ADNKRONOS SALUTE.IT ADSKRONOS SALUTE.IT ALCOL: TURCO SU STRALCIO DIVIETO
UNDER 18 IN FINANZIARIA, RICONSIDERARE QUESTIONE Verona, (Dall’inviata dell’Adnkronos Salute Paola Olgiati) - ’’Spero che durante l’esame della Finanziaria venga riconsiderato un punto che mi sta molto a cuore: il divieto di vendere alcolici agli ’under 18’, per contrastare la diffusione dell’alcolismo fra gli adolescenti italiani’’. Così il ministro della Salute Livia Turco, a margine del simposio su ’Scienza, salute, persona’ in corso all’auditorium GSK di Verona, ha commentato lo stralcio della norma in materia durante l’esame della Finanziaria in Commissione Bilancio del Senato. LA PROVINCIA DI
SONDRIO Dal tunnel dell’alcol si può riemergere
Uscire dal tunnel dell’alcol si può. Basta volerlo e, laddove la tentazione è più forte della volontà, rivolgersi alle persone giuste. Anche in provincia di Sondrio il problema è sentito, anzi è in incremento, soprattutto nelle fasce giovanili, per cui vale la pena di non abbassare la guardia. Per questo l’Acat di Sondrio (Associazione dei Club degli alcolisti in trattamento) e l’Asl della provincia di Sondrio, propongono un corso di sensibilizzazione all’approccio ecologico sociale ai problemi alcolcorrelati e complessi che si terrà nella settimana dal 23 al 28 ottobre all’auditorium La Piastra di Largo Sindelfingen a Sondrio. Un corso diretto dal dott. Bachisio Carta e in cui tutti gli insegnanti sono servitori-insegnanti attivi nei Club degli alcolisti in trattamento del loro territorio. L’obiettivo è quello di sensibilizzare e trasmettere conoscenze teorico-pratiche relative all’alcologia generale e ai problemi correlati all’alcol, dare informazioni circa lo sviluppo dei programmi alcologici territoriali e promuovere il confronto con operatori e famiglie già attive nei programmi di trattamento oltre che approfondire le problematiche delle famiglie soprattutto laddove l’abuso di alcol si accompagna a problemi psichici, all’uso di psicofarmaci o di droghe illegali. Un corso certo impegnativo, ma esaustivo di una importante problematica che coinvolge più persone e più famiglie di quante si possa pensare anche in provincia di Sondrio e quindi rivolto a chiunque, a qualunque titolo, intenda approfondire tematiche di questo tipo. Ai partecipanti per intero al corso (che avranno effettuato anche le due visite previste ai Club degli alcolisti in trattamento) verrà rilasciato un attestato di frequenza. IL GAZZETTINO (UDINE) Che il fenomeno esista, nessun preside se lo nasconde. Ma,
se i ragazzi abusano di alcolici o arrivano in classe brilli, dicono i medesimi
presidi che riconoscono che il problema c’è, certo non accade nel loro
istituto. O, quantomeno, non accade ora. «L’abuso di alcol da parte degli
studenti? È un problema che tutte le scuole, come la nostra, affrontano a
livello di prevenzione. Purtroppo, capita che i ragazzi tendano ad abusare di
alcolici nel tempo libero: anche durante le gite, se non si vigila
attentamente, può accadere. Ma non nel nostro liceo. Casi di studenti che
arrivano alticci a lezione si sono verificati in passato, ma ora no e,
comunque, non nella mia scuola», dice Anna Maria Germini, dirigente dello
Stellini, che è interessata al progetto di "sportello" di dialogo con
gli studenti che la Questura intende attivare.Si è candidato anche il
Malignani: «Dovremo sottoporre la decisione al consiglio d’istituto, ma questo
sportello si sposerebbe appieno con due iniziative che stiamo già facendo per
