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Notizie brevi 11/10/2006

Educazione stradale - Un interessante progetto per la scuola primaria curato dalla Direzione Didattica e dalla Polizia Municipale di Quarrata (PT)

 
 
Referente di Circolo
   
Insegnante Cristina
CASTELLANI 
Esperto Referente
Polizia Municipale
Ispettore Vincenzo MESSANA
 

 Dirigente scolastico
  Dott. Marco MELANI


 

PROGETTO
EDUCAZIONE STRADALE
Scuola Primaria

 CIRCOLO n. 1 

Il Collegio dei Docenti del Circolo Didattico n. 1 di Quarrata presieduto dal Dirigente scolastico Dott. Marco MELANI, unitamente al Comando Polizia Municipale con il suo referente Ispettore Vincenzo MESSANA, elabora il Progetto di Educazione Stradale per la scuola primaria raccordandolo alla normativa vigente, ai progetti già attivati, alla programmazione educativa e alle programmazioni didattiche dei diversi moduli, contestualizzandolo in un percorso formativo che individua come sua finalità la promozione della Cultura della Sicurezza.


 

L’Educazione Stradale e le altre Educazioni

 CULTURA DELLA SICUREZZA

 Si promuove attraverso

EDUCAZIONE AMBIENTALE

COME

Rispetto per l’ambiente naturale ed antropico (relativo all’uomo)

 

EDUCAZIONE ALLA SALUTE

COME

Star bene con se stessi e con gli altri

EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’

COME

Comprensione del valore della norma e Sanzione

EDUCAZIONE STRADALE



COME

Coscienza e conoscenza valore e del dovere per l’integrità di se stessi e degli altri

 

 
che interagendo concorrono
alla promozione della

 EDUCAZIONE ALLA
CONVIVENZA DEMOCRATICA

Intesa come

 
RISPETTO E CONSIDERAZIONE DELL’ALTRO
CONOSCENZA DEI DIRITTI E DEI DOVERI

 Il Quadro di riferimento normativo

 
Costituzione della Repubblica Italiana  

 
Art. 32 “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo ed interesse della collettività…..”

Programmi Didattici della Scuola Primaria. 

Premessa generale. Educazione alla convivenza democratica, in relazione alle complesse finalità educative, la scuola deve operare perché il fanciullo sia sensibile ai problemi della salute e dell’igiene personale, del rispetto dell’ambiente naturale, del comportamento stradale, del risparmio energetico.

 Nuovo Codice Stradale adeguato alle norme internazionali e alle direttive C.E.E. in materia di circolazione stradale e di tutela della sicurezza e dell’ambiente. 

 L’art. 230 del nuovo codice della strada, allo scopo di promuovere la formazione dei giovani in materia di comportamento stradale e della sicurezza del traffico e della circolazione, nonché per promuovere ed incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto. Il Ministro dei Lavori Pubblici e della Pubblica Istruzione, predispongono appositi programmi da svolgere come attività obbligatoria nelle scuole di ogni ordine e grado, ivi compresi gli Istituti di istruzione artistica e le scuole materne, anche con l’ausilio degli appartenenti ai Corpi di Polizia Municipale .

 Decreto Ministeriale 193/94 del 05.08.1994 riguardante la determinazione dei programmi di Educazione Stradale da attuarsi, a partire dell’anno 1994/95, nelle scuole di ogni ordine e grado.

 Circolare Ministeriale 325 del 11.10.1995 sull’Educazione Stradale. 

LE MOTIVAZIONI DEL PROGETTO

 Il progetto viene elaborato considerando:

La scuola come ambiente di formazione delle nuove generazioni.
L’incremento della circolazione stradale e tutte le problematiche connesse alla sicurezza stradale, alla salvaguardia dell’ambiente umano e della vita stessa.

La normativa vigente sopra citata.

