AFFARI ITALIANI Droga/ Il ministro Ferrero:
distinguere tra legale e illegale non serve più Dopo l’intervento del ministro della Salute, Livia Turco, che ha
partecipato alla prima giornata del convegno sulle tossicodipendenze organizzato a Roma
dall’Istituto Superiore di Sanità, oggi è stata la volta del ministro della
Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero. Al centro del suo discorso il rapporto tra
scienza e politica, a partire ovviamente dalle evidenze che ormai sono state
acquisite nel campo della ricerca sulle sostanze e sulle terapie. Secondo
Ferrero, l’Italia continua a scontare dei ritardi culturali notevoli. “Da noi – ha detto il ministro – è ancora quasi impossibile impostare
un discorso razionale su questi temi che non sia influenzato dall’ideologia e dalle spinte
della politica. Ma la cosa più grave è che il tema si presta costantemente alla
spettacolarizzazione. Non si parla quasi mai, dunque, del merito, ma si discute
di droga sempre quando siamo di fronte a qualche dramma o quando si assiste o
si incentiva ad arte lo scontro politico, La figura del ‘drogato’ viene così
utilizzata come capro espiatorio e come strumento che si usa per creare
consenso. Il primo obiettivo del governo deve essere quello di eliminare da
questo dibattito tutte le incrostazioni ideologiche. E convegni come quello
organizzato dall’Iss sono lo strumento migliore”. La scienza, secondo Ferrero (ma lo aveva detto anche Livia Turco ieri) deve conquistarsi il primo piano. Gli scienziati insieme agli operatori del settore devono contribuire alla costruzione di un nuovo approccio razionale a problemi sociali così importanti. Dopodiché la cosa essenziale da fare è quella di creare un terreno serio di informazione. Il ministro per la Solidarietà Sociale ha fatto anche sapere di un progetto che si sta costruendo con il ministero dell’Istruzione per creare una campagna di informazione sulle droghe nelle scuole. Si tratta di spiegare ai giovani che cosa sono le sostanze stupefacenti, anche perché oggi spesso si passa tranquillamente dallo spinello alla cocaina senza capire nulla né delle sostanze che si usano, né tantomeno dei loro effetti. “Il problema più urgente che abbiamo è quello di ridurre il grado di distruttività. E per far questo è necessario superare la vecchia logica della distinzione tra legale e illegale e invece ridividere le sostanze secondo il grado di pericolosità. Non si parla degli effetti del vino e dell’alcool, per esempio, mentre si continua a criminalizzare la cannabis. Bisogna tornare al principio di realtà”. IL MESSAGGERO (Frosinone) Masci è libero: tra sei mesi potrà tornare a guidare Ubriaco e contromano si schiantò
contro un’auto uccidendo tre persone. Riavrà la patente ad aprile di MARCO CUSUMANO IL MESSAGGERO (Ancona) Piazza del Papa verso lo stop alla
birra in bottiglia E si pensa di servire alcolici in bicchieri di plastica Vigilantes, alcolici in bicchieri
di plastica riciclabile, a partire delle 23, birra servita alla spina e non più
nelle bottiglie di vetro, nuovi bagni pubblici. Ipotesi per evitare atti
vandalici e far trionfare solo il divertimento in piazza del Papa. I
commercianti all’ombra della statua di Clemente XII si incontreranno domani
pomeriggio per studiare una soluzione comune dopo le scorribande di sabato
scorso che hanno portato i residenti a chiamare le forze dell’ordine. Un atto
dovuto anche a seguito dell’aggressione di Corrado Bilò de La Moretta, preso a
bicchierate all’uscita del suo locale. «Vorremmo assumere una vigilanza privata
- spiegano Paolo Pianella, titolare del Plaza e Stefano Sturari del NU54 -
chiedendo al Comune di contribuire economicamente, almeno in parte.
