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(ASAPS) – Il Consiglio dei
Ministri approva due nuovi disegni di legge in materia di giustizia. Il primo
si riferisce alle norme per contrastare il favoreggiamento dell’immigrazione
clandestina. L’altro modifica il codice di procedura autorizzando i prelievi obbligatori di campioni biologici
o accertamenti su persone viventi. Il ddl sull’immigrazione clandestina propone
tre linee di intervento sanzionatorio, cautelare e processuale nell’ambito di
un ripensamento generale dell’assetto ordinamentale dei crimini a carico degli
scafisti. Le misure di repressione previste dal Governo mirano a favorire
l’attività investigativa all’interno del contesto in cui l’immigrazione
clandestina si svolge e vogliono mettere le misure cautelari previste sullo
stesso piano di quelle in vigore per la criminalità organizzata. Nello
specifico chiunque promuova, diriga o organizzi il trasporto illegale di
stranieri nel territorio nazionale è punibile con la reclusione da uno a cinque
anni e con un’ammenda di 15mila euro per ogni persona. Tale sanzione si applica
quando si cerca di far entrare illegalmente cinque o più immigrati, i
passeggeri sono stati maltrattati ed esposti a pericolo di vita, il fatto è
commesso da più soggetti e con l’ausilio di documenti falsi e, infine, gli
scafisti possiedono armi. Il secondo ddl prevede la possibilità per l’autorità
giudiziaria di disporre l’esecuzione obbligatoria del prelievo di materiale
biologico (capelli, peli, saliva) o di accertamenti medici per l’individuazione
del profilo genetico del soggetto. Questo al fine di confrontare tale profilo
con altri rintracciati nel corso di indagini giudiziarie. (ASAPS)
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