COMUNICATO QUANTA SUPERFICIALITA’! Lo staff di
Bertinotti risponde all’AIFVS L’Adnkronos del 7 ottobre riporta che la norma sul divieto
di alcolici è stata stralciata perché non attinente con il contenuto della
finanziaria. Una tale affermazione dimostra che la commissione bilancio
che ha avanzato la proposta ed il Presidente della Camera che ha deciso lo
stralcio della norma non hanno correlato la finanziaria agli alti costi sociali
e sanitari dei problemi legati all’alcool, ignorando che risparmiare tali costi
significa anche diminuire le spese. Ma c’è dell’altro: lo staff, rispondendo solo alle critiche espresse dall’AIFVS precisa che il Presidente non è entrato nel
merito della norma che, dopo lo stralcio, seguirà il normale iter parlamentare.
Come si fa a non entrare nel merito
quando si prende una decisione su una norma collegata a fatti gravissimi
riferiti alla vita umana oltre che ai costi economici? O le persone che
vengono fatte a pezzi sulle strade rappresentano per la commissione bilancio e
per il Presidente della Camera una banalità, tanto da permettersi il lusso di
prendere altro tempo, rimandando la norma all’iter parlamentare? O si può
proporre e decidere senza tener conto
del contesto, e cioè dei danni provocati dall’alcool, ai quali sono anche da
addebitare circa il 45% degli incidenti per guida in stato di ebbrezza? O il
contesto di cui si tiene conto in modo servile è quello degli interessi dei
potentati dell’alcool? E poi ci permettiamo di sproloquiare sul fatto che anche
con la finanziaria proteggiamo il più debole! E chi è più debole di colui che
viene fatto a pezzi sulle strade? Proposte e scelte all’insegna della superficialità, che
oltre a porre in cattiva luce i loro autori offendono l’intelligenza dei destinatari, portatori di irreversibili
offese alla vita. Lo stesso è da dirsi per la parzialità della risposta.
Chiediamo, pertanto, allo staff del Presidente della Camera di completare le
risposte alle nostre domande: chiarire pubblicamente in che modo il
Presidente si sta concretamente impegnando perché il Parlamento prenda
decisioni adeguate a fermare la strage stradale e a dare giustizia ai
superstiti, tenuto conto che l’Italia a tutt’oggi è ancora lontana dagli obiettivi
europei. La stessa domanda rivolgiamo ai politici della Commissione
Bilancio, presidente Lino Duilio (Ulivo), che hanno avanzato la proposta – non condivisa da
familiari di vittime della strada e da tante altre associazioni impegnate nel
recupero delle vittime dell’alcool – di stralciare la norma. Attendiamo con fiducia la risposta, ritenendo che la
presente sia servita per fare chiarezza e così incrementare il rispetto reciproco. Vorremmo che fosse chiaro che le comunicazioni dei
cittadini organizzati non rappresentano un esercizio dilettantistico da
cestinare, ma una sofferta presentazione di problemi da prendere in
considerazione per un esercizio dignitoso del potere. E questa dignità si
esprime a partire dalle risposte. E per questa dignità non c’è più tempo da
perdere! I cittadini sanno che i problemi non possono ancora essere
sottovalutati o mistificati senza incrementare danni per tutti. dott.ssa Giuseppa
Cassaniti Mastrojeni presidente AIFVS LETTERA DEL PRESIDENTE ARCAT PIEMONTE Egregio On. Lino Duilio,
Presidente commissione Bilancio Camera dei Deputati. VARESENEWS Roma - Lo denuncia l’Associazione
Europea Familiari e Vittime della Strada dopo il recente stralcio della norma
che prevedeva il divieto di vendita degli alcolici ai minori, compreso nella
Finanziaria «In Italia l’alcool non si tocca» I primi sondaggi
dicevano che la grande maggioranza degli italiani condivideva la proposta,
inserita nella Legge Finanziaria, di bandire dalle aree di servizio
autostradali la vendita e la somministrazione delle bevande alcoliche, nonchè
innalzare l’età minima per acquistare alcolici negli esercizi pubblici da 16 a
18 anni, in linea con quanto già avviene in tanti altri paesi. Questa norma è stata stralciata. Oggi spiegano che non c’entrava con la Finanziaria, ma
allora perchè ce l’avevano messa? Il più autorevole organismo scientifico del pianeta, L’Organizzazione
