Giovedì 18 Luglio 2024
area riservata
ASAPS.it su
Notizie brevi 19/09/2006

La Questura di Firenze piange “Il Calosci”

Se n’è andato all’improvviso, lascia la moglie e tre figli

 


(ASAPS) Noi non sappiamo perché ha deciso di andarsene. Non lo sappiamo davvero, ma la sua scelta di rivolgersi contro l’arma che lo accompagnava ogni giorno nel suo difficilissimo compito di Ufficiale di Polizia Giudiziaria presso la Questura di Firenze, ci lascia senza fiato, senza respiro. “Il Calosci”, il sovrintendente che lavorava come un matto alla divisione anticrimine, non c’è più. Lascia molti di noi con gli occhi sbarrati, con l’angoscia di chi lo conosceva e non ha saputo o potuto aiutarlo. Solo nella sua auto, davanti al piccolo cimitero di paese, ha messo il colpo in canna e tutto è finito lì. Mentre il sole batte incerto sulla spianata di Montevarchi, ci flagelliamo con la domanda destinata a restare senza risposta: perché? Noi che ti abbiamo conosciuto, noi che ci onoriamo di aver seduto con te sui banchi della scuola di polizia, noi che hai accolto e istruito spiegandoci gli angoli più reconditi della Norma e che speravamo ancora una volta di rivederti con gli stivali, ti salutiamo per sempre. Ciao Calosci, ci mancherai davvero. (ASAPS)


© asaps.it
Martedì, 19 Settembre 2006
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK