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Notizie brevi 28/10/2006

Rassegna stampa Alcol e guida del 27 ottobre 2006

A cura di Alessandro Sbarbada e Roberto Argenta

IL MESSAGGERO (CIVITAVECCHIA)

Provincia e Sert hanno dato vita all’iniziativa. In prima linea Cgil-Cisl-Uil, Assoindustriali, Arci, Università, cooperative e associazioni 

Un posto fisso per chi si libera della droga 

Il progetto: otto assunzioni subito a disposizione per quanti sono riusciti a uscire dal giro 

di SILVANA CORTIGNANI

Lotta alla droga e all’abuso di alcool: entro un anno e mezzo otto nuovi posti di lavoro per altrettanti tossicodipendenti ed alcolisti che, una volta usciti dal giro, sono pronti a tornare a camminare con le proprie gambe. Non posti di lavoro precari, a tempo determinato, senza certezze per il futuro, ma una vera opportunità per ricominciare da capo con una nuova vita. Si tratta del progetto "Relatium distretti- Il sogno di Mario", presentato ieri mattina in Provincia, il cui obiettivo è dare reali garanzie occupazionali ad almeno otto persone prese in carico dal Sert e dagli enti territoriali nei cinque distretti, attraverso l’attivazione di una rete che coinvolge per la prima volta anche sindacati e imprenditori.

L’iniziativa è stata illustrata agli addetti ai lavori da Anna Rita Giaccone e Luca Piras, rispettivamente sociologo della Provincia e responsabile del Sert, che hanno presentato contemporaneamente il progetto di prevenzione "Educazione tra pari", rivolto agli studenti del II e III anno delle scuole superiori. Presenti anche l’assessore Giuseppe Picchiarelli, Salvatore Buccola, capo segreteria dell’assessore regionale Alessandra Mandarelli, e Ruggero Trenna, vice direttore della direzione famiglia e servizi alla persona della Regione Lazio. In prima linea Cgil-Cisl-Uil, Assoindustriali, Arci e Università, ai quali si aggiungono consorzi, cooperative e associazioni (Stedi, Cerchio, Copernico, Passaggi, Peter Pan, Perseo, Cotrad, Ponte e Camminando insieme), che hanno dato vita a un partenariato denominato "Tuscia integra".

Conditio sine qua non: tossicodipendenti e alcolisti devono essere giunti alla stabilizzazione del loro stato. Senza illusioni. Si calcola che il target sia costituito da circa 1500 utenti del Sert e degli enti territoriali, la cui età media è superiore ai 35 anni, prevalentemente maschi, l’85% in possesso della sola licenza media o di un titolo inferiore. Cinquanta saranno selezionati e orientati al lavoro, con l’obiettivo di dare ad almeno otto di loro un’occupazione stabile. «Ci rendiamo conto di creare delle aspettative che per gli esclusi potrebbero tradursi in frustrazione - hanno sottolineato Piras e Giaccone - ma per la prima volta si tratta di un progetto che va oltre l’assistenzialismo, promuovendo una cultura libera da pregiudizi».

Uno stimolo alla responsabilità etica delle imprese, contro la ghettizzazione e l’emarginazione dei soggetti svantaggiati: «Le aziende che saranno contattate da appositi "broker" - ha precisato Picchiarelli - saranno invitate non a fare l’elemosina, prendendo un poveraccio, ma ad assumere un lavoratore a tutti gli effetti, in base alle proprie esigenze di sviluppo e al proprio senso di solidarietà sociale». La Provincia avrà un ruolo di coordinamento, definendo indirizzi, strumenti e tecnologie dei gruppi di lavoro integrati che opereranno sul territorio, cui spetterà segnalare i singoli casi.


IL GAZZETTINO (NORDEST)
Mestre

Dopo l’iniziativa del mese scorso, in cui sono ...

Dopo l’iniziativa del mese scorso, in cui sono stati offerti 1.500 bicchieri di prosecco e quasi 400 etilometri per verificare il grado di tolleranza all’alcol, la Motorizzazione civile di Venezia da metà novembre invierà i propri tecnici "in missione" direttamente nelle scuole. «Entro giugno - spiega il dirigente della Motorizzazione di Venezia, Carmelo Trotta - raggiungeremo 50mila ragazzi in tutte le scuole, per far loro capire che il rispetto della sicurezza stradale consente di salvare se stessi ma anche gli altri».(*) L’iniziativa, realizzata in collaborazione con il Miur - il ministero dell’Università e della Ricerca - prevede entro la fine dell’anno scolastico circa 500 uscite in altrettanti istituti della regione dalle elementari alle superiori, in cui i tecnici della Motorizzazione resteranno in compagnia dei ragazzi per due ore, illustrando loro tutti i rischi che derivano dal mancato rispetto del codice della strada. L’iniziativa dovrebbe partire a metà novembre - giorno prima, giorno dopo - e nel frattempo sono già state inviate le lettere per spiegare ai presidi di tutte le scuole venete qual è l’obiettivo. E 50 dirigenti scolastici veneti hanno già accettato l’invito, mettendosi in contatto con la Motorizzazione per fissare la data delle "visite". Nel corso degli incontri formativi/informativi, come li ha definiti Trotta, verranno scelti e sviluppati sette o otto concetti base del codice della strada, selezionati appositamente sulla base delle specifiche esigenze di ogni fascia d’età degli studenti. I moduli formativi che sono stati realizzati con la collaborazione del Miur, saranno tre: il primo dedicato agli alunni di quinta elementare e di prima e seconda media, il secondo per i ragazzi di terza media, prima, seconda e terza superiore e il terzo per i ragazzi che hanno già la patente o stanno sostenendo l’esame di guida (quindi iscritti all’ultimo e al penultimo anno delle superiori).