Mondiale della Sanità, afferma: " L’aumento dell’età minima legale per
consumare alcol può contribuire a ridurre gli incidenti stradali alcol
correlati, oltre che il consumo di alcol e le morti alcol correlate " (
http://www.alcoldrogalegale.com/salute_21obiettivi%20OMS.htm , alla voce
"strategie proposte" ). I costi che il nostro
paese deve sostenere per i problemi alcol correlati sono enormi: meno problemi
significa meno sofferenza umana, ma anche risparmio economico per lo stato, e
quindi, ci pare, questo c’entra con una Legge Finanziaria. (*) Purtroppo si sa, l’abbiamo amaramente costatato troppe
volte: in Italia l’alcol non si tocca, le lobbies dei produttori e dei
commercianti di bevande alcoliche hanno troppi soldi (spesso provenienti da
finanziamenti pubblici) e troppo potere. Viene da pensare che i nostri parlamentari siano più
sensibili alle pressioni di chi ha denaro e potere, piuttosto che alle opinioni
e alle sofferenze dei cittadini italiani. A pensare male qualche volta ci si prende. Carla Mariani Portioli vice-presidente e responsabile contro le stragi del sabato
sera (*) Nota: sulla base
degli studi esistenti, il totale dei costi tangibili nell’UE nel 2003
era stimato in 125 miliardi di euro (da 79 a 220 miliardi di euro) che equivale
all’1.3% del PIL e che si avvicina molto al valore recentemente attribuito al
tabacco. I costi non tangibili mostrano il valore che le persone danno
al dolore, alla sofferenza e alla perdita della vita a causa dei danni sociali,
sanitari e quelli legati ad atti criminosi dovuti all’alcol. Nel 2003 questi
costi sono stati stimati in 270 miliardi di euro, e gli stessi danni sono stati
anche valutati in modi diversi con stime che vanno da 150 a 760 miliardi di
euro. Sebbene queste stime considerino un certo numero di settori della
vita nei quali l’alcol ha un impatto, ci sono ulteriori aree per le quali
nessuna stima è stata prodotta in funzione della impossibilità di reperimento
di dati.. Allo stesso modo, mentre le stime prendono in considerazione gli
effetti benefici dell’alcol nei sistemi sanitari e le vite perse (valutate in
modo intangibile), non esiste alcuna ricerca che permetta di valutare gli altri benefici sociali. (tratto da: L’ ALCOL IN EUROPA Una prospettiva di salute pubblica http://ec.europa.eu/health-eu/doc/alcoholineu_sum_it_en.pdf, ) IL GIORNALE DI VICENZA.IT Presentato alla Cordellina di Montecchio il progetto
dell’Acat per l’Ulss Ovest Vicentino Alcolisti in villa per
trovare salute
L’iniziativa sanitaria si svilupperà coinvolgendo le
famiglie di Marco Scrozato Insieme per promuovere la salute, per educare
alla sobrietà e alla consapevolezza dei comportamenti a rischio. La battaglia
per la prevenzione dei problemi alcol-correlati da soli non si vince. Bisogna
costruire una rete di relazioni e il punto di partenza è la famiglia. È questa la filosofia che sta alla base del
progetto presentato nei giorni scorsi a villa Cordellina a Montecchio dall’Acat,
l’Associazione dei club degli alcolisti in trattamento. Il progetto, già iniziato nelle province di Verona, Padova
e Belluno, si intitola “Un elefante non è una rosa” ed è pronto a sbarcare per
la prima volta nel Vicentino. «Ad ognuno il suo ruolo - afferma Otello Balin,
volontario e referente provinciale dell’Acat - è questo il messaggio alla base
dell’iniziativa. Per vivere bene bisogna sentirsi bene nella propria persona e
nel proprio ruolo: ciascuno di noi può essere un esempio per gli altri». Il progetto, patrocinato dall’Ulss 5 Ovest Vicentino,
muove dagli insegnamenti del metodo Hudolin ed è indirizzato a gruppi
famigliari. «L’obiettivo - spiega Balin - è aumentare la coscienza critica sui
comportamenti a rischio rispetto all’uso di sostanze psicoattive attraverso i
programmi delle scuole alcologiche territoriali. Per questo approfondiremo
l’approccio ecologico-sociale, che prevede che il problema si affronti senza
terapie farmacologiche, ma partendo dalle risorse del luogo: la famiglia in questo
senso è il punto di partenza». Le famiglie saranno quindi divise in gruppi tali da
consentire di “gestire” le serate in programma: a partire dal prossimo mese,
