(ASAPS) BOLZANO, 02 novembre – Quando il servizio è
urgente, quando una volante o un’ambulanza sfrecciano a tutta velocità, nessuno
ci fa caso. Si sposta sulla destra e fa passare. Ma quando a superarti è un
missile, che in piena notte viaggia a 200 orari su una strada normale, il
dubbio è che al volante ci sia un pazzo. I pazzi vanno fermati, dunque. Ci
hanno provato i poliziotti austriaci, che hanno ricevuto la segnalazione di
un’ambulanza a velocità folle, e che non ce l’hanno proprio fatta a raggiungere
e bloccare quel mezzo di soccorso diretto verso l’Italia. Così hanno avvertito
i militari dell’Arma, che si sono appostati in Val Pusteria attendendo l’arrivo
del veicolo di soccorso. Gli equipaggi del Nucleo Radiomobile di San Candido
hanno intimato l’alt, ma l’autolettiga ha proseguito la marcia a sirene
spiegate, fino a quando un muro di Carabinieri in assetto da guerra non ha
costretto il Samaritano a togliere il piede dal gas e metterlo sul freno.
L’ambulanza era vuota, ma il conducente – un giovane volontario
dell’associazione austriaca “Der Samariter” di Innsbruck, il Samaritano appunto
– aveva la scusa pronta. Secondo il suo frenetico racconto, la fretta era
dettata dalla necessità di trasferire urgentemente un paziente da Bolzano a
Innsbruck. Un giro di telefonate ha chiuso la bocca al giovinastro, al quale è
stata ritirata la patente. (ASAPS) |
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