L’incolumità della piazza è un bene per tutti». I vigilanti entrerebbero in
servizio nei fine settimana, facendo delle ronde fuori dai locali e
controllando che la clientela sia dia una regolata senza disturbare i residenti
con schiamazzi e atti contro la pubblica decenza (ad esempio fare la pipì lungo
i vicoli come accade adesso). Al vaglio anche l’idea di chiedere
l’installazione di bagni pubblici visto che il centro storico ne è
completamente sprovvisto. E precauzioni, magari già dal prossimo fine
settimana, nella vendita di alcolici in bicchieri di plastica riciclabile e
birra solo alla spina. LA PROVINCIA DI CREMONA Castelleone. La 25enne è stata a
sua volta accusata dai carabinieri: per paura del marito, ha inventato la
rapina LA
SICILIA Cominciato il processo IL MESSAGGERO (Abruzzo) GIULIANOVA Aggredito dai nomadi per una lattina, scoperti gli autori
di molti furti GIULIANOVA - Un giuliese di quarant’anni è stato ricoverato in ospedale dopo essere stato aggredito da alcuni nomadi che aveva rimproverato per aver gettato una lattina di birra dall’auto. Il gruppo ha ”inchiodato” la macchina, è sceso ed ha colpito con pungni al volto il malcapitato, che ha cercato riparo in un negozio di via Galilei. Sul posto sono arrivati un’ambulanza, che ha trasportato l’uomo in ospedale, e i carabinieri, che stanno ora indagando sul grave episodio. (…) IL GAZZETTINO (Vicenza) Tre anni e mezzo a un marocchino che colpì con una
coltellata al viso un altro nordafricano che non conosceva Sfregio al bar, condannato
Ubriaco, si era alterato dopo aver
ricevuto un rifiuto alla richiesta della quarta sigaretta
Castelfranco Il giovane tunisino ormai da molti anni in Italia,
regolare, con un lavoro e molti amici italiani se ne stava seduto al bar a
chiacchierare; aveva davanti a sè un pacchetto di sigarette che gli avrebbe
fruttato un bel po’ di guai e un irreparabile sfregio in faccia. Guai che ieri si sono conclusi con la condanna di un
marocchino - Karim Mrzouk, trent’anni, irregolare, che in Italia ha fornito in
passato cinque nomi falsi e ha precedenti con tutti e cinque - a tre anni e
mezzo di prigione. I fatti risalgono al 1 maggio del 2002, quando Anis
Khabouchi se ne stava appunto al bar. Il marocchino entrò nel locale pubblico e
chiese una sigaretta; lui gliela diede. Poi ne chiese un’altra, e lui finì il
suo pacchetto. Poi gliene chiese una terza, e visto che l’altro sembrava ormai
un po’ bevuto, la prese dal pacchetto di un’amica. Alla richiesta della quarta,
il tunisino rispose no, non sono mie, adesso basta. E l’altro reagì chiamando la povera ragazza che nulla
c’entrava con vari epiteti offensivi. Il tunisino difese l’amica, l’altro
infilò la porta e sembrò chiudere lì l’incidente. Invece dopo poco rientrà con
un coltello in mano, e si avventò sul tunisino sfregiandolo in faccia e
provocandogli delle lesioni gravi: la cicatrice è ben visibile in pieno viso. Il nordafricano illegale è così stato condannato a tre
anni e mezzo, mentre la vittima ha superato di molto i 40 giorni che separano
le "lesioni lievi" dalle "lesioni gravi", diversamente
punite dal nostro codice e oggi porta sul viso la barba, che nasconde lo
sfregio. L’uomo è stato condannato anche per aver portato abusivamente il coltello fuori dalla propria abitazione. IL GAZZETTINO (Padova) Disturbo delle quiete e
manifestazione non autorizzata. L’ufficio del Pubblico Ministero apre una sesta
inchiesta sui mercoledì fracassoni La piazza
"disobbediente" finisce in Procura
Una quindicina di no-global sul registro degli
indagati. Ad eccezione di Max Gallob organizzatore della settimanale gazzarra La baraonda del "mercoledì disobbediente". Una
sesta inchiesta - dopo le cinque di maggio - è stata avviata dalla Procura per
