Comunicato AIFVS: FINANZIARIA NO ALLA TASSA DI SUCCESSIONE SULLE VITTIME DELLA STRADA E DEI
REATI L’Associazione
Italiana Familiari e Vittime della Strada contesta ogni ipotesi di imposta
sulle successioni, che di fatto si traduce in una tassa sulle vittime. Il meccanismo per le successioni che prevede imposte di
registro, ipotecarie e catastali a carico di congiunti superstiti in caso di
successione ereditaria relativa ad immobili di fatto si tradurrà in una vera e
propria tassa soprattutto sulle vittime dei reati colposi e dolosi che oltre a
dover affrontare la disgrazia della perdita familiare, a causa del meccanismo
della finanziaria si vedranno costrette a dover pagare un’imposta che non sarà
mai a carico dell’autore del reato ma che graverà solo sulla vittima. L’Aifvs nel
tutelare l’interesse collettivo delle vittime della strada si appella al
Governo ed a tutte le forze politiche affinché il provvedimento iniquo inserito
nel collegato alla finanziaria sia stralciato. NO ALL’ABOLIZIONE
DEL 5 per mille ALLE ONLUS L’AIFVS si appella ancora a tutte le forze politiche
affinchè con il dibattito nelle Camere non sia approvata l’iniqua manovra governativa
di compressione degli aiuti volontari alle associazioni onlus Giudichino i cittadini se è giusto abolire il 5 per mille
alle associazioni onlus, impegnate con spirito di solidarietà nella difesa dei
diritti civili. SI’ AL DIVIETO DI
VENDITA ALCOLICI AI MINORI DI 18 ANNI La AIFVS condivide
ed approva la nuova misura prevista dalla finanziaria sul divieto di vendita e
consumo di alcolici ai minori di anni 18 e sul divieto totale di vendita e
somministrazione di alcolici negli autogrill autostradali. Auspica che l’obiettivo di tutelare la vita diventi una
priorità per tutti: - i pubblici amministratori concedano il suolo pubblico
per feste a condizione che non si somministrino alcolici; - i mass media, e non solo quelli di stato, non diffondano
pubblicità ingannevoli che li rendono corresponsabili delle patologie sociali; - sulle strade ci siano severi e rigidi controlli e
nessuna comprensione per i trasgressori; L’AIFVS, nel sottolineare l’importanza della sinergia per
raggiungere grandi obiettivi, assicura la propria collaborazione a tutti coloro
che intendono portare avanti una campagna a favore della vita. 4/10/2006 dott.ssa Giuseppa
Cassaniti Mastrojeni presidente AIFVS IL SECOLO XIX I titolari di bar e pub d’accordo
«Alcol vietato ai minori, era ora» il provvedimento Pareri contrastanti e punti di vista differenti.
Accomunati, però, da un unico filo conduttore: il buon senso. Una prima
reazione contenuta ma decisa quella dei gestori dei principali pub e locali
genovesi all’indomani del divieto contenuto nella Finanziaria. Un provvedimento
che vieta la vendita di sostanze alcoliche ai minori di diciotto anni,
scavalcando di un biennio l’attuale limite di età per la somministrazione. Il
che significa niente più alcol o birra agli over 16 né all’aperitivo né
dopocena: «Trovo la proposta di legge sacrosanta - afferma Michele Rombolà,
titolare del bar "Scassadiavoli", in via Cesarea, vero e proprio
ritrovo degli adolescenti genovesi - Noi, peraltro, lo abbiamo sempre fatto. Io
ho vissuto dieci anni a New York e mi trovo in perfetta sintonia con la
politica americana, che vieta la somministrazione di alcol ai ragazzi fino a
venti anni. Come se non bastasse, ho un figlio di 15 anni e se sapessi che
qualcuno quando esce gli serve cocktail alcolici riterrei quel barista
