(ASAPS) – In Giappone si studia
l’auto che non parte se il conducente è ubriaco. Nello stato dell’Asia
orientale il problema della guida in stato di ebbrezza rappresenta una vera
“emergenza sicurezza”. E per fronteggiarla la Nissan ha presentato un progetto
per costruire veicoli che si bloccano automaticamente se il conducente si mette
al volante dopo aver bevuto troppo. Due le proposte della casa automobilistica.
Una funziona come il “palloncino” in dotazione alle forze di polizia. Il pilota
dovrà soffiare dentro una cannuccia montata affianco al volante che dirà in
tempo reale se il tasso alcolemico del soggetto è troppo alto per guidare.
L’altro dispositivo si basa su un codice composto da molte cifre che si dovrà
digitare per poter mettere in moto il mezzo. Secondo i progettisti una persona
in stato di ebbrezza non riuscirà a completare correttamente la sequenza, e quindi
ad attivare l’accensione. In Giappone, il fenomeno del binomio alcol e guida è
tornato bruscamente alla ribalta della cronaca, in seguito a un drammatico
incidente causato da un camionista ubriaco e nel quale hanno perso la vita tre
bambini con un’età inferiore ai 4 anni. Anche la legislazione nipponica è
estremamente severa in materia. Nel 2001, infatti, la pena massima per questo
reato è stata innalzata da 5 a 20 anni di reclusione. E nonostante una
diminuzione dei sinistri nel 2005 (707) rispetto al 2001 (1.191), la tendenza
per l’anno in corso è al rialzo. Nei primi sei mesi, infatti, si sono contati
364 casi, 13 in più dell’anno scorso. Nel “vecchio continente” invece, è stata
la Saab a mettere sul mercato una chiavetta in grado di stabilire il tasso
alcolico, semplicemente soffiandoci dentro. (ASAPS).
|