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Pirateria 14/02/2005

Botte e aggressioni alle Divise e pirateria. Una settimana da non dimenticare!

Botte e aggressioni alle Divise e pirateria.
Una settimana da non dimenticare!

CORRIERE ROMAGNA (Ravenna)
Picchia un agente in cella di sicurezza Ravennate arrestato dalla polizia

RAVENNA - Dopo una notte di eccessi si è ritrovato in una cella di sicurezza della questura. Quando un agente di polizia alle 7 di ieri mattina lo ha svegliato di buon ora, lui non ha gradito e lo ha preso a calci e pugni ferendolo al volto. Fabio Casadio, 47enne ravennate residente in via Postunia, è stato arrestato ieri mattina con l’accusa di violenza, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.La sua storia era cominciata, però, qualche ora prima a Marina di Ravenna. L’uomo, che fino a pochi mesi fa si trovava agli arresti domiciliari, era stato fermato per un normale controllo in viale delle Nazioni verso le 4,30 di sabato mattina. Si trovava su un’auto guidata da un amico, risultato in regola con i documenti. Casadio, invece, non aveva né patente, né carta dì identità e molto probabilmente aveva bevuto un bicchiere di troppo che ha influito sul suo comportamento. Sceso dall’auto, invece di palesare un comportamento educato, ha preferito urinare per strada di fronte ai poliziotti, rivolgendosi poi agli agenti in atteggiamento irriguardoso. Visti anche i suoi precedenti l’uomo è stato portato in questura per ulteriori controlli, prima di essere formalmente denunciato per atti contrari alla pubblica decenza. Dopo è stato fatto accomodare in cella di sicurezza dove ha dormito per qualche ora. Al risveglio la reazione violenta nei confronti di un agente che ha riportato ferite guaribili in sette giorni.Ieri l’uomo, difeso dall’avvocato Luca Alni, si è presentato in tribunale per il rito direttissimo.L’udienza è stata però rinviata a domani. Il pm ha chiesto e ottenuto la custodia cautelare in carcere.

LA PROVINCIA DI CREMONA
Bozzolo. Ieri
Fugge all’alt e poi scalcia i carabinieri Un 39enne finisce in cella

BOZZOLO — Prima fugge all’alt e poi, fermato, si rifiuta di scendere dall’auto. Una volta all’esterno cerca di aggredire i carabinieri ma finisce in carcere. E’ finita nella casa circondariale di Mantova la notte brava di Claudio Cozzani, 39enne bozzolese già noto alle forze dell’ordine. Intorno alle 4.30 non si è fermato a un posto di controllo dei carabinieri di Bozzolo. Questi lo hanno inseguito insieme a una pattuglia del radiomobile di Viadana. Dopo tre chilometri lo hanno fermato ma non voleva uscire. Una volta scattata la serratura, ha cercato di fuggire aggredendo due militari ma è stato preso e portato in cella in evidente stato di ebbrezza. Sequestrata anche l’auto perché i documenti di circolazione non erano in regola.

IL MESSAGGERO (Metropoli)
ESQUILINO
Lite sull’autobus dei barboni: agente aggredito

Momenti di panico l’altra sera in via Giolitti per una lite fra barboni all’interno dell’autobus messo a disposizione del Comune per l’emergenza freddo. Operatori sociali stavano prelevando i senza dimora per portarli in strutture accoglienti dove offrono loro il cibo.Verso le 21.30 l’autista del bus ha incrociato una ”volante” del 113. S’è sporto dal finestrino richiamando l’attenzione dei poliziotti. «Presto venite ci sono due passeggeri che si stanno picchiando» ha gridato l’autista. I poliziotti sono intervenuti. Sono saliti sul mezzo facendosi largo in mezzo da altri clochard. Due uomini stranieri se le stavano dando di santa ragione. Gli agenti sono riusciti a separarli e a portarli fuori dall’autobus su un marciapiede di via Giolitti. A quel punto uno dei due ha aggredito i poliziotti. Come una furia li ha presi a calci e a pugni. Una volta bloccato ha cominciato a prendere a calci la macchina della polizia danneggiandola.
L’uomo, fuori di sè probabilmente per l’alcool ingerito, è stato portato al commissariato ”Esquilino” dove è stato arrestato per lesioni a pubblico ufficiale e danneggiamenti. L’altro barbone invece è rimontato sull’autobus del Comune ed insieme ad altri è stato portato in un ostello per passare la notte lontana dal freddo. I poliziotti sono stati refertati in ospedale M.D.R.

