“Sulle strade svizzere, lo sviluppo della sinistrosità - a
breve termine - è positivo e non riconducibile esclusivamente alla nuova
legislazione in merito all’alcol. Probabilmente il comportamento più prudente è
dovuto alla sensibilizzazione e al maggiore timore di essere controllati”. Queste
sono le conclusioni principali contenute nel rapporto SINUS 2006 dell’Ufficio
svizzero per la prevenzione degli infortuni upi. Rispetto all’anno precedente, nel 2005 sulle strade
svizzere il numero dei morti e dei feriti gravi è calato del 20 rispettivamente
del 10%: le ricerche sulla sinistrosità effettuate dall’upi riconducono lo sviluppo
positivo sulla nuova legislazione in materia di alcol e revoca della licenza di
condurre nonché ai controlli intensificati, al maggiore timore di essere
controllati e alla tematizzazione nei media. Questi fattori hanno comportato un
comportamento più prudente e una guida più conforme alle regole stradali.
Pertanto il SINUS precisa: "È importante che anche in futuro le misure
giuridiche vengano legate nel miglior modo alle campagne sulla sicurezza
stradale”. Dall’analisi della sinistrosità emerge inoltre che bisogna
tuttora intervenire sui punti ad alta sinistrosità noti: a breve e medio
termine bisogna perciò in primo luogo promuovere il rispetto delle leggi in
vigore e in particolare il rispetto dei limiti di velocità e di alcolemia e
l’obbligo di allacciare le cinture. Il rapporto illumina però anche i punti cruciali nella
sinistrosità come per esempio quello degli incidenti alcolcorrelati tra i
conducenti giovani. Calcoli statistici mostrano che i giovani tra i 18 e i 24
anni causano il doppio degli incidenti alcolcorrelati rispetto ai conducenti
tra i 25 e i 44 anni. A questi si aggiungono gli incidenti tra lo 0,2 e lo 0,5
per mille non contenuti nella statistica: l’età e la poca esperienza raccolta
con gli alcolici e al volante, fanno sì che i neopatentati presentino già in a
questo livello basso un rischio d’incidente più elevato. Per questi motivi, il
divieto d’alcol previsto dalla Confederazione nel programma "Via
sicura" è ragionevole. Le esperienze positive fatte da altri Paesi con questa
misura ne sottolineano ancor maggiormente l’utilità. Il rapporto SINUS (livello di sicurezza e sinistrosità
nella circolazione stradale), una nuova pubblicazione dell’upi e del Fondo di
sicurezza stradale, intende essere un compendio per gli specialisti dell’antinfortunistica
e per tutte le persone interessate all’argomento. In base a diversi punti (p.
es. ferite, delinquenza e comportamento protettivo, atteggiamenti rispetto alla
sicurezza) si valuta la situazione attuale e l’evoluzione nella circolazione
stradale, evidenziando i problemi da affrontare. L’upi, il centro svizzero di
competenza in materia di prevenzione degli infortuni non professionali, ne
deduce i suoi capisaldi per l’attività antinfortunistica nella circolazione
stradale. Link al rapporto SINUS 2006 (versione italiana disponibile
a fine novembre): http://www.upi.ch/pdf/sinus.pdf |
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