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Pirateria 30/10/2006

Pirati della strada, giorni di fuoco: dopo l’operaio ucciso in A12, altra vittima a Venafro e madre e figlia falciate a Frosinone.

L’ombra dell’alcol sulla violenza stradale ormai incontrollata

“Pirate de la route”, opera di Nicoletta Zanchi


(ASAPS) 30 ottobre 2006 – Non possiamo fare a meno di stilare un altro terribile bollettino, quello dei pirati della strada. Su tutti spiccano i terribili episodi di Rosignano Marittimo (LI), dove un operaio che lavorava in autostrada è stato barbaramente ucciso da un furgone e quello di Venafro (IS), che ha fatto registrare l’omicidio di un ciclista. Ma non è finita qui: nella serata di sabato, a Frosinone, madre e figlia sono state falciate da un fuoristrada, il cui conducente è stato catturato poco dopo dai Carabinieri. Il dettaglio: il tragico investimento dell’operaio autostradale è avvenuto lunedì scorso (23 ottobre), nel tratto della A12 compreso tra i caselli di Collesalvetti e la fine dell’arteria, a Rosignano. L’uomo, 26 anni di Salerno, stava lavorando all’allestimento di un cantiere, quando è stato travolto da un furgone che procedeva a forte velocità nonostante le segnalazioni di pericolo e di riduzione del limite massimo, e che poi si è “allontanato”: le virgolette sono d’obbligo. La Polizia Stradale era già sulle tracce del pirata, un venditore ambulante diretto nella cittadina livornese per il mercato settimanale, quando si è costituito affermando di non essersi accorto di nulla. O meglio: riferendo di aver avuto un colpo di sonno, credeva di aver travolto solo dei cartelli. Se così fosse, dovrà spiegare perché se abbia proseguito la marcia senza fermarsi. È stato comunque denunciato per omissione di soccorso con fuga e omicidio colposo. Non sono invece servite indagini per catturare il pirata che nella serata di sabato, nei pressi di Frosinone, ha travolto madre e figlia. Il fatto è avvenuto tra Alatri e Collepardo, dove un’autovettura ha centrato in pieno le due donne scaraventandole ad un centinaio di metri l’una dall’altra. Un impatto violentissimo, dovuto all’alta velocità ed allo stato d’ebbrezza dell’investitore, che si è dato subito alla fuga ma che è stato intercettato pochi minuti dopo da una gazzella dei Carabinieri. Non è chiaro se sia stato poi arrestato. Le condizioni della madre, pur gravi, non destano preoccupazione, mentre la figlia – 17 anni – è stata trasferita in elicottero al Gemelli di Roma, dove è stata sottoposta ad un delicatissimo intervento chirurgico. Purtroppo sembrano molto complesse le indagini dei Carabinieri di Isernia, sulle tracce di un pirata della strada che ha travolto e ucciso, giovedì notte, un 43enne casertano, da tempo residente a Venafro. Il suo corpo è stato trovato senza vita sul ciglio della SS85, ed una ventina di metri dalla sua bicicletta, tutta accartocciata. (ASAPS)


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Lunedì, 30 Ottobre 2006
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