Radicofani. Per il secondo anno consecutivo il
comune di Radicofani ha promosso la “sicurezza stradale”, grazie alla Associazione Motociclisti Incolumi
(A.M.I.) ad un nutrito gruppo di motociclisti
e di persone sensibili ed agli amministratori locali. Quest’anno, oltre alla
denuncia contro i guard-rail ghigliottina, il convegno che si è tenuto domenica
mattina presso il Teatro comunale, ha presentato interessanti novità per la
sicurezza dei motociclisti. Dal filmato proposto in apertura, realizzato da Tonino
Morreale, responsabile per la provincia di Parma della “Associazione Italiana
Familiari e Vittime della Strada”, il
pubblico ha appreso come il nostro Paese sia in Europa il fanalino di coda nel
campo della sicurezza stradale. Giuseppe Guccione, invece, presidente della
Fondazione “Luigi Guccione” (F.L.G.) e di F.I.S.I.C.O. ha sottolineato alcuni importanti risultati
ottenuti grazie all’impegno di questi anni per sensibilizzare tutte le
amministrazioni italiane: 1) la installazione di una protezione “salva-motociclisti”
nella parte inferiore di un guard-rail in provincia di Perugina (ss Apecchiese,
tra Città di Castello e Fano) molto frequentata dagli appassionati delle due
ruote: si tratta di un cordolo in gomma (riciclata dai pneumatici usati) applicato
alla parte inferiore della barriera di acciaio utile ad impedire l’effetto
ghigliottina in caso di scivolata. Inoltre, per il mese di novembre 2006 è stata convocata la
prima conferenza socio-sanitaria sulla sicurezza stradale alla presenza del
ministro Livia Turco. In questa sede verrà posto il problema della strada come
luogo di lavoro e, in quanto tale, come luogo che necessita della massima messa
in sicurezza. Dell’argomento si stanno occupando cinque commissioni
parlamentari e la legge finanziaria. Ma per il dott. Giuseppe Guccione è
importante la costituzione di una Agenzia nazionale, come avviene nei Paesi del
Nord Europa, a tal proposito, ha annunciato per il 29 settembre a Orvieto la
nascita di un gruppo parlamentare trasversale che si occuperà appunto di
sicurezza stradale. Proposte molto concrete sono state ribadite poi da
Pierluigi Ciolli, coordinatore della Associazione Nazionale Camperisti, il
quale ha osservato come in Italia ogni anno sparisca un paese di novemila
abitanti, vittime della strada. E la cosa più grave è che nel nostro “Bel
Paese” non vi sia nessuna certezza per il numero di vittime e feriti. Cosa
chiedere allora? Innanzi tutto di disporre di dati certi raccolti con metodo ed
in temp reale. Secondariamente di
penalizzare chi gestisce le strade (province e comuni), togliendogli le entrate
delle contravvenzioni, quando l’ente è
inadempiente e non in grado di diminuire
la mortalità. E infine la costituzione a livello governativo di un Dipartimento
della Sicurezza Stradale, sul modello di quello della Protezione Civile. Della
problematica sono state investite anche la nuova “Società della salute” della Val di Chiana, come ha riferito
l’ingegnere Roberto Pulcinelli, che dirige il servizio di prevenzione sui
luoghi di lavoro, e la Usl zona Amiata,
per la quale si occupa il dott. Riccardo Frazzetta.
Il sostegno e la collaborazione alla campagna dell’Ami è
stato offerto anche dal Responsabile regionale della Federazione Motociclistica
Italiana (F.M.I.) Giampiero Brunelli, che ha espresso il suo impegno affinchè
l’ A.M.I. divenga un “Dipartimento per la Sicurezza Stradale” nell’ambito della
F.M.I. Toscana, per lo sviluppo del motociclismo anche stradale, sotto tutti
gli aspetti, compreso quello della prevenzione e della sicurezza.
Per A.I.S.E.S. (Associazione Italiana Segnaletica e
Sicurezza) ed A.C.A.I. (Associazione Costruttori Acciaio Italiani) ha esposto
una relazione la dott.ssa Gabriella Gherardi, che in modo molto chiaro ha
sottolineato la necessità di un accordo
tra le Associazioni presenti per realizzare soluzioni tecniche moderne, attuabili senza vincoli o rallentamenti
burocratici. Il dott. Federico Bianchi, legale della Associazione Europea
Familiari e Vittime della Strada, ha rilanciato l’invito a rafforzare il coordinamento tra tutte le
Associazioni ed ha riportato una notizia incoraggiante riferendo della
clamorosa sentenza emessa i primi giorni di luglio dal Giudice
monocratico di Terni, il quale ha
condannato tre vertici Anas, colpevoli di non aver rimosso le cause (cause di
incidenti, ma soprattutto cause di lesioni) di alcuni drammatici incidenti
stradali occorsi nella Provincia alcuni mesi prima.
Il progettista Carlo Ventapane (Brevetti Corporation
Roma) ha presentato un sistema di
copri-tombini e copricaditoie antiscivolo in gomma riciclata dai pneumatic, per
il miglioramento della sicurezza delle strade urbane. Lorenzo Ferrari, uno dei
soci fondatori dell’A.M.I. ha eseguito una dimostrazione relativa alla utilità
del motoairbag.
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