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Articoli 13/06/2007

Inchiesta: Radar detector

Apparecchiature per la segnalazione di rilevatori elettronici della velocità

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AVVISATORI / INTERCETTATORI
di Telelaser / Autovelox

Pochi li conoscono, sempre più automobilisti però se ne dotano, in particolar modo dopo la nascita della tanto discussa PaP, (Patente a Punti), si ha sempre più il timore di perdere questi fantomatici punti incorrendo in sanzioni come ad esempio quelle derivate dal superamento dei limiti di velocità. Si deve in tutti i modi sconfiggere i nemici numero uno dei “velocisti”, ovvero gli Autovelox e i Telelaser per lo meno. Ecco quindi che sono reperibili oramai da diversi anni sul mercato dispositivi chiamati in gergo, “anti-autovelox e/o anti-telelaser” (X1) che sono stati concepiti e prodotti non per poter eccedere i limiti di velocità ma solo per evitare di incorrere in un rilevamento, quindi fanno risparmiare punti e denaro. Questi, si possono importare dagli USA, dalla Svezia e Danimarca, si tratta di piccoli quanto tecnologici apparecchi elettronici, che posti all’interno del veicolo utilizzato e debitamente alimentati, pre-segnalano o disturbano (argomento che seguirà), la presenza e il funzionamento di postazioni Autovelox o di Pistole Telelaser. In pratica però, trattandosi di svariati modelli presenti sul mercato, di caratteristiche diverse tra di loro, non esiste alcun dispositivo per la protezione totale dell’automobilista contro tutti gli attuali rilevatori di velocità perché troppo diversi fra di loro. Nel caso vengano utilizzati autovelox del tipo C/104, ovvero a fotocellule, per captare questa frequenza a 26,6 MHz , è necessario abbinare al dispositivo “anti-autovelox” in uso, un’unità RDX (X2) per catturare il ponte radio, in pratica verrà collegata all’antenna dell’ autoradio che farà da sensore durante la marcia.

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Gli agenti della Stradale di Verona Sud con gli strumenti sequestrati


Diversamente per la pre segnalazione dei Telelaser, quindi per strumenti di rilevazione a laser, si trovano in commercio due distinte tipologie di apparecchi, sempre chiamati “antitelelaser”, intercettatori delle frequenze Radar utilizzate negli Usa e da qualche anno ne sono stati prodotti ovvero modificati alcuni modelli per l’intercettazione delle frequenze in uso in Europa. Anche in questo caso ve ne sono di vario tipo, del modello interno amovibile, ne esistono circa 20/25 modelli, diversi tra loro ma con caratteristiche pressoché simili, sono quasi tutti di costruzione americana o cinese, compatti, da alimentarsi con cavetto per la presa accendi sigari o autoalimentati, emettono suoni tritonali cosicché il conducente allertato possa rallentare la corsa, sono dotati di luci led a scorrimento e di funzione città (per le strade urbane) e autostrada (per l’uso in autostrada o arterie a scorrimento veloce). Nella maggior parte dei casi, questi apparecchi di preavviso, vengono installati sulla parte centrale interna del parabrezza, agganciati ad appositi supporti a ventosa, a volte sistemati sulla parte superiore del cruscotto stesso o in alto, a ridosso dello specchio retrovisore. Per alcuni di essi non è necessario esporli ma bensì va esposto solo un piccolo sensore a dado (X3). Con un occhio attento sono comunque visibili, di sera ancor meglio perché comparirà una scia di luci led rosso/verdi a scorrimento continuo (X4). Bisogna però fare bene attenzione a non confonderli con le antenne amovibili dei navigatori satellitari collegati ai pocket-pc, dei quadratoni o rettangoloni scuri con un cavo che scende dal cruscotto verso il computer . Per le motociclette ne esistono di dimensioni ridotte appositamente costruiti per i centauri più irrequieti. Questi avvisatori, sono tutti acquistabili via internet, semplicemente visionando alcuni tra i più famosi siti a loro completamente dedicati come www.escortradar.com, www.radar-detector-shop.co.uk, www.buyradardetector.com o www.007radardetectors.com e altri ancora, i costi sono diminuiti di molto rispetto ai modelli in commercio in Itala 7/8 anni fa che si aggiravano tra le vecchie 700 e 900 mila lire, oggi un apparecchio discreto, sempre però da importare, parte da circa 140 dollari arrivando sino ai 3/600 dollari per i più completi ed infallibili. I dispositivi in questione, riescono a segnalare la presenza di un Telelaser o Laser nel caso di Multanova, Traffiphot o Traffipax Speedophot, (o semplici pannelli di presegnalazione della velocità per il rallentamento del traffico e l’accensione di semafori abbinati molte volte a macchine fotografiche nel caso di passaggio con luce rossa), tra una distanza che varia dagli 80/350 m per le versioni più economiche sino a 700/1000 m per le versioni più costose che riescono ad intercettare un maggior numero di frequenze. Esistono rilevatori di ultima generazione, non più applicati internamente al veicolo ma bensì installati in modo fisso, “neutralizzatori o disturbatori” di cui ora si parlerà, con antenne installate all’interno del vano motore. Si arriverà ad averli come optional per la vettura?