 I PRESUPPOSTI PEDAGOGICI ED EDUCATIVI

 I DOCENTI e l’Ispettore MESSANA considerano:

La scuola elementare come luogo della prima alfabetizzazione culturale.
La scuola come Ambiente Educativo di apprendimento.
L’ Educazione Stradale come una delle proposte formative che consentono ai ragazzi di esperire, conoscere e ricostruire il mondo che li circonda, favorendo percorsi idonei alla conquista della autonomia personale.

I CRITERI DI GUIDA

Per la realizzazione del progetto, vengono individuati una serie di criteri guida che definiscono il reticolo di riferimento della cultura organizzativa e didattica del Circolo.

Intervento educativo precoce: per promuovere la formazione, oltre che l’informazione, già a partire dalla prima infanzia. 

Continuità: Con la Scuola dell’Infanzia per favorire lo sviluppo armonico dei ragazzi.

Trasversalità: come interconnessione tra ambiti disciplinari diversi e differenti campi di esperienza, per realizzare l’unitarietà del processo di insegnamento/apprendimento, all’interno di una pluralità di stimoli e di interventi.

Gradualità: come rispetto dei ritmi e degli stili individuali, per una progettazione che sia raccordata alla capacità e ai modi di essere nelle diverse età.

Processualità: all’interno degli interventi informativi ed educativi, per favorire la costruzione continua e progressiva della personalità degli alunni, anche sotto il profilo del comportamento sociale.

Protagonismo: rispetto dei bisogni e delle curiosità, per rendere i ragazzi partecipi ed attori.

Progettualità: esplicata in attività esplorative e costruttive, per abituare i soggetti alla ricerca ed alla individuazione dei problemi e promuovere comportamenti di tipo euristico.

Interistituzionalità: per valorizzare il processo di collaborazione ed interazione tra le agenzie e le istituzioni presenti sul territorio, al fine di realizzare l’integrazione del servizio scolastico dentro il più ampio sistema formativo. Nell’ottica dell’interistituzionalità il progetto viene realizzato con l’interventi della Polizia Municipale e dei Carabinieri o della Polizia di Stato. 

 L’EDUCAZIONE STRADALE NEL PROCESSO DI FORMAZIONE 

EDUCAZIONE
STRADALE

 Intesa come
Cultura della

 SICUREZZA
DELLA
PERSONA 

 Favorisce la maturazione

 di

COMPORTAMENTI INDIVIDUALI
Per la costruzione di

capacità critica
senso di responsabilità
coscienza civile e morale

 COMPORTAMENTI DI GRUPPO
Per la costruzione di

valori e principi
di convivenza
democratica

 finalizzati
alla

 FORMAZIONE
DELL’UOMO
E
DEL CITTADINO

 GLI OBIETTIVI

Obiettivi formativi

- Favorire lo sviluppo dell’autonomia e del senso di responsabilità.
- Favorire l’inserimento attivo nell’ambito della dimensione sociale.
- Promuovere forme di partecipazione al bene sociale.

Obiettivi educativi generali

- Sviluppare atteggiamenti adeguati svolti al mantenimento della propria integrità fisica e della propria salute.
- Sensibilizzare gli alunni al corretto comportamento nella strada.
- Far acquisire la consapevolezza che un corretto uso della strada è un dovere per l’integrità non solo individuale ma anche degli altri.

Obiettivi didattici specifici 

- Conoscere l’organizzazione sociale del proprio contesto di vita, con particolare riferimento allo sviluppo della società del territorio in cui vive; nel territorio della nazione; gli usi e costumi di popoli diversi e di tutte le etnie presenti.
- Conoscere le regole e le norme della vita associata, riferite alla strada.
- Acquisire gli strumenti per la comprensione del sistema di regole legate ai problemi della circolazione stradale.

LA METODOLOGIA

Sul piano metodologico verranno privilegiate le disposizioni naturali del soggetto in situazione di apprendimento e considerati come assi portanti dell’intero percorso didattico:

i processi individuali di apprendimento
i processi di insegnamento
l’unitarietà del processo formativo.
In ogni ambito disciplinare coinvolto, come previsto dal D.M. 193/94 del 05.08.1994, saranno valorizzate diverse dimensioni di sviluppo.