«È ovvio che - racconta Trotta - ai ragazzini delle elementari e delle medie spiegheremo come andare in bicicletta senza mettersi in pericolo, mentre coi più grandi che già guidano, parleremo della pericolosità dei sorpassi, del mancato rispetto delle distanze di sicurezza e della guida in stato di ebbrezza e delle più importanti cause di incidenti stradali». Nel programma della Motorizzazione non ci sono soltanto discorsi o "lezioni" teoriche, ma anche brevi filmati e altri materiali didattici.Oltre alle iniziative che abbiamo organizzato nella nostra sede, racconta ancora Trotta, c’è bisogno di creare un sistema di relazioni con le scuole che restano il più grande bacino per entrare in contatto coi ragazzi. L’obiettivo finale della Motorizzazione resta quello di portare a conoscenza di 400mila ragazzi della regione il tema della sicurezza stradale. «In Veneto - spiega Trotta - ci sono 260mila studenti delle superiori che assieme agli altri 150mila giovani tra i 20 e i 25 anni, rappresentano il nostro target. Quello di quest’anno è soltanto il primo passo».

Sara Rossi

(*) Nota: l’articolo non dice se la bizzarra esperienza di far bere i ragazzi per poi misurarne il tasso alcolico verrà ripetuta. Speriamo di no. Il Codice della strada è fatto di divieti ed imposizioni. Gli alcolici rientrano tra i divieti. Non sarebbe logico educare ad evitare ciò che è vietato? L’alcol trasforma i veicoli in armi, insegnare a controllare il proprio bere da solo una falsa sensazione di sicurezza. È come insegnare a maneggiare delle armi: prima o poi ci scappa il morto.


IL QUOTIDIANO.IT

Sessualità, amore, droghe, alcool e fumo...arriva la "Notte Bollente"

SAN BENEDETTO DEL TRONTO - Appuntamento sabato 28 ottobre al centro, per promuovere l’informazione, la consulenza, l’orientamento verso scelte di vita sane e consapevoli nel campo della affettività e sessualità, nel tempo libero e nei contesti del divertimento dei giovani.

di Adamo Campanelli 

La "Notte Bollente"Sarà "bollente" la notte di sabato 28 novembre all centro di San Benedetto. Perchè, tutto quello che avresti voluto sapere su sesso amore fumo droga e alcool ora puoi chiederlo.

La manifestazione è organizzata da Ambito Sociale 21 e Asur 12, con il patrocinio di Regione Marche, Provincia di Ascoli Piceno, Comune di San Benedetto del Tronto.

In occasione della presentazione, questa mattina in aula consigliare l’assessore alle politiche sociali Loredana Emili ha illustrato lo scopo dell’iniziativa, ovvero promuovere la qualità della vita negli adolescenti e nei giovani attraverso l’informazione, la consulenza, l’orientamento verso scelte di vita sane e consapevoli nel campo della affettività e sessualità, nel tempo libero e nei contesti del divertimento.

Presenti fra gli altri il consigliere comunale Fernando Palestini, il responsabile dell’Ambito Sociale dott. Antonio De Santis, la responsabile dell’Unità di Strada dott.ssa Sabrina Petrelli, i responsabili del Sert e della Asur il dott. Claudio Sorgi, e inoltre la dott.ssa Sabrina Vici del servizio Risposte alcologiche, il responsabile del Consultorio, dott. Vincenzo Luciani, i rappresentanti del Centro Giovani Giacomo Antolini e dell’Informagiovani Sandro Benigni, il comandante della Polizia Municipale Pietro D’Angeli e il vicecomandante Giuseppe Coccia.

L’evento si concentra in una giornata in cui verranno predisposti i seguenti servizi:

- Predisposizione di un Meeting Point presso la Rotonda di San Benedetto del Tronto con Stand Informativi sui servizi territoriali di riferimento ed evento di intrattenimento musicale finale con presenza di un testimonial. Inoltre all’ora di cena, verrà distribuito un pasto gratuito, predisposto con l’aiuto dal locale Istituto Alberghiero;

- apertura del Consultorio Giovani dalle 18 alle 24 (Open Space) con all’interno un percorso informativo (proiezione video, cartelloni illustrati, materiali informativo vario, esperti a disposizione);

- attivazione dalle 18 alle 24 di una linea telefonica voce (Phone4U), di una linea MMS audio con risposta vocale dell’operatore (Voice4U), di una CHAT line (Chat4U) e di una linea SMS con risposta entro un ora tramite SMS (Onehour4U) su quesiti riguardanti amore, sessualità, fumo, alcol, droghe;

- Attività di informazione e consulenza nei locali del divertimento attraverso postazioni mobili con distribuzione di gadgets, materiali informativi e offerta di dispositivi interattivi (es. etilometro, test dei riflessi….).


