(ASAPS) Grosse ed inaspettate novità nella Finanziaria approvata lo scorso venerdì dal governo Prodi: fra le tante pieghe della legge, infatti, è emerso come non siano previsti soltanto tagli di carattere economico e correttivi per la spesa pubblica, ma anche alcuni provvedimenti che andranno ad incidere notevolmente sulla sicurezza dei cittadini e persino sulla riorganizzazione della Polizia di Stato. E’ quanto denuncia una nota diffusa dai sindacati del personale del ministero dell’Interno (Fp Cgil, Cisl Fps, Uil Pa), destinata certamente a far nascere forti polemiche e ad accrescere la possibilità di azioni di protesta. In sostanza - secondo i sindacati del personale civile dell’Interno - pare che la finanziaria cancellerà in un sol colpo ben 40 delle 105 prefetture esistenti nel Paese, sostituendo l’attività dei prefetti con quella di analoghe figure istituzionali già presenti. Secondo altre fonti le prefetture destinate a chidere sarebbero 11. A pagarne lo scotto maggiore saranno gli uffici territoriali che si trovano in province con meno di 200 mila abitanti, oltre a quelli di recente costituzione o comunque di scarsa rilevanza dal punto di vista operativo. “Una scelta – hanno dichiarato all’unisono Cgil, Cisl e Uil – che provocherà un reale arretramento della presenza dello Stato sul territorio, con grave pregiudizio alle esigenze di legalità, coesione sociale e sicurezza dei cittadini”. Ma non è tutto, purtroppo, e anche l’istituzione della Polizia di Stato non ne rimane indenne: secondo il provvedimento voluto dal ministro Padoa-Schioppa, infatti, saranno pressoché azzerate tutte le Direzioni Interregionali, istituite solo 6 anni fa, che svolgevano un ruolo di collegamento tra le questure e il ministero dell’Interno. Se così fosse, questo sarebbe davvero un duro colpo per il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, che proprio attraverso le direzioni interregionali contava di rendere più dinamica l’attività della Polizia di Stato, mantenendo uno stretto contatto con quegli uffici periferici che talvolta si trovano a dover sopportare maggiori difficoltà di quelle previste. Per questo motivo, al coro di protesta dei sindacati “civili” si sono uniti anche quelli della Polizia di Stato, che hanno già fatto sapere come l’argomento entrerà nell’agenda politica che vede all’ordine del giorno anche il rinnovo contrattuale. Ciononostante non si esclude un “ripensamento” da parte del ministero, magari attraverso l’inserimento di alcuni correttivi che possano modificare in parte questa nuova attuazione voluta dal ministro delle Finanze e che, secondo i sindacati, è stata interamente accettata dal ministro Amato senza la minima consultazione delle parti sociali. Non dimentichiamo che la Finanziaria dovrà passare al vaglio delle Camere. Non rimane, dunque, che attendere eventuali sviluppi, pur consapevoli del fatto che un simile provvedimento potrebbe per davvero andare a minare quegli sforzi che lo Stato sta intraprendendo per favorire una maggiore percezione della sicurezza fra i cittadini. Riflessi si potranno avere anche sul versante della gestione dei ricorsi avversi alle sanzioni al CdS. (ASAPS) | |