(ASAPS)
– Sono giorni di dolore per i nostri militari, con due gravissimi incidenti
stradali avvenuti in Afghanistan e Iraq. Le agenzie battono la notizia ricevuta da Italfor (che opera in
Afghanistan) nella tarda serata di mercoledì: Giuseppe Orlando, caporal
maggiore degli Alpini, è appena rimasto ucciso in un incidente stradale
avvenuto durante un servizio di pattugliamento alla periferia di Kabul, nel
distretto di Chahar Asyab. Il soldato, 21 anni, era parte dell’equipaggio di un
veicolo blindato leggero di tipo “Puma”, e quando il terreno ha ceduto sotto le
ruote del mezzo ribaltandosi, per lui non c’è stato niente da fare: si trovava
infatti al posto del mitragliere, con tutta la parte superiore del corpo fuori
dalla torretta. Feriti, in maniera non grave, i suoi compagni di pattuglia, il
caporal maggiore Rizzo ed il caporale Fontana, tutti effettivi alla 22esima
compagnia Alpini del 12esimo reggimento di Cuneo, che opera sul teatro afgano
inquadrato nel “Battle Group 3”. Giuseppe è il sesto militare italiano caduto
in Afghanistan, dopo Bruno Vianini, Giovanni Bruno, Michele Sanfilippo, Manuel
Fiorito e Luca. Poche ore dopo, una notizia identica è rimbalzata da Nassiriya,
dove il caporal maggiore scelto Massimo Vitaliano, un veterano delle missioni
di pace all’estero nonostante i suoi 26 anni, è rimasto ucciso in un altro
incidente stradale, che ha messo tragicamente in risalto la precarietà della
postazione di mitragliere in veicoli di perlustrazione. Alle 6 del mattino (4
ora italiana) Massimo era al suo posto, fuori della ralla della torretta, a
circa 10 km da Nassiriya. Un autocarro ed il blindato si sono scontrati
frontalmente ed il giovane graduato ha urtato con violenza contro la
mitragliera Browning, che dopo il primo urto e per effetto dell’arresto
repentino della marcia è ruotata sull’asse del proprio cavalletto colpendo il
militare in pieno volto. Poco dopo il suo arrivo in elicottero presso
l’ospedale da campo di Talil, ha cessato di vivere. Poche ore dopo, nel lutto,
è avvenuta la cerimonia del passaggio di consegne del comando tra italiani ed iracheni.
Con Massimo, le vittime militari italiane in Iraq sono diventate 32.
L’incidenza della sicurezza stradale, in questo tragico bilancio, è notevole,
con 7 vittime rimaste sul terreno a causa di incidenti: Davide Casagrande, Antonio Tarantino, Salvatore
Marracino, Giuseppe Lima, Marco Briganti, Massimiliano Biondini, Marco Cirillo.
Certo è che per questi soldati, che come tutti i commilitoni italiani si sono
sempre distinti per la grandissima umanità dimostrata in missioni di questo
tipo, il destino si è dimostrato davvero beffardo. (ASAPS)
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