ogni gruppo passerà due serate insieme che alterneranno la divulgazione
scientifica a lavori di gruppo e a rappresentazioni teatrali. La terza serata
coinvolgerà anche le famiglie che già frequentano i club, che porteranno le
loro esperienze sui grandi temi del “cambiamento” e della “spiritualità
antropologica”. Alla presentazione del progetto hanno partecipato una sessantina di persone provenienti dai settori e ambienti più disparati: «Abbiamo invitato sindaci, responsabili di associazioni, dirigenti scolastici - spiega Balin -. Questo ci permetterà di coinvolgere tante famiglie, speriamo anche quelle che “credono” che il problema dell’alcol non le riguardi. In realtà, tutti abbiamo esperienze più o meno dirette di che cosa significa consumare alcolici e delle conseguenze. La nostra attività di sensibilizzazione è rivolta a tutti». BRESCIAOGGI Il progetto promosso dalla
Provincia in sei discoteche è andato bene: è piaciuto ai giovani, ma anche ai
titolari dei locali «Guidatore designato», bilancio attivo Da luglio ben 370 gruppi con l’«autista», 310
hanno superato l’alcol test di Carola Fiora Divertirsi in sicurezza promuovendo fra i
giovani l’abitudine, già diffusa in altri paesi europei, di individuare, a
rotazione, colui che in una compagnia si sacrifichi a «non bere» per guidare al
rientro della serata. Si è conclusa sabato scorso presso la discoteca
QI Clubbing di Erbusco la fase di sperimentazione della campagna di
sensibilizzazione per la riduzione dell’incidentalità sulle strade promossa
dall’Assessorato ai Lavori Pubblici della Provincia di Brescia, avviata a
luglio. Il progetto rivolto ai giovani che frequentano
le discoteche, denominato «Guidatore designato» il cui slogan era «I don’t
mix-Chi non tocca alcool questa volta, entra gratis la prossima», già
collaudato in altre zone d’Italia, ha ottenuto ottimi risultati anche nella nostra
provincia. Sei le discoteche del territorio coinvolte nel progetto
che questa estate a turno hanno aderito alla proposta (Fura e Dehor di Lonato,
Mazoom di Desenzano, Matrix di Coccaglio, Florida di Ghedi e QI Clubbing di
Erbusco). Dalla mezzanotte e mezza fino alle 4.30, vicino agli
ingressi dei locali notturni, è stato allestito un gazebo sia per informare i
giovani dell’iniziativa, attraverso volantini colorati, sia per permettere ai
gruppi formati da almeno tre persone di candidare un giovane che si offrisse
come «guidatore sobrio». Identificato da un timbro apposto sulla mano,
all’uscita della discoteca doveva poi sottoporsi all’alcooltest, effettuato con
etilometri «usa e getta». Superata la prova di sobrietà riceveva un buono
spendibile nell’arco di dieci giorni per entrare gratuitamente nella stessa
discoteca. Inoltre, Enrico Bonomini, ideatore di tutte le campagne sulla
sicurezza stradale della Provincia, ha realizzato una T-shirt che è stata
regalata a tutte le persone che si sono sottoposte spontaneamente al test,
dimostrando di non aver bevuto. Un primo bilancio davvero lusinghiero, a testimonianza
della grande sensibilità che i giovani, non solo bresciani, hanno dimostrato
nei confronti del messaggio proposto. 370 sono stati i gruppi che si sono
presentati al gazebo ed hanno candidato un guidatore designato, di cui 310
hanno superato l’alcool test, ricevendo così il biglietto omaggio. 678 invece è
il numero delle magliette regalate e 1.165 quello dei test effettuati o
consegnati. Luca Bertoletti è uno dei giovani che si è impegnato
durante le sei serate a somministrare i test e a promuovere l’iniziativa. Per
lui è stata un’esperienza importante «Tantissime persone hanno apprezzato
questa campagna - dice mentre si appresta a timbrare un ragazzo -. In molti si
sono presentati al gazebo, anche solo per rendersi conto del proprio tasso
alcolico prima di mettersi alla guida. All’inizio erano un po’ diffidenti, e i
timbri non superavano l’ordine di 50 persone, poi all’uscita c’era la fila.
Abbiamo effettuato anche 300 alcool test in una sera». Che il progetto abbia avuto un riscontro positivo tra i
giovani, lo confermano loro stessi all’uscita della discoteca, dopo il test.