seriamente irresponsabile. Io vedo con i miei occhi cosa inventano ragazzini di
16 o 17 anni per accaparrarsi un mohito o un negroni, eludendo la
"sorveglianza" mia e del mio staff ». Un altro polo di aggregazione
giovanile targato Genova che da sempre ha fatto propria la politica del
"no alcol sotto i 18" anni è il pub "Mattoni Rossi", in via
Corsica 6: «Non abbiamo mai servito bevande alcoliche ai minorenni se non
accompagnati dai genitori - sentenzia il proprietario, Guglielmo Valenti -
Forse per le sostanze leggermente alcoliche, come la birra, si potrebbe
mantenere il divieto ai 16 anni ». Un occhio di riguardo che si mescola
sapientemente al divieto sancito dalla Finanziaria: «Se necessario, si deve
evitare di servire alcolici anche ai maggiorenni a rischio - suggerisce Antonio
Rizza, titolare dello "Ziben Café", in piazza Pollaiuoli - Per quanto
riguarda i minorenni trovo il divieto giustissimo: spesso capita di vedere
scene davvero poco edificanti qui nel centro storico». C’è anche chi condivide
la proposta di legge ma pone delle condizioni: «I limiti devono essere uguali
per tutti - afferma Nico Grisolia, titolare di alcuni discobar genovesi, come
il "Cezanne" di via Cecchi 18 e il "Changò" di via Ceccardi
24 - A cosa serve non servire alcolici nei locali quando i minorenni possono
tranquillamente acquistarli, e ad un prezzo inferiore, nei supermercati? (*)
Non si contano le volte in cui arrivano a ballare adolescenti già ubriachi. E
poi ci andiamo di mezzo noi». Non mancano neppure voci contrarie alla proposta:
«Innalzare la soglia di età per il divieto di due anni non cambia assolutamente
nulla - spiega Giulia Guido, titolare dell’"Hot vibes", in salita
Pollaiuoli 24 r - Se un genitore decide di fare uscire di sera un ragazzo di 16
anni deve mettere in conto che può capitargli di bere un alcolico». Stefania Boero (*) Nota: la norma
contenuta nella finanziaria vieta la vendita in tutti gli esercizi pubblici. Art.3) Nella
legge 14 marzo 2001, n. 125 , dopo l’articolo 14 è inserito il seguente :
”Articolo 14-bis ( Divieto di vendita di bevande alcoliche ai minori degli anni
diciotto). Art. 4 Nei luoghi di pubblici esercizi è vietata la vendita di bevande alcoliche ai soggetti minori di anni diciotto IL GAZZETTINO (BELLUNO) Dopo la denuncia di Toni Tormen
riguardo agli abusi alcolici da parte di molti atleti dei tornei
dilettantistici interviene un noto esercente di Sedico. Che conferma a
metà «Molti giocatori bevono, ma non il sabato sera» Scettico invece l’assessore provinciale allo sport Lise
secondo cui «è impossibile che ci sia chi si ubriaca prima della partita» Continua il dibattito sulla crisi, vera o presunta, del
calcio bellunese, nel quale, dirompente, è arrivata l’autorevolissima voce di
un tecnico, Toni Tormen, che ha detto ad alta voce quanti tutti sapevano:
alcuni giocatori bellunesi amano troppo le notti bianche e gli sprizzoni per
essere dei veri sportivi. Cosa ne pensa il gestore di uno dei punti di ritrovo più
frequentati dai calciatori bellunesi com’è il Tre cime di Sedico? Ernesto
Casonato, veneziano, ma ormai belluenese d’adozione, il titolare, è sponsor di
molte società sportive, ha giocato a calcio nell’Adriatica di Jesolo, conosce
bene la realtà bellunese ma anche quella tedesca e quella trevigiana, oltrechè,
naturalmente, quella della sua Jesolo. E’ vero, dunque, che i calciatori bevono troppo? «E’ vero, fatte le dovute distinzioni, naturalmente, che
in montagna si beve di più che in pianura: e questo vale anche per i calciatori.
Diciamo, volendo quantificare a spanne, un venti per cento in più. In pianura
ci sono più svaghi. In montagna ci sono poche alternative al bar». Ma come si comportano i calciatori davanti alla birra ed
allo sprizzone? «L’unica cosa sulla quale non sono d’accordo con Tormen è
sul fatto che i giocatori vanificano gli allenamenti settimanali nel sabato
notte. Da me arrivano intere squadre di calcio, la domenica sera. Ma al sabato
sera, calciatori, in giro, ne vedo relativamente pochi e, normalmente, questi
si sanno controllare. Parlo, naturalmente, del mio locale. Non dico che non
bevono, ma bevono moderatamente. La domenica sera, invece, è diverso: se c’è da
festeggaire, si festeggia, e se no ci si consola...». Fuori provincia com’è la situazione?«Effettivamente,
essendoci più alternative, anche i calciatori spesso trascorrono dei sabato
sera più tranquilli. C’è forse un po’ di più professionalità, è vero, ma solo
per questa ragione». In Germania? «Ho vissuto a lungo in Germania e conosco anche quella
raltà sportiva dei dilettanti. Finiti gli allenamenti, negli spogliati arrivano
casse di birra. Ma lì gli allenamenti sono più pesanti ed in ogni caso i
tedeschi bevono pressochè esclusivamente birra. Da noi, invece, non è così: si
beve anche dell’altro e si sostengono generalmente allenamenti meno
pesanti».Ezio Lise, assessore provinciale allo sport, ex rugbista ed insegnante
nelle scuole superiori, interviene a sua volta nel dibattito portando la sua
esperienza. «Non conosco bene il mondo del calcio - spiega - ma, nel
rugby, almeno, che è il mondo che conosco meglio, la birra è un collante, serve
per fare gruppo, ma non viene consumata certo, magari in grandi quantità, la
notte prima delle partite. Ma non esiste proprio che un giocatore, prima della
partita faccia le ore piccole, consumando alcool e che il giorno dopo vada in
campo solo per fare presenza. Ci si accorge subito se uno è reduce da una notte
di questo genere: il fisico ne risente, al pari della preparazione atletica.
Dopo la fatica, una birra in compagnia ci può stare, prima non è pensabile». Eppure, il problema esiste, se molti addetti ai lavori lo
segnalano... «Mi pare impossibile che giovani che fanno dello sport possano mantenere certi stili di vita».Egidio Pasuch IL GAZZETTINO (VICENZA) SPUMANTE IN PROVA FRA GLI SPRITZ
BLITZ
Vicenza, Che fare delle sensazioni forti? Lo scrittore Alberto
Belloni, 55 anni, dice che senza non è vita, dando alle stampe il romanzo
"Amore con le ruote" (Prospettive Editrice), dove la passione scoppia
nel cuore e nel corpo di Rubens e Angelina, paraplegici conosciutisi in una
corsia d’ospedale. La presentazione è per le 21 di domani all’auditorium
Canneti, con reading degli attoriUlisse Lendaro,Livio Pacella,Alberto Serafin
eAnna Zago. Chi fino a oggi si è accontentato di qualche Happy Hour
deve rifare i conti. "Spritz Blitz", operazione effettuata venerdì
scorso in tutto il Veneto da parte dell’Agenzia delle Entrate, per mettere
ordine tra i bar dell’aperitivo di massa, ha lasciato il segno di 277
funzionari sparpagliatisi a verificare scontrini, licenze e registratori di
cassa. Discrete le possibilità di un bis in questo week end, anche se
difficilmente i venti locali vicentini già visitati si faranno cogliere di
sorpresa. Forse sono solo prove generali, in vista della proibizione degli
alcolici ai minorenni, prospettata dall’attuale Finanziaria, ma di sicuro è
questa la morale che si profila per il neoruzantiano popolo dello spritz.
