IL MESSAGGERO (CIVITAVECCHIA) Provincia e Sert hanno dato vita all’iniziativa. In prima
linea Cgil-Cisl-Uil, Assoindustriali, Arci, Università, cooperative e
associazioni Un posto fisso per chi si libera
della droga
Il progetto: otto assunzioni
subito a disposizione per quanti sono riusciti a uscire dal giro
di SILVANA CORTIGNANI Lotta alla droga e all’abuso di alcool: entro un anno e
mezzo otto nuovi posti di lavoro per altrettanti tossicodipendenti ed alcolisti
che, una volta usciti dal giro, sono pronti a tornare a camminare con le
proprie gambe. Non posti di lavoro precari, a tempo determinato, senza certezze
per il futuro, ma una vera opportunità per ricominciare da capo con una nuova
vita. Si tratta del progetto "Relatium distretti- Il sogno di Mario",
presentato ieri mattina in Provincia, il cui obiettivo è dare reali garanzie
occupazionali ad almeno otto persone prese in carico dal Sert e dagli enti
territoriali nei cinque distretti, attraverso l’attivazione di una rete che
coinvolge per la prima volta anche sindacati e imprenditori. L’iniziativa è stata illustrata agli addetti ai lavori da
Anna Rita Giaccone e Luca Piras, rispettivamente sociologo della Provincia e
responsabile del Sert, che hanno presentato contemporaneamente il progetto di prevenzione
"Educazione tra pari", rivolto agli studenti del II e III anno delle
scuole superiori. Presenti anche l’assessore Giuseppe Picchiarelli, Salvatore
Buccola, capo segreteria dell’assessore regionale Alessandra Mandarelli, e
Ruggero Trenna, vice direttore della direzione famiglia e servizi alla persona
della Regione Lazio. In prima linea Cgil-Cisl-Uil, Assoindustriali, Arci e
Università, ai quali si aggiungono consorzi, cooperative e associazioni (Stedi,
Cerchio, Copernico, Passaggi, Peter Pan, Perseo, Cotrad, Ponte e Camminando
insieme), che hanno dato vita a un partenariato denominato "Tuscia
integra". Conditio sine qua non: tossicodipendenti e alcolisti
devono essere giunti alla stabilizzazione del loro stato. Senza illusioni. Si
calcola che il target sia costituito da circa 1500 utenti del Sert e degli enti
territoriali, la cui età media è superiore ai 35 anni, prevalentemente maschi,
l’85% in possesso della sola licenza media o di un titolo inferiore. Cinquanta
saranno selezionati e orientati al lavoro, con l’obiettivo di dare ad almeno
otto di loro un’occupazione stabile. «Ci rendiamo conto di creare delle
aspettative che per gli esclusi potrebbero tradursi in frustrazione - hanno
sottolineato Piras e Giaccone - ma per la prima volta si tratta di un progetto
che va oltre l’assistenzialismo, promuovendo una cultura libera da pregiudizi».
Uno stimolo alla responsabilità etica delle imprese, contro la ghettizzazione e l’emarginazione dei soggetti svantaggiati: «Le aziende che saranno contattate da appositi "broker" - ha precisato Picchiarelli - saranno invitate non a fare l’elemosina, prendendo un poveraccio, ma ad assumere un lavoratore a tutti gli effetti, in base alle proprie esigenze di sviluppo e al proprio senso di solidarietà sociale». La Provincia avrà un ruolo di coordinamento, definendo indirizzi, strumenti e tecnologie dei gruppi di lavoro integrati che opereranno sul territorio, cui spetterà segnalare i singoli casi. IL GAZZETTINO (NORDEST) Dopo l’iniziativa del mese scorso, in cui sono ... Dopo l’iniziativa del mese scorso, in cui sono stati
offerti 1.500 bicchieri di prosecco e quasi 400 etilometri per verificare il
grado di tolleranza all’alcol, la Motorizzazione civile di Venezia da metà
novembre invierà i propri tecnici "in missione" direttamente nelle
scuole. «Entro giugno - spiega il dirigente della Motorizzazione di Venezia,
Carmelo Trotta - raggiungeremo 50mila ragazzi in tutte le scuole, per far loro
capire che il rispetto della sicurezza stradale consente di salvare se stessi
ma anche gli altri».(*) L’iniziativa, realizzata in collaborazione con il Miur
- il ministero dell’Università e della Ricerca - prevede entro la fine
dell’anno scolastico circa 500 uscite in altrettanti istituti della regione
dalle elementari alle superiori, in cui i tecnici della Motorizzazione
resteranno in compagnia dei ragazzi per due ore, illustrando loro tutti i
rischi che derivano dal mancato rispetto del codice della strada. L’iniziativa
dovrebbe partire a metà novembre - giorno prima, giorno dopo - e nel frattempo
sono già state inviate le lettere per spiegare ai presidi di tutte le scuole
venete qual è l’obiettivo. E 50 dirigenti scolastici veneti hanno già accettato
l’invito, mettendosi in contatto con la Motorizzazione per fissare la data delle
"visite". Nel corso degli incontri formativi/informativi, come li ha
definiti Trotta, verranno scelti e sviluppati sette o otto concetti base del
codice della strada, selezionati appositamente sulla base delle specifiche
esigenze di ogni fascia d’età degli studenti. I moduli formativi che sono stati
realizzati con la collaborazione del Miur, saranno tre: il primo dedicato agli
alunni di quinta elementare e di prima e seconda media, il secondo per i
ragazzi di terza media, prima, seconda e terza superiore e il terzo per i
ragazzi che hanno già la patente o stanno sostenendo l’esame di guida (quindi
iscritti all’ultimo e al penultimo anno delle superiori). «È ovvio che - racconta Trotta - ai ragazzini delle
elementari e delle medie spiegheremo come andare in bicicletta senza mettersi
in pericolo, mentre coi più grandi che già guidano, parleremo della
pericolosità dei sorpassi, del mancato rispetto delle distanze di sicurezza e
della guida in stato di ebbrezza e delle più importanti cause di incidenti stradali».
