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Notizie brevi 07/10/2006

LA SALUTE AL MACERO

Legge finaziaria e il balletto dei provvedimenti contro il consumo di alcol


Associazione Italiana dei Club degli Alcolisti in Trattamento


Pensavo che ai nostri politici interessasse molto avere il consenso dei cittadini, ma mi sbagliavo, o perlomeno questo non è il loro primo interesse.

La Legge Finanziaria (http://www.giurdanella.it/mainf.php?id=7610 ) prevedeva, all’articolo 90, di introdurre in Italia, così come già avviene in molti altri paesi, il divieto di vendita e somministrazione di bevande alcoliche ai minorenni negli esercizi pubblici, nonché il divieto di vendita e somministrazione di bevande alcoliche nelle aree di servizio autostradali.

I primi sondaggi dimostravano come la stragrande maggioranza degli italiani fosse favorevole a questo provvedimento.

Il dato di "Repubblica" è vicino all’ottanta per cento di favorevoli (http://www.repubblica.it/speciale/poll/2006/politica/risultato_alcool.html ): è un dato interessante perchè raccolto su Internet, e quindi, si presume, su un campione che comprende parecchie persone giovani.

Eppure questa proposta di legge è subito finita "al macero" (http://canali.libero.it/affaritaliani/cronache/finanziaria0609.html ).

Qualcuno, in questi giorni, aveva scritto che introdurre un divieto per legge aumenta i problemi, perchè crea il fascino del proibito.

Seguendo questa logica dovremmo mandare al macero tutta la nostra legislazione, che è lo strumento utilizzato da uno stato per regolamentare la vita sociale: se proibisco di guidare ubriaco, aumentano gli incidenti dovuti all’alcol? Se proibisco di rubare, aumentano i furti? Se proibisco di uccidere, aumentano gli omicidi?... Il fascino del proibito.

Uno strano modo di ragionare.

Il più autorevole organismo scientifico del pianeta, L’Organizzazione Mondiale della Sanità, non ragiona così: "L’aumento dell’età minima legale per consumare alcol può contribuire a ridurre gli incidenti stradali alcol correlati, oltre che il consumo di alcol e le morti alcol correlate" (http://www.alcoldrogalegale.com/salute_21obiettivi%20OMS.htm , alla voce "strategie proposte").

Vino, birra e altri alcolici in Italia godono di una protezione mediatica e politica che non ha eguali, sarebbe bello che qualcuno provasse a fare uno studio su quanto denaro pubblico viene investito, per esempio, nella promozione del vino (dai fondi europei, a quelli del Ministero delle Politiche Agricole... fino ai piccoli comuni).

Chissà se questi soldi davvero finiscono tutti alla loro destinazione.

Spendiamo un sacco di denaro in questo modo, e l’OMS ci chiede, come fondamentale obiettivo di salute pubblica, di lavorare per ridurre i consumi (http://www.epicentro.iss.it/temi/alcol/alcol.asp ): una bella contraddizione, mi pare.

Ogni tanto qualcuno di buona volontà prova a toccare il Sacro Alcol, con progetti di legge per proibirne la pubblicità, regolamentarne gli orari di vendita nei locali notturni... fino a questa Finanziaria.

Alla fine vincono sempre gli interessi economici delle potenti lobbies dei produttori e dei commercianti di bevande alcoliche.

Alla faccia dell’opinione pubblica, che sarebbe favorevole a questi provvedimenti.
Alla faccia della salute e della sicurezza dei cittadini italiani.

Alessandro Sbarbada esperto Aicat
a.sbarbada1@tin.it

Giordano Biserni
Presidente Asaps


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Sabato, 07 Ottobre 2006
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