Morale chissà quanto rinvenibile nella Urban Music suonata questa sera (ore 21)
dal dj Dax al Sartea di corso San Felice, con il suo manifesto dove campeggiano
due meravigliose tende piantate in una rotatoria. Brindisi senza problemi attendono invece il debuttante
Spumante Doc di Vicenza, nato dall’alleanza a base di Garganego tra le Cantine
di Breganze e Colli Vicentini di Montecchio. Nei 34 locali dove viene omaggiato
a fine cena si raccolgono le prime schede di valutazione. «Finora gli danno
voti buoni. D’altra parte frizza un po’ troppo, ma si sgasa presto e lascia un
buon amarotico», spiega Mauro Canaglia, della trattoria All’Angelo di Piovene
Rocchette. Stefano Ferrio IL MESSAGGERO «Ma a Trastevere il controllo del
territorio è stato intensificato» «Dal 3 maggio scorso, dopo che una banda di ubriachi ha
aggredito i carabinieri che stavano controllando tre persone in piazza Santa
Maria in Trastevere, sono stati intensificati i pattugliamenti del quartiere». Dice
questo Cristiano Desideri, maggiore dei carabinieri alla guida della compagnia
di Trastevere. Il maggiore parla di quello che i militari fanno per rendere più
sicuro il quartiere e i risultati di quattro mesi di attività: «Per tutta
l’estate, e per ogni giorno della settimana, oltre al presidio mobile nella
piazza, a Trastevere sono arrivati rinforzi dai colleghi della Cio (Compagnia
unità d’intervento operativo) e abbiamo anche pattugliato a piedi la zona, per
prevenire reati, e contrastare lo spaccio di droga». I militari hanno arrestato per spaccio 40 persone
(italiani e stranieri), sequestrando mezzo chilo di hashish, 400 grammi di
eroina e centinaia di pasticche di ecstasy e di Subutex, altre 15 persone che
assumevano droga sono state identificate e segnalate in Prefettura. Altri nove
stranieri sono stati arrestati perché vendevano merce contraffatta. «Dalla fine
dell’estate i controlli a tappeto vanno dal giovedì alla domenica», spiega il
maggiore, «perché c’è molta meno gente in giro la sera, ma i controlli sono
capillari, e oltre ai militari in divisa continuano anche a girare i carabinieri
in borghese». Gli abitanti del quartiere hanno presentato in comune 750
firme per denunciare il degrado. Il sindaco Walter Veltroni ha risposto dicendo
che invierà due pattuglie di vigili urbani e che ha informato anche il prefetto
Achille Serra. Sporcizia, risse e spaccio, ma quello che angustia gli abitanti
di Trastevere, è anche la presenza dei punkabbestia. «Questo è un problema più
difficile da risolvere», spiega il maggiore Desideri, «perché questi ragazzi
che vivono per strada con i loro cani non commettono reato. Capisco il
disappunto degli abitanti, ma non possiamo cacciarli via, contro di loro non è
mai stata sporta neppure una denuncia e poi loro stazionano qui perché vengono
a mangiare alla Caritas». Emiliano Varanini, avvocato trasteverino, ha creato il
sito www.VIIcoorte.it dove si parla dei problemi del quartiere. L’avvocato dice
che anche Riccardo Cocciante ha aderito all’iniziativa. P.Vu. IL GIORNALE DI VICENZA.IT Le volanti hanno preso due romeni che avevano cercato, con
gran baccano, di entrare in un garage di via Carducci Ubriachi tentano il colpo ma
svegliano i residenti
Hanno cercato di fare il colpo in un garage, ma prima
avevano alzato un po’ troppo il gomito. Così, i loro tentativi sono andati in
fumo a causa della gran confusione che hanno fatto, che ha svegliato i
residenti del condominio preso di mira. (*) Non solo: uno di loro non si è reso
conto dell’arrivo degli agenti ed ha continuato imperterrito a sbattere contro
una porta con un’asse di legno nel tentativo di forzarla. È con l’accusa di tentato furto aggravato che le volanti