Nel programma della Motorizzazione non ci sono soltanto discorsi o
"lezioni" teoriche, ma anche brevi filmati e altri materiali
didattici.Oltre alle iniziative che abbiamo organizzato nella nostra sede,
racconta ancora Trotta, c’è bisogno di creare un sistema di relazioni con le
scuole che restano il più grande bacino per entrare in contatto coi ragazzi.
L’obiettivo finale della Motorizzazione resta quello di portare a conoscenza di
400mila ragazzi della regione il tema della sicurezza stradale. «In Veneto -
spiega Trotta - ci sono 260mila studenti delle superiori che assieme agli altri
150mila giovani tra i 20 e i 25 anni, rappresentano il nostro target. Quello di
quest’anno è soltanto il primo passo». Sara Rossi (*) Nota: l’articolo non dice se la bizzarra esperienza di far bere i ragazzi per poi misurarne il tasso alcolico verrà ripetuta. Speriamo di no. Il Codice della strada è fatto di divieti ed imposizioni. Gli alcolici rientrano tra i divieti. Non sarebbe logico educare ad evitare ciò che è vietato? L’alcol trasforma i veicoli in armi, insegnare a controllare il proprio bere da solo una falsa sensazione di sicurezza. È come insegnare a maneggiare delle armi: prima o poi ci scappa il morto. IL QUOTIDIANO.IT Sessualità, amore, droghe, alcool e fumo...arriva la
"Notte Bollente" SAN BENEDETTO DEL TRONTO - Appuntamento sabato 28
ottobre al centro, per promuovere l’informazione, la consulenza, l’orientamento
verso scelte di vita sane e consapevoli nel campo della affettività e
sessualità, nel tempo libero e nei contesti del divertimento dei giovani. di Adamo Campanelli La "Notte Bollente"Sarà "bollente" la
notte di sabato 28 novembre all centro di San Benedetto. Perchè, tutto quello
che avresti voluto sapere su sesso amore fumo droga e alcool ora puoi
chiederlo. La manifestazione è organizzata da Ambito Sociale 21 e
Asur 12, con il patrocinio di Regione Marche, Provincia di Ascoli Piceno,
Comune di San Benedetto del Tronto. In occasione della presentazione, questa mattina in aula
consigliare l’assessore alle politiche sociali Loredana Emili ha illustrato lo
scopo dell’iniziativa, ovvero promuovere la qualità della vita negli
adolescenti e nei giovani attraverso l’informazione, la consulenza,
l’orientamento verso scelte di vita sane e consapevoli nel campo della
affettività e sessualità, nel tempo libero e nei contesti del divertimento. Presenti fra gli altri il consigliere comunale Fernando
Palestini, il responsabile dell’Ambito Sociale dott. Antonio De Santis, la
responsabile dell’Unità di Strada dott.ssa Sabrina Petrelli, i responsabili del
Sert e della Asur il dott. Claudio Sorgi, e inoltre la dott.ssa Sabrina Vici
del servizio Risposte alcologiche, il responsabile del Consultorio, dott.