Disposizione euristica: ricercare, scoprire, spiegare nessi fra fatti ed esperienze.

Disposizione ermeneutica: dare un valore ed un significato ai fatti, agli eventi, ai fenomeni ed imparare a leggere segni e segnali.

Disposizione tecnica: trasformare le informazioni, organizzare materiali, scoprire ed applicare procedure.

Disposizione comunicativa: acquisire capacità e competenze espressive e comunicative come strumenti per realizzare un progetto, porre domande, dare informazioni e saper riferire ed s’argomentare, servendosi di schemi di sintesi. 

I RACCORDI DISCIPLINARI

Nella realizzazione del progetto i diversi ambiti disciplinari interagiscono con modalità diversificate, sia sul piano degli obbiettivi che su quello dei contenuti.

AMBITO ANTROPOLOGICO 

In questo ambito l’Educazione Stradale trova una collocazione privilegiata dal momento che in esso si contestualizzano molti degli obiettivi legati alla costruzione di comportamenti individuali e di gruppo.
I concetti fondamentali dell’ambito (spazio, tempo, gruppo, contesto) vengono interiorizzati attraverso esperienze centrate su specifichi indicatori.
Conoscenza della segnaletica per la lettura delle indicazioni e delle prescrizioni che costituiscono la normativa del comportamento nella strada.
Ricostruzione intellettuale dei fatti storici relativi ai collegamenti stradali, ai sistemi di comunicazione ed ai mezzi di trasporto.

Individuazione di:

relazioni tra percorsi naturali ed artificiali, desunte attraverso l’osservazione e l’analisi delle caratteristiche geo-fisiche del territorio;
relazioni di tipo socio-ambientale, rivolte alla scoperta della distribuzione della rete stradale e della circolazione;
problemi e problematiche determinate dall’interazione dell’uomo con l’ambiente;
fenomeni localizzati;
degrado ambientale ed inquinamento (acustico ed atmosferico) dovuti al traffico;
elementi di continuità con gli altri tipi di educazione.

 AMBITO LOGICO -MATEMATICO

 Questo ambito contribuisce, all’interno del progetto, alla formazione del pensiero critico ed alla costruzione di un metodo sulla ricerca e sulla problematizzazione.
Individuazione nell’esperienza diretta di situazioni problematiche.
Risoluzione di problemi legati alla circolazione stradale (rapporto tra spazi di sicurezza stradale e velocità, spazio e scarsa visibilità, sicurezza e fenomeni atmosferici).

Utilizzazione di:

- tecniche e procedimenti di misurazione
- schematizzazioni
- rappresentazioni grafiche.

 Elaborazione di:

- classificazioni
- mappe
- riduzioni
- percorsi.

 AMBITO DELLA LINGUA E DEI LINGUAGGI

 Questo ambito contribuisce soprattutto per quanto concerne l’acquisizione degli strumenti di codifica e decodifica e la rielaborazione.

- Sviluppo di capacità senso-percettive.
- Sviluppo di capacità di coordinazione motoria.
- Padronanza dello schema corporeo.
- Organizzazione spazio-temporale.
- Coordinazione dinamica generale.
- Capacità di orientamento.
- Linguaggio iconico e segnaletica.
- Lessico specifico del campo semantico del progetto.
- Decodifica dei segnali. 

Ogni modulo tradurrà in operatività le indicazione sopra elencate predisponendo unità didattiche specifiche e contestualizzate all’interno della propria programmazione. 

PROGETTO EDUCAZIONE STRADALE

 IPOTESI OPERATIVE DI PERCORSI DI I° LIVELLO (5/6 anni)

 CONTENUTI

Io e la strada
Io e i segnali
Io, Pedone

 

PERCORSO DI INTERCAMPO

Riconoscere i pericoli della strada.
Comprendere le norme di comportamento per i pedoni sul marciapiede e sulla carreggiata.
Interpretare in modo corretto le segnalazioni del semaforo.

