Da “Help Consumatori” del 4 settembre 2006 INGANNEVOLE.
Antitrust sanziona "Drive Beer" L’Autorità ha ritenuto ingannevole il claim che pubblicizza la
bevanda: "La birra in regola con il codice della strada" VC L’Antitrust ha dichiarato ingannevole il messaggio che pubblicizza la
bevanda "Drive Beer" e ha condannato la società distributrice nonché quella
incaricata di pubblicizzare il prodotto al pagamento di una sanzione pecuniaria
complessiva di 78.500 euro. L’Autorità è intervenuta in seguito alle
segnalazioni delle associazioni AICAT (Associazione Italiana dei Club degli
Alcolisti in Trattamento) e OMNES (Osservatorio Media No Limits e Sicurezza
stradale). Secondo le associazioni il messaggio "La birra in regola con il
codice della strada" costituisce un implicito incoraggiamento a bere per
assomigliare a Giancarlo Fisichella, il campione che appare nello spot
televisivo. Inoltre, secondo le associazioni, l’affermazione che la birra è in
regola con il codice della strada e che "l’alcol è giusto", non
considerano che l’alcol agisce sulle persone in modo diverso. Come rilevato dall’Istituto Superiore di Sanità, non esistono infatti bevande
alcoliche che possono vantare una generalizzata e assoluta compatibilità al
codice della strada e alle quali è attribuibile una totale assenza di rischi
alla guida. L’Istituto Superiore di Sanità, infatti, mette in luce come
sussista un’estrema variabilità individuale, dovuta a molteplici fattori che
possono influire sull’assorbimento metabolico dell’alcol, con conseguenti
notevoli e significative variazioni individuali nelle concentrazioni nel
sangue. Nella sentenza, l’Antitrust, accogliendo il ricorso delle associazioni, sostiene "che i messaggi, riguardando un prodotto il cui utilizzo in determinate situazioni (alla guida) può porre in pericolo la salute e la sicurezza dei consumatori, non solo omette di avvertire adeguatamente i consumatori circa l’opportunità di astenersi dal bere mettendosi alla guida, ma, al contrario, avvalora il convincimento che il consumo del prodotto nelle quantità indicate, per la sua moderata gradazione alcolica, sia del tutto privo di conseguenze per la guida. Il messaggio, pertanto, per tali ragioni è idoneo ad indurre i consumatori a trascurare le normali regole di prudenza o vigilanza, con conseguente pericolo per la loro salute. A tale proposito si rileva, tra l’altro, che l’indicazione "bere con moderazione" riportata nei messaggi non è adeguata in quanto costituisce comunque un implicito invito a bere". IL DATO POLIZIA CONTRO GLI
UBRIACHI AL VOLANTE QUEST’ESTATE RITIRATE
2.000 PATENTI ROMA Lotta all’ubriachezza al volante: l’operazione condotta dalla Polizia stradale quest’estate ha impegnato oltre 400 pattuglie per cercare di contenere gli effetti devastanti che l’ubriachezza ha sugli automobilisti, spesso i più giovani. Il bilancio definitivo è di 14.792 conducenti controllati e sottoposti alla prova dell’etilometro, 1.575 infrazioni per guida in stato d’ebbrezza alcolica e 1.057 infrazioni per superamento dei limiti di velocità rilevate, per un totale di 5.757 infrazioni complessive; 2.086 patenti di guida e 221 carte di circolazione ritirate e 22.532 i punti decurtati dalla patente. E intanto sono stati 3.679 i biglietti omaggio per l’ingresso in discoteca distribuiti agli automobilisti risultati negativi alla prova dell’etilometro dalla Polizia Stradale nell’ambito della campagna «Guido con Prudenza - Zero alcol tutta vita» che quest’anno ha interessato, dal 14 luglio e per sei weekend, venti delle discoteche più alla moda tra i giovani. La campagna, realizzata dalla Polizia di Stato insieme alla Fondazione Ania per la sicurezza stradale e al Silb, l’associazione degli imprenditori dei locali da ballo, per favorire comportamenti più corretti alla guida da parte dei giovani all’uscita dalle discoteche, è sbarcata per la prima volta in Sardegna, in particolare in Costa Smeralda e Alghero dopo aver riguardato i locali del litorale di Jesolo, della Romagna, dell’Argentario, di Latina. Da “Help Consumatori” del 4 settembre 2006 SICUREZZA STRADALE. Oltre 30 le vittime nel week end. Il bilancio della Polstrada NZ Sono state 31 le vittime di incidenti stradali nel weekend appena
concluso e 31 gli incidenti mortali. Un dato, secondo INCIDENTI
STRADALI Gli incidenti stradali rappresentano nel mondo una delle principali cause di morti e disabilità. Ogni anno si registrano nel mondo 1,2 milioni di morti e 50 milioni di feriti. Le proiezioni indicano che questi numeri aumenteranno del 65% nei prossimi venti anni in mancanza di una politica mondiale volta alla prevenzione. Il tributo che l’umanità sta pagando alla maggior facilità degli spostamenti e nel caso del turismo estivo alla maggior disponibilità economica delle popolazioni occidentali che si recano in vacanza è assolutamente inaccettabile considerando che l’incidente stradale è un evento prevenibile se si mette in atto una strategia articolata che coinvolga tutte le componenti del sistema ( legislazione nazionale, controlli di velocità e tasso alcolico dei guidatori, poteri locali, industria automobilistica, educazione del guidatore fin dall’età scolastica). A livello globale sono i paesi in via di sviluppo quelli che pagano il conto maggiore in termini di vite perdute e di numero di disabili a causa dell’incremento vertiginoso di veicoli, del cattivo manto stradale, della circolazione contemporanea di auto, motocicli, biciclette, pedoni ed animali e della mancanza di una legislazione che obblighi l’uso delle cinture di sicurezza, il casco per il motociclisti e il divieto del consumo di alcool. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha da tempo raccomandato agli stati membri di dare più importanza agli aspetti sanitari del fenomeno. Sul piano della conoscenza del fenomeno a livello nazionale e a livello locale, gli incidenti stradali dovrebbero essere analizzati alla stregua di un’epidemia attraverso un meticoloso censimento degli stessi: dove avvengono, perché, chi é coinvolto, l’incidenza dei diversi fattori di rischio ( velocità, comportamento del guidatore, visibilità, caratteristiche delle strade, segnaletica stradale, ecc.) Uno degli aspetti più drammatici ed angoscianti dell’ “epidemia “ di incidenti stradali è quello che priva la società del suo futuro essendo gli adolescenti ed i giovani i gruppi più vulnerabili. Il Ministero della Salute, specie attraverso il Centro di controllo delle malattie, e le Regioni dovrebbero monitorare il fenomeno in questi termini fornendo alla collettività e alle autorità competenti dati fondamentali per assumere decisioni motivate dalla forza dei numeri. Tra le misure utili che il Governo dovrebbe assumere vi è il maggior coinvolgimento del ministero della Salute, eventualmente l’istituzione di un ministero apposito o la creazione di un Commissario ad acta che abbia funzioni di coordinamento tra le varie competenze. |
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