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Spagna, primo consuntivo della patente a punti: 150 vite risparmiate, 60 mila procedimenti amministrativi di decurtazione e 300 trasgressori rimasti a secco

Il sistema convince tutti, anche gli utenti
Pesanti sanzioni in tema di alcol e velocità

 


(ASAPS) MADRID – Perdere punti dalla patente? Una questione “di vita o di morte”, dicono gli esperti spagnoli della DGT, la Direzione Generale del Traffico, che a tre mesi dall’entrata in vigore del nuovo sistema sanzionatorio della patente di guida, fanno – è proprio il caso di dirlo – il “punto” della situazione. La strategia è quella ormai consolidata della squadra di esperti diretta da Pere Navarro, il capo della sicurezza stradale di Madrid, che coordina gli sforzi tra governo centrale, le forti autonomie locali, le varie forze di polizia e l’utenza, che sembra aver risposto positivamente alla riforma del “codigo vial”, nonostante un considerevole numero di punti decurtati: al consuntivo dei risultati raggiunti seguono puntualmente gli aggiustamenti e tante, tantissime campagne. L’ultima, che riguarda ovviamente la questione de los puntos, ha l’obiettivo di riassumere tutte le novità imposte dalle novità legislative e di comunicare a tutti quanti spagnoli abbiano dovuto fare i conti col giro di vite: 60mila conducenti che hanno violato la legge, si sono visti ridurre il proprio credito, mentre sono 300 i casi registrati su strada che hanno portato i trasgressori a perdere tutta la riserva di punti disponibili: 12 nel caso di conducenti esperti, 8 in quello di neopatentati. Ci sembra, ad un’attenta analisi della normativa spagnola, che il sistema sanzionatorio sia molto severo, ma nel contempo decisamente razionale: le decurtazioni possono essere di 2, 3, 4 e 6 punti, con un metro che ci pare decisamente abbastanza vicino a quello italiano, forse un po’ più severo. Innanzitutto, per uno spagnolo che per esempio gareggi in velocità, superi il limite di oltre il 50%, o guidi sotto l’effetto di alcol e droga, la decurtazione di punti (6) compromette in maniera seria il credito complessivo, di 12, che può essere sì reintegrato con corsi di recupero, ma solo fino ad un massimo di 4 ogni due anni. L’idea di un paragone ci ha stuzzicati, e stiamo realizzando una sorta di reportage – pronto tra alcuni giorni – nel quale metteremo a confronto le patenti a punti di Italia, Regno Unito, Francia, Gerrmania e Svizzera. Tornando al consuntivo spagnolo, la riforma legislativa in tema di patente di guida ha consentito di risparmiare 150 vite rispetto all’estate 2005. Un risultato notevole, che ha restituito grandi energie agli specialisti del settore, tutti puntualmente al lavoro per aggiustare i primi difetti già emersi. Il prossimo test è già stato individuato nel ponte del 12 ottobre, appuntamento entro il quale un esercito di radar ed etilometri sarà dispiegato su tutta la penisola. (ASAPS)


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Lunedì, 09 Ottobre 2006
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