 APPROFONDIMENTO

Nominare e discriminare le forme principali.
Distinguere ed abbinare forme e colori.
Riconoscere i principali segni della strada. 

IPOTESI OPERATIVE DI PERCORSI DI II° LIVELLO (6/10 anni)

 CONTENUTI 

Io e il Vigile
Gli spazi stradali e le diverse funzioni
Percorso casa-scuola

PERCORSI DI INTERCAMPO 

Conoscere le principali norme della circolazione stradale.
Verbalizzare i percorsi stradali effettuati.
Utilizzare correttamente i termini proposti. 

APPROFONDIMENTO 

Leggere la segnaletica stradale.
Tradurre in forma verbale le principali norme dettate dalla segnaletica stradale.

 IPOTESI OPERATIVE DI PERCORSI DI II° LIVELLO (6/10 anni)

CONTENUTI

Io, passeggero (anche di mezzi di trasporto pubblico)
Io, ciclista
Io, dal comportamento corretto come utente della strada

 PERCORSI DI INTERCAMPO 

Associare in modo adeguato norme e comportamenti.
Valutare gli aspetti comportamentali proposti.
Descrivere e rappresentare percorsi stradali effettuati.
Utilizzare correttamente i termini proposti.
Interpretare a livello corporeo le norme di educazione stradale considerate.
Interpretare correttamente e segni della strada.
Consolidare l’uso dei segnali stradali.

 APPROFONDIMENTO

Comprendere ed utilizzare i termini specifici appresi.
Riprodurre con codici grafico-pittorici alcuni cartelli stradali. 

PERCORSI DIDATTICI

 Dai materiali proposti dall’Ispettore Vincenzo MESSANA, oltre ad un librettino che viene consegnato ad ogni scolaro per la classe che frequenta, possono essere tratti spunti ed indicazioni utili per realizzare, in continuità, una serie di percorsi specifici per il primo e secondo ciclo.

UNITA’ DIDATTICHE DA PROPORRE NEL PRIMO CICLO ANCHE IN CONTINUITA’ CON LA SCUOLA DELL’INFANZIA

Io e la strada
Io ed i segnali
Io ed il Vigile
Io, il pedone
Io e gli altri
Io, il passeggero (in rapporto ai mezzi di trasporto)
Io il ciclista
Io, bambino utente della strada
I percorsi da casa a scuola
Gli spazi della strada e le diverse funzioni 

 UNITA’ DIDATTICHE DA PROPORRE AL SECONDO CICLO ANCHE IN CONTINUITA’ CON LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO.

Lo spazio della quotidianità
Orientarsi in città
La pianta della città ed il suo uso
La lettura delle carte stradali
Il territorio urbano (centro) e le sue frazioni e località
La strada e le sue tipologie
Il traffico e altri fenomeni (inquinamento da gas e di relitti)
Le zone ed i confini del territorio del Comune e zone della città
Gli incroci (intersezioni) più pericolosi: come migliorare la situazione
La segnaletica stradale: orizzontale, verticale, luminosa e di cantiere
Gli utenti della strada e la loro sicurezza
Il comportamento del pedone
Il comportamento del ciclista
I mezzi di trasporto pubblici e privati: comportamento di un passeggero
I mezzi di trasporto pubblico: come usarli e perché 
Verifica con un questionario del lavoro svolto che coinvolge la famiglia
Test con undici domande di verifica per accedere alla prova pratica in un circuito per il conseguimento della patente di guida della bicicletta e quello di pedone.
Le persone che lavorano per la sicurezza degli utenti della strada e quali sono i ruoli
Il rispetto dell’ambiente: i problemi dell’inquinamento.

TEMPI DI REALIZZAZIONE

 
Realizzazione del progetto: l’intero anno scolastico con una scansione mensile come previsto dal D.M. 05.08.94 n. 193 che recita “ …. Le attività dovranno sistematicamente essere previste e svolte con periodicità almeno mensile …” 

Programmazione didattica: da scandire in maniera funzionale alle diverse realtà scolastiche. 