l’educazione alla legalità e alla salute. L’abuso di alcolici? Il problema non
è all’interno delle scuole. Piuttosto, l’emergenza è fuori, nel mondo giovanile
dei ritrovi e degli happy hour. Al Malignani l’ultimo caso di una ragazza
alterata dall’alcol è successo dieci anni fa. Anche a Tolmezzo succedeva, ma
10-12 anni fa. Ora non sussiste più», dice Alberto Della Piana, responsabile
dei rapporti con gli studenti dell’Iti. E Camilla De Mori IL GAZZETTINO (UDINE) Ieri in Questura l’incontro con una trentina di dirigenti
scolastici. La Polizia intensificherà i controlli nei bar Abuso di alcolici, allarme nelle
scuole
Il fenomeno sta dilagando. I
presidi chiedono aiuto al questore: «È il problema prioritario»
Cresce l’abuso di alcolici tra gli studenti friulani. Si
beve durante assemblee e gite scolastiche. Si passa al bar prima di cominciare
scuola e durante la ricreazione. Il fenomeno sta assumendo proporzioni
preoccupanti, tanto che i alcuni dirigenti scolastici hanno chiesto aiuto alla
polizia. «È un problema prioritario, ci sono tanti bar attorno alle scuole e
spesso i ragazzi arrivano in classe già alticci», ha detto ieri il questore
Giuseppe Padulano al termine di un incontro con una trentina di dirigenti
scolastici di Udine e provincia. Erano stati invitati in Questura su
indicazione del prefetto Camillo Andreana: lo scopo era quello di stabilire
alcune linee guida per avviare azioni comuni di educazione alla legalità nelle
scuole. «Il fenomeno dell’abuso di alcol fra i ragazzi esiste. - conferma il
presidente della consulta provinciale studentesca Serse Raccanello - Ma si tratta
di casi sporadici. Anche la Consulta fa molto per prevenire il problema, come
dimostra la conferenza sulle dipendenze che abbiamo organizzato all’ultima
settimana studentesca». E anche i dirigenti scolastici puntano molto sulla
prevenzione, con progetti mirati. «Purtroppo accade che i ragazzi abusino di
alcolici. Tendono a farlo nel tempo libero, ma anche durante le gite se non si
vigila attentamente può accadere», dice la preside del liceo classico Stellini
di Udine Anna Maria Germini. Antonutti, De Mori IL GAZZETTINO (NORDEST) Distruggersi, volontariamente. Bruciando uno spritz dietro
l’altro e gli alcol-pops: è la drammatica realtà dei minorenni friulani, come
emerge dalle parole del responsabile del Dipartimento delle dipendenze
dell’Azienda sanitaria 4 Medio Friuli, Francesco Piani che chiede alle
istituzioni di usare tutte le armi possibili contro la "droga
liquida". Apocalittico il quadro: ogni giorno consuma bevande alcoliche un
terzo della popolazione fra i 15 e 16 anni. Il 6,8% degli undicenni, sì proprio
11 anni, assume alcol fuori pasto almeno una volta alla settimana (11.6% di
maschi, 2.3 di femmine). Irene Giurovich IL GAZZETTINO (BELLUNO) AGORDO Incontro sui problemi dell’alcol
L’amministrazione comunale di Agordo, in collaborazione con l’Acat Agordina e il Centro alcoologico territoriale della provincia di Belluno, ha organizzato una riunione con le associazioni socio-culturali e sportive del paese per martedì alle 10 nella sala consiliare del municipio. Sarà discusso il progetto regionale di formazione e sensibilizzazione territoriale sui problemi alcool correlati. E’ prevista la presenza della dottoressa Milena Maia con il suo staff. LA GAZZETTA DI PARMA Un impegno per contrastare il fenomeno dell’alcolismo IL MESSAGGERO Staremo a vedere, mi sembrano misure insufficienti. Così