 
NEUTRALIZZATORI e/o DITURBATORI  
Capita però che durante un puntamento laser da parte di una pattuglia, il rilievo divenga impossibile, il display del Telelaser dà costantemente errore (potrebbe dare errore anche nel caso solo di un avvisatore e non di un disturbatore) (X5), a bordo del veicolo che sopraggiunge ci potrebbe, ripetiamo ci potrebbe essere un dispositivo “anti-autovelox” o ancor meglio un “neutralizzatore o disturbatore (laser-blocker)” di Telelaser o Laser che sia, tanto da accecare, abbagliare con un contro-flash il raggio laser proiettato contro il veicolo non riuscendo così a leggerlo (spesso però si tratta anche di altri tipi di anomalie o errori), rendendo così completamente schermata la parte anteriore del veicolo. Anche i disturbatori/neutralizzatori in gergo hanno un nome, vengono chiamati “Blinder” che è anche la marca del modello più diffuso e completo, viene prodotto in Danimarca, questo rileva un Telelaser e lo può anche neutralizzare, per la precisione neutralizza la rilevazione effettuata da tutti i Telelaser in commercio perché hanno il medesimo principio di funzionamento. Viene fornito un Kit veicolare composto da circa tre parti fondamentali; 1) si avranno una coppia di sensori del tipo ad infrarosso per i telecomandi da montare all’interno della mascherina anteriore del veicolo (X7), 2) centralina elettronica a cui abbinarli da occultare all’interno dell’ automezzo, solitamente riposta nel cassetto portaoggetti o sui ripostigli sotto l’Hi-Fi car oppure non essendoci vincoli su dove va installata o nascosta viene posizionata a piacere (X8), 3) cicalino per la segnalazione acustica con possibilità di collegarlo all’autoradio per disattivare il volume in caso di segnalazione. Si può però acquistare a costi inferiori il solo “neutralizzatore”, chiamato Pulsar (X9), si tratta di un emettitore di luci ad impulsi, prodotto in Svezia, composto da 1) sensore unico esterno a led ad alta frequenza non visibili ad occhio nudo, per contrastare l’eventuale raggio laser proiettato contro 2) avvisatore acustico e/o luminoso interno. Sul mercato italiano, da pochissimi anni viene importato “fortunatamente” il Telelaser TRAFFIpatrol prodotto dalla Jenoptik Jena (X10), che durante il rilievo riesce a capire se il veicolo in arrivo è dotato di dispositivo “anti-rilievo”, scrivendo direttamente sul display dell’apparecchiatura “Radar”. Meglio di così, non potendo contestare un art. 142 CDS perché il conducente oramai è a conoscenza della presenza dell’apparecchiatura, gli operatori in servizio potranno procedere al sequestro del dispositivo contestando al trasgressore che si credeva furbo, quanto previsto dall’art. 45/ 9° bis CDS (vedi sott). Relativamente ai citati dispositivi, in Italia ne viene per l’appunto vietato l’utilizzo, la produzione, e la commercia- lizzazione, quest’ultima, vietata anche dal Belgio e dalla Svizzera ma è chiaro viste le sedi dei distributori, che è concessa in USA, Germania, Inghilterra, Danimarca e Olanda. Agli acquirenti che ne faranno uso illegittimo in Italia, viene consigliato da parte dei venditori ed installatori, di rimuovere i rilevatori/avvisatori dal cruscotto in vista delle Forze dell’Ordine per evitarne la confisca e la pesante sanzione amministrativa.

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NOTE OPERATIVE  
I conducenti utilizzatori asseriranno agli operatori di Polizia Stradale che il dispositivo contestato si trova sul parabrezza o cruscotto che sia ma scollegato, perché viene da loro utilizzato ed attivato solamente al di fuori del territorio italiano ove concesso. E’ ovvio che lasciando il dispositivo in posizione, questo viene costantemente utilizzato durante gli spostamenti sulle nostre strade e non si trova lì giusto per bellezza anche se a loro dire non funziona, se non funziona sarebbe stato già buttato. Contemporaneamente alla vista degli operatori o al momento dell’alt, il conducente o chi per esso, scollega in un attimo il cavo dell’elettricità del dispositivo o lo spegne per lasciar intendere che non può certo funzionare. Alla vista del dispositivo, è consigliato agli operatori di farsi prima consegnare l’apparecchio pur essendo stato magari fatto sparire come spesso succede, poi con calma gli si contesteranno le sanzioni previste dalla normativa vigente. Diversamente se si inizia con l’importo della sanzione amministrativa prevista, molto salato e il relativo sequestro per la confisca, si faticherà molto per entrare in possesso del dispositivo. Abbiamo spiegato tutto questo non per invogliare chi non ne è dotato a dotarsene, ma per avvertire i conducenti dei rischi a cui vanno incontro con l’utilizzo di questi strumenti illegali, e le forze di polizia delle tecniche, sempre più fini e sofisticate che vengono adottate.

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*Assistente Polizia Stradale Verona sud

da "il Centauro" n.105
  


di Nicola Agandi

Mercoledì, 13 Giugno 2007
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