Il nostro Paese, sottolinea l’esponente rosso-verde, è indietro rispetto al resto d’Europa: "in Francia ed in Germania, tanto per citare solo due esempi, già da qualche anno si interviene sulle infrastrutture cercando di eliminare del tutto i guard-rail, oppure, dove questo non è possibile, di renderli meno pericolosi per i motociclisti. La realtà è che quelle italiane sono tra le strade più pericolose d’Europa: vanno sicuramente rinnovate le infrastrutture e la segnaletica adottando materiali e tecnologie da tempo in uso nel resto d’Europa. Vale la pena ricordare che nel triennio 2001-2003 gli investimenti in manutenzione si sono ridotti del 15%". L’intervento proposto da Bulgarelli verrebbe affidato al ministero delle Infrastrutture: realizzare, dove possibile, "adeguati spazi di fuga, possibilmente in terra o in sabbia, in grado di disperdere l’energia conseguente alla caduta"; ridurre al minimo indispensabile l’installazione di muretti, barriere laterali, spartitraffico, delimitatori di parcheggi o di zone pedonali. Inoltre, secondo la proposta rosso-verde, le barriere stradali di sicurezza dovrebbero essere sottoposte a specifiche prove obbligatorie di "crash test" per le moto. E dovrebbero essere comunque vietate le infrastrutture che presentano spigoli, lamiere taglienti o "discontinuità di qualsiasi tipo" con l’obiettivo di facilitare lo "scivolamento" in caso di impatto. Inoltre, le barriere di contenimento dovrebbero garantire una "deformabilità controllata" e la parte inferiore dovrebbe essere più morbida e rivestita, comunque in grado di attutire l’impatto dei motoveicoli. Infine, altro aspetto non trascurabile, è quello delle vernici utilizzate per la segnaletica orizzontale che dovrebbero avere caratteristiche antiscivolo e comunque tali da garantire la maggiore aderenza possibile, poiché, specie quando piove, è come avere delle saponette al posto delle gomme. Il popolo dei centauri ringrazia commosso e si augura che non debbano passare troppo tempo per l’applicazione di questi importanti provvedimenti. |
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