Foto dalla Stampa.it
(ASAPS) – Un potente spray al peperoncino è la nuova “arma” in dotazione alla Polizia Municipale. Niente di illegale, soprattutto perché ad utilizzarlo saranno solo gli agenti della Municipale. Lo spray, infatti, non provocherà danni permanenti alla vista, ma solo un bruciore insopportabile che metterà fuori uso i malviventi più aggressivi, permettendo agli uomini in divisa di bloccarli senza alcun pericolo. Ma non tutti gli agenti potranno servirsi della bomboletta. Nel capoluogo piemontese su 2000 agenti in servizio, lo utilizzeranno solo 120, ovvero quelli che dovranno fronteggiare situazioni particolarmente pericolose. A Torino lo spray è già utilizzato. La sperimentazione è partita nel 2002, quando ai “civich” di ronda nel quartiere Porta Palazzo vennero date le prime bombolette. E ora il servizio sarà esteso all’intera città. I vertici della Polizia Municipale, comunque, hanno raccomandato agli agenti di non abusarne e a rispettare il severo codice di procedura, stilato per l’utilizzo dello spray. Torino non è l’unica città italiana ad essere interessata dall’introduzione del sistema di difesa “piccante”. Anche ad Ancona, infatti, ha fatto il suo ingresso nei comandi della Polizia Locale lo spray micidiale. Anzi nella città marchigiana sarà l’unica arma in dotazione agli agenti. Niente pistola o manganello. Lo ha stabilito il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, composto anche dal Prefetto Giovanni D’Onofrio, il comandante della Polizia Municipale Luciano Tittarelli ed il vicesindaco Sandro Simonetti. Se i “vigili” si troveranno in difficoltà potranno chiedere l’intervento delle altre forze dell’ordine, Polizia e Carabinieri, con cui saranno costantemente in contatto. Quindi tra poche settimane la Polizia Locale potrà girare con lo spray al peperoncino (più potente di quello attualmente in dotazione) capace di neutralizzare per alcuni secondi il malintenzionato, rendendolo inoffensivo. Al posto del manganello, si potrà usare un distanziatore già utilizzato dai colleghi di Salerno. Lo strumento è chiamato tecnicamente "mazzetta di segnalazione" più piccolo, leggero e corto di uno sfollagente. (ASAPS)
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