro. Con grande sorpresa degli agenti, abituati a registrare valori sopra i 100, numero che indica una abbondante bevuta dopo magari una generosa mangiata, alla vista del 331 prima e del 315 dopo un quarto d’ora, hanno sgranato gli occhi e provveduto immediatamente a ritirare la patente e denunciare l’autista per infrazione all’articolo 186 del Codice della strada. I poliziotti hanno poi provveduto ad affidare auto e genitore all’allibita figlia ventenne chiamata per risolvere la spiacevole situazione.


 

IL GAZZETTINO (VICENZA)

CASTELLO DI GODEGO

Ubriaco e con assicurazione scaduta

Rumeno trovato con un tasso alcolico dell’1,86\% (il limite consentito è 0,5), dopo che aveva provocato un tamponamento che è andato a coinvolgere altre due macchine oltre a quella che guidava lui. Il fatto è avvenuto sulla regionale 245, intorno alla mezzanotte. L’extracomunitario viaggiava su una Hyundai Lantra, che tra l’altro non era nemmeno assicurata. Gli altri due veicoli coinvolti sono una Golf ed una Fiat Punto, guidate da degli italiani. Immediato il sequestro del veicolo ed il ritiro della patente da parte della polizia stradale di Castelfranco, intervenuta per eseguire i rilievi dell’incidente.


 

IL GAZZETTINO (VENEZIA)

Vigili urbani in azione Ritirate undici patenti

Controlli a tappeto lo scorso weekend da parte dei vigili urbani in terraferma per la sicurezza del traffico.Gli operatori della Polizia municipale hanno controllato 80 veicoli, hanno ritirato undici patenti di guida di cui due per guida in stato di ebbrezza con conseguente denuncia dei due conducenti. Lo ha reso noto in un comunicato il Comando della polizia municipale. I vigili hanno inoltre accertato 30 violazioni amministrative al Codice della strada, di cui 20 per superamento dei limiti di velocità. Hanno ritirato una carta di circolazione, sequestrato una moto, un motorino e due caschi non omologati.A porocedere, il Reparto motorizzato che ha lavorato giorno e notte, con posti di controllo fissi in Via Orlanda a Campalto, in Via Terraglio, in Via Triestina, con l’utilizzo di telelaser, etilometro, apparato di controllo della autenticità dei documenti.

L’attività straordinaria di controllo sarà ripetuta


 

IL GAZZETTINO (PORDENONE)

CARABINIERI

Ebbro al volante, denunciato

I carabinieri del Radiomobile di Pordenone, accorsi alla periferia di Pordenone per accertare cause e dinamica di un incidente con un ferito lieve, hanno sottoposto ad alcoltest un automobilista, trovandolo positivo. L’uomo, oltre a vedersi ritirata la patente, è stato denunciato per guida in stato d’ebbrezza.


 

IL GAZZETTINO (TREVISO)

SUSEGANA 

Forzano l’alt, inseguiti e arrestati 

Auto sbanda, i carabinieri cercano di fermarla: a bordo due marocchini ubriachi

(F.Fi.) Avevano già fatto il "pieno" di alcolici a metà mattina e hanno smaltito la sbornia a Santa Bona, dopo aver forzato un posto di controllo dei carabinieri ed aver costretto la pattuglia ad un breve ma movimentato inseguimento. E’ successo domenica alle 10,15 circa. Protagonisti due extracomunitari di origine marocchina, Ahmali Abdellaq di 38 anni, operaio, e Arj Moustafa di 42 anni, disoccupato, entrambi regolari e con precedenti per vari reati. Alla pattuglia del posto di controllo in via Conegliano, sulla Pontebbana, non è sfuggito l’arrivo della vettura che sbandava vistosamente ed è uscita subito la paletta con la segnalazione di alt. L’autista invece di fermarsi ha accelerato, ma la mossa non ha sorpreso i militari che hanno dato vita ad un inseguimento che si è concluso in breve. Una volta fermata l’auto i due marocchini sono scesi ed hanno reagito in malo modo alle contestazioni della pattuglia: prima a parole, poi con tentativi maldestri di calci e pugni, abbastanza velleitari data la loro condizione fisica e lo scarso equilibrio dovuto all’alcol. Il controllo alcolimetrico ha confermato che nel sangue avevano rispettivamento un tasso da 250 a 320 mg, oltre cinque volte il limite tollerato. Una volta bloccati sono stati arrestati e condotti a Santa Bona con una serie di reati, non ultimi la guida in stato di ebbrezza e resistenza a pubblico ufficiale.


