Non è in questo caso possibile, ovviamente, stabilire il quantitativo di punti prelevati, in quanto nella maggior parte dei casi il conducente non viene subito fermato, per cui non scatta il prelievo dei punti se il proprietario del veicolo non comunica successivamente chi guidava e preferisce pagare l’ulteriore sanzione di 357 euro ai sensi dell’art.180 CdS. «L’aumento delle sanzioni - dice Giordano Biserni, presidente dell’Asaps, potrebbe anche far pensare che molti conducenti non credono che l’autovelox, o telelaser, siano effettivamente in funzione, oppure la velocità rimane una sorta di attrazione fatale». Comunque proprio l’Asaps, il sodalizio degli agenti che operano sulla strada, ha organizzato l’Operazione Trasparenza. Si tratta di una comunicazione settimanale che informa i visitatori del sito www.asaps.it sui tratti di strada e i giorni nei quali i vari compartimenti della Polizia Stradale hanno predisposto i controlli con l’utilizzo di misuratori della velocità, sia sulla rete autostradale che nelle statali delle varie regioni italiane. «Ciò perché - aggiunge Biserni - l’utilizzo di autovelox e misuratori di velocità in genere è teso a contrastare il fenomeno infortunistico connesso al mancato rispetto dei limiti di velocità. In sintonia con le direttive del servizio Polizia Stradale del Ministero dell’Interno, crediamo molto in una puntuale comunicazione per realizzare la nostra Operazione trasparenza». Nella tabella regionale del posizionamento degli autovelox non sono indicati né il posizionamento esatto né gli orari di controllo: ciò perché è a discrezione delle pattuglie operare un turno di lavoro con l’autovelox in una posizione stradale scelta dagli agenti. Nestore Morosini |
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