hanno arrestato l’altra sera i romeni clandestini Vitale Bolun, 35 anni, e
Toader Barabula, 33, che quando sono stati accompagnati in cella erano ancora
su di giri. L’episodio risale alle 23.45 di martedì. Un vicentino, che
vive in un condominio di via Carducci 20, ha udito dei forti rumori provenire
dalle cantine, al piano terra. Ha teso l’orecchio e l’impressione che ne ha
ricevuto era quella che qualcuno stesse battendo contro le porte. Visto
l’orario si è spaventato ed ha chiamato il 113. Nel frattempo è andato ad
avvertire un suo vicino. Quando sono arrivati i poliziotti della questura, hanno
trovato i due romeni. Uno di loro, alla vista degli agenti, ha cercato di
scappare ma è stato subito bloccato. Il complice non si è accorto di nulla fino
a quando non è stato fermato. I due sono stati accompagnati in questura e
quindi in cella. Resta da capire come i due fossero entrati nello stabile,
visto che nessuna porta era stata forzata. Di certo non hanno portato via
nulla, perché l’azione criminale si è bloccata sulla porta del garage. (*) Nota: secondo la logica a cui ci hanno abituati i ricercatori con l’hobby del vino, da un caso come questo si può dedurre che l’alcol previene i furti. CORRIERE ADRIATICO Patto di sicurezza, incontri in
Comune
JESI - Due incontri ci sono già stati, il terzo - non si
sa se definitivo - è in programma per i prossimi giorni. Il tema è il Patto di
Sicurezza della città. L’obiettivo: prevenire e contrastare lo spaccio di droga
e la microcriminalità in città e nel comprensorio. E siccome i fenomeni droga e
microcriminalità sono spesso legati tra loro e in aumento, il prefetto Giovanni
D’Onofrio e il questore Giorgio Iacopone, unitamente a polizia, carabinieri,
guardia di finanza e polizia municipale, stanno mettendo a punto una strategia
che si spera efficace. Ovviamente nulla si sa del contenuto degli incontri
avvenuti in municipio alla presenza del sindaco Belcecchi, che probabilmente
sono serviti a monitorare la situazione. Dato per scontato che Jesi non è più
l’isola felice delle favole, ma che non è il Bronx - e nessuno vuole che lo
diventi -, occorre sottolineare alcuni aspetti. Per primo lo spaccio e il consumo
di droghe pesanti e leggere. E’ assolutamente falso dire che il consumo di
eroina è calato a favore di droghe pseudo leggere come cocaina, ecstasy e
hashish. I farmacisti confermano che il numero di siringhe da insulina vendute
non è mai sceso, tutt’altro. E siccome si conosce il numero di malati di
diabete che fanno uso di queste sottili siringhe sia in città che nel
comprensorio e che questo numero è minimale rispetto alla quantità di siringhe
vendute, se ne deduce che i tossicodipendenti da eroina non scende, tutt’altro.
L’aumentato consumo di cocaina, il cui prezzo è sceso ma solo quando è molto
tagliata, si assomma a quello dell’eroina. Stesso discorso per l’ecstasy. Per
non dire del “fumo” (marijuana e hashish) che ormai è diventato fenomeno di massa
tra i giovani e giovanissimi. C’è anche l’emergenza della guida in stato in
stato d’ebbrezza con quel limite di 0,50 - il più basso d’Europa - contestato
da molti perché basta un bicchiere di vino a cena e un amaro per farlo scattare
con tanto di ritiro di patente e un sacco di guai e di soldi da pagare. (*) In
aumento i furti in casa e in aziende e perfino l’abigeato (animali da cortile e
d’allevamento). Stabili le rapine in banca mentre cambiano lavoro gli
specialisti che facevano esplodere i Bancomat. In compenso sono migliaia le