il presidente del I Municipio, Giuseppe Lobefaro commenta gli interventi presi
dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. E aggiunge: L’unico
provvedimento che andava preso non è stato ripristinato: parlo del divieto di
vendita delle bottiglie di alcolici e birra fuori dai locali. Lobefaro ricorda
con piacere l’estate del 2004. Il provvidimento che prevedeva il divieto di
vendita di bottiglie funzionò benissimo. I risultati si videro e bene. Ma
questa è una misura che ai commercianti non piace. R.Tro. VIRGILIO NOTIZIE BOLOGNA/ COFFERATI: NIENTE
ALCOLICI DA ASPORTO DOPO LE 22 E per i locali notturni chiusura
all’una con deroghe
Bologna, (Apcom) - Divieto di vendita di alcolici da asporto dopo le 22 e chiusura dei locali notturni all’una, con deroghe fino alle tre per i "virtuosi". Questo in sintesi il contenuto dell’ordinanza che il sindaco di Bologna Sergio Cofferati emetterà nei prossimi giorni. Ad anticiparlo è stato lui stesso al termine di una serie di incontri con tutte le categorie coinvolte, dai commercianti agli artigiani, dai sindacati ai quartieri, dalle associazioni studentesche ai comitati anti-degrado. Alla fine l’impianto dell’ordinanza è comunque rimasto quello inizialmente pensato da Cofferati. "Tutti gli esercizi commerciali e artigianali - ha spiegato il sindaco - non potranno più vendere bibite in lattina o in bottiglia dopo le 22, anche se alcune categorie potranno tenere aperto fino a mezzanotte". "Per i locali notturni - ha poi proseguito - prevediamo un’assunzione di responsabilità dei singoli gestori. Ciascuno potrà ottenere una deroga per tenere aperto fino alle tre solo se firmerà un accordo in tre punti con il Comune: dovrà contribuire ad una campagna di comunicazione anti-alcol, mantenere condizioni di igiene e sicurezza nel locale e impegnarsi a non utilizzare lavoro nero". "Noi - ha concluso Cofferati - ci impegnamo ad intensificare i controlli e a garantire la gestione dell’ordine pubblico: alla fine i cittadini capiranno l’efficacia della nostra azione". IL GAZZETTINO (PADOVA) IL PROBLEMA DELLO SPRITZ
L’ennesimo mercoledì sera universitario con migliaia di
giovani tra piazza delle Erbe e Ghetto, ha mandato su tutte le furie i
residenti del centro storico. Abitanti rappresentati da Dino Ponchio, portavoce
dell’associazione culturale "Per le piazze" che vanta oltre 300
iscritti. «Sono gli ottimisti come l’assessore alla Polizia municipale Marco
Carrai - afferma Ponchio - che hanno negato il problema del fenomeno spritz.
Questo significa non essere attenti. Siamo tornati alla medesima situazione di
maggio e giugno e abbiamo registrato le stesse nefandezze compiute da quei
cento delinquenti che si mischiano ai ragazzi che vogliono bere l’aperitivo in
maniera tranquilla e spensierata. Il problema dello spritz va risolto con più
soluzioni e soprattutto è doveroso individuare e punire quel gruppetto di
maleducati che continua a lordare e a disturbare». Marco Aldighieri VIRGILIO NOTIZIE GERMANIA/ ITALIANO CHE FINSE
AGGRESSIONE, 6 MESI CON CONDIZIONALE Dovrà scontare anche 100 ore di
lavori sociali
Berlino, (Apcom) -
Il tribunale di prima istanza di Berlino-Tiergarten ha condannato a sei mesi di
reclusione con la condizionale l’italiano che nel maggio scorso finse di essere
stato vittima di un’aggressione neonazista. Nella sentenza, il tribunale ha
riconosciuto che Gianni Congia, 30 anni, non era stato picchiato da estremisti
di destra come dichiarato, ma si era procurato da solo la frattura al ginocchio
