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Monaco, medici pneumologi a convegno: l’apnea del sonno? Un rischio per la sicurezza stradale

Deve essere monitorata, anche per il rilascio della patente

(ASAPS) MONACO DI BAVIERA (GERMANIA)– Le patologie mediche di tipo respiratorio legate al sonno sono ignorate nella legislazione della maggior parte dei paesi europei: l’allarme proviene dai medici pneumologi, che l’ Associazione Europea di Pneumologia (ERS) ha chiamato a convegno a Monaco di Baviera, in Germania. La loro conclusione è che tutti i problemi di apnea del sonno sono causa potenziale e frequente di sonnolenza e di abbassamento della soglia di vigilanza al volante, ma nessuna di queste patologie è monitorata per il mantenimento dei requisiti psico-attitudinali, nemmeno per le categorie di patente maggiori. In almeno 13 paesi dell’Unione – Italia compresa – nessuno si è preoccupato finora di farne menzione. Da qui la richiesta a Bruxelles di emanare una direttiva europea, che costringa i paesi membri a intraprendere le giuste contromisure ed evitare così un numero considerevole di incidenti stradali. “È urgente prendere adeguati provvedimenti – ha dichiarato al prestigioso quotidiano francese Le Monde il dottor Thomas Penzel dell’università di Marburg (Germania) – per includere l’apnea del sonno nella lista delle malattie che condizionano il rilascio delle patenti di guida”. Una conclusione avanzata anche nel convegno, nell’ambito di una ricerca condotta dallo stesso Penzel in collaborazione con lo pneumologo belga Daniel Rodenstein, ricercatore a Bruxelles. “Una direttiva europea unificata – ha aggiunto lo studioso – è assolutamente necessario, soprattutto per quanto riguarda le categorie professionali, ed ottenere così un quadro coerente e uniforme in tutti i paesi che aderiscono all’Unione Europea. Il risultato sarebbe quello di evitare un grandissimo numero di incidenti stradali”. Il colpo di sonno o la perdita di attenzione, è infatti uno dei mali oscuri della Sicurezza Stradale: non esiste un dispositivo in grado di accertarla, come è invece possibile per la velocità o lo stato di ebbrezza da sostanze alcoliche o stupefacenti (psicoattive). Nemmeno la scaltrezza di un agente può dirsi decisiva in questo tipo di prevenzione, e anche quando ci trovassimo davanti un conducente evidentemente sfinito, tutto quello che potremmo fare è “consigliargli” una sosta o un caffè. Non basta, non può bastare, il cronotachigrafo, né le campagne di sensibilizzazione, spesso ignorate in virtù di interessi commerciali e di fattori invidiali del tipo “sono stanco ma ce la faccio”. In realtà il colpo di sonno, quando arriva, non dà preavviso alcuno: “colpisce” e basta. Difficile è anche accertarlo a posteriori, quando la frittata è fatta: se la vittima sopravvive, sarà piuttosto difficile che lo ammetta, e se non sopravvive nemmeno l’esame autoptico potrà svelare la verità. Esiste però, secondo gli specialisti, la necessità di capire in anticipo chi può esservi predisposto e prendere adeguate contromisure, sia in termini di salute individuale – con terapie sanitarie ad hoc – che in termini di salute collettiva, impedendo a queste persone – per esempio – di poter condurre un veicolo per scopi professionali (taxi, pullman e tir). Ma cos’è l’apnea in un soggetto che dorme e come può predisporre chi ne soffre al colpo di sonno? Si tratta di un arresto respiratorio che interviene mentre una persona sta dormendo e che può durare svariati secondi. Chi ne soffre può averne molti durante una stessa fase di riposo e deteriora irreparabilmente la qualità del sonno stesso: colpisce, secondo i medici pneumologi dell’ERS, il 524% degli uomini ed il 9% delle donne in una fascia d’età compresa tra i 30 ed i 60 anni. Una consistente percentuale di questi soggetti – che spessissimo non sono consapevoli di soffrire di tale patologia – soffre durante il giorno di sonnolenza eccessiva e di un serio deficit di attenzione e concentrazione. Il problema è – secondo Le Monde – che più della metà dei paesi europei non ha mai classificato questa realtà e quindi non la conosce. (ASAPS)


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Mercoledì, 20 Settembre 2006
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