IL MESSAGGERO (CIVITAVECCHIA)

“Educazione tra pari”: gli studenti fanno da traino contro birra e fumo 

Birra e fumo a 11-12 anni. Non ha dubbi la responsabile del Sert, Maria Rita Giaccone: «Anche nella Tuscia è scesa l’età media della prima sbronza e della prima sigaretta. Ed è di ieri l’altro la notizia di un istituto viterbese che ha escluso uno studente perché tossicodipendente». Si capisce l’esigenza di un progetto di prevenzione che faccia breccia tra gli adolescenti a partire dai banchi di scuola. E’ l’obiettivo di "Educazione tra pari", per il quale sono stati stanziati 68mila euro, nato conto il poli-abuso di sostanze stupefacenti e alcolici: «Un fenomeno trasversale, senza distinzione di ceto sociale, che riguarda ragazzi sempre più giovani». Ne è nato il partenariato ”Non rubate la notte ai giovani", del quale fanno parte associazioni come Juppiter, Ponte, Copernico, Pajdos, Camminando insieme, ma soprattutto il mondo della scuola: «Ben sette istituti di tutta la provincia hanno accolto l’invito, segno che c’è una sensibilità nuova, oltre all’ex provveditorato e alla consulta studentesca, la cui presenza dimostra quanto il problema si sentito tra i giovani».

Il target sono gli studenti di 15-18 anni che frequentano le superiori, tra i quali saranno formati 30-35 "opinion leader", che avranno il compito di contattare, con progetti e azioni, i gruppi intermedi composti da tutti i ragazzi di età compresa tra i 12 e i 24 anni. Gli opinion leader non saranno scelti a caso, ma secondo criteri uguali e condivisi in tutti i distretti.

S. Cor.


REDATTORE SOCIALE

DIPENDENZE

Circa 6.000 i tossicodipendenti a Bologna e provincia: fenomeno in crescita tra i giovani

Cresce il ’’consumo critico’’: la cannabis la sostanza più usata, seguita dalla coca. Oltre 3.200 le persone seguite dai Sert. Diminuiscono i soggetti con problemi di alcol. I dati de ’’Rapporto sulle dipendenze in area metropolitana’’

BOLOGNA - Tanti alcolisti quanti tossicodipendenti: circa 6.000. Le stime, perché di quelle si tratta, si riferiscono alle persone con problemi di dipendenza patologica che nel 2005 hanno gravitato intorno a Bologna e provincia. Ma, rispetto all’anno precedente, i tossicodipendenti sono aumentati (soprattutto tra i giovani, le persone con scolarità medio alta e i lavoratori), mentre i soggetti con problemi legati all’alcol sono diminuiti. Sono questi alcuni dei dati emersi dal rapporto annuale sulle tossicodipendenze realizzato dall’Osservatorio epidemiologico metropolitano sulle dipendenze patologiche dell’Azienda Usl di Bologna e presentato questa mattina dal suo direttore Raimondo Maria Pavarin. L’indagine, che ha preso in considerazione tutti gli interventi effettuati dal sistema sanitario, dai servizi sociali del Comune e dalle forze dell’ordine, ha stimato un consumo di circa mille chili di eroina, 1.500 di cocaina, 3.500 di cannabis, per un valore complessivo che si dovrebbe avvicinare ai 25 milioni di euro. Circa l’abuso di droghe, è aumentato il cosiddetto "consumo critico”, cioè di persone integrate nella società e che non cercano aiuto nei servizi territoriali perché non si considerano tossicodipendenti, il numero dei non bolognesi e quello dei carcerati.

Per quanto riguarda invece i soggetti seguiti dai Sert, dai 2.508 del 2004 sono passati ai 3.216 dell’anno scorso: sono per la quasi totalità residenti, in stragrande maggioranza uomini non sposati (le donne rappresentano il 18% del totale), età media 34 anni, eroinomani cronici e poveri (anche se la quota dei lavoratori ha quasi raggiunto quella dei disoccupati che è circa del 40%), con problemi di salute. Del numero complessivo, 731 sono stati seguiti in carcere. Da rilevare che il rapporto tra utenti Sert e popolazione residente, a Bologna, è il doppio rispetto a città come Roma, Milano e Torino. Calato il numero delle persone positive all’Hiv, in aumento invece i casi di epatite C. Nel 2005, infine, sono stati 19 i decessi per overdose contro i 15 del 2004 e i 13 del 2003. E oggetto della ricerca sono stati anche i cosiddetti “tossicodipendenti marginali”: vivono condizioni di forte disagio sociale, con problematiche economiche, psichiatriche, di clandestinità o legate alla giustizia, che rendono difficile un rapporto continuativo con i servizi sanitari. L’indagine ha poi evidenziato il fatto che, all’interno dell’utenza dei Sert, tende a diminuire la percentuale degli eroinomani (anche se resta la più cospicua con il 74% delle persone prese in carica), mentre aumentano i consumatori di cocaina e cannabis. Diminuiti anche gli accessi in comunità terapeutica, all’Unità di aiuto e allo Sportello sociale. Circa le attività di cura e prevenzione, nei Sert sono stati effettuati complessivamente 10.434 trattamenti per tossicodipendenti, con una durata media di 29 mesi ciascuno: nel 68% dei casi è stato somministrato metadone, nel 40% si è trattato di sostegno socio-educativo, nel 30% di interventi farmacologici e per il 28% di colloqui con lo psicologo.

