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dalla rete
(ASAPS) – Cosa non si farebbe per proteggere i propri
figli. E soprattutto una madre è disposta a fare tutto per difendere il “sangue
del proprio sangue”. Anche mentire. E come darle torto. Anzi a darle ragione
ora è anche la Corte di Cassazione che ha annullato, senza rinvio, una
decisione del gup (giudice per l’udienza preliminare) di Udine. La donna era stata
condannata a un anno e due mesi di reclusione perché aveva rilasciato
dichiarazioni false e reticenti alle forze dell’ordine per coprire il figlio.
La Suprema Corte, però, ha stabilito che la mamma “non andava ritenuta
punibile, essendo evidente che la sua condotta fu determinata dalla necessità
di evitare al figlio le gravi ed inevitabili conseguenze sulla libertà e
sull’onore che gli sarebbero derivate”. (ASAPS)
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