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Spagna - Cittadino arrabbiato denuncia la Vuelta per eccesso di velocità


Il gruppo in un passaggio veloce alla Vuelta


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La cattedrale di Caceres


(ASAPS) CÀCERES (EXTREMADURA – SPAGNA) – Càceres, a pochi chilometri da Merida, ad un soffio dal confine nord occidentale del Portogallo. È una piccola città, di nemmeno 90mila abitanti, cresciuta sui resti di un castrum romano, frequentata da frotte di studiosi di cicogne, che nella sua provincia sono solite arrivare a migliaia per la nidificazione. Qui, il 29 agosto, ha fatto tappa la Vuelta, la celebre competizione ciclistica a tappe, vinta in volata dal tedesco Erik Zabel. Volata, abbiamo detto, e se ne sono accorti tutti: del resto è una gara di velocità, il traffico è assolutamente chiuso e tutte le norme di sicurezza sembrano rispettate. Insomma, si è forse mai sentito dire che un cittadino monegasco abbia denunciato alla polizia del Principato Michael Schumacher per le sue prodezze nel circuito cittadino? Non ci risulta, ma in Spagna ha fatto assolutamente scalpore l’iniziativa di un abitante di Càceres, davvero infastidito – al punto di trascorrere due ore nel comando della Polizia Nazionale – dove alla fine gli agenti sono stati costretti a ratificare una denuncia dell’uomo nei confronti dell’intero “peloton” di ciclisti, entrati a tutta birra nelle strade della città – oltre 60 km/h – per lanciarsi nello sprint. Dalla prefettura cittadina c’è stato anche un comunicato ufficiale per confermare la notizia. Insomma, “la legge vale per tutti” avrà pensato il denunciante, “anche per loro”. In Spagna il limite di velocità nei centri urbani è di 50 all’ora. (ASAPS)


© asaps.it
Sabato, 02 Settembre 2006
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