Da un paio d’anni, inoltre, l’Osservatorio sulle dipendenze patologiche dell’Ausl bolognese indaga anche la situazione di chi fa abuso di alcol. Dei 6.000 alcolisti stimati, la ricerca ne ha effettivamente contattati 2.131: l’età media è di 49 anni, il 27% costituito da donne, il 9% da stranieri, il 48% ha un’occupazione stabile e per il 37% è sposato. Ma solo la metà, anche se il dato è in aumento, si sono rivolti ai Sert: sono stati 1.036 nel 2005, contro i 913 dell’anno precedente e gli 808 del 2003. E complessivamente sono stati effettuati 2.439 trattamenti per alcolisti, con una durata media di 26 mesi ciascuno: il 43% si è sottoposto a cure che hanno previsto l’uso di farmaci, il 39% ha ricevuto un aiuto di tipo psicologico, il 16% ha beneficiato di sostegno socio-educativo e il 15% di trattamenti di disintossicazione dall’alcol. (mt)


IL TEMPO

di WANDA CHERUBINI

È aumentato l’uso di sostanze stupefacenti, cannabinoidi, cocaina, ...

... droghe sintetiche ed alcol tra i ragazzi della Tuscia. Il dato allarmante è stato fornito dalla dott.ssa Giaccone, responsabile dei Sert della Asl, nel corso della presentazione di ieri, presso la Provincia, di due interventi per la lotta alle tossicodipendenze nel territorio provinciale. «Non esiste più neanche una prevalenza di un ceto sociale sull’altro — ha spiegato la dott.ssa Giaccone — L’utilizzo ed il poliabuso di tali sostanze inoltre viene fatto da ragazzi sempre più giovani. Parliamo di giovanissimi che a 11 anni già sono alcolisti. Il nostro progetto, quindi, denominato "Educazione alla pari", si rivolge proprio a loro. Abbiamo chiesto ed ottenuto la collaborazione di diverse scuole della provincia. Coinvolgeremo 18-20 mila ragazzi. Un gruppo target sarà formato da circa 1000 studenti di 15-18 anni delle classi II e III degli istituti scolastici della provincia. Di questi 30-35 saranno opinion leaders, ovvero coloro che parteciperanno attivamente all’attività di sensibilizzazione che sarà promossa nelle scuole. Il nostro obiettivo — ha concluso — è quello di stimolare e promuovere l’autonomia e la consapevolezza degli adolescenti». Le risorse regionali stanziate per questo progetto, che durerà 18 mesi, ammontano a 68 mila euro. Il secondo intervento, anch’esso della durata di 18 mesi, riguarda l’inserimento lavorativo dei tossicodipendenti ed alcolisti ed è intitolato «Relatium distretti – Il sogno di Mario», realizzato insieme ad associazioni di categoria, sindacati, terzo settore, Asl e università. Il progetto è stato illustrato dal sociologo della Provincia, il dott. Piras. «Avevamo già sperimentato come ente pubblico la realizzazione di Relatium per inserimenti lavorativi — ha ricordato Piras — Questo intervento aveva un vertice provinciale che coordinava azioni territoriali. La novità, invece, apportata con questo progetto è l’utilizzo di nostre figure professionali, denominate brokers, che interagiscono con le aziende locali per l’inserimento lavorativo dei nostri utenti. La popolazione obiettivo riguarda i tossicodipendenti e gli alcolisti, arrivati ad una stabilizzazione del loro stato. Saranno 50 i soggetti scelti, tra quelli presi in carico presso i servizi territoriali del Sert, che riceveranno l’orientamento e tra questi vorremmo raggiungere almeno 8 inserimenti lavorativi». 123 mila sono gli euro assegnati dalla Regione per questo progetto. Alla presentazione dei due interventi erano presenti il dott. Trenna, dirigente dell’area Politiche sociali della Regione, che ha annunciato l’ulteriore stanziamento regionale di 3 milioni di euro per progetti di lotta alla droga, il caposegreteria dell’assessore regionale Mandarelli e l’assessore provinciale Picchiarelli, che ha affermato: «Il lavoro fatto è pregevole, soprattutto perché tra la bontà dei progetti e i partecipanti al partenariato c’è un nesso: le due iniziative sono infatti legate per combattere certi pregiudizi ancora esistenti».


LA STAMPA

CHIAVARI UN INFERMIERE DELLA ASL ACCUSATO DI ESSERE L’UOMO CHE HA UCCISO LA VIGILANTE DEL CENTRO COMMERCIALE: LO AVEVA SORPRESO CON UN CD RUBATO

Crolla il killer dell’Ipercoop: “Ero ubriaco”
Depresso e in cura, aveva superato da poco i test psicologici per l’assunzione