Per Alberto, 20 anni di Crema, questa iniziativa «è ottima perché dà entusiasmo
nel farlo. L’entrata gratis in discoteca per la volta successiva motiva la
gente a non bere». Così anche per Cristina, 19 anni di Lumezzane, che da quando
ha preso la patente, insieme agli amici, programma chi, a turno, dovrà
astenersi dal bere. Mentre Sara, 18 anni, ammette che, al momento, nessuno dei
suoi amici si organizza e che è difficile trovare nel suo gruppo un eventuale
guidatore designato, ma che l’iniziativa è giusta e che bisogna insistere. «I dati degli ultimi anni relativi agli incidenti stradali
mortali verificati nella nostra provincia sono incoraggianti - ha spiegato
l’assessore Mauro Parolini, sabato notte a Erbusco durante l’ultima serata di
sperimentazione dell’iniziativa -. Tuttavia non possiamo non abbassare la
guardia. L’assessorato - prosegue Parolini - attraverso questa campagna punta a
creare una mentalità nuova nei giovani che frequentano le discoteche. Vorremmo
che arrivasse forte e chiaro un messaggio: non mescolare l’alcool con la guida.
Il bilancio di questa prima fase del progetto è stato positivo, perfino
superiore alle nostre aspettative. Ecco perché replicheremo l’esperimento anche
quest’inverno puntando, per l’estate 2007, a farlo diventare stabile. Ci stiamo
già lavorando e ci conforta la disponibilità dimostrata dai gestori delle
discoteche. L’emulazione è importante e ci piacerebbe che chi aderisce al
progetto diventasse per gli altri un esempio positivo da imitare. I controlli
sulle strade, da parte delle forze dell’ordine, sono importanti ma noi puntiamo
alla prevenzione, a ottenere risultati stabili. Bisogna rispettare le regole,
ma prima di tutto voler bene a se stessi, imparando a divertirsi senza per
questo mettere a repentaglio la propria vita e quella degli altri». Della stessa opinione anche il titolare della discoteca di Erbusco, Gino Liguori che nel sottolineare la bontà del progetto vuole però allontanare l’idea della discoteca come il principale imputato delle cosiddette stragi del sabato sera. «Non si beve solo in discoteca - dice Liguori - esiste anche un pre-serale da tenere in considerazione. La prevenzione deve essere fatta a 360 gradi: dal bar al locale notturno. Lavoriamo per i clienti. Per noi è fondamentale che si divertano, così come poi tornino a casa tranquillamente». LA PROVINCIA DI LECCO In breve MARGNO festa e Bancarelle in piazza con banda Si svolge oggi sul piazzale del municipio la tradizionale fiera della Madonna del rosario. Oltre alle bancarelle sarà presente la neonata Pro Loco che venderà torte e inviterà alla stima della misura del salame e del peso del formaggio. A mezzogiorno polenta taragna con salsicce. Nel pomeriggio sarà presente la banda di Osnago ed alle 16 estrazione della sottoscrizione. PAGNONA Trofeo Valvarrone all’Alpe gallino Si svolge oggi pomeriggio a Gallino, la seconda prova del Trofeo Valvarrone 2006. Organizza la Polisportiva Pagnona. PARLASCO La castagnata in Valsassina La Pro Loco di Parlasco ospita oggi gli amici di Cologno Monzese per la «Castagnata in Valsassina» con visita all’Orrido di Bellano prima del pranzo con polenta taragna e salsicce e la raccolta guidata delle castagne nei boschi. BALLABIO incontro e Diplomi di sobrietà L’Acat di Lecco (Associazione dei club degli alcolisti in trattamento) e il Club degli alcolisti in trattamento di Introbio, con le parrocchie di Ballabio e il patrocinio del Comune, organizza un interclub su: «Vivere senza alcolici, parliamone!» per il 13 ottobre all’oratorio di San Lorenzo. Verranno consegnati i Diplomi di Sobrietà. SALUTE EUROPA.IT Rischio alcolismo senza
il gene Eps8
È il gene Eps8. E se non c’è, aumenta il rischio
di diventare alcolisti.