Vincenzo Luciani, i rappresentanti del Centro Giovani Giacomo Antolini e
dell’Informagiovani Sandro Benigni, il comandante della Polizia Municipale
Pietro D’Angeli e il vicecomandante Giuseppe Coccia. L’evento si concentra in una giornata in cui verranno
predisposti i seguenti servizi: - Predisposizione di un Meeting Point presso la Rotonda di
San Benedetto del Tronto con Stand Informativi sui servizi territoriali di
riferimento ed evento di intrattenimento musicale finale con presenza di un
testimonial. Inoltre all’ora di cena, verrà distribuito un pasto gratuito,
predisposto con l’aiuto dal locale Istituto Alberghiero; - apertura del Consultorio Giovani dalle 18 alle 24 (Open
Space) con all’interno un percorso informativo (proiezione video, cartelloni
illustrati, materiali informativo vario, esperti a disposizione); - attivazione dalle 18 alle 24 di una linea telefonica
voce (Phone4U), di una linea MMS audio con risposta vocale dell’operatore
(Voice4U), di una CHAT line (Chat4U) e di una linea SMS con risposta entro un
ora tramite SMS (Onehour4U) su quesiti riguardanti amore, sessualità, fumo,
alcol, droghe; - Attività di informazione e consulenza nei locali del divertimento attraverso postazioni mobili con distribuzione di gadgets, materiali informativi e offerta di dispositivi interattivi (es. etilometro, test dei riflessi….). IL MESSAGGERO (CIVITAVECCHIA) “Educazione tra pari”: gli studenti fanno da traino contro
birra e fumo Birra e fumo a 11-12 anni. Non ha dubbi la responsabile
del Sert, Maria Rita Giaccone: «Anche nella Tuscia è scesa l’età media della
prima sbronza e della prima sigaretta. Ed è di ieri l’altro la notizia di un
istituto viterbese che ha escluso uno studente perché tossicodipendente». Si
capisce l’esigenza di un progetto di prevenzione che faccia breccia tra gli
adolescenti a partire dai banchi di scuola. E’ l’obiettivo di "Educazione
tra pari", per il quale sono stati stanziati 68mila euro, nato conto il
poli-abuso di sostanze stupefacenti e alcolici: «Un fenomeno trasversale, senza
distinzione di ceto sociale, che riguarda ragazzi sempre più giovani». Ne è
nato il partenariato ”Non rubate la notte ai giovani", del quale fanno
parte associazioni come Juppiter, Ponte, Copernico, Pajdos, Camminando insieme,
ma soprattutto il mondo della scuola: «Ben sette istituti di tutta la provincia
hanno accolto l’invito, segno che c’è una sensibilità nuova, oltre all’ex
provveditorato e alla consulta studentesca, la cui presenza dimostra quanto il
problema si sentito tra i giovani». Il target sono gli studenti di 15-18 anni che frequentano
le superiori, tra i quali saranno formati 30-35 "opinion leader", che
avranno il compito di contattare, con progetti e azioni, i gruppi intermedi
composti da tutti i ragazzi di età compresa tra i 12 e i 24 anni. Gli opinion
leader non saranno scelti a caso, ma secondo criteri uguali e condivisi in
tutti i distretti. S. Cor. REDATTORE SOCIALE DIPENDENZE Circa 6.000 i tossicodipendenti a
Bologna e provincia: fenomeno in crescita tra i giovani Cresce il ’’consumo critico’’: la
cannabis la sostanza più usata, seguita dalla coca. Oltre 3.200 le persone
seguite dai Sert. Diminuiscono i soggetti con problemi di alcol. I dati de
’’Rapporto sulle dipendenze in area metropolitana’’ BOLOGNA - Tanti alcolisti quanti tossicodipendenti: circa
6.000. Le stime, perché di quelle si tratta, si riferiscono alle persone con
problemi di dipendenza patologica che nel 2005 hanno gravitato intorno a
Bologna e provincia. Ma, rispetto all’anno precedente, i tossicodipendenti sono
aumentati (soprattutto tra i giovani, le persone con scolarità medio alta e i
lavoratori), mentre i soggetti con problemi legati all’alcol sono diminuiti.
