Paolo Giarrizzo
Colico - Due, tre colpi secchi. Le auto che sbandano
leggermente prima di fermarsi sul ciglio della strada. E poi la brutta sorpresa
le due vetture sono state centrate entrambe da alcuni sassi lanciati da un
cavalcavia. È successo ieri nel tardo pomeriggio, poco dopo le 18 e 20, lungo
la super 36 a pochi metri dallo svincolo di Piona, esattamente all’uscita dalla
galleria Curcio. Le due auto - una Peugeot 306 Station Wagon e una Toyota Yaris
- stavano procedendo in direzione nord, da Lecco verso Sondrio. Erano in
colonna, distanti pochi metri una dall’altra. A quell’ora non c’era tanto
traffico sulla strada, ma il sole era ormai tramontato. E la poca luce aveva
spinto i due automobilisti - rispettivamente di Gravedona e di Samolaco - a non
procedere a velocità sostenuta. Ed è stato proprio questo particolare,
probabilmente, a evitare che potesse verificarsi qualche incidente. Le due
auto, infatti, sono state raggiunte da diverse pietre, tutte comunque di
piccole dimensioni: quella più grande, grosso modo, aveva il diametro di una
pallina da tennis. La Peugeot è stata colpita prima sulla parte sinistra del
cofano e poi sul tettuccio, la Toyota solamente sul tetto. Fortunatamente non
ci sono stati feriti: i due automobilisti sono scesi incolumi dalle auto, anche
se comprensibilmente spaventati. E le due vetture hanno riportato solo qualche
ammaccatura alla carrozzeria e nulla di più. L’allarme è stato comunque immediato:
sul posto - avvisati con un telefono cellulare - sono arrivati gli agenti della
polizia stradale di Bellano che hanno passato al setaccio l’intera zona.
Nonostante fosse già buio, i poliziotti hanno controllato con attenzione la
volta della galleria e la montagna circostante, arrivando a escludere che quei
sassi potessero essersi staccati da qualche parete. L’unica conclusione
possibile, dunque, è che le pietre siano state lanciate dal cavalcavia che
passa sopra la galleria, facilmente raggiungibile sia in auto che con una moto.
Anche la testimonianza dei due automobilisti non è servita a molto: agli agenti
hanno raccontato di non aver visto nulla di particolare o, tanto meno, qualche
persona sul cavalcavia quando si sono fermati. Gli accertamenti degli agenti
della Polstrada riprenderanno oggi: visto l’orario e la dimensione delle pietre
lanciate verso le due auto si pensa alla bravata di qualche ragazzino che abita
nella zona, probabilmente in cerca di forti emozioni. Ma non viene comunque
esclusa nessuna possibilità.
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