disturbo delle quiete pubblica e manifestazione non autorizzata che riguarda i
tre "appuntamenti" settimanali di ottobre (11, 18 e 25) organizzati
in piazza delle Erbe dai no-global. Così un’altra quindicina di giovanotti dei
centri sociali è finita a ingrossare il registro delle notizie di reato a
palazzo di giustizia. Tranne Max Gallob, che pur essendo per sua stessa
ammissione il deus ex machina dellesoiréefracassone non è mai stato visto
scaricare i potenti amplificatori dal furgone aziendale del Pedro, né occuparsi
della consolle dei dj che spara tecno a tutto decibel e neppure scaricare
damigiane di vino. Già, perchè i disobbedienti si portano appresso pure il
beveraggio e qualche olimpica canna. Il fascicolo, transitato per la scrivania del procuratore
aggiunto, contiene il dettagliato rapporto della Digos, con tanto di
identificazione dei rei. Il "disturbo" è una contravvenzione punita
dal codice di rito con l’arresto fino a tre mesi. Per reati di questo genere è
prassi l’emissione del decreto penale di condanna con commutazione della pena
detentiva in sanzione pecuniaria. Per i fatti di maggio l’ammontare della
sanzione era contenuto nel migliaio di euro. A conti fatti una multa salata. Era prevedibile che, conclusa l’emigrazione estiva del
popolo dello spritz al Portello, piazza delle Erbe con l’autunno sarebbe
tornata ad essere l’epicentro della gazzarra a ruota libera. Una volta era il
mercoledì universitario a tenere banco in piazza e si trattava di una goliardia
tollerabile in quanto intelligente e simpatica, che sicuramente non arrecava
degrado. Poi s’è fatta largo a spintoni la disobbedienza diffusa che si è
imposta con la forza dell’esproprio su uno spazio collettivo della città. La
tardiva, disarticolata e per certi aspetti contraddittoria risposta
dell’amministrazione civica ha di fatto legittimato quello che oramai è
diventato un diritto di usucapione secondo la distorta logica
dell’appropriazione proletaria degli spazi, ad un millimetro dal trascendere in
un problema di sicurezza e ordine pubblico. I reati, comunque, rimangono tali. E come tali vanno
perseguiti. Una cosa è la spritzmania, un’altra sono la somministrazione
abusiva di bevande, la manifestazione non autorizzata, la molestia alle
persone. G.Colt. REUTERS ITALIA Bari,
ucciso gestore di un pub, confessa sospetto
BARI (Reuters) - Ha confessato oggi a
Bari il sospettato dell’omicidio di Michele Lopez, 41 anni, il gestore di un
pub ucciso questa notte da un colpo di pistola nel corso di una rapina. IL MESSAGGERO (Civitavecchia) Ubriaco arrestato e condananto Arrestato un uomo di Subiaco, M.O. di 48 anni, per lesioni, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. In preda ai fumi dell’alcol, in piazza del Campo, ha prima preso a calci un’autovettura, poi litigato con gli occupanti e infine all’arrivo dei carabinieri ha dato una testata a un militare. Processato per direttissima è stato condannato a sei mesi e rimesso in libertà con la condizionale. IL GAZZETTINO (Treviso) Ubriaco
alla guida, ritirata la patente Un cittadino senegalese, K.M. 29 anni, residente a Sacile, è stato fermato ieri dalla Polizia mentre guidava in evidente stato d’ebbrezza. Una pattuglia lo ha infatti visto mentre procedeva a zig zag. Fermato e sottoposto al controllo dell’alcooltest, il giovane è risultato positivo. E’ scattato il ritiro della patente, mentre l’auto è stata affidata ad un autosoccorso. AUDIONEWS.IT Senegalese trovato
morto su panchina
Un senegalese di 33 anni senza permesso di soggiorno e senza fissa dimora è stato trovato senza vita su una panchina della stazione di Pescara. Sarebbe morto per intossicazione da alcool.