Sono questi alcuni dei dati emersi dal rapporto annuale sulle tossicodipendenze
realizzato dall’Osservatorio epidemiologico metropolitano sulle dipendenze
patologiche dell’Azienda Usl di Bologna e presentato questa mattina dal suo
direttore Raimondo Maria Pavarin. L’indagine, che ha preso in considerazione
tutti gli interventi effettuati dal sistema sanitario, dai servizi sociali del
Comune e dalle forze dell’ordine, ha stimato un consumo di circa mille chili di
eroina, 1.500 di cocaina, 3.500 di cannabis, per un valore complessivo che si
dovrebbe avvicinare ai 25 milioni di euro. Circa l’abuso di droghe, è aumentato
il cosiddetto "consumo critico”, cioè di persone integrate nella società e
che non cercano aiuto nei servizi territoriali perché non si considerano
tossicodipendenti, il numero dei non bolognesi e quello dei carcerati. Per quanto riguarda invece i soggetti seguiti dai Sert,
dai 2.508 del 2004 sono passati ai 3.216 dell’anno scorso: sono per la quasi
totalità residenti, in stragrande maggioranza uomini non sposati (le donne
rappresentano il 18% del totale), età media 34 anni, eroinomani cronici e
poveri (anche se la quota dei lavoratori ha quasi raggiunto quella dei
disoccupati che è circa del 40%), con problemi di salute. Del numero
complessivo, 731 sono stati seguiti in carcere. Da rilevare che il rapporto tra
utenti Sert e popolazione residente, a Bologna, è il doppio rispetto a città
come Roma, Milano e Torino. Calato il numero delle persone positive all’Hiv, in
aumento invece i casi di epatite C. Nel 2005, infine, sono stati 19 i decessi
per overdose contro i 15 del 2004 e i 13 del 2003. E oggetto della ricerca sono
stati anche i cosiddetti “tossicodipendenti marginali”: vivono condizioni di
forte disagio sociale, con problematiche economiche, psichiatriche, di
clandestinità o legate alla giustizia, che rendono difficile un rapporto
continuativo con i servizi sanitari. L’indagine ha poi evidenziato il fatto
che, all’interno dell’utenza dei Sert, tende a diminuire la percentuale
degli eroinomani (anche se resta la più
cospicua con il 74% delle persone prese in carica), mentre aumentano i
consumatori di cocaina e cannabis. Diminuiti anche gli accessi in comunità
terapeutica, all’Unità di aiuto e allo Sportello sociale. Circa le attività di
cura e prevenzione, nei Sert sono stati effettuati complessivamente 10.434
trattamenti per tossicodipendenti, con una durata media di 29 mesi ciascuno:
nel 68% dei casi è stato somministrato metadone, nel 40% si è trattato di
sostegno socio-educativo, nel 30% di interventi farmacologici e per il 28% di
colloqui con lo psicologo. Da un paio d’anni, inoltre, l’Osservatorio sulle dipendenze patologiche dell’Ausl bolognese indaga anche la situazione di chi fa abuso di alcol. Dei 6.000 alcolisti stimati, la ricerca ne ha effettivamente contattati 2.131: l’età media è di 49 anni, il 27% costituito da donne, il 9% da stranieri, il 48% ha un’occupazione stabile e per il 37% è sposato. Ma solo la metà, anche se il dato è in aumento, si sono rivolti ai Sert: sono stati 1.036 nel 2005, contro i 913 dell’anno precedente e gli 808 del 2003. E complessivamente sono stati effettuati 2.439 trattamenti per alcolisti, con una durata media di 26 mesi ciascuno: il 43% si è sottoposto a cure che hanno previsto l’uso di farmaci, il 39% ha ricevuto un aiuto di tipo psicologico, il 16% ha beneficiato di sostegno socio-educativo e il 15% di trattamenti di disintossicazione dall’alcol. (mt) IL TEMPO di WANDA CHERUBINI È aumentato l’uso di sostanze
stupefacenti, cannabinoidi, cocaina, ... ... droghe sintetiche ed alcol tra i ragazzi della Tuscia. Il dato allarmante è stato fornito dalla dott.ssa Giaccone, responsabile dei Sert della Asl, nel corso della presentazione di ieri, presso la Provincia, di due interventi per la lotta alle tossicodipendenze nel territorio provinciale. «Non esiste più neanche una prevalenza di un ceto sociale sull’altro — ha spiegato la dott.ssa Giaccone — L’utilizzo ed il poliabuso di tali sostanze inoltre viene fatto da ragazzi sempre più giovani. Parliamo di giovanissimi che a 11 anni già sono alcolisti. Il nostro progetto, quindi, denominato "Educazione alla pari", si rivolge proprio a loro. Abbiamo chiesto ed ottenuto la collaborazione di diverse scuole della provincia. Coinvolgeremo 18-20 mila ragazzi. Un gruppo target sarà formato da circa 1000 studenti di 15-18 anni delle classi II e III degli istituti scolastici della provincia. Di questi 30-35 saranno opinion leaders, ovvero coloro che parteciperanno attivamente all’attività di sensibilizzazione che sarà promossa nelle scuole. Il nostro obiettivo — ha concluso — è quello di stimolare e promuovere l’autonomia e la consapevolezza degli adolescenti». Le risorse regionali stanziate per questo progetto, che durerà 18 mesi, ammontano a 68 mila euro. Il secondo intervento, anch’esso della durata di 18 mesi, riguarda l’inserimento lavorativo dei tossicodipendenti ed alcolisti ed è intitolato «Relatium distretti – Il sogno di Mario», realizzato insieme ad associazioni di categoria, sindacati, terzo settore, Asl e università. Il progetto è stato illustrato dal sociologo della Provincia, il dott. Piras. «Avevamo già sperimentato come ente pubblico la realizzazione di Relatium per inserimenti lavorativi — ha ricordato Piras — Questo intervento aveva un vertice provinciale che coordinava azioni territoriali. La novità, invece, apportata con questo progetto è l’utilizzo di nostre figure professionali, denominate brokers, che interagiscono con le aziende locali per l’inserimento lavorativo dei nostri utenti. La popolazione obiettivo riguarda i tossicodipendenti e gli alcolisti, arrivati ad una stabilizzazione del loro stato. Saranno 50 i soggetti scelti, tra quelli presi in carico presso i servizi territoriali del Sert, che riceveranno l’orientamento e tra questi vorremmo raggiungere almeno 8 inserimenti lavorativi». 123 mila sono gli euro assegnati dalla Regione per questo progetto. Alla presentazione dei due interventi erano presenti il dott. Trenna, dirigente dell’area Politiche sociali della Regione, che ha annunciato l’ulteriore stanziamento regionale di 3 milioni di euro per progetti di lotta alla droga, il caposegreteria dell’assessore regionale Mandarelli e l’assessore provinciale Picchiarelli, che ha affermato: «Il lavoro fatto è pregevole, soprattutto perché tra la bontà dei progetti e i partecipanti al partenariato c’è un nesso: le due iniziative sono infatti legate per combattere certi pregiudizi ancora esistenti». LA STAMPA CHIAVARI UN INFERMIERE DELLA ASL ACCUSATO DI ESSERE L’UOMO
CHE HA UCCISO LA VIGILANTE DEL CENTRO COMMERCIALE: LO AVEVA SORPRESO CON UN CD
RUBATO Crolla il killer dell’Ipercoop: “Ero ubriaco”
Depresso
e in cura, aveva superato da poco i test psicologici per l’assunzione
Di Alessandra Pieracci GENOVA. «Sì, ero là, ma non mi ricordo di quella ragazza.
Mi ero ubriacato di vodka. Non so quello che ho fatto. Sto male perché da mesi
non vedo il mio bambino». Così, piangendo e cercando di giustificarsi con frasi
sconnesse, ha quasi confessato ieri pomeriggio in carcere Mauro Balletto. IL GAZZETTINO (VICENZA) Roanese ruba un camion, si
ubriaca, tenta di fuggire alla Polizia. Bloccato, porge i polsi
"Ne ho fatte troppe:
arrestatemi"
Mussolente "Si, ne ho fatto di tutti i colori:
arrestatemi". Un giovane di Roana ha rubato un camion, si è ubriacato,
ha tirato dritto a un posto di blocco della Polizia ed è stato poi fermato a
Mussolente. Un particolare: non aveva nemmeno la patente. Ieri, all’1.45, una pattuglia del Commissariato, sulla ss.
248, a Spin di Romano, ha visto sopraggiungere con andatura incerta un Mercedes
Benz e ha dato l’alt. L’autocarro ha fatto uno scarto ed è proseguito verso
est. I poliziotti si sono posti all’inseguimento e l’hanno bloccato 2 km. più
avanti, in territorio di Mussolente. Al volante era J.G., 21 anni, di Roana. Il
giovane aveva evidentemente bevuto: è stato sottoposto al test alcolimetrico,
che ha fatto segnare un valore di 158 mg./dl., tre volte il consentito. Il
ragazzo si è reso conto di averla combinata grossa, ha spiegato confusamente
cosa era avvenuto e ha porto i polsi: "Arrestatemi". Sorprendente (anzi qualcosa di più: potrebbe avere diverse
conseguenze penali) è la storia che starebbe a monte della "bravata".