Incontri con l’esperto: sono calendarizzati suddividendo gli interventi sui plessi del circolo per due ore per ogni classe e tre per le quinte, più circuito esterno in bici.

Al termine di ogni ciclo di interventi svolti dall’esperto nei diversi plessi, verranno proposti alcuni incontri rivolte alle famiglie, con l’intento di promuovere una campagna di sensibilizzazione sui problemi legati alla sicurezza dei ragazzi all’interno del contesto sociale in cui vivono. Saranno invitati a partecipare a questa iniziativa tutti gli adulti educatori e non, che quotidianamente vivono a contatto con i ragazzi, anche al di fuori della scuola. E’ importante che la scuola, le istituzioni (organi di Polizia) e la famiglia, siano uniti a collaborare nella riuscita della formazione del cittadino del domani, ognuno nel suo ruolo. 

 ATTIVITA’ ED INTERVENTI

 Il progetto richiede percorsi centrati sulle esperienze pratiche mirate alla traduzione delle informazioni in una serie di comportamenti, che ogni alunno deve interiorizzare.
Per favorire lo sviluppo del processo di apprendimento, ogni azione seguirà il percorso graduale della costruzione della conoscenza:

 Agire Interiorizzare   Rappresentare  Elaborare  Organizzare

 Per sviluppare nei ragazzi un comportamento sempre più consapevole e responsabile potranno essere proposte le seguenti attività:


uscire dal quartiere, dal paese o dalla città;
osservazioni dirette sui vari aspetti della strada (segnaletica, traffico, utenza);

conversazioni, registrazioni, disegno, rappresentazioni, grafiche diverse, esercitazioni pratiche (nella palestra, nel giardino della scuola, nello spazio esterno alla scuola);
interventi di esperti: Vigili Urbani, Carabinieri o Polizia di Stato;
verifiche di vario tipo con materiali predisposti in collaborazione con gli altri esperti e le famiglie.

STRUMENTI E MATERIALI

Sussidi predisposti da Enti quali il Comune e Ministero dei Trasporti: Video cassette, diapositive, materiale fotografico, giochi in scatola, cartelloni illustrati, libri ed opuscoli per gli alunni, libri per gli insegnanti, libri per la famiglia, materiale di facile consumo. 

 DESTINATARI DEL PROGETTO

 Il progetto è rivolto a tutti gli utenti della scuola, diretti ed indiretti. Gli incontri con l’esperto, in orario scolastico, sono destinati a tutti gli alunni ed a tutti i docenti del circolo n. 1. Gli incontri in orario extrascolastico, sono invece rivolti agli stessi docenti e alle famiglie, nonché agli operatori delle diverse agenzie che operano sul territorio.
In particolare prima della fine ogni anno, verranno consegnati alle famiglie degli alunni di terza, quarta e quinta, delle dispense elaborate dal Comando di Polizia Municipale per verificare, attraverso i genitori, l’apprendimento dei ragazzi sul tema della sicurezza stradale.
Prima della fine di ogni anno scolastico, verrà effettuata una prova pratica con la bicicletta in un circuito appositamente costruito dalla Polizia Municipale completo di segnaletica orizzontale e verticale nella Piazza Giovanni XXIII, o altra Piazza da destinarsi. Dopo la prova, ad ogni alunno verrà consegnato sul posto un attestato di frequenza di educazione stradale per il quinquennio della scuola elementare. Verrà consegnato altresì la patente di guida della bicicletta e del pedone.
La formazione ai concetti principali della legalità, i rapporti interpersonali nel gruppo, la convivenza civile, il rispetto di se stesso e degli altri, la patria potestà (esercente la potestà genitoriale), completeranno il progetto di educazione stradale e civica. 

 Ottobre 2005 

Ispettore
Vincenzo MESSANA


© asaps.it
Mercoledì, 11 Ottobre 2006
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