Di Alessandra Pieracci

GENOVA. «Sì, ero là, ma non mi ricordo di quella ragazza. Mi ero ubriacato di vodka. Non so quello che ho fatto. Sto male perché da mesi non vedo il mio bambino». Così, piangendo e cercando di giustificarsi con frasi sconnesse, ha quasi confessato ieri pomeriggio in carcere Mauro Balletto.
Secondo i carabinieri è lui, infermiere quarantenne della Residenza sanitaria assistita dell’Asl chiavarese, il feroce assassino che mercoledì pomeriggio, sorpreso a rubare cd all’Ipercoop «I Leudi» di Carasco, ha estratto un’arma, un bisturi che si portava dietro probabilmente dal posto di lavoro, e ha trafitto l’addetta alla sorveglianza Monica Di Mari, 38 anni, mentre gli intimava di restituire la merce sottratta. Ha poi tentato di sgozzare una guardia giurata, Christian Arru, che però si è ritratto in tempo ed è stato solo ferito al collo e poi strattonato al punto da avere una spalla slogata. Una sequenza registrata come un film dell’orrore dalle telecamere del supermercato: un uomo alto circa un metro e novanta, grosso, capelli cortissimi biondi, che consegna un cd, poi la donna gli si avvicina e lui si sposta, l’afferra con una presa alla gola e con la mano sinistra improvvisamente armata le trafigge il torace. Lei cade, si lamenta, poi riesce a rialzarsi e fare qualche passo. L’uomo armato vibra un fendente contro la guardia giurata che si ritrae. Quindi lo sconosciuto si allontana tranquillamente ed esce. La donna si accascia, comincia a tremare e l’emorragia si fa violenta (la lama ha perforato un polmone ed è arrivata al cuore), mortale.
L’aspetto dell’uomo e il fatto che praticamente non avesse parlato avevano fatto pensare a uno straniero, un balcanico. Poi una testimone rivela di avergli sentito pronunciare alcune parole con accento ligure e le indagini del Reparto operativo del comando provinciale di Genova e della Compagnia di Chiavari prendono un’altra direzione: si visionano le foto di pregiudicati con precedenti specifici mentre si cerca di risalire al proprietario dell’auto, una Mégane di cui è stata rilevata parzialmente la targa. Mauro Balletto, un precedente per taccheggio e porto d’arma da taglio nel 2005, quando fu sorpreso in un supermercato genovese, è stato alla fine arrestato all’una di notte sul posto di lavoro, che aveva raggiunto regolarmente alle 21, dopo essersi cambiato.
Ha seguito i carabinieri senza reagire, «quasi in stato catatonico», tra lo sconcerto dei colleghi e lo choc dell’operatrice sociosanitaria che lo affiancava nel turno da mesi. Nell’auto c’era ancora il bisturi e nella casa di Cerisola, sulle alture di Zoagli, dove era tornato a vivere accanto alla madre dopo la rottura con la moglie, tre anni fa, i carabinieri hanno trovato altre armi da taglio, una discreta quantità di cd ancora sigillati, gli abiti che indossava al momento del delitto e persino lo scontrino della spesa che aveva pagato, passando alle casse con la refurtiva invece nascosta addosso. Sulla lama, nell’auto e sui vestiti gli investigatori hanno rilevato tracce di sangue ora all’analisi del Dna. «Lo avevamo assunto a marzo, sembrava tutto a posto, aveva superato il colloquio con lo psicologo», ha spiegato il direttore generale dell’Asl, raccontando che Mauro Balletto si era laureato infermiere nel 2005, dopo tre anni di corso e tirocinio che aveva affrontato con grande motivazione, riprendendo gli studi interrotti dopo il diploma. «Era depresso dopo la fine del matrimonio e in cura con psicofarmaci» ha detto l’avvocato difensore, Cinzia Boggia


IL GAZZETTINO (VICENZA)

Roanese ruba un camion, si ubriaca, tenta di fuggire alla Polizia. Bloccato, porge i polsi 

"Ne ho fatte troppe: arrestatemi"

Mussolente

"Si, ne ho fatto di tutti i colori: arrestatemi".

Un giovane di Roana ha rubato un camion, si è ubriacato, ha tirato dritto a un posto di blocco della Polizia ed è stato poi fermato a Mussolente. Un particolare: non aveva nemmeno la patente.

Ieri, all’1.45, una pattuglia del Commissariato, sulla ss. 248, a Spin di Romano, ha visto sopraggiungere con andatura incerta un Mercedes Benz e ha dato l’alt. L’autocarro ha fatto uno scarto ed è proseguito verso est. I poliziotti si sono posti all’inseguimento e l’hanno bloccato 2 km. più avanti, in territorio di Mussolente. Al volante era J.G., 21 anni, di Roana. Il giovane aveva evidentemente bevuto: è stato sottoposto al test alcolimetrico, che ha fatto segnare un valore di 158 mg./dl., tre volte il consentito. Il ragazzo si è reso conto di averla combinata grossa, ha spiegato confusamente cosa era avvenuto e ha porto i polsi: "Arrestatemi".

Sorprendente (anzi qualcosa di più: potrebbe avere diverse conseguenze penali) è la storia che starebbe a monte della "bravata". J.G. ha riferito di aver lavorato per alcuni mesi "in nero" presso un’impresa di costruzioni e movimento terra di Asiago. Dopo le ferie non era stato più ripreso e da quel momento aveva più volte chiesto i soldi che gli erano stati promessi; il padrone glieli aveva sempre negati. Mercoledì pomeriggio, dopo l’ennesimo litigio, si è infuriato. Ha atteso la notte, è andato nel deposito della ditta, ha forzato una finestra, si è introdotto negli uffici, ha rotto una bacheca e ha preso le chiavi di un camion. Quindi lo ha messo in moto, è partito, è sceso in pianura, fermandosi a bere in vari locali, e infine è stato intercettato a Spin. L’impresario asiaghese è stato rintracciato e, dopo una verifica, ha confermato la sottrazione del mezzo, di cui non si era ancora accorto. J.G. è stato denunciato per furto e per guida in stato di ebbrezza. Non gli è stata tolta la patente perchè non l’aveva... mai conseguita. Il Mercedes Benz è stato sequestrato.