e le contusioni alla testa, cadendo sui binari della vicina stazione
ferroviaria di Alexanderplatz. Fanno pipì per strada, 50 euro di
multa
Bere troppa birra fa male, si sa: fa ingrassare, il fegato ne risente e non solo lui. Questo a lungo termine; ma c’è pure un altro effetto, quasi immediato, che accompagna la ben nota sensazione di euforia indotta dall’alcool e che colpisce la parti basse del corpo. Liquido chiama liquido e dopo mezz’ora di bevute, l’impulso di andare in bagno diventa quasi insostenibile. Ma se ci si trova per strada e ci sono altre 300 persone intorno che provano lo stesso virulento impulso, trovare una toilette libera diventa un’impresa impossibile. Così capita che, senza farsi troppi problemi, decine di persone espletano ai loro personali bisogni utilizzando i vicoli del centro come bagno. Quindici, per la precisione, puniti con 50 euro di multa: tante ne hanno beccate i vigili municipali in una «retata» che martedì sera ha visto entrare in azione ben tre pattuglie in borghese. 50 birre a un euro di meno. L’operazione dei vigili urbani nei locali della città aveva l’obiettivo di scoraggiare i comportamenti illeciti dei clienti durante gli «Happy hour». Gli agenti in borghese hanno visitato il pub Alla Posta di via Roccabruna, il locale Corte Sconta, di via Dordi, il ristorante Spagoburgher di via Bonporto, il pub Soultrain di via Briamasco, il Tetley’s Pub di via degli Orti, il bar Open di Povo e il bar Fiorentina di via Calepina. Ed è davanti a quest’ultimo locale che si concentrava, come ogni martedì sera, la maggiore folla di giovani (erano circa 200-300), attratti dalla birra a un euro: «Il problema - spiega Marco Antonucci, il titolare - è che ci sono troppe persone e pochi gabinetti pubblici in città. Davanti al nostro bagno ogni martedì c’è una fila di un quarto d’ora». Ma il problema non è forse la sua birra a un euro? «Io la birra smetto di darla alle 21. E poi non è solo per quello che la gente viene: ormai si è creato un appuntamento settimanale. Mi dispiace per i clienti, ma capisco anche i vigili. Comunque io pulisco sempre, con la canna dell’acqua e la varechina». E infatti i vigili urbani hanno imposto al titolare, viste le condizioni dell’area davanti al locale, di raccogliere i rifiuti accumulati e di lavare la strada. «Finalmente - dice Nicola Malossini, presidente della Fiepet-Confesercenti - il Comune è intervenuto. Se Trento è morta la sera è per colpa di alcuni clienti imbecilli, che quando escono dai locali fanno rumore e sporcano. A subirne le conseguenze sono i locali, che vengono fatti chiudere prima. Questo per alcuni vuol dire la fine». E per due dei bar visitati martedì sera dai vigili è scattata una multa di 100 euro per per aver diffuso musica all’esterno del locale anche dopo le 23. Ma.P. L’ADIGE Il calciatore si difende
«Non l’ho stuprata. Lei era consenziente» ROMA - Violenza o rapporto consensuale? Un approccio sessuale prima accettato e, magari, poi rifiutato per paura o piuttosto l’epilogo brutale di una notte consumata a bere alcool? Una prima verità sul presunto stupro del Supper club, locale trendy della movida di Piazza Navona a Roma, verrà probabilmente dal Tribunale del Riesame di Roma. Domenico Naccari, legale del calciatore ex Auxerre Dembelè Garra, originario del Mali, che ieri è stato sottoposto all’interrogatorio di garanzia, ha infatti preannunciato ricorso al Tribunale della Libertà chiedendo la scarcerazione del