tessere Bancomat clonate. Si potrebbe continuare con frodi e truffe. bru.lu. (*) Nota: chi ha scritto questo articolo non deve aver girato molto per l’Europa, e nemmeno si è documentato. Il limite di alcolemia di 0,5 g/l è in linea con la maggior parte dei paesi dell’area europea. Solo l’Inghilterra e l’Irlanda hanno un tasso dello 0.8 g/l, in molti altri, come Romania, Ungheria, Repubblica Ceca, è zero. LA PROVINCIA DI LECCO Al pronto soccorso Si scaglia contro i poliziotti del posto di guardia dell’ospedale Manzoni di Germanedo dopo che questi erano intervenuti su richiesta del personale del pronto soccorso. L’uomo, P.E. 46 anni, residente a Calolzio, secondo quanto reso noto dalla Questura, si trovava nella sala d’attesa del pronto soccorso dell’ospedale cittadino. Il calolziese, in termini pratici, forse perché sotto l’effetto dell’alcool, non si comportava in modo adeguato al luogo nel quale si trovava, impedendo l’accesso al bancone del «triage» da parte dei pazienti. Il personale del pronto soccorso ha così chiesto l’intervento degli agenti del posto di polizia presso l’ospedale. Evidentemente l’arrivo dei due agenti non è stato gradito dall’uomo. Invitato a prendere posto all’interno dell’ufficio della Polizia, P.E. ha subito dato in escandescenze, lanciando un accendino verso uno dei due agenti intervenuti, colpendolo ad un occhio e ferendolo. Per il calolziese, a questo punto scattava l’arresto, con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Il poliziotto colpito dall’accendino, medicato allo stesso pronto soccorso, è stato giudicato guaribile in dieci giorni. Ieri mattina l’uomo, è comparso davanti, al giudice per affrontare il processo con rito direttissimo. Il legale dell’uomo, ha chiesto ed ottenuto i termini a difesa, e il processo è stato quindi aggiornato al 15 novembre prossimo. Il giudice ha comunque convalidato l’arresto dell’uomo, disponendo per P.E. l’obbligo di presentarsi quotidianamente alle autorità. In attesa del processo, l’uomo è tornato a piede libero. La speranza di tutti, naturalmente, è che abbia intenzioni un po’ meno bellicose. LA SICILIA Furibonda rissa Il dispositivo di prevenzione, attuato dai carabinieri
della locale stazione è scattato immediatamente, appena ricevuta la
segnalazione di una furibonda rissa fra un gruppo di giovani, in una strada
principale della cittadina in festa per le manifestazioni in occasione della
ricorrenza del santo patrono San Angelo Custode. L’intervento dei militari dell’Arma si è c concluso con
tre arresti, per rissa, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale. In manette sono finiti Oscar Mallia di 29 anni, originario
di Vittoria ma residente a Priolo, con precedenti inerenti le sostanze
stupefacenti; Gaetano Triduo di 24 anni, originario di Caltagirone, residente a
Priolo, pregiudicato per reati contro il patrimonio e Paolo Motta di 25 anni,
di Priolo, studente. L’alterco, sfociato poi in rissa, sarebbe stato provocato
dai fumi dell’alcol. Per motivi banali, gli scontri sono stati preceduti da un
litigio verbale, con minacce, più o meno velate. I militari dell’Arma che si
trovavano in una zona molto vicina sono immediatamente intervenuti per sedare
quello che in un primo tempo si riteneva fosse soltanto una litigata dai toni
accesi. Poi è scoppiata la scazzottata che ha coinvolto in pieno un
carabiniere, rimasto colpito, per sua fortuna, in modo leggero. A quel punto,
con il supporto di militari del 112 appositamente intervenuti a Priolo, sono
scattate le manette per i tre rissanti. S. L. AREAPRESS Convegno: Il vino e il suo territorio - 28 ottobre 2006,
Torrazza Coste (PV) Il Biotech working group di Aidic - Associazione Italiana
di Ingegneria Chimica, presenta il risultati di un’indagine per la definizione
di ’Sistemi innovativi di controllo per l’individuazione della territorialità e
la caratterizzazione varietale dei vini’. L’Italia è famosa in tutto il mondo per molti prodotti