Un dubbio: il 21enne per mesi ha pilotato camion e ruspe senza licenza? Indagini in corso, anche sull’imprenditore asiaghese.


LA SICILIA

Sprangate alle auto in sosta Un arresto a Porto Empedocle 

Porto Empedocle. Danneggiare a notte fonda 2 auto in sosta nella via Lincoln in cui sorge la caserma dei carabinieri. Una «geniale» iniziativa che il marocchino di 49 anni, S.E.C. ieri notte ha pensato di concretizzare con una spranga. Il tizio non era ubriaco, ma ha comunque dato sfogo alla propria furia accanendosi una dopo l’altra contro due vetture parcheggiate sul ciglio della strada, spaccando uno specchietto retrovisore e un fanalino. Poi qualcuno dei residenti della zona si è accorto del tizio armato e ha sollecitato l’intervento dei carabinieri. Anche perché il rumore prodotto dalla spranga scagliata contro le auto ha svegliato un bel po’ di gente immersa nel sonno. Con ovvio tempismo vista la vicinanza della loro postazione, i militari dell’Arma sono piombati addosso all’extracomunitario prima che riuscisse a danneggiare anche un altro mezzo. I carabinieri intervenuti hanno faticato non poco per disarmare l’immigrato che tra l’altro è in possesso del permesso di soggiorno e fino a questa notte non ha mai dato adito a sospetti tra le forze dell’ordine sul suo conto, pur avendo sulla propria fedina penale qualche precedente. Chissà cosa sarà saltato per la testa del marocchino che dopo essere stato privato della spranga è stato immediatamente sistemato nella camera di sicurezza della stazione dei carabinieri.

F.D.M.


L’ADIGE

Brillo con l’Ape causa lo scontro

Era alticcio, alla guida del motocarro Ape 50, alle otto di sera. Un uomo di 43 anni di Trento ha causa dei fumi dell’alcol è finito contro un auto in via Pilati. I carabinieri del Radiomobile, intervenuti per i rilievi dell’incidente, hanno notato che l’uomo era brillo e l’hanno sottoposto ad alcoltest: superava di tre volte il limite. È stato denunciato e la sua patente ritirata. Torre Verde, ragazza investita Guarirà in una ventina di giorni la ragazza di 22 anni della val di Non che mercoledì è stata urtata da una vettura mentre stava attraversando la strada sulle strisce pedonali verso le 13.30 fra via Torre Verde e piazza Silvio Pellico. La giovane, sulle zebre, non è stata vista dal conducente di una Volvo, un trentanovenne, ed è stata colpita con lo specchietto e con una ruota, che le è passata sul piede. Il conducente della vettura è stato multato dai carabinieri per non aver rispettato la precedenza del pedone. Tamponamento, quattro feriti Quattro feriti, per fortuna non gravi, nel tamponamento che si è verificato mercoledì alle 17 a Trento nord. Un tunisino a bordo di una Fiat Tempra è finito contro l’Audi A4 che lo precedeva e su cui viaggiavano quattro persone che sono rimaste ferite: la più grave è una donna con una prognosi di venti giorni, mentre il passeggero meno grave guarirà con un paio di giorni di riposo.


LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (CAPITANATA)

La «crociata» di Azione sociale 

«No a sciocchezze scritte sui muri»

Manfredonia I nuovi ideali dei giovani sipontini non possono essere solo proclami di «birra e droga a volontà» scritti sui muri. Lo auspica con un volantino sui generis il circolo comunale di Azione sociale, la formazione che fa capo ad Alessandra Mussolini. Nel volantino, si lamenta che «è difficile oggi nella società moderna identificare i valori e la moralità tra la gente, i giovani i cittadini ed i politici» con il rischio che «i delinquenti diventino eroi». I mussoliniani constatano che «attualmente i muri della nostra città sono imbrattati di scritte non più inneggianti a questo o quel personaggio politico e storico» bensì frasi «senza alcun senso» come «In questa città birra e droga a volontà». In pratica, dice Azione sociale, l’unica cosa che sembra interessare ai giovani, o a chi scrive frasi simili, è ormai solo la birra e niente più, e per questo il volantino lamenta che «con l’annullamento dei veri valori e della moralità vediamo ed assistiamo a troppi cambiamenti a Manfredonia». Ma «noi di destra - ammette il volantino - non siamo tolleranti nè della droga nè agli alcool e siamo molto rispettosi di tutti gli uomini delle forze armate». A questo punto a chi spetta, si chiede Azione sociale, riportare «il senso morale di un vivere civile alle nuove generazioni in una città sempre piena di problemi emergenti e sub nascosti? Chi dovrebbe «fare da maestro», continua il volantino, e «chi da alunno?. La risposta del partito della Mussolini quasi scontata: spetta, patria e famiglia, agli «amministratori» di stato e città. A.P.


