Loro, gli agenti, erano reduci da un servizio
notturno di Polizia Giudiziaria; gli altri, i rapinatori, da un colpo messo a
segno ai danni della cassa rurale artigiana di Cantù. Si sono incontrati alla
barriera autostradale A8 sulla Milano Nord: i primi stavano facendo ritorno al
comando della Polizia Stradale di Lecco, i secondi erano in fuga da una
mezz’ora, con il bottino già spartito in tasca. Il blocco e le manette sono
scattati in una manciata di secondi tanto che i rapinatori nemmeno si sono
accorti dei tre giovanotti fermi su un’auto all’ingresso del casello. Fra lo stupore delle decine di auto in
transito alle 9.30 di mercoledì 18 ottobre nei pressi della barriera di Rho,
tre agenti della Stradale di Lecco hanno immobilizzato e ammanettato due
malviventi, rei di una freschissima rapina ai danni di una banca di Cantù. I
dettagli dell’operazione sono stati illustrati nel corso di una conferenza
stampa che si è svolta nella sede di Corso Martiri alla presenza del comandante
dottoressa Elena Natale. Il sovrintendente Alberto Valsecchi, responsabile
dell’ufficio di polizia giudiziaria di Lecco, l’assistente Gianluca Biancone e
l’agente Matteo Delmiglio mercoledì mattina si trovavano in provincia di Como
per servizio e stavano facendo ritorno alla sede lecchese quando via radio è
giunta notizia di una rapina a mano armata avvenuta a Cantù, intorno alle 9.10,
ai danni della Cassa Rurale Artigiana. Un uomo a volto scoperto con in pugno un’arma
è entrato nella filiale e minacciando il cassiere si è fatto consegnare il
denaro contante per un ammontare di 7000 euro. Fuggito all’esterno l’uomo è
salito a bordo di una Ford Fiesta, di colore nero, dove ad attenderlo c’era un
altro complice e si sono poi dileguati. L’allarme rapina è subito scattato e la
segnalazione dell’auto con il numero di targa è stata diramata a tutte le
pattuglie presenti sul territorio. In pochi minuti il territorio è diventato
terreno di caccia per i due malviventi e la segnalazione ha raggiunto anche i
tre agenti lecchesi che stavano facendo ritorno a casa. Ligi al dovere e
famigliari con il territorio i poliziotti non appena ricevuta notizia della
rapina hanno pensato che l’unica via di fuga dei malviventi potesse essere
l’autostrada per Milano. Con la macchina si sono portati così all’imbocco del
casello che conduce sull’A8, nei pressi di Rho, all’intersezione con un bivio. L’attesa non è durata molto e l’intuizione è
stata quella giusta. Dopo circa 20 minuti i tre hanno visto arrivare una Ford
Fiesta di colore nero con a bordo due persone. Un controllo del numero di targa
con la centrale ha permesso di appurare che si trattava dell’auto dei
malviventi. Il blocco è stato immediato. Con una manovra scattante l’assistente
Biancone ha posizionato la vettura di fronte a quella dei malviventi mentre i
due colleghi hanno immobilizzato l’autista, che aveva il finestrino abbassato
per pagare il pedaggio, e l’altro malvivente. Addosso i due avevano il denaro,
già spartito in parti uguali, la pistola utilizzata per la rapina, risultata
poi un giocattolo e altri arnesi da scasso. La seguente perquisizione domiciliare ha
permesso di rivenire altro materiale, segno che i due potrebbero essere gli
autori di altre rapine. A finire in manette sono stati dunque Giulio Di Liddo
33 anni e Thomas Marcinò 31 anni, entrambi di Milano. Quest’ultimo, in
particolare, già noto alle forze dell’ordine per reati simili era stato
scarcerato da poco grazie all’indulto. |
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