È questo il risultato di una ricerca condotta da un team di scienziati guidati
da Nina Offenhäuser e Pier Paolo Di Fiore, dell’IFOM Fondazione Istituto FIRC
di Oncologia Molecolare, in collaborazione con gruppi dello IEO (Istituto
Europeo di Oncologia), dell’Università degli Studi di Milano, dell’Università
di Pavia, dell’Istituto Nazionale Neurologico C. Besta di Milano, dell’Università
della California e del Karolinska Institutet di Stoccolma. I risultati della
ricerca, pubblicati ora sulla prestigiosa rivista scientifica Cell – che allo
studio ha anche dedicato la copertina – costituiscono un importante passo verso
la comprensione della componente genetica di questa patologia. E verso la
possibilità di mettere a punto strategie terapeutiche. Nell’orizzonte delle terapie, oltre all’etilismo, altre
malattie legate al malfunzionamento dei meccanismi molecolari che, come il gene
Eps8, svolgono un ruolo chiave nella comunicazione cellulare. Come il cancro. “La scoperta è avvenuta quasi per caso. Il gene Eps8 –
spiega Nina Offenhäuser – ci interessa perché fa parte di una famiglia di geni
di cui sospettiamo il coinvolgimento nella trasformazione neoplastica e nella
progressione tumorale. Nel corso di una serie di test su modelli animali,
abbiamo osservato che i soggetti privati di Eps8 tendevano ad assumere più
etanolo dei loro compagni, mostrando, per di più, una maggior resistenza agli
effetti di questa sostanza. Studiandoli più approfonditamente, abbiamo scoperto
che Eps8 è particolarmente espresso nei neuroni del cervelletto.” Ma Eps8 è un
gene presente anche nel cervello umano. “A questo punto - come spiega Pier Paolo Di Fiore, che
dell’IFOM è Direttore scientifico - per la prima volta possiamo legare alcuni
determinanti genetici dell’alcolismo a un processo fisiologico cellulare, che
coinvolge il citoscheletro, l’impalcatura proteica che oltre a sostenere la
cellula ne permette anche il movimento. La mancanza del gene Eps8 nel topo può
provocare una fenomenologia indistinguibile dall’alcolismo nell’uomo”. Se il lavoro di Di Fiore e colleghi sarà verificato anche
nell’uomo, sarà dunque possibile finalmente cominciare a comprendere il ruolo
giocato dai geni nello sviluppo dell’alcolismo, una patologia che colpisce oggi
trecento milioni di persone in tutto il mondo. E che, come è ormai riconosciuto
dalla comunità scientifica internazionale, è data da un mix complesso e
intrecciato di concause di tipo ambientale, culturale e genetico. Molte le prospettive aperte da questa ricerca. E
non tutte riguardano l’alcolismo. Offenhäuser ricorda che “alcuni studi clinici
americani condotti sulle donne hanno evidenziato, già da qualche anno, una
correlazione diretta tra alto consumo di etanolo e insorgenza di tumore alla
mammella”. Ma c’è un
altro aspetto da considerare. Cercando di svelare nei dettagli il meccanismo
appena identificato, gli scienziati dell’IFOM hanno osservato che, nei modelli,
l’assenza di Esp8 interferisce con il corretto funzionamento di un recettore
della membrana cellulare. La membrana è la “pellicola” che separa l’interno
della cellula dall’ambiente circostante, e i recettori sono proteine deputate a
ricevere gli stimoli esterni e a veicolarli nella cellula, fino al nucleo. Il processo che “va in tilt” in assenza di Eps8 è quindi
quello della cosiddetta comunicazione cellulare, ed è questo a determinare la
situazione patologica. E, come spiega ancora Di Fiore, “i guasti che
intervengono a livello della comunicazione cellulare sono coinvolti anche nella
genesi di altre patologie, tra cui il cancro.” È dunque di estrema rilevanza ai fini di ogni possibile sviluppo diagnostico e terapeutico (nell’alcolismo, nel cancro, e in tantissime altre malattie) – e sta qui la seconda chiave di lettura della scoperta – identificare e caratterizzare ogni particolare molecolare del funzionamento normale e patologico della comunicazione di tutte le cellule. “Ciò che conta, in fondo – conclude Di Fiore – è comprendere i meccanismi che alterano i processi di membrana delle cellule malate. Perché più a fondo arriveremo a conoscere tali meccanismi, più facilmente troveremo il modo di interferirvi con le terapie.” Nell’alcolismo, così come nel cancro. AUDIONEWS.IT Incidente mortale a
Sora, il conducente era ubriaco