J.G. ha riferito di aver lavorato per alcuni mesi "in nero" presso
un’impresa di costruzioni e movimento terra di Asiago. Dopo le ferie non era
stato più ripreso e da quel momento aveva più volte chiesto i soldi che gli
erano stati promessi; il padrone glieli aveva sempre negati. Mercoledì
pomeriggio, dopo l’ennesimo litigio, si è infuriato. Ha atteso la notte, è
andato nel deposito della ditta, ha forzato una finestra, si è introdotto negli
uffici, ha rotto una bacheca e ha preso le chiavi di un camion. Quindi lo ha
messo in moto, è partito, è sceso in pianura, fermandosi a bere in vari locali,
e infine è stato intercettato a Spin. L’impresario asiaghese è stato
rintracciato e, dopo una verifica, ha confermato la sottrazione del mezzo, di
cui non si era ancora accorto. J.G. è stato denunciato per furto e per guida in
stato di ebbrezza. Non gli è stata tolta la patente perchè non l’aveva... mai
conseguita. Il Mercedes Benz è stato sequestrato. Un dubbio: il 21enne per mesi ha pilotato camion e ruspe senza licenza? Indagini in corso, anche sull’imprenditore asiaghese. LA SICILIA Sprangate alle auto in sosta Un
arresto a Porto Empedocle
Porto Empedocle. Danneggiare a notte fonda 2 auto in sosta nella via Lincoln in cui sorge
la caserma dei carabinieri. Una «geniale» iniziativa che il marocchino di 49
anni, S.E.C. ieri notte ha pensato di concretizzare con una spranga. Il tizio
non era ubriaco, ma ha comunque dato sfogo alla propria furia accanendosi una
dopo l’altra contro due vetture parcheggiate sul ciglio della strada, spaccando
uno specchietto retrovisore e un fanalino. Poi qualcuno dei residenti della
zona si è accorto del tizio armato e ha sollecitato l’intervento dei
carabinieri. Anche perché il rumore prodotto dalla spranga scagliata contro le
auto ha svegliato un bel po’ di gente immersa nel sonno. Con ovvio tempismo
vista la vicinanza della loro postazione, i militari dell’Arma sono piombati
addosso all’extracomunitario prima che riuscisse a danneggiare anche un altro
mezzo. I carabinieri intervenuti hanno faticato non poco per disarmare
l’immigrato che tra l’altro è in possesso del permesso di soggiorno e fino a
questa notte non ha mai dato adito a sospetti tra le forze dell’ordine sul suo
conto, pur avendo sulla propria fedina penale qualche precedente. Chissà cosa
sarà saltato per la testa del marocchino che dopo essere stato privato della
spranga è stato immediatamente sistemato nella camera di sicurezza della
stazione dei carabinieri. F.D.M. L’ADIGE Brillo con l’Ape causa lo scontro
Era alticcio, alla guida del motocarro Ape 50, alle otto di sera. Un uomo di 43 anni di Trento ha causa dei fumi dell’alcol è finito contro un auto in via Pilati. I carabinieri del Radiomobile, intervenuti per i rilievi dell’incidente, hanno notato che l’uomo era brillo e l’hanno sottoposto ad alcoltest: superava di tre volte il limite. È stato denunciato e la sua patente ritirata. Torre Verde, ragazza investita Guarirà in una ventina di giorni la ragazza di 22 anni della val di Non che mercoledì è stata urtata da una vettura mentre stava attraversando la strada sulle strisce pedonali verso le 13.30 fra via Torre Verde e piazza Silvio Pellico. La giovane, sulle zebre, non è stata vista dal conducente di una Volvo, un trentanovenne, ed è stata colpita con lo specchietto e con una ruota, che le è passata sul piede. Il conducente della vettura è stato multato dai carabinieri per non aver rispettato la precedenza del pedone. Tamponamento, quattro feriti Quattro feriti, per fortuna non gravi, nel tamponamento che si è verificato mercoledì alle 17 a Trento nord. Un tunisino a bordo di una Fiat Tempra è finito contro l’Audi A4 che lo precedeva e su cui viaggiavano quattro persone che sono rimaste ferite: la più grave è una donna con una prognosi di venti giorni, mentre il passeggero meno grave guarirà con un paio di giorni di riposo. LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (CAPITANATA) La «crociata» di Azione
sociale
«No a sciocchezze scritte sui muri» Manfredonia I nuovi ideali dei giovani sipontini non possono essere solo proclami di «birra e droga a volontà» scritti sui muri. Lo auspica con un volantino sui generis il circolo comunale di Azione sociale, la formazione che fa capo ad Alessandra Mussolini. Nel volantino, si lamenta che «è difficile oggi nella società moderna identificare i valori e la moralità tra la gente, i giovani i cittadini ed i politici» con il rischio che «i delinquenti diventino eroi». I mussoliniani constatano che «attualmente i muri della nostra città sono imbrattati di scritte non più inneggianti a questo o quel personaggio politico e storico» bensì frasi «senza alcun senso» come «In questa città birra e droga a volontà». In pratica, dice Azione sociale, l’unica cosa che sembra interessare