L’innovazione tecnologica sta
cambiando il modo di garantire la sicurezza dei cittadini nei centri urbani. I
6.000 mq di superficie espositiva all’interno del 25° Convegno della Polizia
Locale, in svolgimento fino al 23 settembre al Palazzo del Turismo di
Riccione, offre un’eccellente immagine di come stiano evolvendo le
strumentazioni e i mezzi a disposizione dei vigili. Addio carta e blocchetto per le multe: arriva il palmare
per contravvenzioni, dall’uso guidato così da evitare qualsiasi errore di
registrazione. L’apparecchio si avvale di una piccola stampante e di tecnologia
GPS per la trasmissione dei dati. E’ facile e rapido da usare, permette
un’immediata ricerca dati. In espansione il sistema di controllo urbano del
territorio con tecnologia e connettività wireless. Si tratta in pratica di
un impianto di videosorveglianza che gli agenti possono utilizzare
montando telecamere in punti strategici del territorio, le cui immagini riprese
vengono trasmesse in tempo reale alla centrale operativa. Il tutto senza
invadere il territorio urbano di cavi e fili. La connessione wireless a banda
larga è in sperimentazione anche a Riccione ed è proprio una ditta locale a
fornire gli impianti. Un prodotto futuristico appare ai profani il misuratore
tridimensionale di incidenti stradali, già in uso presso la polizia
scientifica. In pratica l’agente, senza bloccare per troppo tempo la circolazione
viaria durante il rilevamento di un sinistro, può montare velocemente questo
apparecchio su un treppiedi, il quale grazie a una tecnologia laser scanner 3D,
riproduce su video la dinamica dell’evento, il modello tridimensionale
dell’ambiente in cui è avvenuto e la planimetria dell’intera area a 360 gradi. Tra i misuratori della velocità si sta affermando
il radar ad effetto doppler che può essere montato in strada su un
treppiede, o in un’automobile station vagon oppure in una monovolume. Può
coprire fino a quattro corsie e registrare la velocità delle auto in tutti i
due sensi di marcia pur essendo installato solo su un lato della carreggiata.
E’ in grado di distinguere le vetture e le motociclette da camion e bus così da
poter applicare limiti di velocità diversi. Le zone a traffico limitato sono destinate ad
essere difese anch’esse da occhi elettronici. E’ in esposizione a Riccione un
sistema di lettura targhe tramite telecamere per il controllo degli ingressi in
tali zone. E’ immediata l’individuazione di mezzi a motore non autorizzati. Il
sistema riesce a tenere sotto controllo fino a 100 varchi. L’agente davanti al
monitor, grazie al data base, può gestire le autorizzazioni e le sanzione delle
infrazioni. Nel campo dei narcotest ci sono diverse offerte di
strumenti, da quelli non elettronici - alcuni dei quali di utilizzo anche
domestico - non invasivi, monouso per l’accertamento tramite sudore o saliva.
Altri, invece, sono automatizzati per la rilevazione rapida fino a cinque
classi di droghe entro cinque minuti da un singolo campione di fluido orale.
Sono estremamente sensibili, tanto da essere in grado di rilevare tracce di
narcotici pure dal cinturino dell’orologio da polso. Si stanno piano piano affermando nel mercato italiano del
settore prodotti automatici e tecnologici “Made in China”, in
particolare nel campo delle radiotrasmittenti. Uno stand di questi articoli,
distribuiti però da un’azienda italiana, è presente anche alle Giornate della Polizia
Locale di Riccione. La loro peculiarità, al di là delle prestazioni, è
l’elevata competitività sul piano dei prezzi, dove l’abbattimento dei costi può
addirittura dimezzare. Nel campo della pubblica sicurezza, viene presentato un
nuovo sistema elettronico di identificazione (fotografica, somatica, o voce
della persona), utilizzabile dagli agenti della polizia locale solo su
specifica autorizzazione della questura competente. In questo mondo super automatizzato, spicca tuttavia lo
stand delle sciabole e accessori per alta uniforme dei Corpi
italiani di Polizia Locale. Nonostante, infatti, il settore sia
imperversato dalle tecnologie, l’abbigliamento di rappresentanza è ancora molto
curato nei minimi particolari come vuole la tradizione. E le sciabole restano
un accessorio molto amato: ne vengono realizzate di diversa fattura, distinte
secondo il grado dell’ufficiale che le dovrà portare (dirigente, agente,
sottoufficiale, ufficiale), ma tutte nel rispetto delle caratteristiche
utilizzate nei decenni dalle differenti polizie territoriali. Possono
raggiungere oltre il metro di lunghezza, con lama rigorosamente in acciaio e
impugnatura in ottone lavorata artigianalmente. |
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