alimentari di grande qualità e rinomanza. Uno dei più apprezzati sin
dall’antichità è il vino che ha sempre avuto uno stretto legame con il
territorio e con la storia stessa dell’uomo. Un alimento che è diventato
oggetto di crescente attenzione soprattutto per la costante ricerca e messa a
punto di tutto ciò che ne può certificare il territorio di provenienza e
definirne le caratteristiche varietali a garanzia degli operatori del settore e
della tipicità. La salvaguardia ed il monitoraggio di tutte queste proprietà
non solo sono previsti dalle politiche Comunitarie ma anche dalle Associazioni
nazionali ed internazionali preposte alla protezione dei consumatori. Consapevoli della rilevanza di questi aspetti, AIDIC e
International Projects hanno promosso un’indagine volta ad evidenziare
l’esistenza in Italia di Centri di eccellenza in grado di analizzare, ricercare
e definire non solo le proprietà organolettiche dei vini, ma anche la loro
territorialità senza trascurare,peraltro, gli aspetti relativi alla
caratterizzazione varietale. Da questa indagine è scaturita l’opportunità di
organizzare, uno specifico Convegno: Il Vino ed il suo Territorio - Sistemi
innovativi di Controllo per l’Individuazione di Territorialità e Caratterizzazione
Varietale dei Vini. Il convegno, organizzato dagli stessi promotori
dell’indagine, si terrà a Torrazza Coste-Centro Vitivinicolo Riccagioia (PV). Scopo dell’incontro è quello di presentare le moderne
metodologie chimiche, chimico-fisiche e biologiche utilizzate per la
definizione della territorialità e della caratterizzazione varietale. Il
Convegno, a cui parteciperanno CRA - Istituto Sperimentale per l’Enologia di
Asti, Enosis Meraviglia di Fubine (AL), Istituto Agrario San Michele, CNR - di
Scienze dell’Alimentazione di Avellino e Unione Italiana Vini, si concluderà
con una Tavola Rotonda con rappresentanti della filiera vitivinicola che
affronteranno i differenti aspetti (imprenditoriali, normativi, etc.) connessi
alla territorialità di un vino. Il Convegno avrà inizio alle ore 9.30 con la
registrazione dei partecipanti. Il Centro Vitivinicolo Riccagioia di Torrazza
Coste, come è noto, è ubicato nell’Oltrepo’ Pavese, una delle aree vitivinicole
più vocate d’Italia. Il convegno sarà ospitato nella Sala Polivalente del
Centro di Riccagioia che fa capo all’ ERSAF (Ente Regionale per i Servizi
all’Agricoltura e alle Foreste della Regione Lombardia). AIDIC - Associazione Italiana di Ingegneria Chimica (www.aidic.it) - riunisce professionisti provenienti dall’industria e dal mondo accademico, operanti nel settore dell’ingegneria chimica, e accoglie anche i giovani ancora in formazione. AIDIC è affiliata all’EFCE (European Federation of Chemical Engineering) e all’EFB (European Federation of Biotechnology) che consentono di operare a livello internazionale con delegati nazionali. All’interno di AIDIC è attivo il Gruppo di Lavoro Biotecnologie il cui scopo principale è quello di approfondire le varie tematiche relative ai prodotti delle Biotecnologie tradizionali ed avanzate L’ARENA.IT SOAVE Sabato sera grande
festa nel segno della solidarietà a Borgo Rocca Sveva Musica e vini per aiutare le suore
Orsoline
Soave. Giallo come il sole del Brasile, verde come i
vigneti del Soave: saranno questi i colori della festa con cui, sabato dalle
21, la sede di Borgo Rocca Sveva della Cantina di Soave, si apre alla
solidarietà. La Perdido jazz band e il gruppo Alchymia animano infatti una
festa per raccogliere fondi a sostegno dei bambini della missione di Pontal
d’Araguaya delle Orsoline. A promuovere la serata, che unisce musica
brasiliana, buon umore e buon vino alla solidarietà, è la neonata Pontal Onlus.
