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Pirateria 23/05/2005

La polizia stradale aveva elementi per rintracciarlo, s’è presentato lui . «Sono scappato per la paura» Il «pirata» arriva in questura.

La notte tra giovedì e venerdì aveva investito un uomo uccidendolo.
da "L’Arena"

La polizia stradale aveva elementi per rintracciarlo, s’è presentato lui .
«Sono scappato per la paura» Il «pirata» arriva in questura.
La notte tra giovedì e venerdì aveva investito un uomo uccidendolo.

 
di Fabiana Marcolini

I controlli sui frammenti di vernice ritrovati sul luogo dell’investimento, il lungo tratto rettilineo di via colonnello Fincato, stavano iniziando a dare risultati. E il proprietario di quella Toyota grigio metallizzato gli agenti della polizia li avrebbe trovati forse sotto casa nei prossimi giorni. Non è stato necessario perchè ieri mattina, T.G. uomo di 31 anni residente a Grezzana, dalla Polstrada di Verona ci è andato da solo.
E ha ammesso di essere il conducente dell’auto che nella notte di venerdì ha travolto, facendolo finire in mezzo alle erbacce che costeggiano la provinciale della Valpantena, Simion Noaptes, cittadino romeno di 46 anni, che viveva poco lontano in una tenda montata lungo la strada. L’incidente sarebbe avvenuto tra le 2 e le 3 di notte e l’uomo, dopo aver urtato il ciclista, avrebbe raccontato di essersi allontanato in preda al panico.
Si sarebbe spaventato e per questo ha proseguito senza fermarsi, nemmeno per accertarsi se l’immigrato - che oltretutto aveva subito un intervento alla gamba e aveva un tutore - potesse aver bisogno di soccorsi. Per lui le ipotesi d’accusa formulate dal pm Giovanni Pietro Pascucci, sono omicidio colposo e omissione di soccorso. T.G. è stato denunciato perchè l’essersi presentato spontaneamente gli ha evitato le conseguenze più gravi (l’arresto) previste dalle legge relativamente al comportamento di chi, dopo aver provocato un incidente stradale, non si ferma a verificare quanto accaduto.
A notare una bicicletta rossa in mezzo alle sterpaglie, a lato della carreggiata venerdì mattina è stata una signora che stava percorrendo la trafficatissima provinciale portando a mano la sua bici. Un’abitudine per lei in quel tratto di strada perchè ha paura di essere investita. L’altra mattina alla vista del telaio rosso giù di strada ha pensato al peggio: si è sporta e ha visto il corpo di un uomo riverso a terra. Ha provato a chiamarlo ma non si muoveva, per questo ha cercato di fermare qualcuno che potesse dare l’allarme. Ha fatto fatica anche per quello, in molti non le hanno dato retta. Poi finalmente un automobilista ha capito che quella signora a lato della strada aveva bisogno di aiuto. Sono arrivate l’ambulanza e le pattuglie della Polstrada. Le indagini su quei frammenti di vernice grigia sono iniziate subito. Era stato anche lanciato un appello agli eventuali testimoni ma fin dalle prime ore gli investigatori avevano escluso che Noaptes potesse essere stato investito da un mezzo pesante: solitamente la carrozzeria ha a ltri colori. Indagini che si sono bloccate ieri mattina, quando il trentenne che vive in Valpantena, ha varcato la soglia della Questura. Per costituirsi.
Nemmeno una settimana fa, davanti al gup, un altro giovane, Manuel B., ha patteggiato dieci mesi di reclusione (e la patente gli è stata sospesa per due anni) per una vicenda simile accaduta il primo maggio scorso a Quinto. Josif Bulai, un immigrato rumeno, quella notte morì dopo ssere stato investito da un automobilista che non si fermò. Il giovane investitore però aggravò la sua posizione denunciando il furto dell’auto, una Opel Corsa, per allontanare da sè i sospetti. Solo che poche ore dopo la falsa denuncia la sua auto, con il parabrezza sfondato, era stata trovata dai poliziotti davanti al camposanto di Quinto. E tutto fu chiarito..


Lunedì, 23 Maggio 2005
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