IL MESSAGGERO (Pesaro)
PIAZZA UGO BASSI
“Pirata” ubriaco tenta la fuga Bloccato da un carabiniere

Speronamento tra auto in piazza Ugo Bassi. Dopo aver provocato l’incidente, un extracomunitario alla guida di una Fiat Uno ha tentato la fuga. Ma fermato da un carabiniere in borghese ne è nata una colluttazione e lo straniero è stato arrestato. E’ accaduto ieri sera intorno alle 20,45. Il “pirata” sembra che si fosse messo alla guida con un elevato tasso alcolico nel sangue. Con tutta probabilità una manovra maldestra all’origine del tamponamento, fatto sta che ad averne la peggio è stata una ragazza che con la sua Nissan Micra transitava davanti alla farmacia del Piano. Il colpo sulla fiancata sinistra dell’auto e l’extracomunitario ha iniziato a dare in escandescenze. Per fortuna c’è stato l’immediato intervento di un carabinieri che passava nella zona Avendo capito le intenzioni dell’autista ubriaco, ha tentato di tenerlo fermo. Ma l’extracomunitario ha reagito e al militare non è restato che usare la forza per tenerlo immobilizzato. Nel frattempo la ragazza ha chiamato rinforzi. Sul posto tre pattuglie della polizia e una dei carabinieri che hanno provveduto all’arresto dell’extracomunitario. Le accuse contestategli sono violenza e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo è residente in via Flaminia e conosciuto alle forze dell’ordine per essere tutt’altro che un tipo nervoso.   A.M.

IL MESSAGGERO (Abruzzo)
Avezzano. Picchia i carabinieri e finisce in manette

AVEZZANO - Il figlio esce, il padre entra. È proprio una famiglia sfortunata quella dei Di Leonardo. Lui, il padre, ha mandato all’ospedale i carabinieri che avevano cercato in qualche modo di farlo ragionare dopo una bella bevuta, pare. Il figlio, era quello che aveva rubato un pulman e se ne era andato in giro come se fosse stata la sua vettura privata.
I carabinieri della stazione di Capistrello hanno infatti arrestato Nazareno Di Leonardo, 61 anni, per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Di Leonardo, in evidente stato di ubriachezza, era rimasto coinvolto in un incidente stradale. I carabinieri intervenuti sul posto, molto gentilmente e come normalmente si fa per prassi in questi casi, gli avevano chiesto la patente ed il libretto di circolazione dell’autovettura alla guida della quale si trovava. Per tutta risposta Di Leonardo si è scagliato contro di loro, colpendoli con calci e pugni. I militari hanno dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari dell’ospedale di Avezzano. Di Leonardo è stato rinchiuso nel carcere San Nicola di Avezzano, a disposizione della magistratura.  M.B.


CORRIERE DELLA SERA (Cronaca di Roma)
TESTACCIO
Ubriaco, investe pompiere: automobilista in manette

Un uomo di 55 anni, Vito Laspina, è stato arrestato nella serata di venerdì dopo aver investito un vigile del fuoco impegnato a dirigere il traffico con la polizia municipale e ha poi aggredito due poliziotti e due carabinieri che cercavano di fermarlo: l’uomo, visibilmente ubriaco, è accusato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. L’episodio è avvenuto in via Nicola Zabaglia, a Testaccio. Il pompiere, trasportato al Fatebenefratelli, guarirà in dieci giorni, mentre i due carabinieri in cinque.