giovane. Il gip Sandro Di Lorenzo, per ora, ha ritenuto validi gli indizi a carico di Garra ed ha confermato l’arresto del calciatore. Garra, secondo quanto si è appreso, è apparso disperato e nel corso dell’interrogatorio (reso in francese e con l’ausilio di un interprete), avrebbe addirittura pianto. Garra si trova a Regina Coeli e, ironia della sorte, è rinchiuso nella cella vicino a quella dove è detenuto Nabil, il giovane coinvolto nella morte della turista tedesca Vera Heinzl. Un’altra analogia è quella che l’avvocato Naccari, tra l’altro, difende anche Nabil. «Non l’ho violentata. Sì abbiamo fatto l’amore nel bagno del locale, ma lei era consenziente» ha detto Garra ammettendo di aver avuto un rapporto sessuale con la giovane americana, nel bagno del club. «Mi ha costretta, mi ha chiuso in bagno e mi ha violentata»: questa, invece, la versione della giovane studentessa americana, un racconto che sarà passato al vaglio della difesa, nel tentativo di trovare e insinuare dubbi sulla versione della giovane donna. Il primo è il luogo dove si sarebbe consumata la violenza: una toilette, un luogo pubblico dove in caso di uno stupro, sottolinea la difesa, qualcuno si sarebbe accorto di qualcosa. Circostanza che non è emersa. Garra, secondo la sua difesa, non si spiega il perchè dell’arresto e della versione, diametralmente opposta, della giovane studentessa americana che accusa il calciatore ex Auxerre, di averla costretta con la forza. «Sì - ha detto Garra - avevo bevuto. Era una festa e non c’era nulla di male. E poi non sono scappato, sono rimasto in quel locale». Intanto l’ultimo episodio di violenza sessuale ha convinto il prefetto di Roma Achille Serra a convocare il comitato provinciale sull’ordine e la sicurezza pubblica. «Sono convinto che a Roma non c’è alcuna emergenza - ha detto Serra - la risposta delle forze dell’ordine è stata prontissima. Sono stati arrestati quasi tutti i responsabili di questi atti tremendi, perchè considero lo stupro uno degli atti peggiori. L’augurio ora è che i responsabili vengano condannati a pene severe». VIRGILIO NOTIZIE AGGREDITA A ROMA STUDENTESSA INGLESE Roma, (Apcom) - Una ragazza inglese di 14 anni ha dichiarato ai carabinieri di essere stata aggredita da un barbone ubriaco mercoledì scorso, ma la storia è stata resa nota soltanto oggi. Da quanto si è appreso da fonti investigative sembra che la quattordicenne, in gita scolastica nella Capitale, mentre si trovava col gruppo nei pressi di piazza Navona, sarebbe stata avvicinata da un barbone dall’apparente età di 40-50 anni che l’avrebbe spinta in un vicolo del centro tentando di baciarla e palpeggiandola. La ragazza infatti aveva fatto perdere le sue tracce da circa un’ora. Quando poi ha ritrovato il gruppo ha raccontato al professore quello che le era accaduto mostrandosi piuttosto sconvolta. A quel punto il docente ha deciso di sporgere denuncia accompagnando la ragazza dai carabinieri. I militari dell’Arma le hanno mostrato delle fotografie dove però lei non è riuscita a riconoscere il suo aggressore. La quattordicenne non ha voluto neanche recarsi in ospedale. Sulla storia ci sono ancora alcuni punti da chiarire e le indagini dei carabinieri proseguono per tentare di individuare l’aggressore. LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (BARI) Irruzione nella notte un cittadino
protesta
Mi chiamo Francesco e vorrei un suo parere sulla
situazione che di seguito delucido. In relazione all’episodio di cronaca
