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Birmingham (Gran Bretagna) - Viaggiare sulla corsia di emergenza per smaltire il traffico Regolamentazione attraverso i portali elettronici, velocità 80 Km/h

Iniziativa operativa dal 12 settembre su alcune autostrade


Foto Vincenzo Coraggio

 

(ASAPS) – Viaggiare sulla corsia di emergenza si può. Ebbene sì, dal prossimo 12 settembre il Regno Unito adotterà, in via sperimentale nei dintorni di Birmingham, l’istituzionalizzazione dell’uso della corsia riservata ai mezzi di soccorso. La decisione è stata presa per fronteggiare le concentrazioni di traffico che si hanno sulle tangenziali e sulle autostrade che collegano i vari centri urbani. La proposta seguirà una regolamentazione precisa in base alla quale verranno stabiliti i momenti in cui sarà possibile usufruire del passaggio e quando sarà vietato. Il via libera oppure il rispetto del “divieto di transito” sarà segnalato su grandi pannelli elettronici posti all’entrata delle arterie scelte per la “prova generale”. Quando si potrà transitare sulla carreggiata vi si visualizzerà il limite da rispettare, mentre una “X” luminosa indicherà il divieto di utilizzarla in quanto non vi sono esigenze di smaltimento traffico. Tra le obiezioni mosse contro la soluzione si evidenzia come esista la reale possibilità che gli automobilisti si abituino a girare sulla corsia di emergenza anche quando non sarà necessario. Oppure che qualcuno si sbagli ad interpretare i messaggi del cartellone e finisca per tamponare un veicolo fermo per una reale emergenza. Tra le motivazioni a favore, invece, spicca un consistente risparmio economico. Predisporre il sistema di informazione a distanza sui 18 km coinvolti nel progetto pilota, costerà 100 milioni di sterline contro i 500 necessari per realizzare una corsia in più. Nei momenti autorizzati vi si potrà viaggiare a una velocità di 80 km/h, considerata ottimale per smaltire gli ingorghi che solitamente si creano. A ulteriore garanzia del rispetto delle regole saranno attivate delle telecamere a circuito chiuso che veglieranno sull’intera area, pronte a individuare chi non rispetterà i limiti. E prima ancora dell’avvio ufficiale del progetto, l’agenzia che ne è a capo pensa già all’estensione della soluzione anche ad altre arterie della Grand Bretagna afflitte dal medesimo problema. (ASAPS) 


© asaps.it
Venerdì, 01 Settembre 2006
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