(Asaps) Accade ad Aosta. Un uomo di 50 anni, sorpreso più
volte dalla Polizia Stradale mentre guidava in stato di ebbrezza, dovrà
scontare una singolare condanna: niente pub, niente bar, nessuna possibilità
per un anno di entrare in locali in cui si vendono alcolici. Il provvedimento è
del giudice Eugenio Gramola, noto alle cronache per aver condannato Anna Maria
Franzoni a 30 anni di reclusione per l’omicidio del figlioletto Samuele, a
Cogne. Un giudice che sino ad oggi si è dimostrato particolarmente inflessibile
di fronte alla volontarietà di commettere reati. Tant’è che non solo ha accolto
la tesi del pubblico ministero, che chiedeva per l’uomo un mese e due giorni di
arresto oltre ad una multa di mille e duecento euro: ha aumentato la pena a 40
giorni di arresto e la multa a 1.365 euro. Gramola deve di certo aver pensato
che non fosse abbastanza come deterrente, che in qualche modo bisognava
prevenire questa recidività all’abuso di alcolici: il cinquantenne, infatti,
per ben tre volte è stato “beccato” con un tasso alcolico nel sangue superiore
di diversi punti rispetto allo 0,5 g/l consentito dalla legge. Da qui, l’idea
di metterlo il più possibile nella condizione di stare lontano dall’alcol, di
costringerlo a restare sobrio per tutelare non solo la sua incolumità, ma anche
quella degli altri. La sentenza, destinata ad essere presa a esempio in tutta
Italia, arriva all’indomani di una serie di dati preoccupanti sull’abuso di
alcolici in Valle d’Aosta. Lo scorso anno la Polizia Stradale ha effettuato
1.435 controlli del tasso alcometrico: più della metà di essi (751 casi) hanno rilevato il superamento del limite
massimo. Per quanto riguarda i controlli dei carabinieri nel 2005 in Valle
d’Aosta, sono stati 121 i test positivi su un totale di 158 controlli, mentre
quest’anno le infrazioni sono state 82 su 97 test. Ma non basta. Numerosi sono
anche gli automobilisti multati per eccesso di velocità, oltre 13 mila nel 2005
(dati complessivi rilevati da Polstrada, Carabinieri e Polizia Locale) e nel
2006, ad anno non ancora ultimato, siamo già a quota novemila. C’è da dire, per
completezza di informazione, che le violazioni non riguardano solo i
valdostani, ma anche molti turisti. (Asaps) |
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