14.25: Incidente mortale nei pressi di Sora, nel frusinate. Un uomo, ubriaco, si è schiantato con la sua auto contro un muro. Morta la moglie e il genero. Il conducente e la figlia sono rimasti feriti. L’uomo e’ stato denunciato per guida in stato di ebbrezza e gli e’ stata ritirata la patente. L’ADIGE Ferito
un uomo di Ala, finito contro il guard rail
Carambola notturna in tangenziale
Carambola in tangenziale, sabato sera, poco prima della mezzanotte. Andrea Tomasi, un 45enne di Ala, alla guida di una Golf, stava percorrendo la tangenziale in direzione sud, quando ha improvvisamente perso il controllo del mezzo. L’automobile è finita di schianto contro il guard rail, poco dopo il ponte di Ravina, all’altezza del palazzetto dello sport. Le condizioni del ferito in un primo momento erano parse piuttosto gravi e sul posto, oltre all’ambulanza del 118, erano stati inviati anche i vigili del fuoco permanenti con le pinze idrauliche. L’uomo è stato quindi trasportato all’ospedale Santa Chiara di Trento per gli accertamenti sanitari. Sul posto è arrivata una gazzella dei carabinieri, che si è occupata dei rilievi di legge. In seguito alla fuoriuscita il traffico ha subito qualche rallentamento: una pattuglia della polizia municipale è stata dunque impegnata nella viabilità. Il conducente del mezzo, che si trova ricoverato nel reparto di chirurgia con ferite guaribili in circa un mese, potrebbe incorrere in altri guai. Sarebbe infatti risultato positivo all’alcoltest e rischierebbe dunque una denuncia per guida in stato di ebbrezza. IL GAZZETTINO (PADOVA) I carabinieri della stazione di Tribano ... TRIBANO - (O.M.) I carabinieri della stazione di Tribano hanno arrestato per lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e ubriachezza molesta E.B., 62 anni, residente a Monselice, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo l’altra sera è entrato all’interno della gelateria Pink Panter in via Guglielmo Marconi a Tribano e in evidente stato di ebbrezza ha cominciato a dar fastidio ai clienti. I titolari della gelateria hanno invitato E.B. ad andarsene, ma inutilmente. Così hanno chiamato il 112. All’arrivo dei militari il pregiudicato è andato in escandescenze. Perso completamente il controllo dei nervi ha colpito con una testata uno dei carabinieri. Alla fine è stato bloccato e arrestato. Il militare dell’Arma ha riportato ferite giudicate guaribili in cinque giorni. BRESCIAOGGI Controlli
antistragi della Stradale a Sale Marasino, Marone e Cortefranca
Ebbri al volante, ritirate 23 patenti Tassi da
brivido: prova bis a 2,70 Alle 10.35 di ieri il comando della polizia stradale di
Iseo ha steso il bilancio del servizio contro le stragi del sabato sera che ha impegnato
sabato notte due pattuglie di Iseo, una di Salò e una di Desenzano. I nove agenti hanno effettuato due posti di blocco
dall’1,30 alle 4 a Sale Marasino e Marone, dalle 4,20 alle 6,20 a Corte Franca,
controllando 118 uomini e 26 donne a bordo di 131 veicoli. In poche ore gli agenti hanno ritirato 23 patenti, per guida
in stato di ebbrezza, 21 a uomini e 2 a donne, elevando un
contravvenzione per guida pericolosa, due per mancato uso delle cinture di
sicurezza e due per mancata revisione del veicolo. Il servizio ha dovuto
rinunciare alle 5,30 ad una pattuglia di Iseo, chiamata per un incidente a
Cremignane, provocato da un automobilista in stato di ebbrezza, uscito di
strada, senza gravi conseguenze, e alle 6,20 da un incidente con feriti in una
galleria a Sulzano, con un conducente in stato di ebbrezza. Il posto di blocco
nei pressi di Cortefranca a pochi centinaia di metri dal luogo dove un
paracarro coperto da fiori ricorda la strage di mercoledì notte è finito alle
6,30 quando una delle pattuglie ha dovuto accompagnare all’ospedale di Iseo un
automobilista che aveva rifiutato l’accertamento con etilometro chiedendo che
alla presenza del suo avvocato di fiducia, si procedesse all’analisi del
sangue, esame che si è concluso, con l’accertamento di una percentuale di alcol
nel sangue di 1,82, nonostante il maggior tempo richiesto dalla procedura. Rientrati al comando di Iseo gli agenti sono stati
impegnati fino alle 10,30 nella redazione degli atti, che con i sequestri di
sabato notte hanno portato ad oltre duecento le patenti ritirate per guida in
stato di ebbrezza dall’inizio del 2006. Il servizio coordinato guidato dal
comandante Santo Storniolo, a pochi giorni dalla tragedia di Cortefranca,
conferma la gravità del fenomeno di conducenti che guidano in preda all’alcol.