menzionato anche sulla Gazzetta - il ragazzo suicidatosi lanciandosi dall’8°
piano, a seguito dell’ingestione di semi di «argyrea nervosa» - il 23 settembre
scorso sono comparsi nel cuore della notte una dozzina di agenti della Digos
sull’uscio della mia casa con un mandato del giudice Elisabetta Ginefra che
ingiungeva una meticolosissima perquisizione domiciliare onde rinvenire non
precisati quantitativi di sostanza stupefacente o quant’altro, senza per altro
nulla trovare. Tengo a precisare che sono dottore agrario, che gestisco
(pagando tutte le tasse) una rivendita agricola con famiglia e prole
assolutamente estraneo a qualsiasi giro malavitoso o di spaccio, con una
esemplare condotta civile incensurato e con la sola passione dell’etnobotanica
che coltivo costantemente da ormai 20 anni. Nonostante mi sia arrovellato sul
perché di questa intrusione così a buon mercato, non sono ancora riuscito a
capire il castello probatorio che ha portato la «giudice» ad ordinare una
perquisizione così devastante per la tranquillità della mia famiglia. Sono
arrivato alla conclusione che un paio di anni fa telefonai allo smart-shop
(regolarmente autorizzato ad esercitare) il cui gestore è tuttora in carcere
per chiedere dei semi di «argyrea nervosa» per culto botanico non certo per
alienarmi e sognare di volare decollando dall’8° piano, numero telefonico
normalmente acquisito dalla rubrica. Inoltre la «argyrea nervosa» è
perfettamente ancora legale non comparendo nelle tabelle ministeriali. Mi
chiedo: è giusto interferire con la tranquillità di un garbato cittadino in
base ad una telefonata rilevata dallo Stato spione? È forse giusto che se
un’automobilista ubriaco uccide un passante, si arresti il barista che l’ha
servito? (*) È giusto che una sola persona (in questo caso la dott.sa Ginefra)
sciupi i soldi dei contribuenti mandando una ciurma di agenti e mezzi a casa di
un cittadino che non c’entra nulla senza uno straccio di prove ? È giusto che
un ignaro cittadino arrivi al punto di avere più timore dello Stato che dei
delinquenti? È giusto che un qualsivoglia giudice abbia il potere di
distruggere la vita familiare di un qualsiasi signor Nessuno senza renderne
conto a nessuno? Questa non è democrazia ma intimidazione e stalinismo bello e
buono. Francesco Cosentino Valenzano (Bari) agrifarm@tiscali.it (*) Nota: se il fatto avviene nelle vicinanze del locale si. Secondo una sentenza della Corte di Cassazione, (sentenza 45484 del 24/11/2004), i baristi sono responsabili del comportamento dei loro clienti anche fuori dal loro esercizio pubblico. LA SICILIA Carabinieri Sedata rissa tra polacchi in stato
di ebbrezza
(a.b.)Una rissa tra polacchi ormai da tempo cittadini augustani è stata sedata nei giorni scorsi dai carabinieri del nucleo radiomobile del Comando Compagnia di Augusta. A scatenarla sarebbe stato un futile motivo. I contendenti erano anche in stato di ebbrezza. All’arrivo dei militari si sono chetati subito. Nessuno di loro ha poi sporto denuncia né si sono presentati al pronto soccorso: le lesioni riportate erano comunque delle contusioni molto lievi dovuti agli schiaffoni partite dalle due parti. Non è la prima volta che in città si registrano risse tra gli stessi concittadini dell’est Europa fra di loro. Nella maggior parte dei casi sono aggravate e motivate dal fatto che i litiganti fanno abuso di sostanze alcoliche prima della lite. IL GAZZETTINO (PADOVA) Quali messaggi i media passano
agli adolescenti?