L’associazione, a cui hanno dato vita alcuni volontari, soavesi e non, da tempo
impegnati accanto alle madri Orsoline di Verona nel progetto a favore delle
missioni nel Mato Grosso, si prefigge di garantire il sostegno a non meno di
400 bambini. Pontal Onlus, dall’avvio dell’impegno dei volontari, è riuscita a
promuovere ben 85 adozioni a distanza di piccoli allievi della scuola materna
gestita dalle Orsoline. Grazie alla missione i piccoli ospiti, a cui si aggiungono molte adolescenti strappate alla strada, possono consumare tre pasti al giorno, essere sottoposti a cure mediche e istruiti. Con i soldi raccolti, poi, le madri Orsoline riescono anche ad aiutare con provvigioni alimentari molte famiglie. Da fare, quindi, c’è molto e si può dare una mano partecipando alla festa (il biglietto costa 10 euro e si trova in prevendita da Premiere video, tel. 045-6190218) o versando il proprio contributo sul conto 18393 (Abi 5188, Cab 59850) della filiale di Soave del Banco popolare di Verona e Novara. Informazioni su Pontal Onlus al numero 045-7681011. (p.d.c.) MARKETPRESS.INFO PROSECCO – ZAIA SABATO IN DIRETTA AL GASTRONAUTA DI
RADIO24 Il vicepresidente della Giunta regionale del Veneto Luca Zaia interverrà sabato 7 ottobre dalle ore 11 alle ore 12, in diretta su Radio24, alla trasmissione radiofonica “Il Gastronauta”, condotta da Davide Paolini. Tema della puntata sarà il Prosecco, con le questioni che stanno animando in questi giorni le discussioni su questo vino di successo, esportato in tutto il mondo. Corriere della Sera (Abbonati) Il divieto di sbronza, o come perdere la lotta contro
l’alcolismo Corriere del Veneto Spritz, si torna in centro. Ma l’avvio è soft Il Tirreno torna "sapori e colori" protagonista il vino La Stampa Anche in piazza il vino sarà vietato ai minori In cattedra salirà il vino di due mondi Aveva il nome dei famosi pomodori, quel paese dove mio
padre mi portava per acquistare il vino. Rico... E’ stato pubblicizzato anche su riviste e magazine
internazionali specializzati in vino e turis... Milano Finanza (MF) il brindisi del giorno Il Secolo XIX I titolari di bar e pub d’accordo«Alcol vietato ai minori,
era ora» Il Tirreno un convegno sui rischi dell’alcol La Provincia Pavese denunciata titolare di un bar guida ubriaca a 76 anni: denunciata La Nuova Sardegna sbronzi al volante: è linea dura - valeria gianoglio L’Unione Sarda (Nazionale) Incidente di Dorgali Guidava ubriaco, ritirata la patente Corriere del Mezzogiorno Le nuove strategie contro la devianza minorile Corriere della Sera (Abbonati) Il divieto di sbronza, o come perdere la lotta contro
l’alcolismo Bere in viaggio: non resta che il treno E sugli Eurostar
arriva la «Trenoteca» Patente ritirata alla nonna ubriaca al volante Il Resto del Carlino (Rovigo) La messa al bando delle sostanze alcoliche per i
minorenni, approvata dalla legge Finanziaria, sembr... Addio allo spritz. Forse... Sono state 32 le uscite davanti ai locali più frequentati
dei lidi comacchiesi alle quali si son... Alcol, meno ubriachi in moto Incontro sull’alcol Il Resto del Carlino (Modena) Coinvolto in incidente Era ubriaco alla guida La Nuova Ferrara etilometro, 4000 controlli la metà positivi ai test Il Resto del Carlino (Ferrara) Birra: il cameriere dovrà chiedere la carta d’identità Il Resto del Carlino (R. Emilia) DIVIETO di vendita di alcolici ai minori di 18 anni
potrebbe creare disagi ... Il Giorno (Brianza) Stop alla cultura dello sballo O i nostri figli
rischieranno Tanto noi beviamo lo stesso Non possiamo fare i carabinieri Ingiusto pagare da soli
tutti i costi Il Resto del Carlino (Cesena) Ubriaco morsicò un vigile alla spalla: condannato La Nazione (Umbria) Ubriachezza Via tre patenti Il Giornale di Vicenza Ubriachi tentano il colpo ma svegliano i residenti Il Cittadino L’Unione boccia la Finanziaria che vieta l’alcol soltanto
nei bar La Sicilia Ubriaco in auto, 60enne in ospedale per tossicosi Il Secolo XIX Tra birra e ravioli spuntano i cantautori di Girobanda e i
cinque dj di "Al Porto"
Venerdì, 06 Ottobre 2006
email
stampa
Area Riservata
Sezioni
SERVIZI PER I SOCI
|