(ASAPS) MADRID – Un camion su quattro, violerebbe in
Spagna le regole del trasporto. Lo afferma l’Associazione indipendente della
Guardia Civil (ASIGC), che chiede un maggior numero di risorse di uomini e
mezzi al controllo di questo tipo di veicoli. I dati sono quelli ufficiali della Agrupación de Tráfico dell’arma
spagnola, rielaborati dall’ASIGC, relativi a 73.392 violazioni accertate nel
primo trimestre del 2006, tutte relative non al codice della strada, ma al
regolamento dei Trasporti. Un’accusa grave, che indispettisce non poco le
associazioni di categoria cui fanno capo i camionisti, e che ha suscitato molto
scalpore, anche sulle pagine dei principali quotidiani. L’ASIGC però non demorde e tira in ballo i
dati: le denunce verbalizzate, riguardano il 22% del totale dei veicoli controllati, in pratica uno ogni 4, ma
la cosa grave – secondo i militari dell’associazione – è che a violare di più
le leggi sono i vettori spagnoli, avendo rilevato maggiori obblighi nei paesi
stranieri. Per quanto riguarda invece gli autoctoni, le violazioni sono state
registrate praticamente in ogni settore: dal trasporto di scolari alle merci
pericolose, le norme di sicurezza sarebbero rispettate superficialmente
rispetto alla media estera, sebbene anche tra questi 1.325 pullman e 1.061
veicoli siano stati colti in violazione di norme. A preoccupare, però, è
l’aumento di trasgressione rispetto al 2005, tanto che la DGT ha poi disposto
severe e inedite restrizioni (per la Spagna) al trasporto di merci pericolose e
speciali, e in generale limitando in molte giornate considerate ad altro
rischio il transito di veicoli con massa complessiva superiore a 7,5 t. Gli
autotrasportatori, però, non ci stanno e la loro associazione più
rappresentativa, la Confederación Española de Transporte de Mercancías (CETM), rimanda
al mittente le accuse, fornendo i dati della sinistrosità: solo il 4,5% dei camion risultano infatti
coinvolti in incidenti mortali, e gli autisti professionali – ne parliamo anche
in un altro pezzo – si sono dimostrati i più rispettosi anche in relazione al
codice della strada. Solo il 4,3%
delle sanzioni applicate dall’entrata in vigore della patente a punti, infatti,
sono state accertate a carico di chi sta al volante per lavoro. (ASAPS)
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