IL GAZZETTINO (TREVISO)

NEL PARCO DI PARE’ 

Colluttazione con immigrati, poliziotto ferito

Conegliano

Extracomunitari ubriachi danno scandalo a Parè: arriva la polizia che deve affrontare una colluttazione per identificarli, nella quale un agente rimane ferito. E’ stata una giornata movimentata, ieri, al parco Vivaldi, dove fin dalle 11 tre giovani ghanesi si sono "stabiliti" dando fondo a numerose bottiglie di birra. La situazione è degenerata intorno alle 14.30: il titolare della gelateria del parco ha quindi chiamato la Polizia segnalando che i tre avevano esagerato con il bere e uno di loro si era anche abbassato i pantaloni. È arrivata una Volante che ha dovuto affrontare uno scontro fisico (tanto da rendere necessario l’arrivo di altri agenti)per identificare due di loro: si tratta di V.Y. nato nel 1987, clandestino domiciliato a Follina e di F.Y., classe ’86, regolare, residente a Pordenone. I due sono stati arrestati, mentre un agente è rimasto ferito ad una mano nel corso della colluttazione. Il terzo "compare", secondo le testimonianze raccolte, non sarebbe stato in grado di reagire in quanto in preda ai fumi dell’alcool. Una volta alzatosi dalla panchina, il giovane sarebbe andato a urinare vicino ad un condominio di via Padova. Il custode del parco, Remo Gamba, ha nuovamente allertato le forze dell’ordine: sul posto si sono recati i Carabinieri che hanno chiamato un’ambulanza che alle 16.30, con il parco popolato di bambini e famiglie, ha portato il ghanese in ospedale a smaltire la sbornia.

L.A.


IL MESSAGGERO (PESARO)

Raid incendiario, tre studenti i responsabili 

Dopo lite in discoteca hanno tentato di dare fuoco alla casa dei quattro ragazzi 

URBINO Una lite per chi deve entrare per primo nel bagno della discoteca. Tutto qui. E solo per miracolo una lite tanto stupida non è finita in tragedia. Ma adesso i carabinieri della compagnia di Urbino hanno identificato e denunciato per incendio doloso i tre autori del raid incendiario che la settimana scorsa ha fatto tremare i residenti di una palazzina in via Ponte Vecchio, in centro storico. Sono tre studenti di Barletta, uno di Scienze politiche e gli altri due di Marketing e comunicazione d’azienda: uno di 20 anni, un fuoricorso di 27 e un laureando di 25. Per ora l’accusa contro di loro è di incendio, ma gli investigatori stanno valutando se denunciarli o meno anche per rissa. In questo caso, però, la denuncia si estenderebbe anche alle loro “vittime”, quattro studenti campani di Giurisprudenza e Scienze della comunicazione.

La scazzottata culminata in un raid incendiario era stato l’ultimo atto di una notte balorda della scorsa settimana: il giovedì notte, appunto, quando gli studenti universitari riempiono pub, locali e vie del centro e, a volte, succedono episodi poco piacevoli. I quattro campani vanno al Makkia con altrettante studentesse. Tutto fila liscio fino alle 4, poi scoppia una lite: sembra che la scintilla sia stato il “diritto di precedenza” per andare in bagno. I tre studenti pugliesi erano ubriachi, la sicurezza del locale li fa uscire. Sembra tutto finito lì, invece è solo l’inizio. La comitiva di studenti campani esce verso le 5 e tornano a casa, non si accorgono di essere seguiti. Sono i tre pugliesi che vogliono fargliela pagare. Li affrontano quando rientrano a casa, sulle scale, e scoppia la zuffa. Quasi tutti i contendenti riportano feriti più o meno lievi (le prognosi vanno dai 5 ai 20 giorni). I tre pugliesi, terminato il raid, battono in ritirata. Ma la notte è ancora lunga. Mentre tre degli studenti campani vanno al Pronto soccorso a farsi medicare, i tre pugliesi tornano, e questa volta sono armati di benzina. Cospargono la porta di casa con il liquido infiammabile, e la benzina entra anche all’interno. Poi appiccano il fuoco. Disastro evitato solo per un caso: alcune studentesse che abitano di fronte se ne accorgono subito, danno l’allarme e lo studente campano che non era andato al Pronto soccorso riesce a spegnere per tempo le fiamme. In casa c’erano pareti di cartongesso, caldaie, suppellettili facilmente infiammabili: questione di pochi istanti e l’incendio avrebbe potuto divorare l’intera palazzina. Con conseguenze immaginabili.

Ora i carabinieri, dopo avere raccolto tutte le testimonianze e avere indagato negli ambienti universitari, sono riusciti a dare un nome ai tre presunti autori del raid e a denunciarli alla Procura della Repubblica di Urbino. Gli accertamenti per stabilire le modalità della rissa, però, continuano.