Il numero degli automobilisti con troppo alcol in corpo cresceva man mano ci si
inoltrava nella notte, nonostante il ridursi dei veicoli per strada. A volte
gli agenti hanno dovuto assistere persone che faticavano a reggersi in piedi perché
all’eccesso di libagioni si univa la stanchezza della notte brava. Le pattuglie che hanno impiegato per la prima volta un
nuovo strumento, dalla risposta rapidissimo, per accertare la presenza di alcol
hanno lavorato senza sosta per ore procedendo al doppio prelievo, richiesto
dalle procedure, ma mai il tasso alcolemico è sceso a valori quanto meno vicini
allo 0,50 consentito dal codice, in un caso dopo una buona mezz’ora il
risultato segnalava un impressionate 2,70. Se nelle prime ore meno quarto dei
conducenti superava lo 0,50 man mano ci si avvicinava all’alba la percentuale
saliva vertiginosamente. Uno dei fermati, alla guida di un lussuoso Suv, ritirato
da poche ore, per rientrare a casa ha dovuto cedere, controvoglia, il volante
alla moglie, per altri non è stato possibile affidare la guida ad un
passeggero, spesso in condizioni peggiori ed è toccato alla Polizia Stradale
chiamare il carro attrezzi per portare la vettura in garage. Controlli anche
tra venerdì e sabato: la stradale di Bresica ha ritirato 14 patenti (1.400
dall’inizio dell’anno). Giancarlo Chiari IL GAZZETTINO (VENEZIA) Ruba lo zaino, americano in
manette
In evidente stato di ubriachezza ha tentato di
rubare lo zainetto ad una coppia di turisti in vacanza a Venezia, ma inseguito subito da questi è
stato poi arrestato da alcuni poliziotti. È accaduto l’altra notte intorno
all’una, nella area Marciana a pochi passi dalla basilica. In manette è finito un cittadino americano per tentata
rapina, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Al momento dell’arresto,
infatti, l’americano ha reagito violentemente con con calci, sputi e pugni nei
confronti degli agenti che hanno dovuto faticare non poco per calmarlo. L’uomo, poi arrestato, era riuscito, in un primo momento, a fuggire ma con l’aiuto della stessa coppia rapinata è stato raggiunto e bloccato poco dopo. IL TEMPO Sezze, carabinieri aggrediti al
bar Arrestato romeno
SEZZE — Carabinieri aggrediti. Un sabato «movimentato» per il personale setino dell’Arma, che ha subìto un attacco da parte di un romeno che è stato poi arrestato per lesioni a pubblico ufficiale e condotto presso la camera di sicurezza in attesa del rito per direttissima in tribunale. Sembra che quasi che ormai sia diventata una «moda» mettere le mani addosso al personale in divisa. Dopo l’aggressione di venerdì mattina ai danni di una pattuglia del comando di Latina che aveva fermato due giovani in motorino senza casco, ieri è stata la volta di Sezze. Venerdì le manette erano scattate ai polsi di un ragazzo di 23 anni e una ragazza di 19 anni per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. A Sezze invece ad essere arrestato è stato P.V., un romeno di trenta anni, il quale - con calci e pugni - ha aggredito gli agenti che erano intervenuti per allontanarlo da un bar del centro, in via IV Novembre, di cui la titolare era stata poco prima infastidita. L’uomo era in evidente stato di alterazione alcolica.Ste.Bel. SESTOPOTERE.COM MODENA: SCENA WESTERN CON MALVIVENTE NAPOLETANO: FINISCE
IN MANETTE - Modena - Ha prima minacciato il titolare di una ditta di
soccorso stradale, poi ha malmenato la moglie che era intervenuta per cercare
di calmare il congiunto, quindi ha cercato di estrarre una pistola a tamburo
che teneva infilata nella cintura dei pantaloni. Ma, per fortuna, A.C., 41
anni, pluripregiudicato originario della provincia di Napoli, residente a
Modena, è stato disarmato e ammanettato da due agenti della Polizia municipale
al termine di una violenta colluttazione. L’uomo, in evidente stato di ebbrezza (il test
alcolometrico ha consentito di stabilire che aveva 2,34 grammi/litro di alcol
nel sangue quando il limite è di 0,5), è stato accompagnato al Pronto soccorso,
dove i sanitari hanno emesso una diagnosi di sette giorni. Cinque giorni, invece, è il
referto per i due agenti. Il fatto è avvenuto venerdì scorso verso le 18 nella sede
di un autosoccorso in via Paolucci. A.C., in evidente stato di ubriachezza, è
arrivato in sella ad un ciclomotore reclamando la restituzione della propria
auto, una Peugeot rimasta coinvolta verso le 13 dello stesso giorno in un
incidente stradale. A.C., che nella circostanza era al volante e si era
allontanato dal luogo del sinistro senza fornire le generalità, aveva poi
