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Grecia, velocità al volante: passione pura - Un’inchiesta dell’università di Atene svela l’attrazione “fatale” degli ellenici


Traffico per le strade di Atene
foto dalla rete

 

(ASAPS) ATENE (GRECIA) – Chi ha viaggiato nella terra degli antichi ellenici, si è accorto di quanto sia pericoloso distrarsi anche solo un attimo. Auto e moto sfrecciano a velocità folli, e nessuno sembra riuscire a trattenere questa “voglia di velocità”. Anche sulle nostre strade, ogni tanto, capita di inseguire qualcuno con targa greca che delle regole non ha il minimo rispetto. Il sospetto che in Grecia la passione per la velocità fosse davvero forte, dunque, già ce l’avevamo, ma una conferma definitiva – e soprattutto scientifica – è giunta nei giorni scorsi dall’università di Atene, che ha realizzato una ricerca per conto del governo. Secondo gli studiosi del laboratorio dei Trasporti del prestigioso ateneo ellenico, la passione per la velocità sarebbe qualcosa di più di una semplice tendenza: è amore puro per la velocità, incondizionato, senza limiti di età. Un sentimento che riconduce all’auto, che spinge il piede sul gas e che provoca moltissimi incidenti stradali. 1.619 morti nel 2004, 1.615 nel 2003: un dato costante da molti anni, in un paese che ha una rete viaria limitata, ed una popolazione assai ridotta, che supera di poco i 10 milioni di abitanti. Le modalità con cui i ricercatori hanno condotto l’esperimento, è quello dell’intervista casuale: sono stati scelte alcune tratte della principale autostrada greca, la Patrasso-Atene-Salonicco, dopodichè sono stati  intervistati 500 conducenti. L’indagine ha rivelato che 8 giovani su 10 violano puntualmente il limite di velocità (120 in autostrada, 110 su strade extraurbane e 50 in città); 6 su 10, nello specifico, superano abitualmente i 140 all’ora. La fascia d’età più a rischio sembra essere quella di età compresa tra i 18 ed i 24 anni, al volante di autovetture. I camionisti giovani si prendono meno rischi, ed in questa categoria la trasgressione cresce con l’età. Si salva solo il 7% degli intervistati, quelli d’età superiore ai 65 anni, che ammettono di essere rispettosissimi del codice, soprattutto on ambito autostradale. Uno dei dati che maggiormente sconcerta i ricercatori, è che niente sembra poter cambiare la coscienza dei driver ellenici: non di certo le campagne di sensibilizzazione, le multe sempre più salate e nemmeno le esperienze pregresse di incidenti gravi. Al volante, dunque, domina la trasgressione, mascherata dagli alibi più strani: “fretta”, nel 43% dei casi, ma anche il paradosso che il 31% degli intervistati abbia risposto di sentirsi “più sicuri a correre”. Il 5% ha ammesso di “divertirsi”. (ASAPS)


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Martedì, 24 Ottobre 2006
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