 

IL MATTINO (AREA METROPOLITANA SUD)

MOTOCICLISTA SALVATO DAGLI AGENTI 

Dopo lo scontro il test dell’alcol ma scoprono che ha un’emorragia

Torre del Greco. Ubriaco, in sella a una moto si era scontrato con un’auto occupata da una famiglia torrese e per l’impatto si era ferita in maniera lieve una bambina di quasi un anno. Per il centauro, apparentemente, nessuna conseguenza, e invece alla fine si è salvato quasi miracolo e solo grazie alle insistenze degli agenti della polizia che, nonostante rifiutasse il ricovero, lo hanno portato in ospedale per il controllo del tasso alcolemico nel sangue. Solo questa decisione ha così permesso ai medici del pronto soccorso di scoprire che in realtà il motociclista aveva riportato un’emorragia cerebrale. (*) D.S. 35 anni, è stato quindi trasferito dall’ospedale Maresca al San Leonardo di Castellammare dove versa tuttora in prognosi riservata. L’uomo, sabato sera, stava percorrendo via Cesare Battisti e, dopo aver superato una lunga fila di auto in coda, ha terminato la sua folle corsa contro una Opel Corsa che stava svoltando verso via Calastro. All’interno dell’abitacolo una coppia e i figli di dieci mesi e due anni: tutti e quattro furono poi immediatamente trasferite al pronto soccorso del Maresca. Alla fine a essere medicata fu la più piccola delle sorelline che ha avuto una prognosi di quattro giorni e la madre. Nel frattempo, invece, il centauro sul luogo dell’incidente voleva a tutti i costi andare via, una decisione naturalmente impedita dagli agenti della polizia. «Non mi sono fatto niente, sto bene. Vado a casa»: con queste parole il trentacinquenne ha cercato di convincere i poliziotti per andare via. Tutto inutile: dopo varie insistenze gli agenti lo hanno accompagnato in ospedale per una visita e per sottoporlo all’analisi del sangue per verificare il suo stato di ubriachezza. E la conferma è arrivata poco dopo: il tasso alcolemico riscontrato dai medici è stato di sei volte superiore ai limiti fissasti dalla legge e per questo l’uomo è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza e la moto gli è stata sequestrata. Dopo le analisi che non convincevano i sanitari, l’uomo è stato successivamente sottoposto anche a una tac che ha messo in evidenza un’emorragia cerebrale riportata nell’impatto. Nella nottata di domenica, D. S. è stato quindi trasferito al San Leonardo dove si trova tuttora in prognosi riservata a causa del forte trauma cranico. fa.ds. 

 

(*) Nota: la non disponibilità di etilometro da parte delle forzedell’ordine crea spesso dei problemi, ma in questo caso è stata provvidenziale. Un effetto collaterale dello stato di ebbrezza è che, in alcuni casi, maschera sintomi anche gravi di altre patologie. Tutto questo, a volte, viene ulteriormente aggravato dalla minore attenzione prestata dagli operatori dei Pronto Soccorso alle persone ubriache.


 

IL MESSAGGERO (MARCHE)

Raffica di incidenti, giovane ferito gravemente 

Raffica di incidenti stradali nella nottata di domenica e ieri sulle provinciali del Fermano e sul tratto autostradale della nuova Provincia. Il più grave è avvenuto intorno all’1.30 di ieri sulla provinciale di Casette d’Ete di Sant’Elpidio a Mare. Tre i feriti, tutti molto giovani, di cui uno grave, sono il bilancio del sinistro. Due persone sono ricoverate presso l’ospedale di Civitanova Marche, l’altro invece con ferite più lievi è stato curato dai sanitari del “Murri”. In corso di accertamento, da parte della Polstrada, le cause dell’incidente.

Intanto sempre negli ultimi due giorni, gli agenti del distac

Mercoledì, 30 Agosto 2006
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