Presentazione | La giornata di studio approfondisce la tutela risarcitoria civile, con riferimento sia al danno non patrimoniale extracontrattuale, che contrattuale. Il campo d’indagine sarà esteso anche ai profili risarcitori tradizionali ed emergenti del danno patrimoniale, stante il continuo ampliamento della sfera di tutela della persona che include le conseguenze negative delle lesioni fisiche e psichiche sulla qualità della vita. Si proseguirà, poi, con l’esame dei nuovi criteri risarcitori del danno patrimoniale e non patrimoniale introdotti dal nuovo Codice delle Assicurazioni, con particolare riferimento al danno biologico (micro e macropermanenti). La progressiva accentuazione della finalità riparatoria del macrosistema della responsabilità civile e, quindi, la tendenza a privilegiare le istanze del danneggiato, comporta la necessità di verificare il limite tra lecito e illecito, in relazione alle fattispecie generatrici di danno. A tal riguardo, verranno analizzati i tradizionali criteri quantificativi del danno biologico e morale, con la previsione anche dei limiti risarcitori del danno psichico "puro", non ricollegabile ad una lesione fisica come recentemente affermato dalla dottrina e giurisprudenza. La natura non patrimoniale del danno biologico, ribadita dalla stessa Corte Costituzionale, presuppone inoltre la verifica dei parametri risarcitori da adottare, essendo di per sè suscettibile di discussione qualsiasi criterio utilizzato per monetizzare la sofferenza ed il dolore, specialmente laddove il danno morale appaia slegato dal danno biologico, profilandosi quindi quale unica posta risarcitoria (si pensi al danno da diffamazione). Sempre in tema di danno alla persona saranno commentate le fattispecie più frequenti, quali il danno biologico da morte "iure proprio" e "iure succesionis" (quest’ultimo come ridisegnato dalle pronunce della Suprema Corte, soprattutto nel caso di "danno catastrofico") e il danno esistenziale, definitivamente riconosciuto dalle Sezioni Unite della Cassazione (Cass. S.U., 24.3.2006,n. 6572) e dalla III sezione della Cassazione esteso anche al danno da uccisione (Cass. 12.6.2006,n. 13546), con indicazione dei criteri di prova anche presuntivi. L’approfondimento coinvolgerà inoltre:- il danno morale in caso di violazione di diritti costituzionalmente garantiti; - il riconoscimento del danno non patrimoniale oltre gli stretti confini del danno morale; - l’individuazione del danno morale "affettivo"; - la risarcibilità dei danni riflessi. Peraltro il dibattito è reso ancor più attuale dall’entrata in vigore del nuovo Codice delle Assicurazioni, applicabile ai sinistri stradali e della navigazione, ma con la possibilità di pervenire ad una definizione unitaria di danno biologico - già propugnata dalla Cassazione - articolata in quattro dimensioni essenziali: a) psichica, b) fisica, entrambe a prova scientifica, c) incidenza negativa sulle attività quotidiane d) perdita degli aspetti dinamico-relazionali della vita del danneggiato. Infine, ci si soffermerà sugli aspetti processuali nei vari gradi di giudizio, alla luce delle novità introdotte dalla L. n. 102/06. |
Docenti | Domenico Chindemi
Consigliere della Corte d’Appello di Milano. Docente incaricato di Diritto Privato,Università Bocconi di Milano. Componente del Comitato scientifico della rivista " Diritto ed economia dell’assicurazione". Componente di redazione della rivista "Responsabilità civile e previdenza". Autore di numerose pubblicazioni.
Giovanni Comandè Avvocato. Professore ordinario di Diritto Privato comparato, Scuola Superiore S. Anna di Pisa. Autore di numerose pubblicazioni in materia.
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