Sono mamma di una ragazzina di tredici anni e sto
faticosamente cercando di trasmetterle quelli che a mio avviso sono dei dogmi
fondamentali per una sana crescita; le mie armi si stanno però inesorabilmente
spuntando e mi spiego subito. Negli anni che hanno visto campione d’incassi il
film "Cristiana F. noi ragazzi dello zoo di Berlino" avevo più o meno
l’età di mia figlia e sono quindi cresciuta con la consapevolezza che droga
equivale a fallimento nonchè a morte. Sembro un disco rotto ma sono spesso a
ripeterle "amore mio, droga e alcol portano in un tunnel tortuoso che non
sfocia in nulla di buono. Stanne alla larga!" Lettera firmata IL GAZZETTINO (TREVISO) SPRESIANO Disavventura sulla Pontebbana per una signora
nigeriana che si salva buttandosi nel fossato. L’autista è stato arrestato dopo
un inseguimento Prima le dà un passaggio, poi
tenta di investirla
La donna vede che è ubriaco, scende e chiama il 113
per recuperare la valigia rimasta sull’auto. Lui se ne accorge e fa
dietro-front Spresiano Lei gli aveva soltanto chiesto un passaggio, trovandosi a piedi a percorrere la Pontebbana in piena notte. Ma lui, I.B. bosniaco 39 enne, l’ha caricata in auto, l’ha fatta scendere poco lontano ed ha tentato di investirla, ripartendo senza averle restituito la sua valigia. L’episodio è avvenuto la scorsa notte in comune di Spresiano, lungo la Pontebbana. Erano circa le 3.35, e B.R., nigeriana 48enne, ha chiesto un passaggio alla prima auto che le si è fermata accanto. E’ salita nella vettura, una Peugeot bianca condotta appunto dal bosniaco, sistemando i suoi effetti personali sul seggiolino posteriore. Ad un certo punto, fatti appena pochi metri, lei s’è accorta dello stato di ubriachezza del 39enne, che procedeva zigzagando a centro strada. "Fammi scendere, vado da sola", gli avrebbe detto. L’uomo s’è fermato, l’ha scaricata ripartendo immediatamente prima che lei potesse ritirare dal seggiolino la propria valigia. Disperata, la signora ha telefonato al 113, chiedendo soccorso. Avvedendosi di quanto stava accadendo, il bosniaco ha invertito la marcia tentando di investirla. B.R. per sfuggirgli s’è gettata in uno dei fossati che delimitano la Pontebbana. Nel frattempo giungeva una volante della Polizia, che iniziava un inseguimento del bosniaco, evidentemente ubriaco. Riusciti a bloccarlo, gli agenti lo hanno ammanettato per impedirgli altri colpi di testa: l’uomo, in stato di ebbrezza, si è anche rifiutato di fornire le proprie generalità rimanendo nell’auto aggrappato al volante. Condotto in Questura, è stato fotosegnalato ed identificato: si tratta appunto di un cittadino bosniaco regolarmente in Italia da anni, con documenti validi ed una occupazione. E’ stato comunque arrestato per furto, resistenza a pubblico ufficiale, rifiuto di fornire le proprie generalità e guida in stato di ebbrezza. S.M. IL GAZZETTINO (VENEZIA) MARTELLAGO Grave oltraggio l’altra notte a un luogo sacro
da parte di ignoti teppisti svastiche sul muro della chiesa Martellago Disegnare delle svastiche e croci celtiche è sempre un
atto obbrobrioso, ma farlo in un luogo sacro... La comunità di Martellago, dove
ieri non si parlava che di questa "vergogna", è stata scossa dalla
"prodezza" di alcuni ignoti che giovedì notte hanno lordato una
parete esterna della chiesa, peraltro appena ritinteggiata, dipingendovi con
vernice spray nera due dei simboli per eccellenza del nazismo, e per di più nel
lato che dà sulla Castellana, in modo che tutti vedessero.Non è la prima volta
che la parrocchia è al centro di episodi così inquietanti: alcuni anni fa due
ragazzi di colore e l’allora cappellano, che aveva preso le loro difese, furono
picchiati da due giovani del posto di estrema destra. Il parroco, don Luigi