ai giovani, o a chi scrive frasi simili, è ormai solo la birra e niente più, e per questo il volantino lamenta che «con l’annullamento dei veri valori e della moralità vediamo ed assistiamo a troppi cambiamenti a Manfredonia». Ma «noi di destra - ammette il volantino - non siamo tolleranti nè della droga nè agli alcool e siamo molto rispettosi di tutti gli uomini delle forze armate». A questo punto a chi spetta, si chiede Azione sociale, riportare «il senso morale di un vivere civile alle nuove generazioni in una città sempre piena di problemi emergenti e sub nascosti? Chi dovrebbe «fare da maestro», continua il volantino, e «chi da alunno?. La risposta del partito della Mussolini quasi scontata: spetta, patria e famiglia, agli «amministratori» di stato e città. A.P. IL GAZZETTINO (TREVISO) NEL PARCO DI PARE’ Colluttazione con immigrati,
poliziotto ferito
Conegliano Extracomunitari ubriachi danno scandalo a Parè: arriva la
polizia che deve affrontare una colluttazione per identificarli, nella quale un
agente rimane ferito. E’ stata una giornata movimentata, ieri, al parco
Vivaldi, dove fin dalle 11 tre giovani ghanesi si sono "stabiliti"
dando fondo a numerose bottiglie di birra. La situazione è degenerata intorno
alle 14.30: il titolare della gelateria del parco ha quindi chiamato la Polizia
segnalando che i tre avevano esagerato con il bere e uno di loro si era anche
abbassato i pantaloni. È arrivata una Volante che ha dovuto affrontare uno
scontro fisico (tanto da rendere necessario l’arrivo di altri agenti)per
identificare due di loro: si tratta di V.Y. nato nel 1987, clandestino
domiciliato a Follina e di F.Y., classe ’86, regolare, residente a Pordenone. I
due sono stati arrestati, mentre un agente è rimasto ferito ad una mano nel
corso della colluttazione. Il terzo "compare", secondo le testimonianze
raccolte, non sarebbe stato in grado di reagire in quanto in preda ai fumi
dell’alcool. Una volta alzatosi dalla panchina, il giovane sarebbe andato a
urinare vicino ad un condominio di via Padova. Il custode del parco, Remo
Gamba, ha nuovamente allertato le forze dell’ordine: sul posto si sono recati i
Carabinieri che hanno chiamato un’ambulanza che alle 16.30, con il parco
popolato di bambini e famiglie, ha portato il ghanese in ospedale a smaltire la
sbornia. L.A. IL MESSAGGERO (PESARO) Raid incendiario, tre studenti i
responsabili
Dopo lite in discoteca hanno
tentato di dare fuoco alla casa dei quattro ragazzi
URBINO Una lite per chi deve entrare per primo nel bagno
della discoteca. Tutto qui. E solo per miracolo una lite tanto stupida non è
finita in tragedia. Ma adesso i carabinieri della compagnia di Urbino hanno
identificato e denunciato per incendio doloso i tre autori del raid incendiario
che la settimana scorsa ha fatto tremare i residenti di una palazzina in via
Ponte Vecchio, in centro storico. Sono tre studenti di Barletta, uno di Scienze
politiche e gli altri due di Marketing e comunicazione d’azienda: uno di 20
anni, un fuoricorso di 27 e un laureando di 25. Per ora l’accusa contro di loro
è di incendio, ma gli investigatori stanno valutando se denunciarli o meno
anche per rissa. In questo caso, però, la denuncia si estenderebbe anche alle
loro “vittime”, quattro studenti campani di Giurisprudenza e Scienze della
comunicazione. La scazzottata culminata in un raid incendiario era stato
l’ultimo atto di una notte balorda della scorsa settimana: il giovedì notte,
appunto, quando gli studenti universitari riempiono pub, locali e vie del
centro e, a volte, succedono episodi poco piacevoli. I quattro campani vanno al
Makkia con altrettante studentesse. Tutto fila liscio fino alle 4, poi scoppia
una lite: sembra che la scintilla sia stato il “diritto di precedenza” per
andare in bagno. I tre studenti pugliesi erano ubriachi, la sicurezza del
locale li fa uscire. Sembra tutto finito lì, invece è solo l’inizio. La
comitiva di studenti campani esce verso le 5 e tornano a casa, non si accorgono
di essere seguiti. Sono i tre pugliesi che vogliono fargliela pagare. Li
affrontano quando rientrano a casa, sulle scale, e scoppia la zuffa. Quasi
tutti i contendenti riportano feriti più o meno lievi (le prognosi vanno dai 5
ai 20 giorni). I tre pugliesi, terminato il raid, battono in ritirata. Ma la
notte è ancora lunga. Mentre tre degli studenti campani vanno al Pronto
soccorso a farsi medicare, i tre pugliesi tornano, e questa volta sono armati
di benzina. Cospargono la porta di casa con il liquido infiammabile, e la
benzina entra anche all’interno. Poi appiccano il fuoco. Disastro evitato solo
per un caso: alcune studentesse che abitano di fronte se ne accorgono subito,
danno l’allarme e lo studente campano che non era andato al Pronto soccorso
riesce a spegnere per tempo le fiamme. In casa c’erano pareti di cartongesso,