GIORNALE DI BRESCIA
Arrestato dalla Polizia stradale il romeno che il 15 dicembre investì e uccise un’anziana in viale Stazione
Pirata della strada preso dopo altro incidente

Ci ha riprovato. Ma questa volta non è riuscito ad eclissarsi. Coinvolto in un altro incidente stradale, dove anche questa volta ha tentato di fuggire senza prestare soccorso a una persona rimasta leggermente ferita, è stato arrestato dalla Polizia stradale l’automobilista-pirata che il 15 dicembre scorso aveva travolto in viale Stazione un’anziana che stava attraversando la strada sulle strisce pedonali. La donna, gravemente ferita, era morta dieci giorni dopo in ospedale. A finire in manette è stato Llie Itaru, romeno, di 40 anni, residente in Francia, ma di fatto senza fissa dimora. L’immigrato, dopo essere stato identificato a fine dicembre dalla Squadra infortunistica della Polizia municipale, al termine di laboriose e difficili indagini, era ricercato a seguito dell’ordine di custodia cautelare emesso nei suoi confronti per omicidio colposo, fuga da un incidente e omissione di soccorso. Per un’insolita coincidenza, il romeno alle 18.15 dell’altra sera, mentre era alla guida di una Renault Chamade con targa francese, del tutto simile a quella che guidava nel corso nell’incidente mortale, è rimasto coinvolto in un piccolo tamponamento con un’altra vettura nel parcheggio dello stabilimento Iveco di via Volturno. Lo stesso luogo dove peraltro aveva abbandonato la Renault, alla quale aveva tolto le targhe, con la quale si era reso responsabile dell’investimento di viale Stazione. Una zona, che, evidentemente, era solito frequentare. L’altra sera, in evidente stato di ebbrezza, ha urtato la vettura e a fatica gli occupanti dell’auto sono riusciti a trattenerlo, in attesa dell’arrivo degli agenti della Polizia stradale, che ha eseguito i rilievi. Controllando le sue generalità, che a fine dicembre la Polizia municipale aveva inserito nell’elenco delle persone da ricercare, gli agenti della Stradale hanno scoperto che si trattava dello stesso automobilista che aveva causato l’investimento mortale di viale Stazione. Il romeno è stato quindi fermato e portato al comando di via Montegrappa dove, avute altre conferme della sua identità grazie al confronto delle sue impronte digitali, è stato arrestato. Ieri mattina è stato scortato nel carcere di Canton Mombello. La vittima dell’investimento di viale Stazione fu Aldina Fi orini, pensionata di 78 anni, originaria di Chiari e residente in città, in via Padre Giulio Bevilacqua, vicino a piazza Paolo VI. L’anziana, ricoverata alla Poliambulanza in prognosi riservata, era morta il 26 dicembre.  G.Spi.

IL MESSAGGERO (Frosinone)
Ubriaco al bar aggredisce quattro agenti: condannato

Una notte in cella e ieri mattina la condanna per P.C., 27 anni.
L’uomo l’altra notte si è ubriacato in un bar di via Marittima, nel capoluogo, e ha attaccato briga con alcuni clienti e con il personale.
A quel punto è stato chiesto l’intervento di una pattuglia delle Volanti della Questura. Alla vista degli agenti l’uomo brandendo una bottiglia di birra a mo di clava ha cercato di colpirli. Ne è nata una colluttazione ed è stato necessario l’intervento di una seconda pattuglia per bloccare l’uomo e portarlo in Questura.
Ieri mattina P.C. è comparso in Tribunale davanti al giudice monocratico ed è stato condannato a quattro mesi, la pena è stata sospesa e l’uomo è stato scarcerato.

 



Lunedì, 14 Febbraio 2005
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