Lo
studio, di seguito illustrato, propone un’analisi sullo stato
della segnaletica stradale in Italia, in relazione alla quantità
e tipologia dei segnali, e alla qualità dei materiali utilizzati,
con lo scopo di colmare la grave lacuna di informazioni in questo
campo.
I risultati ottenuti possono costituire un utile strumento di lavoro
e di consultazione per i tecnici delle Pubbliche Amministrazioni,
nonché per i gestori della segnaletica, fornendo elementi
conoscitivi per promuovere la sostituzione e l’aggiornamento
del parco segnali esistente.
Lo
scorso mese abbiamo descritto il beneficio di uno studio accurato
della segnaletica stradale verticale e ne abbiamo visto le modalità
di svolgimento. In questo articolo approfondiremo le metodologie
utilizzabili in uno studio di questo tipo e soprattutto i risultati
ottenuti.
Ribadendo che questo vuole essere di stimolo per la riflessione
sulla necessità di monitorare ed ammodernare la segnaletica,
perché questo è senza dubbio uno degli interventi
più immediati, e probabilmente di minor costo, per contribuire
alla sicurezza stradale.
Metodologia
L’universo di riferimento dello studio è rappresentato
dalla segnaletica stradale presente sul territorio nazionale e suddivisa
per:
• strade extra - urbane (provinciali, statali);
• strade comunali extra – urbane,
• strade comunali urbane.
Non potendo costruire direttamente un campione rappresentativo della
suddetta popolazione (segnaletica stradale), è stato scelto
un riferimento di tipo geografico - amministrativo di cui sono note
le principali caratteristiche.
Tale riferimento è costituito dai comuni italiani, utilizzati
secondo la loro organizzazione all’interno delle province.
Mirando ad una corretta rappresentazione del territorio nazionale
in termini geografici e morfologici e ad una corretta rappresentazione
delle strade presenti sul territorio, è possibile ipotizzare
la stima della segnaletica stradale presente a livello nazionale.
Per fornire una valutazione ampia ed esauriente della segnaletica
esistente, si è deciso di definire una serie di caratteristiche
oggetto di rilevazione.
Sono state scelte 29 differenti tipologie di segnali stradali rientranti
in 4 gruppi principali: segnali di pericolo, di prescrizione, di
indicazione e rimanenti (pannelli integrativi, delineatori, segnali
compositi).
Per ogni segnale rilevato si è deciso di riportare alcune
importanti caratteristiche quali la posizione, la tipologia, l’età
e la conformità delle pellicole di rivestimento al Codice
della Strada.
Per alcuni segnali si è stabilito di rilevare, con appositi
strumenti, i valori relativi alle caratteristiche colorimetriche
e di rifrangenza per accertarne la conformità al Disciplinare
Tecnico.
Per i segnali da verificare con strumenti ottici si è deciso,
quando possibile, di rilevare almeno due colori diversi presenti
sul segnale, per confrontare il livello di degrado tra differenti
tipologie di colori, nelle stesse condizioni ambientali.
Quando ciò non è stato possibile (nel caso dei delineatori
di colore bianco e nero, nei segnali di indicazione aventi lettere
troppo strette o per particolari problemi di accessibilità
al segnale), si è optato per l’analisi ottica di un
solo colore. Ogni voce è stata suddivisa tra strade statali,
provinciali, comunali extraurbane e comunali urbane.
Complessivamente:
• sono stati rilevati 381,7 km di strada (9,7 % di statali,
13,6% di provinciali, 15,8 % di comunali non urbane, 60,9 % di comunali
urbane);
• sono stati censiti n° 12067 segnali stradali (9,5 % su
statali, 11,1% su provinciali, 10,2% su comunali extraurbane, 69,2%
su comunali urbane), con una media di 31,6 segnali censiti per km
di strada;
• sono stati verificati, con le idonee strumentazioni, n°
1594 segnali stradali ( 9,6 % su statali, 11,1% su provinciali,
11,5% su comunali non urbane, 67,8 % su comunali urbane), vale a
dire 1 segnale ogni 7,5 ovvero 4,2 segnali per km di strada. L’elevata
percentuale di strade comunali urbane analizzate è giustificata
dall’esigenza di esaminare la più vasta gamma di segnali
possibile, mentre solitamente i dati relativi alle strade statali
e provinciali sono relativamente più omogenei.
Risultati
Al di là dei valori assoluti, scaturiti durante la ricerca,
risulta interessante confrontare l’andamento nel corso degli
anni; ciò per verificare la rispondenza degli interventi
programmati con la situazione pregressa. Vediamo in sintesi alcuni
risultati e le variazioni in percentuale delle più importanti
caratteristiche della segnaletica, espresse in percentuale, tra
il primo e l’ultimo censimento; evidenziate anche per mezzo
dei seguenti grafici:
Classe pellicola (%)
Regolarità al codice (%)
Fasce
di età (%)
Conclusioni
La ricerca in oggetto, condotta a distanza di alcuni anni dalla
prima, ha consentito di estrapolare una quantità rilevante
di dati che sono stati sintetizzati notevolmente in questo articolo.
Tra tutte le considerazioni possibili che possono derivare dall’analisi
delle rilevazioni effettuate, emerge quanto segue:
In 3 anni e mezzo sono stati sostituiti solamente l’8% dei
segnali precedentemente censiti.
Da un semplice calcolo se ne deduce che per sostituire tutto il
parco segnaletico esistente serviranno oltre 40 anni, senza considerare
ovviamente i segnali che intanto andranno fuori della loro vita
utile per raggiunti limiti d’età o per danneggiamenti
ecc..
Questo risultato conferma lo stato non ottimo della segnaletica
in Italia e la priorità assoluta per investimenti straordinari
e ordinari per raggiungere, almeno in parte, l’ambito obiettivo
della riduzione del numero di morti e feriti sulle nostre strade.
Un
andamento positivo invece si nota tra i segnali di nuova installazione,
con un deciso incremento dell’utilizzo della pellicola di Classe
2 anche per segnali non obbligatori in questa pellicola.
Ciò può significare una migliore sensibilità
da parte degli Enti per l’utilizzo corretto di pellicole che
consentono una guida più soddisfacente, e quindi più
sicura, da parte dell’utente della strada.
Inoltre sono aumentati i segnali di indicazione.
Ciò conferma, almeno per le Amministrazioni prese in esame,
una migliore sensibilità all’utilizzo di questi importanti
segnali che, ci auguriamo, sia stato il risultato di una più
corretta pianificazione della segnaletica sul territorio.
Purtroppo si è rilevato che una percentuale non indifferente
di nuove installazioni non sono conformi alle prescrizioni del Codice,
anche per la cronica mancanza della marcatura prevista all’art.
77 comma 7 del regolamento.
*Centro
Studi 3M per la Sicurezza Stradale
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