abbandonato l’auto su un marciapiede in via della Scienza e per questo il mezzo
era stato rimosso con il carro attrezzi. Mentre l’uomo minacciava il titolare
dell’autosoccorso, sul posto è giunta la moglie di A.C., che ha cercato di
placare il marito, che per tutta risposta le si è scagliato contro. Due agenti motociclisti del comando di viale Amendola, richiamati sul posto, hanno cercato di intervenire, ma a quel punto A.C. ha impugnato una pistola a tamburo, risultata poi una scacciacani modificata, con la canna aperta e senza il tappo rosso: nel tamburo sei colpi di cui uno già esploso. L’uomo è stato denunciato per minacce, resistenza, violenza, lesioni, guida in stato di ebbrezza e detenzione d’arma. Il giudice ha convalidato l’arresto e il sequestro dell’arma. IL GAZZETTINO (VENEZIA) CAVALLINO TREPORTI Giovane inglese festeggiava con i connazionali la fine
della stagione Si ustiona sul falò in spiaggia Per festeggiare la fine del lavoro estivo si ustiona le
mani e il collo. Brutta avventura sabato sera per un ragazzo inglese di 32
anni. L’uomo ha passato l’estate lavorando a Cavallino-Treporti come courier
per conto di un’agenzia britannica. In pratica, il suo compito era quello di accogliere e dare
informazioni ai turisti inglesi che arrivavano nel litorale nord. Arrivato
ottobre e soprattutto chiusi i campeggi, il courier ha terminato il lavoro
stagionale. Così, sabato sera, il ragazzo ha deciso di festeggiare assieme ad
un gruppo di connazionali la fine del lavoro. Da quanto si è appreso, il gruppo
ha organizzato una festa in riva al mare, nel tratto di spiaggia antistante Ca’
Savio, allestendo anche un falò. Ben presto, tra birre
e super alacolici, a farla da padrone sono stati i fumi dell’alcol.
All’improvviso il courier inglese ha iniziato a saltare da una parte e l’altra
del falò, cadendo però improvvisamente sopra ai tizzoni ardenti. Forse per spavalderia, oppure per gioco o per una scommessa, il ragazzo pare abbia cercato di saltare il falò, finendoci come detto giusto in mezzo. Soccorso dai volontari della Croce Verde, il giovane inglese è stato trasportato all’ospedale di Jesolo, dove si trova ricoverato con ustioni di primo e secondo grado sulle mani e sul collo. Ne avrà per 20 giorni. Giuseppe Babbo IL MATTINO (CIRCONDARIO NORD) SULLA
SORRENTINA Ubriachi in auto la
polizia ritira dieci patenti
Sorrento. Diciassette patenti ritirate ad altrettanti automobilisti reduci dal by-night nei locali della penisola sorrentina. Gli agenti della polizia stradale del compartimento di Sorrento, coordinati dal comandante Giovanni Farella, nella notte tra sabato e domenica hanno intensificato i controlli lungo la statale 145 tra Castellammare e Sorrento. Tre le volanti impegnate in un servizio finalizzato al rispetto delle norme del Codice della strada, in particolare per quanto riguarda i limiti di velocità e la guida in stato di ebbrezza. In totale sono stati controllati oltre cento autoveicoli in transito ed elevate circa quaranta contravvenzioni. Dieci gli automobilisti che si sono visti ritirare la patente dagli agenti perché dall’etilometro è emerso che il loro tasso alcolico oltrepassava il limite stabilito dalla legge. Altre sette patenti, invece, sono state ritirate ad altrettanti automobilisti che hanno superato i limiti di velocità, infrazioni rilevate grazie all’installazione lungo la statale sorrentina di un autovelox. I controlli sono durati tutta la notte, dall’una alle 7 di ieri mattina. Dopo l’ennesima emergenza estiva di traffico ad andamento lento, per il nastro d’asfalto Sorrento-Castellammare il check-up agli automobilisti in transito, attuato dagli agenti della polstrada nella notte tra sabato e domenica, ha evidenziato due fattori di rischio da non sottovalutare. Senza voler criminalizzare usi e abitudini degli amanti del by-night in costiera, frequentatori di bar, ristoranti e locali notturni, l’opportunità di limitare il consumo di alcolici per chi deve guidare appare quanto meno auspicabile. Altrettanto significativa l’importanza del rispetto dei limiti di velocità imposti su un asse viario particolare, caratterizzato da curve e gallerie con frequenti incidenti stradali che hanno alimentato una lunga scia di sangue. Da non sottovalutare anche un altro dato: gli automobilisti pizzicati l’altra notte con il tasso alcolico oltre i limiti consentiti sono soprattutto giovani. an.si. Martedì, 10 Ottobre 2006
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