mi scusi se la disturbo e Le chiedo
qualche minuto del Suo tempo per leggere
queste righe. Nel caso qualcuno dei politici
nostrani (impegnati a modificare con emendamenti ridicoli il codice della
strada) non se ne fosse accorto, quanto descrivo sotto è quello che
quotidianamente accade nel sud Italia, dove il codice della strada è
sentito dalla gente come una inutile imposizione e una fastidiosa
ingerenza dello Stato. Purtroppo non è la prima volta
che rimango coinvolto in episodi a dir
poco spiacevoli. Alcuni mesi fa mentre sequestravo
dei motorini ad un gruppuscolo di ragazzi, sono stato aggredito e umiliato
pesantemente con frasi e gesti. Ho "guadagnato" la prima pagina dei
giornali locali per un paio di giorni...poi più nulla. Questa estate sono stato ferito
da un giovane "talento" criminale locale il quale, appreso con
stupore che lo stavo lasciando a piedi caricando la sua Vespa sul carro
attrezzi, ha pensato bene di aggredirmi con uno spintone mentre il mezzo era
fermo sul cavalletto e stavo leggendo il numero di telaio. Quotidianamente mi sfuggono
all’alt giovani (e purtroppo anche non giovani) centauri, privi di tutto,
di patente, di patentino, di casco, di assicurazione ma, prima di tutto, privi
di vergogna e di morale. Nel più assoluto silenzio delle istituzioni locali e
quel che più mi addolora nella indifferenza dei miei colleghi (sia di divisa
che di altre divise...) Dopo l’ ennesima aggressione,
sono stato raggiunto da manifestazioni di stima e di affetto da parte della
gente comune, da quella gente che mi chiede di continuare a dare battaglia, a
far rispettare lo Stato e le sue leggi, a dare sicurezza sulle strade, da
quella stessa gente che si stupisce (o forse non più) chiedendosi come mai
nessuno in questa città controlla le strade, come mai gli appartenenti alle
forze dell’ ordine si girano dall’ altro lato quando vedono un centauro
camminare su una ruota sola, come mai nessuno di loro indossa le cinture o
evita di parlare al cellulare quando guida la macchina di servizio, come mai si
preferisce rimanere seduti nell’ auto di servizio e attendere in coda quando
davanti la strada è bloccata da decine di auto in doppia fila. Devo dire che la stampa locale
continua a dare voce al disagio ed a denunciare quanto è sotto gli occhi di
tutti. Tuttavia continuano gli incidenti mortali, continuano a morire giovani
in sella a potenti motociclette che, quando non vengono decapitati da un
guard-rail, arrotano inermi pedoni. Questa città sembra una lunga
ed interminabile pista da corsa. Le piazze sono regno di ogni tipo di moto
e motorino che scorrazzano tra le panchine. Ogni incrocio o ogni curva è
potenzialmente il luogo dove trovare la morte per colpa di qualche folle. Nessun appartenente alle forze
dell’ ordine si sogna di allacciare le cinture (almeno per dare l’ esempio...).
Tutti vanno senza casco: spesso
anche poliziotti fuori servizio, carabinieri fuori servizio, vigili fuori
servizio, postini col mezzo di servizio; ragazzini, ragazzi, adulti, vecchi,
donne, bambini con le minimoto cinesi illegali dalla testa ai piedi. Vedo alcuni colleghi che
trasportano sui loro maxi scooter (naturalmente senza casco) la moglie ed i
figli. I comuni mortali che tengono allacciata la cintura o evitano di parlare
al cellulare si sentono dei deficienti: li vedo nei loro sguardi allibiti, lo
percepisco, ed allora rinunciano a seguire le regole e si adeguano agli altri. All’ orario di uscita dalle
scuole la città è invasa da diverse centinaia di moto e ciclomotori, tutti
tassativamente senza casco, chi in due, chi in tre. Moltissimi sono costretti a
passare davanti all’ufficio ove presto servizio: lo fanno lentamente se io
non ci sono (tanto non c’è pericolo). Se si accorgono che sono fuori di
pattuglia, passano davanti a velocità folli per non correre il rischio di
essere fermati. Sembra un girone dantesco, un
inferno di rumore e di illegalità, ogni giorno, da lunedi a sabato, sempre alla
solita ora. Se non fosse tutto vero, se fosse un film, ci si potrebbe dare
appuntamento per godersi lo spettacolo. Non c’è pericolo di sgarrare l’orario... Vedo istruttori di scuola guida
che fanno fare pratica ai principianti senza fargli indossare la cintura,
addirittura ho visto un praticante parlare al cellulare mentre guidava la
macchina dell’ autoscuola con accanto l’ istruttore! Se sequestro un motorino, se
mi va bene vengo ingiuriato o minacciato. Sono stato raggiunto da
genitori furibondi per aver lasciato il figliolo a piedi, che per "colpa
mia" sono costretti a far andare il ragazzo a scuola col bus. Leggendo il sito ASAPS (ma non
solo) non Le nascondo che "sorrido" (anzi, dovrei dire piango...)
