(ASAPS) PARIGI – La sicurezza stradale non è un concetto
assoluto, fisso, definibile con un teorema matematico. È semmai un insieme di
comportamenti che la realizzano, in armonia con le regole che l’uomo – da
“animale sociale” – ritiene di doversi
dare per una vita qualitativamente accettabile per tutti. Alcuni giorni fa
abbiamo parlato della qualità del riposo (apnea del sonno) secondo le
conclusioni emerse nel congresso europeo dei medici pneumologi, tenutosi di
recente a Monaco di Baviera. In altre occasioni abbiamo citato, su questo
stesso sito, i risultati di inchieste scientifiche, di ricerche universitarie,
di analisi statistiche… in Francia, paese che – non ci scordiamo mai di ripeterlo
– sta ottenendo risultati eccellenti sul fronte della sicurezza stradale, è
venuto il momento di parlare di “occhi”. Dal 10 al 14 ottobre prossimo,
infatti, nell’ambito delle giornate nazionali della vista, si parlerà
tantissimo di sicurezza stradale correlata alla qualità di questo senso da
parte del conducente. Un esercito di 6mila ottici, infatti, sarà messo in campo
dall’ASNAV, l’associazione nazionale francese per il miglioramento della vista,
che ha realizzato l’iniziativa insieme alla Prévention Routière, l’ONG che in
Francia è ramificata in tutto il territorio: gli specialisti effettueranno
esami gratuiti delle capacità visuali a chiunque lo vorrà: basterà individuare
un ottico che aderisce all’iniziativa – indicato da un apposito manifesto affisso
all’entrata del negozio – e varcare la soglia. Nel caso in cui dall’esame
emergano difetti della vista, i pazienti riceveranno un referto da consegnare
ad un medico oculista. Disporre di occhi efficienti, è infatti uno dei
requisiti essenziali per sedere al volante di un’auto: in Italia, per esempio,
l’esame della vista per il conseguimento o il rinnovo della patente di guida è
considerato requisito essenziale, ma stranamente questo non avviene in Francia.
Eppure in un sondaggio effettuato proprio dalle due associazioni coinvolte
nell’iniziativa, il 92% dei francesi è d’accordo con l’introdurre l’obbligo
visite specialistiche che stabiliscano il grado di visione dei candidati e
l’obbligo di testare periodicamente la qualità della vista di chi la patente
già ce l’ha, così come avviene nel nostro paese. Secondo l’ASNAV, 8 milioni di
conducenti transalpini guidano veicoli con difetti di vista mai diagnosticati o
mal corretti (molti in maniera “artigianale” con le lenti a basso costo che si
comprano anche in alcune farmacie, scelte dal cliente dopo averne provate
svariate): tra loro, almeno un milione avrebbe un grado di visione di inferiore
ai 5 decimi, soglia minima prevista dal codice. Il nome dell’iniziativa? “Al
volante, la vista è la vita”. (ASAPS)
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