IL TEMPO Auto danneggiate nella notte
AVEZZANO — È finita con una denuncia da parte della Polizia per danneggiamenti la notte brava di due immigrati marocchini. I due, in regola con permessi di soggiorno e di lavoro, nella notte scorsa, probabilmente in stato di ebbrezza, hanno dato vita ad un raid vandalico in pieno abitato della frazione Antrosano. Prese di mra alcune auto parcheggiate lungo la strada, proprio nei pressi delle abitazioni dei proprietari, sulle quali hanno sfogato ogni tipo di intemperanze sfasciando specchietti, rompendo vetri e fari e producendo pesanti ammaccature su varie parti della carrozzeria. I forti rumori e le urla provenienti dalla strada, però, hanno richiamato l’attenzione di qualcuno dei proprietari delle vetture che, immediatamente, ha chiesto l’intervento del 113. Sul posto è subito arrivata una Volante e gli agenti, una volta trovati i due, hanno proceduto a calmarli e ad identificarli per poi elevare a loro carico una denuncia per danneggiamenti. Ieri mattina, poi, altri padroni di auto danneggiate nelle medesima zona si sono recati dalla Ps per sporgere la relativa denuncia. I due nordafricani in totale dovranno rispondere del danneggiamento di ben cinque auto. P.L.P. VIRGILIO NOTIZIE SALUTE/ RICERCA USA CONFERMA: IL VINO ROSSO ALLUNGA LA
VITA (*) Neutralizzare fattori di rischio di diete
ipercaloriche
Roma, 1 nov. (Apcom) - Un componente del vino rosso, il
"resveratrolo", avrebbe la proprietà di allungare la durata della
vita. E’ quanto riferiscono David Sinclair e colleghi, Harvard Medical School
di Boston, Massachussetts, in una ricerca che sarà pubblicata domani su Nature La scoperta sarebbe stata fatta dai ricercatori che hanno
alimentato topolini "di mezza età" con cibi altamente calorici e ai
quali hanno somministrato, contemporaneamente, un componente del vino rosso.
Alla fine del trattamento hanno visto, infatti, che le cavie, pur se
superalimentate, si mantenevano in ottima salute e vivevano più a lungo Il trattamento con il "resveratrolo" manteneva
lo stato fisiologico dei topolini simile a quello di animali alimentati con una
dieta standard. Inoltre vivevano di più di altri topolini ai quali non era
stato dato il composto chimico, ma che avevano assunto la stessa dieta ricca di
grassi. Inoltre, gli scienziati, hanno potuto constatare che, anche se i
topolini non avevano perduto peso, la loro qualità di vita sembrava migliorata
e mostravano una coordinazione motoria migliore Il "resveratrolo" sembra neutralizzare i fattori
di rischio associati ad una dieta ipercalorica, senza però far diminuire le
calorie. Secondo gli scienziati queste stesse dosi sperimentate sui topi
potrebbero essere usate per la sperimentazione umana, ma non è ancora chiaro se
la sperimentazione clinica sull’uomo produrrà gli stessi effetti. In caso
positivo, sarà possibile pensare allo sviluppo di farmaci che riducano le
conseguenze negative prodotte da diete troppo caloriche e che siano capaci di
migliorare la salute e la sopravvivenza. (*) Nota: la solita confusione tra vino e resveratrolo. Se ai topolini avessero dato il vino invece del resveratrolo i risultati sarebbero stati diversi. Non dobbiamo però preoccuparci più di tanto di questa pubblicità occulta del vino. La pubblicità e la promozione del vino che fanno leva sulla salute usano un linguaggio sbagliato. In generale quando una cosa diventa utile, cessa di essere bella. (Théophile Gautier) VIRGILIO NOTIZIE Medicina: trovato ’gene della
fame’
Nuove possibilita’ per la lotta
all’obesita’ e all’alcolismo
(ANSA) - GINEVRA, 1 NOV - Due scienziati di Friburgo e Strasburgo hanno individuato il gene che provoca la sensazione della fame. Si apre cosi’ la strada ad un approccio nuovo nei confronti di obesita’ e alcolismo. Un gene, il "Per 2", attivo nel corpo e nel cervello, genera i segnali che fanno avvertire la sensazione della fame. I risultati della ricerca, realizzata da Urs Albrecht e Etienne Challet, sono stati pubblicati dalla rivista ’Current biology’. LA STAMPA IL RESTO DEL CARLINO |
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