Sabato 23 Novembre 2024
area riservata
ASAPS.it su

3 morti in meno, ogni giorno: i dati della DGT - Spagna: la patente a punti funziona

Velocità, alcol e cinture di sicurezza le infrazioni ancora più comuni



(ASAPS) MADRID – Tre morti in meno ogni giorno: significa che 3 ignare persone della scampata condanna tornano ogni sera a casa: moltiplicate la cifra per 365 ed avrete l’idea di quanto sia valsa la pena, anche in Spagna, di adottare “el carné de conducir para puntos”, la patente a punti. 1.095 vite salvate, dunque, e di questo Pere Navarro – il patron della sicurezza stradale in Spagna – va giustamente fiero. Nel mese di luglio – che in Italia ha fatto invece registrare un preoccupante aumento della mortalità – sono morte in Spagna 225 persone, 68 in meno rispetto allo stesso mese del 2005 (-23%). Appunto, 3 morti al giorno in meno. Stesso livello della Francia, dunque, al quale si contrappone purtroppo il nostro +25%. Il merito, secondo i vertici della DGT – la Direzione Generale del Traffico – è tutto della patente a punti e della sempre maggior pressione di autorità e forze di polizia: nel luglio 2000 le vittime furono 500. Stando così le cose, anche la Spagna si avvicina – e di molto – all’obiettivo imposto dall’UE a tutti i suoi stati membri di dimezzare la mortalità entro il 2010. Il sistema dei punti è entrato in vigore il 1° luglio di quest’anno, annunciato con campagne di sensibilizzazione senza precedenti ed attuato – anche questo lo si deve dire – con estrema severità. Nei primi 23 giorni di applicazione della riforma, sono stati redatti 46.500 verbali di contestazione, per una decurtazione di 160mila punti. Gli uomini hanno il primato, essendo stati oggetto dell’89,3% dei verbali. I minori di 25 anni hanno preso il 20% delle multe, mentre fanno una gran bella figura i professionisti del volante (autotrasportatori, tassisti, ecc.) oggetto del solo 4,3% dei contesti. La maggior parte delle decurtazioni è avvenuta per violazioni del limite di velocità (25%), per il mancato uso delle cinture (20%), per la guida in stato di ebbrezza (15%) e per l’uso del telefonino senza auricolare (10%). “Se mettiamo in relazione patente a punti e decremento della mortalità – dice Navarro – non possiamo che essere soddisfatti. Nemmeno noi ce lo aspettavamo. Tuttavia dobbiamo essere prudenti e dobbiamo aspettare a cantare vittoria”. È infatti temuto che l’effetto possa in qualche modo passare – come in Italia, del resto – e quindi la DGT si mantiene cauta. (ASAPS) 


© asaps.it
Sabato, 02 Settembre 2006
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK