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I dati in uno studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità - In Europa il più alto consumo di alcol

L’importanza dei controlli

 

Foto dalla rete

 

(ASAPS) – In Europa c’è il più alto consumo di alcol nel mondo. L’uso pro-capite e le patologie ad esso collegate sono il doppio della media mondiale. Dati preoccupanti riportati in un documento stilato dalla OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). Nello studio, consultabile integralmente all’indirizzo http://www.aicat.net/framework_2005.htm, si analizza la situazione “alcolismo” da più angolazioni. Il consumo, le strategie messe in atto a livello europeo per prevenire il fenomeno, il consumatore tipo, le patologie ad esso collegate e tutti le conseguenze provocate dall’ uso/abuso di sostanze alcoliche. E tra questi naturalmente gli effetti che il bere ha sulla guida. Su questo binomio nel testo si legge: “Incidenti dovuti al consumo alcolico, violenza e disordine pubblico, sono eventi comuni nelle comunità locali, e richiedono risposte dalle agenzie delle stesse comunità. La regolamentazione ed il rispetto delle regole locali può ridurre efficacemente tali problemi. Per quanto riguarda alcol e guida, mentre i livelli di concentrazione dell’alcol nel sangue sono solitamente decisi a livello nazionale, l’attuazione è di solito una responsabilità locale. E’ importante che le autorità delle forze dell’ordine diano priorità a questi problemi”. Un binomio che, naturalmente, ha delle ripercussioni, talvolta gravissime, sulla sicurezza stradale. “L’alcol rende inefficace le reazioni psicomotorie nonché il giudizio. Non esiste un livello sicuro, le capacità di guida sono danneggiate a livelli di consumo molto bassi. Ricerche in varie parti del mondo hanno dimostrato riduzioni importanti negli incidenti e mortalità quando i limiti legali di alcol nel sangue sono stati ridotti. L’influenza della legislazione sui livelli di alcol nel sangue dipende però in grande misura dalla capacità di far rispettare la legge, e in particolare, dai controlli casuali (o a tappeto) con l’etilometro".Oltre al rispetto delle leggi in vigore bisognerebbe riuscire a diffondere una vera cultura della “salvaguardia della vita”, soprattutto tra la popolazione più giovane (le morti per alcol rappresentano il 6,3% di tutta la mortalità nella Regione Europa). Compito arduo, soprattutto in Europa, dove il consumo di alcolici è radicato negli usi e costumi di tutti gli stati membri, dove il gesto di bere un bicchiere di vino in compagnia è considerato e vero e proprio momento di socializzazione. (ASAPS)


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Sabato, 09 Settembre 2006
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