LA PROVINCIA DI CREMONA

Cadde con lo scooter, chiede 41mila euro Il Comune si oppone: ‘Guidava ubriaco’

CASALMAGGIORE — E’ davvero singolare la vicenda che vede un 29enne di Casalmaggiore dare ‘battaglia’ al Comune nelle aule giudiziarie. A.P. la sera del 13 dicembre 2005 cadde mentre, in sella al suo scooter, percorreva la via Bassa per Vicomoscano. Ed ora chiede, con una citazione notificata il 22 settembre scorso, un risarcimento di 41mila euro. Il giovane si stava recando al lavoro presso lo stabilimento Marcegaglia quando, a suo dire, perse il controllo del mezzo a causa delle sconnessioni nella strada (in effetti parecchio malmessa). Rovinato a terra, il giovane vi rimase parecchio prima che qualcuno avvisasse i soccorsi. Sul posto arrivarono Polizia stradale e 118. In un primo tempo i medici dell’Oglio Po ricoverarono A.P. al polo d’emergenza, poi lo trasferirono in Chirurgia con una prognosi di trenta giorni. Il problema è che l’infortunato venne sanzionato dalla Polstrada «ai sensi dell’articolo 186 del codice della strada» (guida in stato di ebbrezza, ndr) ed ora l’assicurazione del Comune dice di non essere, per quel motivo, tenuta al pagamento dei danni. La giunta comunale ha così deciso — «rilevato che sussistono valide argomentazioni» — di opporsi alle pretese e ha incaricato l’avvocato Paolo Antonini di assistere il sindaco nel ricorso. Il giudice stabilirà chi ha ragione.


HELP CONSUMATORI

GOVERNO. Via libera della Camere al decreto fiscale collegato alla Finanziaria

SALTA STANGATA SU ALCOLICI: l’aumento del 10% dell’accisa e’ stato eliminato. La misura doveva servire a finanziare le agevolazioni fiscali per i piccoli produttori agricoli, poi la copertura e’ stata trovata con l’aumento del bollo sui motorini


VIRGILIO NOTIZIE

Padre appicca incendio, morto figlio

Uomo da’ fuoco alla casa perche’ compagna voleva lasciarlo

(ANSA) - BRUXELLES, - Dopo un litigio con la compagna che lo voleva lasciare, ha incendiato la casa di famiglia provocando la morte del figlio di tre anni. E’ accaduto a Wiers, una localita’ del sud del Belgio. Jean-Claude Lefebvre, 45 anni, annebbiato dall’alcol, ha cominciato a dare in escandescenze quando la sua compagna di 14 anni piu’ giovane nonche’ sua nipote, con la quale viveva ormai da una decina di anni, gli ha detto che se ne voleva andare.


 GDOWEEK.IT

Future consumi. Birra

 Negli ultimi 10 anni si è affermato un consumo più evoluto, caratterizzato dalla ricerca del gusto e della qualità, infatti, secondo l’indagine Assobirra 2006 il 47,5% degli italiani vorrebbe trovare la carta delle birre al ristorante. Tuttavia, la crescente richiesta di birre speciali non trova risposta adeguata nell’assortimento continuativo.


IL MATTINO (CASERTA)

Vino aurunco a volontà

Vino aurunco a volontà e prodotti gastronomici prettamente locali. Queste le novità della manifestazione "Vino in festa e gastronomia aurunca" che si svolgerà da domani sino al primo novembre a San Lorenzo di SS.Cosma e Damiano, un centro posto a pochissima distanza dal confine casertano. ciò costituirà un’occasione per partecipare ad un’iniziativa organizzata dalla Pro Loco e da Radio Antenna Verde. Produttori di vino del golfo di Gaeta, ma anche del casertano e del frusinate, saranno i protagonisti dell’appuntamento dedicato al "nettare di Bacco". Assaggi e degustazioni sono previste all’interno dell’area attrezzata delle iniziative commerciali Agorà, che sarà aperta dalle 10 alle 24 nei giorni festivi e dalle 17 alle 24 nei giorni feriali. L’inaugurazione è prevista per domani alle ore 17. "Vino in festa -ha spiegato il presidente della Pro Loco di SS.Cosma e Damiano, Vincenzo Petruccelli- costituirà ancora di più che negli anni precedenti una vetrina di grande valore e di tutto rispetto per la promozione e la presentazione dei prodotti tipici della produzione sancosmese, ma anche di tutti i paese che abbracciano i Monti Aurunci». gi. ci.


La Nazione (Livorno)
Vino senza trucioli, è un’ordinanza

Il Resto del Carlino (Bologna)
Il... leghista del vino L’ira dei produttori sul capo dell’Enoteca

La Nazione (Firenze)
Vino & castelli Giro da gustare

Il Sole 24 Ore (Nord Est)
A Cormòns il jazz si sposa col vino

Alto Adige
cucina dietetica e vino ne parla un’esperta

Il Messaggero Veneto
novanta famiglie alleate per combattere l’alcol

Il Tirreno
vini a confronto. stasera alle 21 alla sede dell’associazione newine sommelier livorno ...

La Stampa
In auto ubriaco e senza assicurazione

Guido sobrio, test per 252 autisti
Crolla il killer dell’Ipercoop: Ero ubriaco

La Nuova Venezia
ubriaco alle nove del mattino s’insabbia con l’auto sull’arenile

Il Messaggero Veneto
novanta famiglie alleate per combattere l’alcol

vino: meno quantità, più qualità

novanta famiglie alleate per combattere l’alcol

Il Tirrenola
barista era contraria al rapporto

Il Centro
alla guida ubriaco tampona auto in sosta

Il Sole 24 Ore (Nord Ovest)
Il vino, il protagonista dei Laboratori del gusto

 La Gazzetta di Modena
fumo e alcol tra i ragazzi: è allarme

Alto Adige
fermato alla guida ubriaco

Il Giorno (Legnano)
Coi ragazzi delle medie per combattere la droga

Sabato, 28 Ottobre 2006
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