quando leggo di colleghi che chiedono lumi su come contravvenzionare chi
non ha il triangolo, chi getta una sigaretta dal finestrino, come ci si
comporta quando i fari sono blu invece che bianchi...Vuol dire che c’è chi si
preoccupa di sanzionare una bicicletta e chi invece è in guerra… Ieri in un forum
alcuni centauri di un paese della provincia di Padova di
"lamentavano" perchè in 200km di escursione fuori-porta con le loro
moto hanno incrociato 26 postazioni velox. Vorrei informarli che nella mia
provincia se va bene ce ne saranno 5 o 6 e non garantisco sul loro
funzionamento... So già da me che questa città non
è sola in questo triste primato dell’ illegalità. Conosco la situazione di
altri comuni del sud. Sarei uno stupido a pensare di vivere in una realtà a
parte e che nel resto di Italia va tutto bene. Ho visto bambini con la testa
fracassata da un urto. Ho visto persone bruciate in macchina. Ho visto un
ragazzo, che stava tornando a casa, con la colonna vertebrale spezzata in
due, morto orrendamente, e la madre mi chiedeva al telefono se suo
figlio stava bene e io non sapevo che dire... Non mi domando se queste
cose le vedo solo io. So già la risposta. Le vedono
tutti. Quel che non capisco è come si
possa rimanere indifferenti. Non capisco i miei colleghi. Non capisco chi è chiamato a
decidere e non lo fa. Chi è chiamato a far rispettare le regole e non lo fa.
Non capisco perché non si installi un autovelox, non vengano tolti i segnali di
divieto vecchi del 1956, non vengano ri-dipinte le strisce pedonali. E che nessuno mi venga a dire
che non ci sono soldi… Ho cercato di persuadere le
“autorità” che installare un autovelox sarebbe stato, almeno, un modo per
rimpinguare le casse comunali…Molti comuni lo fanno senza avere un reale
problema di pericolo sulle strade ma solo per far soldi. Almeno così si
raggiungerebbe il duplice scopo di metter ordine sulle strade e trovare i soldi
per rifare le infrastrutture. Niente. Mi è stato risposto che
un autovelox (o un photored o un telelaser) sono cose da “cattivi”, sono cose
che fanno solo “al nord” (!). Mi è stato detto che “la gente non approverebbe”. Dr. Biserni, concludo qui la
mia (ennesima) lettera kilometrica (l’ho già disturbata altre volte, ricorda?). Le chiedo di aiutarmi. Di aiutarci.
So che già lo fa (e bene),
tuttavia sarebbe opportuno dare più visibilità e denunciare maggiormente il
disagio e la frustrazione che assale chi, come il sottoscritto, opera sulle
strade del sud Italia, quel sud del quale tanti si riempiono la bocca con
parole tronfie di stupido orgoglio e promesse mai mantenute. Lettera firmata da un appartenente alle forze
di polizia Rudolph Giuliani sindaco di New York a chi gli chiedeva come fosse riuscito a far abbassare in modo così evidente il
numero degli omicidi nella Grande Mela, rispondeva che la legalità si inizia a far rispettare
sanzionando chi getta in terra una cicca da masticare, chi non attraversa sulle strisce, chi rompe un vetro
con un sasso. |
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