caldaie, suppellettili facilmente infiammabili: questione di pochi istanti e
l’incendio avrebbe potuto divorare l’intera palazzina. Con conseguenze
immaginabili. Ora i carabinieri, dopo avere raccolto tutte le testimonianze e avere indagato negli ambienti universitari, sono riusciti a dare un nome ai tre presunti autori del raid e a denunciarli alla Procura della Repubblica di Urbino. Gli accertamenti per stabilire le modalità della rissa, però, continuano. LA PROVINCIA DI CREMONA Cadde con lo scooter, chiede 41mila euro Il Comune si
oppone: ‘Guidava ubriaco’ CASALMAGGIORE — E’ davvero singolare la vicenda che vede un 29enne di Casalmaggiore dare ‘battaglia’ al Comune nelle aule giudiziarie. A.P. la sera del 13 dicembre 2005 cadde mentre, in sella al suo scooter, percorreva la via Bassa per Vicomoscano. Ed ora chiede, con una citazione notificata il 22 settembre scorso, un risarcimento di 41mila euro. Il giovane si stava recando al lavoro presso lo stabilimento Marcegaglia quando, a suo dire, perse il controllo del mezzo a causa delle sconnessioni nella strada (in effetti parecchio malmessa). Rovinato a terra, il giovane vi rimase parecchio prima che qualcuno avvisasse i soccorsi. Sul posto arrivarono Polizia stradale e 118. In un primo tempo i medici dell’Oglio Po ricoverarono A.P. al polo d’emergenza, poi lo trasferirono in Chirurgia con una prognosi di trenta giorni. Il problema è che l’infortunato venne sanzionato dalla Polstrada «ai sensi dell’articolo 186 del codice della strada» (guida in stato di ebbrezza, ndr) ed ora l’assicurazione del Comune dice di non essere, per quel motivo, tenuta al pagamento dei danni. La giunta comunale ha così deciso — «rilevato che sussistono valide argomentazioni» — di opporsi alle pretese e ha incaricato l’avvocato Paolo Antonini di assistere il sindaco nel ricorso. Il giudice stabilirà chi ha ragione. HELP CONSUMATORI GOVERNO. Via libera della Camere al decreto fiscale
collegato alla Finanziaria SALTA STANGATA SU ALCOLICI: l’aumento del 10% dell’accisa e’ stato eliminato. La misura doveva servire a finanziare le agevolazioni fiscali per i piccoli produttori agricoli, poi la copertura e’ stata trovata con l’aumento del bollo sui motorini VIRGILIO NOTIZIE Padre appicca incendio, morto
figlio
Uomo da’ fuoco alla casa perche’
compagna voleva lasciarlo
(ANSA) - BRUXELLES, - Dopo un litigio con la compagna che lo voleva lasciare, ha incendiato la casa di famiglia provocando la morte del figlio di tre anni. E’ accaduto a Wiers, una localita’ del sud del Belgio. Jean-Claude Lefebvre, 45 anni, annebbiato dall’alcol, ha cominciato a dare in escandescenze quando la sua compagna di 14 anni piu’ giovane nonche’ sua nipote, con la quale viveva ormai da una decina di anni, gli ha detto che se ne voleva andare. GDOWEEK.IT Future consumi. Birra Negli ultimi 10 anni si è affermato un consumo più evoluto, caratterizzato dalla ricerca del gusto e della qualità, infatti, secondo l’indagine Assobirra 2006 il 47,5% degli italiani vorrebbe trovare la carta delle birre al ristorante. Tuttavia, la crescente richiesta di birre speciali non trova risposta adeguata nell’assortimento continuativo. IL MATTINO (CASERTA) Vino aurunco a volontà
Vino aurunco a volontà e prodotti gastronomici prettamente locali. Queste le novità della manifestazione "Vino in festa e gastronomia aurunca" che si svolgerà da domani sino al primo novembre a San Lorenzo di SS.Cosma e Damiano, un centro posto a pochissima distanza dal confine casertano. ciò costituirà un’occasione per partecipare ad un’iniziativa organizzata dalla Pro Loco e da Radio Antenna Verde. Produttori di vino del golfo di Gaeta, ma anche del casertano e del frusinate, saranno i protagonisti dell’appuntamento dedicato al "nettare di Bacco". Assaggi e degustazioni sono previste all’interno dell’area attrezzata delle iniziative commerciali Agorà, che sarà aperta dalle 10 alle 24 nei giorni festivi e dalle 17 alle 24 nei giorni feriali. L’inaugurazione è prevista per domani alle ore 17. "Vino in festa -ha spiegato il presidente della Pro Loco di SS.Cosma e Damiano, Vincenzo Petruccelli- costituirà ancora di più che negli anni precedenti una vetrina di grande valore e di tutto rispetto per la promozione e la presentazione dei prodotti tipici della produzione sancosmese, ma anche di tutti i paese che abbracciano i Monti Aurunci». gi. ci. La Nazione (Livorno) Il Resto del Carlino (Bologna) La Nazione (Firenze) Il Sole 24 Ore (Nord Est) Alto Adige Il Messaggero Veneto Il Tirreno La Stampa Guido sobrio, test per 252 autisti La Nuova Venezia Il Messaggero Veneto vino: meno quantità, più qualità novanta famiglie alleate per combattere l’alcol Il Tirreno Il Centro Il Sole 24 Ore (Nord Ovest) La Gazzetta di Modena Alto Adige Il Giorno (Legnano) |