Boffo, però, pur condannando il gesto, esclude qualsiasi matrice politica e
anche eventuali "dispetti" nei confronti della parrocchia, e
soprattutto non intende fornire alla vicenda alcuna cassa di risonanza,
bollandola come un episodio isolato."Ciò che è successo è una cosa brutta
e ignobile, ma non intendo ingigantirla né montare casi, perché è proprio
quello che cercano questi scriteriati che l’hanno commessa e perché così
rischiamo che lo rifacciano; né accetto che per colpa loro venga screditata una
comunità sana e attiva. Tant’è che non abbiamo neache sporto denuncia: domani
cancelleremo le svastiche e morta là. Domenica ho conferito il mandato di
servizio a ben 100 laici tra cui diversi giovani. Questa è la vera comunità di
Martellago, non 2-3 ragazzacci che hanno commesso una bravata, per quanto
grave, e forse senza neanche sapere cosa vogliono dire i simboli che hanno
dipinto" ha commentato ieri il sacerdote, che sta passando un
"periodaccio": due settimane fa è stato aggredito da un ubriaco alla
sagra. Anche il sindaco, Giovanni Brunello, ha condannato fermamente il gesto,
esprimendo piena solidarietà alla parrocchia. Pure il primo cittadino, però, si
è affrettato a prendere le difese della gioventù del comune, "che per la
stragrande maggioranza è fatta da ragazzi per bene", escludendo
tassativamente l’eventualità di un allarme... naziskin. "Questo gesto
esecrabile è opera di quattro idioti, che non è neppure detto siano del posto e
che sono convinto - o almeno me lo auguro - non sanno neanche cosa significhino
le svastiche e il nazifascismo". Il fatto, tuttavia, resta assai
preoccupante. Nicola De Rossi IL GAZZETTINO (TREVISO) Serata movimentata in un bar del
centro
Importuna le clienti e malmena la
cameriera
Marocchino finisce in manette
Conegliano Marocchino ubriaco importuna delle clienti e poi
aggredisce la cameriera. Il tutto è successo mercoledì sera al bar D&D di
piazzale Zoppas e poco dopo il fatto il giovane, H.J., 19 anni, operaio
incensurato, ma noto al commissariato, è stato arrestato dalla Polizia. Sei
giorni di prognosi per la socia della cooperativa che gestisce il bar e aveva
cercato di calmare il cliente troppo "esuberante" con alcune ragazze
sedute a un tavolo dell terrazza esterna del locale: il marocchino l’ha
strattonata per un braccio causandole un trauma. IL MESSAGGERO(UMBRIA) In Tribunale
Lo lascia la fidanzata e lui si
sfoga distruggendo auto
PERUGIA - Litiga con la fidanzata, si ubriaca e si mette a
saltare sul tettino delle automobili in sosta nel centro di Perugia. E quando i
carabinieri cercano di arrestarlo li prende a botte e danneggia anche la loro
vettura. Per questo motivo, un giovane energumeno rumeno, difeso dall’avvocato
Maria Laura Antonini, è finito sotto processo per danneggiamento, ubriachezza
molesta e resistenza a pubblico ufficiale. U.M. TORINO L’OMICIDIO ERA PASSATO SOTTO SILENZIO A CAUSA DEI GIOCHI:
CONTINUA LA CACCIA AL PRESUNTO COMPLICE Preso l’assassino delle Olimpiadi
E’ accusato di aver massacrato un
pensionato in via S. Chiara
di Angelo Conti e Monica Perosino L’uccisione di Sabino Lorè, un pensionato settantenne che
abitava in via Santa Chiara 14, in pieno Quadrilatero Romano, lo scorso
febbraio era quasi passata sotto silenzio. In una Torino tutta lustrini e
pailletes per le Olimpiadi invernali, la notizia di un battibecco scoppiato
sulle scale delle case popolari Atc era stata relegata in poche righe di
cronaca. Anche perché in un primo momento le condizioni di Lorè non erano
sembrate preoccupanti. Il pensionato spirò in ospedale tre settimane più tardi
e pochi lo vennero a sapere, a parte gli amici più stretti e i vicini di via
Santa Chiara. |